Come di certo tutti sapranno, Dungeons & Dragons nasce come gioco di ruolo cartaceo, ovvero un insieme di regole e descrizioni di mostri e ambientazioni che un gruppo di amici usano per creare il proprio alter ego e lanciarsi all'avventura in un mondo immaginario. Nei gdr cartacei non ci sono limiti: i giocatori possono letteralmente fare ciò che vogliono sfruttando le innumerevoli abilità del proprio personaggio, gli unici limiti sono la loro creatività e, eventualmente, le decisioni del master, il giocatore incaricato di trasportare le intenzioni del giocatore nel mondo secondo le regole e le indicazioni del Manuale. Inutile dire che i giochi di ruolo isometrici sono da sempre il tentativo più sincero di trasportare quella libertà nella forma di videogioco e, per questo, sono di fatto l'emblema dei così detti Western-RPG.
I W-RPG, se così vogliamo chiamarli, sono un sotto-genere che pone molto l'accento sull'immedesimazione del giocatore nei panni del proprio personaggio, portandolo a creare da zero il proprio avatar e guidarlo, scelta dopo scelta, nel modo più libero possibile fino a plasmare a tutti gli effetti la propria personalissima storia. Tra i giochi di ruolo occidentali, Dungeons and Dragons è senza dubbio uno dei nomi più celebri, se non il più celebre, e Larian Studios ha già dimostrato di saperci fare con la mole di libertà quindi dopo 23 anni di attesa da Baldur's Gate II (o 19 se si pensa a Dark Alliance II) è forse superfluo sottolineare quante aspettative ci siano dietro Baldur's Gate III... Larian Studio sarà riuscito a soddisfarle?
La storia di Baldur's Gate III si apre con un inquietante Mindflyer che recupera da una strana vasca delle sottospecie di vermetti, detti Girini, e con fare decisamente poco rassicurante si avvicina ad una magrissima donna verda – una Githyanki, per gli intenditori – la quale è incatenata ad una capsula di carne e non può opporsi a ciò che il Mindflyer vuole fare: inserire il Girino nel suo occhio. Poco dopo questa inquietante procedura, il Mindflyer prende un altro Girino e lo inserisce nell'occhio del protagonista, il tutto con una raccapricciante visione in prima persona. Dopo questo felice inizio, il giocatore è chiamato a scegliere il proprio protagonista tra i vari prefatti oppure creare da zero il proprio alter ego, scegliendo tra una selezione delle innumerevoli razze (e sotto-razze) che Dungeons & Dragons offre.
La creazione del personaggio su Baldur's Gate III offre una eccezionale varietà di opzioni estetiche e di gameplay, tra classi, statistiche, abilità e background che andranno a definire il nostro personaggio e a contestualizzarlo nel ricchissimo mondo di D&D. Sebbene sia possibile personalizzare l'estetica del proprio eroe in modo piuttosto approfondito, decorandolo volendo con tatuaggi, piercing e colori, manca la possibilità di definire alcuni dettagli estetici importanti, come ad esempio ingrandire il naso o scegliere un particolare taglio degli occhi. Tali dettagli vengono perdonati dai molti volti prefatti, diversi a seconda di razze e sotto razze, le tantissime capigliature e soprattutto grazie all'enorme impatto che le nostre scelte avranno sugli sviluppi della storia e sulle reazioni (e dialoghi, ovviamente) che i vari NPC avranno nei nostri confronti.
I protagonisti offerti dal gioco hanno delle storie personali piuttosto intriganti, storie che è possibile seguire anche con un personaggio custom sicché è possibile reclutare i vari personaggi ed è possibile influenzare – parzialmente almeno, se non li si impersona direttamente – le loro scelte negli sviluppi. Detto questo, oltre a numerosissime sotto trame e quest secondarie, Baldur's Gate III offre una macro-storia in cui le vicende personali dei protagonisti si intrecciano in modo più o meno diretto, alterando le situazioni in cui ci si potrà trovare ma soprattutto delineando in modo unico gli approcci alle innumerevoli situazioni, permettendo di fatto di costruire evento dopo evento la propria personalissima avventura. Proprio come nelle reali partite di Dungeons & Dragons, la libertà di approccio è la chiave portante di tutta la narrazione di Baldur's Gate III. In linea di massima non esistono scelte giuste o sbagliate e i vari approcci, siano essi diretti o arzigogolati, buoni o cattivi, portano avanti le vicende in modo diverso.
I compagni di gruppo potrebbero apprezzare di più o di meno determinate scelte e questo influenzerà i rapporti tra loro e con il protagonista per uno sviluppo unico che, sebbene possa finire nello stesso modo dell'amico, difficilmente avrà avuto gli stessi twist. Essere un paladino senza macchia che aiuta il prossimo per puro altruismo (Wyll approva) oppure uno spietato arrivista pronto a tradire e ingannare i deboli per un grosso tornaconto personale (Astarion approva) è una vostra scelta che avrà le sue conseguenze ed è proprio qui, nel potersi gustare tutto ciò che deriva dalle proprie decisioni, che risiede il fascino magnetico di Baldur's Gate III. Questo e il fatto che ad ogni angolo spunti un evento che invoglia il giocatore ad esplorare il mondo, scoprendone i sotterfugi ed imparando ad apprezzare i suoi abitanti, ritrovandosi in situazioni spinose, intriganti o divertenti, tal volta al limite dell'assurdo, rivelando una varietà di situazioni che rievocano in pieno stile le atmosfere delle partite di Dungeons & Dragons tenute in torno ad un tavolo con dadi e manuale alla mano.
Come non citare poi gli eventi che prendono piede nell'accampamento! Attriti, pettegolezzi e altre trame si sviluppano nel rifugio del giocatore, luogo dove molti NPC si stabiliscono per fornire una serie di funzionalità o colore al luogo dove ci si riposa. Proprio come in D&D, il giocatore ha a disposizione dei Riposi Brevi, due per l'esattezza, che ripristinano vita e l'utilizzo di alcune abilità e un Riposo Lungo che ricarica quelli brevi e ripristina completamente vita e abilità dei personaggi, al modico costo delle numerose provviste che si raccolgono in giro. Le notti dei protagonisti di Baldur's Gate III non sono sempre tranquille e gli eventi che partono quando cala il sole sono coerenti con la storia e i personaggi e la loro importanta non è di certo inferiore a quanto accade durante l'avventura canonica, anzi, alcuni risvolti potrebbero portare a grandi benefici o a mortali sorprese...
La mastodontica libertà nella storia si ritrova anche nel gameplay che si rivela una trasposizione al limite del maniacale del D&D cartaceo. Le classi iconiche vanno a definire lo stile del personaggio, ma la quantità di abilità, talenti, magie e specializzazioni selezionabili rendono in potenza due personaggi della stessa classe radicalmente diversi. Se a tutto questo si aggiunge la possibilità di avere le sotto-classi, ovvero sbloccare le peculiarità di una classe diversa da quella scelta all'inizio, le possibilità di approccio sono pressoché infinite. Da sottolineare la non scontata attenzione di conferire punti esperienza non solo a seguito delle battaglie, ma anche in caso di una buona gestione dei dialoghi, grazie ai quali è possibile evitare scontri inutili o ottenere informazioni, risorse e fiducia di vari personaggi. A questo proposito, le abilità non sono solo orientate alle battaglie, anzi, ci sono numerosi abilità attive o passive pensate per essere utilizzate durante i dialoghi o nelle fasi di esplorazione, aspetto che rende ancora più divertente e personale la propria avventura nonché la scelta dei propri compagni. Per esempio, ci sono molti posti dove solo una persona molto piccola può infilarsi, potrebbe non essere male essere o farsi accompagnare da un simpatico gnomo...
Giocare insieme ai protagonisti canonici di Baldur's Gate III offre twist piuttosto interessanti alla trama, ma giocare in compagnia di altri personaggi custom – magari spalla a spalla in split-screen con un amico o fino a tre amici online – è un approccio altrettanto divertente, sebbene una troppo distante visione potrebbe portare a più risultati indesiderati di quanti non si vorrebbe. Similmente a Divinity Original Sin II, il multiplayer lascia ogni giocatore completamente libero di esplorare il mondo e avanzare nelle sottotrame anche da solo, ignorando il party, con il rischio che alcuni membri possano perdersi alcuni eventi più o meno importanti. Detto questo, limitare la gestione delle risorse ad un solo personaggio invece che a tutto il gruppo rende lo sviluppo molto più rapido così come le battaglie si fanno più veloci poiché due personaggi alleati con turni contigui potranno agire insieme se controllati da giocatori diversi. Attuare strategie più interessanti, come iniziare uno scontro aperto con il tank del party mentre il furtivo ladro aggira il campo di battaglia, risulta più emozionante quando fatto insieme ad un amico, ma grazie all'opzione di divisione del gruppo è possibile eseguire manovre di questo genere anche in solitaria.
Il rovescio della medaglia di questa massiva esperienza quale è Baldur's Gate III è proprio che è... semplicemente troppo. Ci sono troppe opzioni, troppe scelte ed è quasi un peccato poterne perseguire solo una. Certo, nulla impedisce al giocatore di creare più personaggi ed esplorare la storia da più prospettive, anzi, ma lato battle system è difficile non rimanere disorientati, soprattutto per chi non è pratico di Dungeons & Dragons. Il numero di abilità, talenti e opzioni è così numeroso che viene difficile capire cosa potrebbe davvero essere più adatto per il giocatore e l'unica soluzione – escludendo il copia-incolla di build online – è leggersi vagonate e vagonate di testo. Se poi si gioca da soli non solo sarà necessario "studiare" la propria classe, ma sarà importante anche approfondire quelle dei compagni così da mettere in piedi un gruppo funzionale.
Da un certo punto in poi sarà possibile cambiare classe e ripetere le scelte dei level up in cambio di una certa somma di denaro, feature ottima per gli eterni indecisi o per chi sente di aver commesso qualche errore. Considerando che il party è composto da più personaggi e non esiste una funzionalità di level-up automatico, il giocatore si vede costretto a ragionare su tutti. Da notare che è sempre possibile cambiare i membri del gruppo recandosi all'accampamento, il quale è sempre raggiungibile quando si è fuori dalla battaglia, e tutti ottengono punti esperienza indipendentemente dalla loro presenza dunque il giocatore è libero di usare virtualmente più di quattro personaggi per volta, fermorestando che così facendo dovrà studiarsi non una, ma N build per i suoi protagonisti.
Aspetto affascinante, certo, ma che porta via molto tempo, in particolare a causa di una gestione dell'inventario fin troppo semplicistica che rende tedioso organizzare le proprie risorse ed equipaggiamenti. Discorso analogo per l'organizzazione delle abilità, molto funzionale in battaglia con il sistema di radiali personalizzabili dove il giocatore può impostare tutte le abilità conosciute dal personaggio come preferisce, ma decisamente tediosa da organizzare perché priva di selezionatori multipli o di impostatori automatici, come ad esempio l'auto-riempimento di un radiale con tutte le magie attive del personaggio.
Gioco testato su Playstation 5.
I W-RPG, se così vogliamo chiamarli, sono un sotto-genere che pone molto l'accento sull'immedesimazione del giocatore nei panni del proprio personaggio, portandolo a creare da zero il proprio avatar e guidarlo, scelta dopo scelta, nel modo più libero possibile fino a plasmare a tutti gli effetti la propria personalissima storia. Tra i giochi di ruolo occidentali, Dungeons and Dragons è senza dubbio uno dei nomi più celebri, se non il più celebre, e Larian Studios ha già dimostrato di saperci fare con la mole di libertà quindi dopo 23 anni di attesa da Baldur's Gate II (o 19 se si pensa a Dark Alliance II) è forse superfluo sottolineare quante aspettative ci siano dietro Baldur's Gate III... Larian Studio sarà riuscito a soddisfarle?
Baldur's Gate III si può facilmente descrivere con una sola parola: IMMENSO.
La storia di Baldur's Gate III si apre con un inquietante Mindflyer che recupera da una strana vasca delle sottospecie di vermetti, detti Girini, e con fare decisamente poco rassicurante si avvicina ad una magrissima donna verda – una Githyanki, per gli intenditori – la quale è incatenata ad una capsula di carne e non può opporsi a ciò che il Mindflyer vuole fare: inserire il Girino nel suo occhio. Poco dopo questa inquietante procedura, il Mindflyer prende un altro Girino e lo inserisce nell'occhio del protagonista, il tutto con una raccapricciante visione in prima persona. Dopo questo felice inizio, il giocatore è chiamato a scegliere il proprio protagonista tra i vari prefatti oppure creare da zero il proprio alter ego, scegliendo tra una selezione delle innumerevoli razze (e sotto-razze) che Dungeons & Dragons offre.
La creazione del personaggio su Baldur's Gate III offre una eccezionale varietà di opzioni estetiche e di gameplay, tra classi, statistiche, abilità e background che andranno a definire il nostro personaggio e a contestualizzarlo nel ricchissimo mondo di D&D. Sebbene sia possibile personalizzare l'estetica del proprio eroe in modo piuttosto approfondito, decorandolo volendo con tatuaggi, piercing e colori, manca la possibilità di definire alcuni dettagli estetici importanti, come ad esempio ingrandire il naso o scegliere un particolare taglio degli occhi. Tali dettagli vengono perdonati dai molti volti prefatti, diversi a seconda di razze e sotto razze, le tantissime capigliature e soprattutto grazie all'enorme impatto che le nostre scelte avranno sugli sviluppi della storia e sulle reazioni (e dialoghi, ovviamente) che i vari NPC avranno nei nostri confronti.
I protagonisti offerti dal gioco hanno delle storie personali piuttosto intriganti, storie che è possibile seguire anche con un personaggio custom sicché è possibile reclutare i vari personaggi ed è possibile influenzare – parzialmente almeno, se non li si impersona direttamente – le loro scelte negli sviluppi. Detto questo, oltre a numerosissime sotto trame e quest secondarie, Baldur's Gate III offre una macro-storia in cui le vicende personali dei protagonisti si intrecciano in modo più o meno diretto, alterando le situazioni in cui ci si potrà trovare ma soprattutto delineando in modo unico gli approcci alle innumerevoli situazioni, permettendo di fatto di costruire evento dopo evento la propria personalissima avventura. Proprio come nelle reali partite di Dungeons & Dragons, la libertà di approccio è la chiave portante di tutta la narrazione di Baldur's Gate III. In linea di massima non esistono scelte giuste o sbagliate e i vari approcci, siano essi diretti o arzigogolati, buoni o cattivi, portano avanti le vicende in modo diverso.
I compagni di gruppo potrebbero apprezzare di più o di meno determinate scelte e questo influenzerà i rapporti tra loro e con il protagonista per uno sviluppo unico che, sebbene possa finire nello stesso modo dell'amico, difficilmente avrà avuto gli stessi twist. Essere un paladino senza macchia che aiuta il prossimo per puro altruismo (Wyll approva) oppure uno spietato arrivista pronto a tradire e ingannare i deboli per un grosso tornaconto personale (Astarion approva) è una vostra scelta che avrà le sue conseguenze ed è proprio qui, nel potersi gustare tutto ciò che deriva dalle proprie decisioni, che risiede il fascino magnetico di Baldur's Gate III. Questo e il fatto che ad ogni angolo spunti un evento che invoglia il giocatore ad esplorare il mondo, scoprendone i sotterfugi ed imparando ad apprezzare i suoi abitanti, ritrovandosi in situazioni spinose, intriganti o divertenti, tal volta al limite dell'assurdo, rivelando una varietà di situazioni che rievocano in pieno stile le atmosfere delle partite di Dungeons & Dragons tenute in torno ad un tavolo con dadi e manuale alla mano.
Come non citare poi gli eventi che prendono piede nell'accampamento! Attriti, pettegolezzi e altre trame si sviluppano nel rifugio del giocatore, luogo dove molti NPC si stabiliscono per fornire una serie di funzionalità o colore al luogo dove ci si riposa. Proprio come in D&D, il giocatore ha a disposizione dei Riposi Brevi, due per l'esattezza, che ripristinano vita e l'utilizzo di alcune abilità e un Riposo Lungo che ricarica quelli brevi e ripristina completamente vita e abilità dei personaggi, al modico costo delle numerose provviste che si raccolgono in giro. Le notti dei protagonisti di Baldur's Gate III non sono sempre tranquille e gli eventi che partono quando cala il sole sono coerenti con la storia e i personaggi e la loro importanta non è di certo inferiore a quanto accade durante l'avventura canonica, anzi, alcuni risvolti potrebbero portare a grandi benefici o a mortali sorprese...
La mastodontica libertà nella storia si ritrova anche nel gameplay che si rivela una trasposizione al limite del maniacale del D&D cartaceo. Le classi iconiche vanno a definire lo stile del personaggio, ma la quantità di abilità, talenti, magie e specializzazioni selezionabili rendono in potenza due personaggi della stessa classe radicalmente diversi. Se a tutto questo si aggiunge la possibilità di avere le sotto-classi, ovvero sbloccare le peculiarità di una classe diversa da quella scelta all'inizio, le possibilità di approccio sono pressoché infinite. Da sottolineare la non scontata attenzione di conferire punti esperienza non solo a seguito delle battaglie, ma anche in caso di una buona gestione dei dialoghi, grazie ai quali è possibile evitare scontri inutili o ottenere informazioni, risorse e fiducia di vari personaggi. A questo proposito, le abilità non sono solo orientate alle battaglie, anzi, ci sono numerosi abilità attive o passive pensate per essere utilizzate durante i dialoghi o nelle fasi di esplorazione, aspetto che rende ancora più divertente e personale la propria avventura nonché la scelta dei propri compagni. Per esempio, ci sono molti posti dove solo una persona molto piccola può infilarsi, potrebbe non essere male essere o farsi accompagnare da un simpatico gnomo...
Giocare insieme ai protagonisti canonici di Baldur's Gate III offre twist piuttosto interessanti alla trama, ma giocare in compagnia di altri personaggi custom – magari spalla a spalla in split-screen con un amico o fino a tre amici online – è un approccio altrettanto divertente, sebbene una troppo distante visione potrebbe portare a più risultati indesiderati di quanti non si vorrebbe. Similmente a Divinity Original Sin II, il multiplayer lascia ogni giocatore completamente libero di esplorare il mondo e avanzare nelle sottotrame anche da solo, ignorando il party, con il rischio che alcuni membri possano perdersi alcuni eventi più o meno importanti. Detto questo, limitare la gestione delle risorse ad un solo personaggio invece che a tutto il gruppo rende lo sviluppo molto più rapido così come le battaglie si fanno più veloci poiché due personaggi alleati con turni contigui potranno agire insieme se controllati da giocatori diversi. Attuare strategie più interessanti, come iniziare uno scontro aperto con il tank del party mentre il furtivo ladro aggira il campo di battaglia, risulta più emozionante quando fatto insieme ad un amico, ma grazie all'opzione di divisione del gruppo è possibile eseguire manovre di questo genere anche in solitaria.
Il rovescio della medaglia di questa massiva esperienza quale è Baldur's Gate III è proprio che è... semplicemente troppo. Ci sono troppe opzioni, troppe scelte ed è quasi un peccato poterne perseguire solo una. Certo, nulla impedisce al giocatore di creare più personaggi ed esplorare la storia da più prospettive, anzi, ma lato battle system è difficile non rimanere disorientati, soprattutto per chi non è pratico di Dungeons & Dragons. Il numero di abilità, talenti e opzioni è così numeroso che viene difficile capire cosa potrebbe davvero essere più adatto per il giocatore e l'unica soluzione – escludendo il copia-incolla di build online – è leggersi vagonate e vagonate di testo. Se poi si gioca da soli non solo sarà necessario "studiare" la propria classe, ma sarà importante anche approfondire quelle dei compagni così da mettere in piedi un gruppo funzionale.
Da un certo punto in poi sarà possibile cambiare classe e ripetere le scelte dei level up in cambio di una certa somma di denaro, feature ottima per gli eterni indecisi o per chi sente di aver commesso qualche errore. Considerando che il party è composto da più personaggi e non esiste una funzionalità di level-up automatico, il giocatore si vede costretto a ragionare su tutti. Da notare che è sempre possibile cambiare i membri del gruppo recandosi all'accampamento, il quale è sempre raggiungibile quando si è fuori dalla battaglia, e tutti ottengono punti esperienza indipendentemente dalla loro presenza dunque il giocatore è libero di usare virtualmente più di quattro personaggi per volta, fermorestando che così facendo dovrà studiarsi non una, ma N build per i suoi protagonisti.
Aspetto affascinante, certo, ma che porta via molto tempo, in particolare a causa di una gestione dell'inventario fin troppo semplicistica che rende tedioso organizzare le proprie risorse ed equipaggiamenti. Discorso analogo per l'organizzazione delle abilità, molto funzionale in battaglia con il sistema di radiali personalizzabili dove il giocatore può impostare tutte le abilità conosciute dal personaggio come preferisce, ma decisamente tediosa da organizzare perché priva di selezionatori multipli o di impostatori automatici, come ad esempio l'auto-riempimento di un radiale con tutte le magie attive del personaggio.
GIUDIZIO FINALE
Baldur's Gate III è senza ombra di dubbio l'erede migliore che la serie potesse chiedere, un inno alla libertà di scelta e alla possibilità di approcciare l'avventura, sia lato gameplay che narrativo, nel modo che più confà al giocatore. Quella messa in piedi da Larian Studio è un'avventura personale ed epica, entusiasmante grazie a situazioni e dialoghi ben scritti ed intrigante perché pone il giocatore non necessariamente al centro, ma comunque nella posizione di contare davvero, influenzando in modo originale gli eventi e stupendo il giocatore con dettagli, intrighi, effetti speciali e attenzioni inaspettate. L'enorme libertà può disorientare più del dovuto e non sarebbe strano ritrovarsi con decine e decine di ore alle spalle, chiedendosi se forse non sarebbe meglio ricominciare perché si erano fatti male i calcoli per quella scelta di trama o per il desiderio di cambiare razza con una più incline alla propria classe o alle proprie scelte. I ritmi non molto veloci uniti alla necessità di leggere moltissime informazioni per una buona creazione del personaggio potrebbero disorientare i giocatori più abituati a titoli più immediati, ma una volta superato ed interiorizzate le nozioni basilari di Baldur's Gate III, vi aspetta una delle più avvincenti avventure di sempre.
Gioco testato su Playstation 5.
Pro
- Storia avvincente e altamente personalizzabile con grande varietà di situazioni e dinamiche sia per trama principale che per subquest
- Multiplayer online e offline ottimamente gestito, anche se...
- Layout tasti su Playstation ottimo
- Trasposizione perfetta di atmosfere e stile del Dungeons & Dragons cartaceo
- Attenzione al limite del maniacale per la lore
- Gameplay strategico ben studiato e molto profondo
Contro
- Gestione dell'inventario pessima
- ... in alcune occasioni in split-screen se si hanno dialoghi paralleli l'audio può venire meno
- Ai neofiti è richiesto un grande sforzo iniziale
Mi sto cimentando anche io, come poi scritto nel BLOG.
Vedo che te lo sei goduto con bella Grafica e periferica diversa da Mouse e Tastiera.
Io sono ancora fermo al 2 Atto con 280 ore di gioco (60 sono di Accesso Anticipato).
Lo avrei già finito ma penso sia ottimale il gustarselo piano e ricaricare per vedere le varie soluzioni piuttosto
che rigiocarlo. Anche se non escludo poi di rifarlo velocemente per esplorare un lato più malvagio e la storia originale e unica del Dark Urge. In questo momento sono fermo perchè sto sistemando classi, inventario e le build dei personaggi. Alcune meccaniche non sono da manuale quindi bisogna fare qualche prova, inoltre mi sto testando alcuni oggetti in relazione a classe e multiclasse.
Introduzione e molte altre cose mi hanno riportato a mente un gioco simile ma vecchio.
Si tratta di Arcanum, che io ho adorato semplicemente perchè aveva la Tecnologia contrapposta alla Magia.
Tecnologia che in Forgotten non trova molto spazio. Hanno messo Bombe, polvere nera ma niente armi da fuoco. Mi manca molto l'aspetto delle unità meccaniche e delle invenzioni che qui troviamo solo con la quest e la storia di Yrre.
Spero che in presenza di DLC mettano questa classe (anche se dichiarazione non lasciando grandi speranze in merito).
Di Larian ho giocato Divine Divinity e ho dei bei ricordi a riguardo (lo avevo pure quasi finito, ero arrivato nella parte finale).
Per quanto riguarda Baldur's Gate 3.
Quanto notato è una maggiore libertà rispetto ai manuali, si vede con il discorso allineamenti ma anche nel fatto che hanno superato lo stereotipo dei bonus di razza lasciando una configurazione punti statistica vincolata alla classe. Mi è piaciuta la questione dei Background anche se sono veramente pochi, niente Domatore di Serpenti o Scienziato Pazzo per dire. I Personaggi Originali hanno fatto il loro lavoro e forse la loro gestione è una soluzione migliore del portare il giocatore a creare un Dream Team e procedere solo con quello.
Ho apprezzato molto a differenza di molti altri il fatto che il livello sia solo 1-12. E' vero che non si affronta parte dello sviluppo ma secondo me diventa troppo sbilanciante con item e nemici. L'avventura per me è bella anche solo esplorando mappa e affrontando goblin non serve la Missione Divina. Il gioco inoltre cambia molto di strategia attorno a livello 5 quando per molti si sbloccano il talento di extra attacco. Andando avanti ci sono meccaniche troppo forti dal mio punto di vista, vedi il discorso relativo al Dissipare Magia che non è stato inserito ed era presente da livelli molto bassi. A livelli più alti toccherà fare scelte simile pur di non rompere il gioco a livello di equilibrio.
Questione che già ora su alcune classi/talenti non è stata risolta (mi riferisco al Tavern Brawler).
Questione Sessualità e approcci con i personaggi. Esagerata dal mio punto di vista, polemiche a non finire su tutto, non era assente nei giochi vecchi, siamo passati dal bordello in cui ti scopavi una pecora al collezionare le figurine delle donne che ti portavi a letto. Ci fosse la Spunta a inizio gioco per evitare certi approcci sarei tra quelli che disabilitano il contenuto e la motivazione è semplicemente che rovinano l'ambientazione. Prima della Festa del 1 Atto avevo l'accampamento di assatanati che volevano tutti scopare con me.
Sulle classi mi sono innamorato di Warlock e Monaco in generale, anche se all'inizio son partito Guerriero.
In questo preciso momento apprezzo molto la possibilità di cambiare classe per provarle.
CONTRO
+Mancanza di Classe Tecnologo (utopia e fissazione personale/// dovete perdonarmi)
+Dark Urge (solo di partenza/ Mettilo in storia azzo....)
+Mancanza di Personaggi Bassi con Storia Originale (assurdo che siano tutti alti/ è venuto fuori che è discorso
di mancanza di animazioni e semplificazione (vedi Bernard quando abbracciava a vuoto).
Hanno messo l'elmo del travestimento per questo specifica lamentela motivo)
+Poca scelta di Personaggi Originali (Hanno già detto che su questo ci lavoreranno in futuro)
+Personaggi Party Svincolati da Storia (Orribili/Senza Anima proprio fisicamente...)
+Sessualità Personaggi (Esagerata e senza un fine logico/ meglio scoparsi la Pecora al Bordello di Arcanum. Beeehhhh!!)
+Limitata scelta di Background (il manuale ne ha 2-3 in più ma ne andrebbero create molte di nuove)
+Alcuni Dialoghi Assenti/Cinematici Assenti/Bug Vari non risolti (troppo anche solo per essere citati, li stanno
patchando e fixando pian piano, ma tocca rigiocare per vedere alcune nuove aggiunte)
+Crafting (veramente Imbarazzante, tutti fanno tutto e al massimo alchimia e 2 cose di forgiatura)
PRO
+Personaggi Originali presenti Passabili (La giusta sfida che ci voleva/non perfetti e non sempre sopportabili)
+Accesso Anticipato (Mi è dispiaciuto per i Save ma è stata buona scelta/ forse periodo più corto)
+Livello 1-12 (Pregio, assolutamente la scelta migliore)
+Gioco che va preso Lentamente (va gustato con il giusto tempo senza fare le corse)
+Libertà e spunti di Dialogo/Possibilità risoluzione veramente Notevole (Già solo avere 2 possibilità è tanto, ma qua in alcuni punti si arriva anche a 3-4, tocca ricaricare spesso anche solo per provare soluzioni)
+Avventura veramente Godibile (Primo/Secondo Atto molto intriganti)
+Ripeto Avventura veramente Bella e Godibile (hanno usato un sacco di idee che si vedevano spesso solo con il binocolo nei manuali)
+Possibilità di resettare Classe e Provarne Nuove nel corso avventura
NO IDEA
+Terzo Atto hanno detto che è brutto e subisce un calo (devo ancora vederlo e giocarlo)
+Non ho giocato con altre Persone
Comunque dato che l'ho finito quasi 3 volte dico la mia (2 run in dark urge e una personalizzata), sicuramente uno dei giochi migliori degli ultimi anni ma anche di sempre e degno erede di BG2 (uno dei miei giochi preferiti di sempre).
Gli unici contro giustificati sono la presenza di bug massicccia soprattutto nel terzo atto (ma la situazione è già molto migliorata), le romance che sono estremamente mediocri soprattutto rispetto a bg2, il lv cap è basso... la cosa bella di un videogioco è che puoi bilanciare le cose, non dico che si dovesse avere gli incantesimi di lv9 come in baldurs gate 2 o neverwinter ma almeno non che a inizio atto 3 arrivi già al level cap.
Per il resto grande cura dei dettagli, la lore, personaggi e antagonisti scritti perfettamente, stratosferica libertà ruolistica sia per la storia che per le build, tanti segreti e situazioni, un tutto sommato livello di sfida buono se giocato a tattica (altrimenti è un po' facile ma è giusto così visto che ci gioca molta gente poco esperta)... il gioco è un capolavoro.
Non ho idea se la fionda poi compare nel 3 atto ma in mezzo a un rozzo accampamento di Goblin speravo di trovare qualcosa di così basilare. Più che altro perchè armi Ranged non sono moltissime. Probabilmente faceva talmente schifo che l'hanno tolta diretta. Se poi guardiamo la questione munizione ha risolto la raccolta delle singole frecce rimuovendole direttamente. Immagino fosse frustrante anche perchè la gestione dell'inventario come detto anche in Recensione non è semplice e richiede molto tempo anche solo per conservare e smistare roba oltre che venderla con il personaggio Carisma giusto.
Ero partito conservando Cadaveri perchè in un vecchio Dungeon Crawler, Eye of the Beholder una volta avevo ressato uno scheletro. Avevo la speranza di riportare a vita anche gente che magari aveva qualcosa da dire, invece qua puoi farlo solo con membri del gruppo. Capisco che ressare un mondo di cadaveri era impensabile ma neanche renderli tutti cosi inutili, buoni solo per fare Scheletri e Spore Zombie (inoltre tutti brutti uguali senza abilità/ rimpiango l'abilità di Glut).
Ho apprezzato molto inoltre le meccaniche delle Spell come Parlare con Animali, Travestimento e Parlare con Morti che ti aggiungono ulteriori modi di indagare e risolvere questione.
Sulla difficoltà non mi sono espresso perchè la sto giocando intermedia senza problemi. Sto provando a fare meno riposi lunghi possibili e sono ora alla 5 e forse ultima per il 2 Atto.
Immagino che a difficoltà Tattica ci siano ulteriori limitatori ma se non hanno toccato il dormire ho paura che sia semplice pure quella.
Mi sono dimenticato di segnare anche la mancanza dei limitatori base per il multiclasse lasciato libero. Infine ritorno sul Crafting. Cresciuto su Ultima Online speravo di vedere qualcosa di decente in merito, ma la totale assenza delle professioni è qualcosa di veramente allucinante in un RPG nel 2023. Avevo il background dell'artigiano di Gilda...ci sono rimasto male.
Da amante dei giochi di ruolo cartacei questo BD3 me lo sono goduto moltissimo
Sono d'accordo con voi sui pro e contro e direi che sia per voi come per me è stata un'esperienza davvero positiva.
Di bug ne ho incontrato qualcuno, ma tutta roba trascurabile. Immagino sia la fortuna di giocare una versione arrivata dopo... ecco, l'unica cosa brutta è stata una città/accampamento in cui mi sono spariti gli abitanti senza motivo. Ho fatto un po' di cose, mi sono teletrasportato via per farne altre e quando sono tornato... puff, città fantasma! Avrei potuto ricaricare, ma avevo già fatto altre cose e vista la necessità di proseguire ho deciso di andare avanti lo stesso.
Difficile che un gioco così grosso non abbia dei bug, soprattutto nel periodo vicino al lancio, ma visto che Larian Studio è una realtà affermata che sta supportando e sicuramente continuerà a supportare il gioco, non ci ho dato peso e non ne ho parlato nella recensione. Ho citato giusto il problema audio in split-screen perché dubito troveranno un modo per risolvere la cosa, meglio così che non due che si parlano sopra. Alla fine basta avere i sottotitoli e non ti perdi nulla (personalmente tendo a giocare sensa, un po' per gli screenshot un po' per concentrarmi sul video e non sulle scritte).
Bellissimo il blog, me l'ero totalmente perso! Quando recensisco è difficile che parli con qualcuno del gioco in esame perché cerco di non farmi influenzare, ma non vedo l'ora di leggere il tuo resoconto!
Hahà ci sta, FF16 è molto lineare mentre questo è l'esatto opposto, chi ha patito particolarmente quelle scelte di gameplay qui può certamente rifarsi, per quanto siano due giochi radicalmente diversi.
Tutta questa libertà per me è quasi un contro, la narrazione si fa dispersiva e per quanto mi piaccia esplorare, indagare e scoprire alla fine preferisco una storia imposta con dei ritmi scanditi a tavolino piuttosto che una "plasmabile" dove puoi perderti... anche per me mi perdo sempre e spesso mi ritrovo a non finirli o ad avere più "rimorsi" che non bei ricordi T-T
Se si può ricaricare si è ancora salvi.
Volevo condividere quello della faccenda del OX, Dammon e Karlach.
Molti gridano al Bug perchè uccidendo un Bue si andava a sputtanare la storia di karlach.
L'ho pensato anche io all'inizio tanto che ho ritenuto opportuno fixare con uno script trovato su reddit.
Cosa succedeva?
Il Bue era collegato direttamente a Dammon ed era il suo (senza saperlo) trasporto al secondo atto.
Non avere Dammon significava non risolvere e progredire la storia di Karlach.
Secondo voi è sbagliato aver apportato un fix con la console comandi?
Il mio punto di vista attuale è che effettivamente è stata ingordigia di avere un'oggetto, quindi ci sta
che abbia creato una conseguenza negativa (uccidendo l'OX).
Ho francamente sbagliato ad apportare il presunto Fix. Non ho ricaricato perchè ho diverse ore sopra e mi interessa vedere come finisce la vicenda del personaggio.
Inoltre se dovessi rigiocare non porterei avanti karlach per capirci, quindi tanto vale vedere qualcosa di diverso. Voi cosa avreste fatto?
Alla fine mi pare di capire che sia stato poi risolto diversamente facendo comparire Dammon nel terzo atto con l'ultima patch.
(questa ultima voce prendetela con le pinze perchè non saprei se sia vera)
Purtroppo situazioni così capiterà di vederle spesso nel gioco.
Salvare spesso è veramente utile ma l'eccessiva lunghezza del gioco ti porta ad errori che possono
costare anche 20 ore...di ricaricamento.
Nel caso sopra per me erano oltre le 100.
Altro esempio per me è stato l'Orosgufo che non è mai arrivato all'accampamento.
Alltro esempio ancora è l'essere andato troppo avanti con la storia perdendo delle Quest.
Mi sono ritrovato a dover scegliere se perdere Halsin o rinunciare alle Quest del Monastero.
In quest'ultimo ho scelto Halsin poichè avevo già visto cosa mi aspettava al Monastero.
Anche in questo caso almeno 60 ore di gioco...
CONTRO
+Eccessiva lunghezza di alcune Quest può portare ad Errori che costano caro in termini
di personaggi, item o quest secondarie
+Non si capisce in alcuni punti quale sia la priorità
Non ha il girino, però quando va da Ketheric ha lo stesso identico cinematico di tutti.
Abbastanza ridicolo come errore, basti pensare che ogni volta che veniva lasciato isolato
per errore le guardie gli saltavano addosso considerandolo un'intruso proprio per la sua situazione.
Forse anche lui inizialmente aveva storia diversa.
Non stupisce, mi porta a memoria quella di Will con Goblin Spike presente in accesso anticipato.
C'era Will che gridava disperato a Spike di dirgli dove trovare Mizora.
Con Spike che se la rideva ed era l'artefice del suo occhio perso.
Secondo me non è un gioco da complezionisti proprio perché è difficile tenere traccia di tutto e una "scelta sbagliata" può compromettere altre quest, ma dopotutto se scegli di schierarti apertamente con una certa fazione non puoi pretendere che l'altra ti dia fiducia.
Nell'Underdark mi ha fatto morire la quest del reietto degli uomini-fungo. Ho scelto di aiutarlo nella sua vendetta, ma l'ho incontrato dopo aver già ucciso i nemici quindi l'ho portato lì per dargli la prova, ma non mi andava di assisterlo nella rivolta e non mi aspettavo certo che mi attaccasse XD
Non sapevo che nell'accesso anticipato ci fossero quest diverso, che figo!
Glut non è un regnante migliore, ma almeno sa bene che vige la legge del più forte nell'Uderdark.
Non resta immobile come Spaw che egoisticamente con la sua neutralità lo ha condannato.
Prosperare sottoterra? Utopia considerando che negli ultimi secoli ci sono solo state sconfitte e regni caduti.
I nani degli Scudi hanno perso 9/10 dei loro antichi regni nell'Underdark.
Glut conosce la sconfitta e la distruzione e farà nuovamente di tutto per evitare annientamento.
Con Spaw rischiano solamente di prolungare una fine già certa.
Poi posso capire che a qualcuno non piaccia ne la vendetta ne poi come si vien trattati da Glut che cerca semplicemente di intenerire l'eroe di turno per poi farsi aiutare e infine dare una pedata sul sedere una volta ottenuto quanto desiderava.
Ci sono passato sopra, ma in condizione completamente diverse io ero a favore dei Duergar e avrei sterminato tutto se mi avesse portato anche solo un piccolo vantaggio economico.
Hanno fatto bene a liberarsi degli Assolutisti, e hanno fatto bene a schiavizzare i Svirfneblin.
Quest'ultimi ben lontani dall'essere innocenti. Dopo che ho saputo la questione sugli esplosivi sono diventati una minaccia da scongiurare.
Glut comunque aveva delle abilità veramente invidiabili. Altro che il Druido Spore...
Se la vecchia Ethel (che ci dava del pasticcino) mi avesse spiegato la storia, io credo che non avrei aiutato la ragazza. Ethel sarà anche stata malvagia, ma la tipa era peggio....
La massima comunque me la data Kheteric alla torre quando dice che siamo tutte pedine delle divinità.
Provare a rivoltarsi contro il proprio destino è qualcosa di epico.
Ecco, forse non l'ha fatto nel migliore dei modi e con i compagni giusti.
In Accesso anticipato non è che ci fossero Quest diverse, semplicemente qualche punto della storia è stato poi cambiato. (non so dirti quanti ma ho memoria di alcuni)
Non era reclutabile Karlach infatti diceva che se ne sarebbe andata a Baldur' Gate. Quando incontri l'Ogra femmina alla stalla ci stava tra le frasi di dialogo << posso unirmi anche io...?>> All'inizio nell'astronave ci stava una sequenza di 1-2 fight contro imp/assolutisti in cui passavi nella zona sopra dove erano presenti i "cannoni" che sparavano ai draghi.
Will dentro dai Goblin incontrata un gruppetto che stava discutendo proprio della lama della frontiera e nasceva un siparietto divertente.
Me lo ricordo perchè avevo un vecchio compagno di gioco che si chiamava uguale in passato.
Era un Nano Ladro che usava i veleni. Era ulteriore fattore che complicava lo scontro il dannato.
Poi ti ho già scritto la vicenda di Will e il goblin Spike. Occhio che scopriamo invece ora essere stato perso
durante lo scontro del patto che ha fatto con Mizora.
Altra diversità erano i Background. La chierica aveva "Urchin" il monello. Mentre Astarion aveva il Nobile.
Se noti entrambe le storie che ti raccontano hanno dei rimandi a questi background anche se alla fine a uno hanno dato il ciarlatano e alla chierica l'accolito. Astarion me lo ricordo perchè feci ispirazione con soldi dell'anima e monete.
Ho visto che erano presenti anche Hermit e Sailor come da manuale, ma poi rimossi.
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