È indiscutibile che la realtà virtuale sia uno dei fenomeni del momento e lo si è visto anche alla gamescom dove spuntavano visori ovunque, per questo motivo sono sempre di più le case che la supportano per non lasciarsi scappare il treno e tra queste ci sono anche Warner Bros. Interactive e Rocksteady che hanno realizzato Batman: Arkham VR
In occasione della gamescom abbiamo potuto mettere le mani su una demo, divisa in 2 parti, di Batman: Arkham VR, titolo esclusivo per PlayStation VR annunciato a sorpresa lo scorso giugno durante la conferenza E3 di Sony. Il setup della postazione era semplice, un monitor di controllo per l’addetto che gestiva la postazione con vicino una PlayStation Camera, un segno per terra dove posizionarsi e PlayStation VR con 2 Move. Infiliamo il visore, lo regoliamo per trovare la giusta posizione (ma nonostante questo qualche infiltrazione di luce l’abbiamo avuta) e si parte. Il primo spezzone di demo è stato un tutorial per conoscere i comandi, ci troviamo dentro villa Wayne e siamo Bruce, il mondo che vediamo è filtrato dai suoi occhi. Da subito ci troviamo a prendere confidenza con il sistema, muovere la testa ci permette di guardarci intorno ed osservare la stanza in cui siamo, i 2 Move che impugniamo invece servono a tracciare i nostri arti e simulare le mani (la presa è data dalla pressione del grilletto sul retro del controller). Ci si avvicina Alfred, allunghiamo la mano ed afferriamo la chiave che ci ha portato, con questa è possibile aprire il pianoforte così da poterlo suonare e dare il via alla nostra prova. Premuti un po’ di tasti, a caso, il pavimento inizierà a scendere nei sotterranei della villa, scopriremo così la Batcaverna durante una lenta discesa che ci permetterà di rimanere stupiti dal paesaggio e dalla ricchezza di dettagli inseriti dai ragazzi di Rocksteady. Alla fine della discesa ci attende però il vero scopo di questa parte di demo, saremo quindi chiamati ad usare le mani per vestirci, prendere l’attrezzatura e poi fare un po’ di pratica con i “giocattoli” a nostra disposizione.
La seconda parte della demo però è stata ben più interessante, abbiamo avuto infatti modo di testare le meccaniche di gioco. Ci troviamo in un vicolo di Gotham City, a terrà c’è il corpo senza vita di Nightwing e dovremo indagare per capire cosa sia successo. Guardando verso il nostro bacino, estraiamo con la mano destra lo strumento che ci permetterà di analizzare la scena del crimine, lo puntiamo verso il cadavere e lo scansioniamo con il grilletto, a questo punto avremo una ricostruzione virtuale dell’accaduto e potremo avvolgere o riprodurre la scena semplicemente ruotando il polso verso sinistra o destra. La parte investigativa, con l’uso dei gadget, è risultata ben fatta, per capire bene l’accaduto è richiesto di individuare alcuni momenti chiave, è necessario quindi andare avanti ed indietro nella riproduzione così da individuarli ed eseguire le giuste scansioni. La ricostruzione del delitto ha messo in luce non solo il buon lavoro svolto da Rocksteady su Batman: Arkham VR ma anche quella che, se ben sfruttata come nella scena vista, è la carta in più della VR ovvero l’immersività. Fa impressione trovarsi a vivere lo scontro fatale tra Nightwing ed il suo assalitore, ci si trova nel mezzo dell’azione con i 2 che ti passano vicino e si è quasi portati a scansarti per non essere colpiti! In questo però il merito è anche della scelta registica degli sviluppatori, hanno ben piazzato l’utente che quindi si trova immerso come si deve nella situazione e dovrà ruotare su se stesso non solo per ammirare il vicolo ben riprodotto.
Quello che meno ci ha convinti invece è stata la scarsa libertà di movimento, rispetto a quanto detto prima può sembrare un po’ un controsenso ma non lo è. Durante il gioco avremo la possibilità di guardarci intorno a 360 gradi ma non sarò lo stesso per il movimento purtroppo, per spostarci infatti dovremo puntare alcune icone su schermo e premere un tasto trovandoci così “teletrasportati”, l’effetto alla fine è un po’ alla Google Street View dove non possiamo esplorare liberamente la mappa ma metterci solo in alcuni punti prestabiliti. Questa scelta probabilmente è dovuta ad alcuni problemi legati al cervello umano, permetterci il movimento liberò avrebbe potuto creare dei disturbi di tipo motion sickness e quindi Rocksteady ha voluto evitarli.
In conclusione, la demo di Batman: Arkham VR è un’esperienza sicuramente interessante e che può rappresentare anche uno dei migliori titoli disponibili al lancio di PlayStation VR con il plus di interpretare uno dei supereroi più popolari, vedremo all'uscita se manterrà le promesse, e questo dipenderà anche dalla durata dell’esperienza e la sua varietà, ma le carte per fare bene pare averle tutte.
In occasione della gamescom abbiamo potuto mettere le mani su una demo, divisa in 2 parti, di Batman: Arkham VR, titolo esclusivo per PlayStation VR annunciato a sorpresa lo scorso giugno durante la conferenza E3 di Sony. Il setup della postazione era semplice, un monitor di controllo per l’addetto che gestiva la postazione con vicino una PlayStation Camera, un segno per terra dove posizionarsi e PlayStation VR con 2 Move. Infiliamo il visore, lo regoliamo per trovare la giusta posizione (ma nonostante questo qualche infiltrazione di luce l’abbiamo avuta) e si parte. Il primo spezzone di demo è stato un tutorial per conoscere i comandi, ci troviamo dentro villa Wayne e siamo Bruce, il mondo che vediamo è filtrato dai suoi occhi. Da subito ci troviamo a prendere confidenza con il sistema, muovere la testa ci permette di guardarci intorno ed osservare la stanza in cui siamo, i 2 Move che impugniamo invece servono a tracciare i nostri arti e simulare le mani (la presa è data dalla pressione del grilletto sul retro del controller). Ci si avvicina Alfred, allunghiamo la mano ed afferriamo la chiave che ci ha portato, con questa è possibile aprire il pianoforte così da poterlo suonare e dare il via alla nostra prova. Premuti un po’ di tasti, a caso, il pavimento inizierà a scendere nei sotterranei della villa, scopriremo così la Batcaverna durante una lenta discesa che ci permetterà di rimanere stupiti dal paesaggio e dalla ricchezza di dettagli inseriti dai ragazzi di Rocksteady. Alla fine della discesa ci attende però il vero scopo di questa parte di demo, saremo quindi chiamati ad usare le mani per vestirci, prendere l’attrezzatura e poi fare un po’ di pratica con i “giocattoli” a nostra disposizione.
La seconda parte della demo però è stata ben più interessante, abbiamo avuto infatti modo di testare le meccaniche di gioco. Ci troviamo in un vicolo di Gotham City, a terrà c’è il corpo senza vita di Nightwing e dovremo indagare per capire cosa sia successo. Guardando verso il nostro bacino, estraiamo con la mano destra lo strumento che ci permetterà di analizzare la scena del crimine, lo puntiamo verso il cadavere e lo scansioniamo con il grilletto, a questo punto avremo una ricostruzione virtuale dell’accaduto e potremo avvolgere o riprodurre la scena semplicemente ruotando il polso verso sinistra o destra. La parte investigativa, con l’uso dei gadget, è risultata ben fatta, per capire bene l’accaduto è richiesto di individuare alcuni momenti chiave, è necessario quindi andare avanti ed indietro nella riproduzione così da individuarli ed eseguire le giuste scansioni. La ricostruzione del delitto ha messo in luce non solo il buon lavoro svolto da Rocksteady su Batman: Arkham VR ma anche quella che, se ben sfruttata come nella scena vista, è la carta in più della VR ovvero l’immersività. Fa impressione trovarsi a vivere lo scontro fatale tra Nightwing ed il suo assalitore, ci si trova nel mezzo dell’azione con i 2 che ti passano vicino e si è quasi portati a scansarti per non essere colpiti! In questo però il merito è anche della scelta registica degli sviluppatori, hanno ben piazzato l’utente che quindi si trova immerso come si deve nella situazione e dovrà ruotare su se stesso non solo per ammirare il vicolo ben riprodotto.
Quello che meno ci ha convinti invece è stata la scarsa libertà di movimento, rispetto a quanto detto prima può sembrare un po’ un controsenso ma non lo è. Durante il gioco avremo la possibilità di guardarci intorno a 360 gradi ma non sarò lo stesso per il movimento purtroppo, per spostarci infatti dovremo puntare alcune icone su schermo e premere un tasto trovandoci così “teletrasportati”, l’effetto alla fine è un po’ alla Google Street View dove non possiamo esplorare liberamente la mappa ma metterci solo in alcuni punti prestabiliti. Questa scelta probabilmente è dovuta ad alcuni problemi legati al cervello umano, permetterci il movimento liberò avrebbe potuto creare dei disturbi di tipo motion sickness e quindi Rocksteady ha voluto evitarli.
In conclusione, la demo di Batman: Arkham VR è un’esperienza sicuramente interessante e che può rappresentare anche uno dei migliori titoli disponibili al lancio di PlayStation VR con il plus di interpretare uno dei supereroi più popolari, vedremo all'uscita se manterrà le promesse, e questo dipenderà anche dalla durata dell’esperienza e la sua varietà, ma le carte per fare bene pare averle tutte.
mi sono venute le vertigini per i primi secondi, mi sembrava di essere davvero sul palazzo nonostante vedessi lievemente sfocato... assurdo...
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