Nella primavera di due anni fa Respawn Entertainment ed Electronic Arts ci proposero, in esclusiva su piattaforme Microsoft, Titanfall, un first person shooter rigorosamente online ai tempi piuttosto innovativo in quanto combinava i combattimenti canonici dei “soldati del futuro” con quelli degli sparatutto su mech, permettendo al giocatore di scegliere come ingaggiare il nemico e portare a termine l’obiettivo delle missioni che gli venivano affidate. Tali mech erano definiti Titani e venivano fatti cadere sulla mappa (da qui il nome Titanfall) al raggiungimento di determinati punteggi personali. Una volta richiamato il Titano era possibile scegliere se pilotarlo o semplicemente affiancarlo lasciandolo sparare da solo, ma con una efficacia ridotta per non risultare eccessivamente sbilanciato. Tutto ciò è la base da cui parte Titanfall 2, in uscita il prossimo 28 ottobre anche su PlayStation 4 oltre che su Windows ed Xbox One.
La EA ha organizzato due weekend di pre-alpha testing per stressare i server e raccogliere feedback dall’utenza. Vi raccontiamo le nostre impressioni.
Oltre al tutorial che permette di impratichirsi con i comandi di gioco in questa versione preliminare abbiamo a nostra disposizione tre modalità online fra cui scegliere.
La più classica è Pilots vs Pilots, un team deatmatch fra due squadre di 8 giocatori in cui non è possibile usare i titani. Abbiamo poi Amped Hardpoint, la classica conquista dei punti di controllo da giocare in 6 contro 6. In questa modalità i Titani sono invece contemplati e possono risultare molto utili se posti a protezione di una bandiera. I punti da conquistare sono soltanto 3 ed uniti alle mappe non particolarmente ampie permettono di avere partite molto combattute e con pochi momenti vuoti nonostante il numero di partecipanti non sia elevatissimo.
La nuova modalità invece è Bounty Hunter, una interessante battaglia 5 contro 5 con l’ausilio dei soldati comandati dalla cpu. Ad ogni ondata ci saranno alcuni obiettivi che porteranno delle ricompense monetarie, tipo uccidere tutti i bot presenti in una determinata area o danneggiare e distruggere un Titano. Ad obiettivi completati si apriranno due depositi in cui consegnare il denaro, e tali somme si dimezzeranno ogni volta che saremo uccisi prima di riuscire a versarli nel deposito.
Le tre mappe presenti nella beta sono piuttosto ben strutturate. Homestead e Forward Base Kodai alternano costruzioni (liberamente esplorabili) con zone più o meno ampie all’aperto in cui usare agevolmente i Titani, soprattutto nella prima delle due. Boomtown invece è molto più chiusa rappresentando una piccola cittadina e lascia solo le strade e poco altro ai mezzi corazzati. Graficamente il peso degli anni sul Source si fa sentire, sia per la qualità delle textures non eccelsa, sia per qualche rallentamento nei momenti più concitati a causa probabilmente del gran numero di effetti grafici a video. Il colpo d’occhio rimane comunque apprezzabile pur non risultando entusiasmante.
Nel gameplay a piedi una caratteristrica fondamentale rimane quella del parkour, ripreso già nel primo episodio addirittura da Crysis. Il pilota può correre per brevi tratti sui muri, arrampicarsi ed eseguire doppi salti, e tutto ciò contribuisce a rendere l’azione molto movimentata ed imprevedibile. In Titanfall 2 stare fermi a sparare, a meno di non essere nel Titano che è molto meno mobile, vuol dire generalmente morire. Inoltre nei gadget equipaggiabili è stato aggiunto un utilissimo rampino, che non solo permette di fare evoluzioni spettacolari come ad esempio agganciarlo sopra ad una finestra del primo piano di un edificio e lanciarcisi dentro al volo, ma soprattutto aiuta notevolmente a salire sui mech avversari per poterli sabotare e minare al fine di distruggerli più velocemente. Con l’ausilio del rampino il bilanciamento piloti-titani risulta migliore rispetto a quanto visto nel predecessore in cui i Titani erano spesso avvantaggiati.
Dal primo episodio rimane infine il cosiddetto epilogo, ovvero la fuga della squadra sconfitta verso la navicella di salvataggio. I vincitori dovranno uccidere tutti i piloti avversari o abbattere la nave stessa, i vinti raggiungere la zona di atterraggio per poi entrarci prima che la navicella decolli. Per tutti nell’epilogo c`è solo una vita, senza possibilità di respawn.
Al contrario di quanto successo nel primo capitolo, in Titanfall 2 avremo anche una vera e propria campagna single player della durata stimata di circa 8 ore. In occasione della presentazione tenutasi alla gamescom abbiamo potuto visionare il trailer di tale campagna e ricevere le prime informazioni in merito. Saremo chiamati ad impersonare Jack Cooper, un soldato con poca esperienza che si ritrova, suo malgrado, nel bel mezzo dello scontro a comandare un Titano chiamato BT. La storia prevederà sia sezioni a piedi, in cui il mezzo corazzato si muoverà autonomamente grazie ad una intelligenza artificiale appositamente strutturata, sia sezioni on board. Il legame fra Jack e BT diverrà sempre più saldo mano a mano che la storia principale prosegue e sarà parte integrante della trama.
Le missioni sembrano piuttosto adrenaliniche, anche qui il parkour avrà un deciso peso sul campo di battaglia e l’utilizzi dei vari gadget dovrebbe rendere l’azione piuttosto varia migliorando così il divertimento.
Mancano solo un paio di mesi all’uscita nei negozi di Titanfall 2, per cui presto sapremo se Respawn Entertainment avrà effettivamente centrato l’obiettivo. Le premesse sono decisamente interessanti.
La EA ha organizzato due weekend di pre-alpha testing per stressare i server e raccogliere feedback dall’utenza. Vi raccontiamo le nostre impressioni.
Oltre al tutorial che permette di impratichirsi con i comandi di gioco in questa versione preliminare abbiamo a nostra disposizione tre modalità online fra cui scegliere.
La più classica è Pilots vs Pilots, un team deatmatch fra due squadre di 8 giocatori in cui non è possibile usare i titani. Abbiamo poi Amped Hardpoint, la classica conquista dei punti di controllo da giocare in 6 contro 6. In questa modalità i Titani sono invece contemplati e possono risultare molto utili se posti a protezione di una bandiera. I punti da conquistare sono soltanto 3 ed uniti alle mappe non particolarmente ampie permettono di avere partite molto combattute e con pochi momenti vuoti nonostante il numero di partecipanti non sia elevatissimo.
La nuova modalità invece è Bounty Hunter, una interessante battaglia 5 contro 5 con l’ausilio dei soldati comandati dalla cpu. Ad ogni ondata ci saranno alcuni obiettivi che porteranno delle ricompense monetarie, tipo uccidere tutti i bot presenti in una determinata area o danneggiare e distruggere un Titano. Ad obiettivi completati si apriranno due depositi in cui consegnare il denaro, e tali somme si dimezzeranno ogni volta che saremo uccisi prima di riuscire a versarli nel deposito.
Le tre mappe presenti nella beta sono piuttosto ben strutturate. Homestead e Forward Base Kodai alternano costruzioni (liberamente esplorabili) con zone più o meno ampie all’aperto in cui usare agevolmente i Titani, soprattutto nella prima delle due. Boomtown invece è molto più chiusa rappresentando una piccola cittadina e lascia solo le strade e poco altro ai mezzi corazzati. Graficamente il peso degli anni sul Source si fa sentire, sia per la qualità delle textures non eccelsa, sia per qualche rallentamento nei momenti più concitati a causa probabilmente del gran numero di effetti grafici a video. Il colpo d’occhio rimane comunque apprezzabile pur non risultando entusiasmante.
Nel gameplay a piedi una caratteristrica fondamentale rimane quella del parkour, ripreso già nel primo episodio addirittura da Crysis. Il pilota può correre per brevi tratti sui muri, arrampicarsi ed eseguire doppi salti, e tutto ciò contribuisce a rendere l’azione molto movimentata ed imprevedibile. In Titanfall 2 stare fermi a sparare, a meno di non essere nel Titano che è molto meno mobile, vuol dire generalmente morire. Inoltre nei gadget equipaggiabili è stato aggiunto un utilissimo rampino, che non solo permette di fare evoluzioni spettacolari come ad esempio agganciarlo sopra ad una finestra del primo piano di un edificio e lanciarcisi dentro al volo, ma soprattutto aiuta notevolmente a salire sui mech avversari per poterli sabotare e minare al fine di distruggerli più velocemente. Con l’ausilio del rampino il bilanciamento piloti-titani risulta migliore rispetto a quanto visto nel predecessore in cui i Titani erano spesso avvantaggiati.
Dal primo episodio rimane infine il cosiddetto epilogo, ovvero la fuga della squadra sconfitta verso la navicella di salvataggio. I vincitori dovranno uccidere tutti i piloti avversari o abbattere la nave stessa, i vinti raggiungere la zona di atterraggio per poi entrarci prima che la navicella decolli. Per tutti nell’epilogo c`è solo una vita, senza possibilità di respawn.
Al contrario di quanto successo nel primo capitolo, in Titanfall 2 avremo anche una vera e propria campagna single player della durata stimata di circa 8 ore. In occasione della presentazione tenutasi alla gamescom abbiamo potuto visionare il trailer di tale campagna e ricevere le prime informazioni in merito. Saremo chiamati ad impersonare Jack Cooper, un soldato con poca esperienza che si ritrova, suo malgrado, nel bel mezzo dello scontro a comandare un Titano chiamato BT. La storia prevederà sia sezioni a piedi, in cui il mezzo corazzato si muoverà autonomamente grazie ad una intelligenza artificiale appositamente strutturata, sia sezioni on board. Il legame fra Jack e BT diverrà sempre più saldo mano a mano che la storia principale prosegue e sarà parte integrante della trama.
Le missioni sembrano piuttosto adrenaliniche, anche qui il parkour avrà un deciso peso sul campo di battaglia e l’utilizzi dei vari gadget dovrebbe rendere l’azione piuttosto varia migliorando così il divertimento.
Mancano solo un paio di mesi all’uscita nei negozi di Titanfall 2, per cui presto sapremo se Respawn Entertainment avrà effettivamente centrato l’obiettivo. Le premesse sono decisamente interessanti.
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