Nasce a Bunkyō il 5 gennaio 1941 da una famiglia che dirige un'azienda di componenti aeronautici. Da qui, il piccolo Miyazaki sviluppa una grande passione e curiosità nei confronti del volo e le macchine volanti: elementi che diventeranno caratteristici dei suoi film.
Negli anni '50 inizia a lavorare per Toei dopo essersi appassionato al mondo dell'animazione: il suo maestro è Yasuo Ōtsuka che lo mette alla prova nel lungometraggio "La grande avventura del piccolo principe Valiant" diretto da colui che diverrà suo stretto collaboratore per molti anni a venire, cioè Isao Takahata.
Con Takahata e Yōichi Kotabe segue il suo maestro alla A Production a lavorare alla prima serie di Lupin III nel 1971. Seguono lavori a Pippi Calzelunghe, Panda! Go, Panda! e nel 1973 inizia il grande progetto del Meisaku, il "World Masterpiece Theatre" cioè la reinterpretazione animata di libri per ragazzi: nasceranno quindi "Heidi", "Anna dai capelli rossi", "Marco dagli Appennini alle Ande" e altri.
Seguono i lavori a "Conan Il ragazzo del futuro" di cui è regista e character designer; nel 1979 vede la luce, ancora con Ōtsuka e Takahata, il film "Lupin III il castello di Cagliostro", ancora oggi considerato uno dei più bei film del franchise. Qualche anno dopo, al 1982, risale la collaborazione con RAI per la produzione de "Il fiuto di Sherlock Holmes".
A ridosso di quest'ultima serie pubblica il manga "Nausicaa della Valle del vento" che nel 1984 diventerà un film per le sale cinematografiche: il grande successo ottenuto gli diede la spinta, assieme a Takahata, per fondare lo Studio Ghibli. Il primo film sarà "Laputa, il castello nel cielo" del 1986.
Pochi anni prima, nel 1980, era accaduto un fatto molto pesante per Miyazaki: la madre, malata di tubercolosi da quando il giovane aveva circa sei anni, viene a mancare. Si ispirerà a questo triste avvenimento per la creazione di "Il mio vicino Totoro" nel 1988, film che dona allo Studio Ghibli la sua mascotte.
I due registi si sono alternati a lungo nella creazione di lungometraggi con il nome dello studio e il loro operato è stato immenso, ma di Miyazaki si ricordano in particolare "La città incantata" del 2001 il cui apprezzamento si fa sentire molto tra la critica occidentale vincendo l'Orso d'Oro al Festival di Berlino e l'Oscar nel 2003 (premio che il regista non ritirò come segno di protesta nei confronti dei bombardamenti in terra irachena).
Con "Il castello errante di Howl" Miyazaki partecipa alla 61esima edizione del festival del cinema di Venezia e nel 2005 riceve il Leone d'oro alla Carriera. Sempre a Venezia presenta "Ponyo sulla scogliera" e approfitta poi della sua partecipazione nel 2013 al Festival, a cui era andato per la presentazione di "Si alza il vento", per annunciare il suo ritiro dalle scene cinematografiche.
Tuttavia Miyazaki è tornato al lavoro per un ultima opera che dedica al nipote: "Kimi-tachi wa dō ikiru ka", il cui debutto sarà nel 2023.
I suoi film animati sono tra i più apprezzati in tutto il mondo, anche perché portatori di temi universali. Nonostante egli sia cresciuto con alle spalle una famiglia che si occupava di costruire strumenti bellici, il suo fascino per il volo non gli ha impedito di sviluppare un disgusto viscerale per i conflitti armati. Tuttavia non si può dire che Miyazaki non fosse politicamente schierato vista la forte impronta marxista che hanno opere come Conan il ragazzo del futuro. D'altro canto, l'autore è spesso elogiato per le sue opere che hanno in prima linea personaggi femminili forti e decisi, nonché uno spiccato sottotesto ambientalista.
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