Dopo il rilascio di Digimon Story: Cyber Sleuth risalente allo scorso anno, Bandai Namco porta a nuova vita la saga di Digimon World attraverso ‘’Next Order’’, capitolo che per la gioia dei nostalgici dello storico franchise riprenderà molte delle meccaniche presenti nell’originale Digimon World per PlayStation (arrivato in Europa nel lontano 2001) e promette di attrarre numerosi utenti PlayStation 4 per merito della localizzazione in italiano appositamente studiata - e tanto agognata - per l’occasione.
Grazie ad un open world pulsante di vita, Next Order non si pone come un semplice jrpg in cui seguire un percorso lineare al fine di investigare gli strani accadimenti riportati dal Mondo Digitale e risolvibili solo da parte di un ‘prescelto’ e da un gruppo di amici (Digimon e umani): è molto di più. Se avete amato la serie animata in onda nei primi anni 2000 sulla rete Rai, vi troverete piacevolmente sorpresi nello scoprire che Digimon World: Next Order è perfettamente in grado di convogliare, riassumere ed esaltare quei sentimenti che hanno da sempre caratterizzato il mondo dei mostri digitali; che si parli di amicizia, amore, coraggio o sentimenti più negativi come la sofferenza di vedere il proprio Digimon ferito, questo capitolo è la trasposizione videoludica perfetta (o quasi, come vedremo) di un anime che ha segnato profondamente l’infanzia di molti di noi.
Almeno una volta nella propria vita, vi sarà capitato di ritrovare un piccolo cimelio della vostra infanzia che credevate di aver perso o di cui avevate completamente dimenticato l’esistenza. Questo oggetto, nel caso di Digimon World: Next Order, è un Digivice, rispolverato per verificarne la sua funzionalità;
sarà rotto? Si accenderà ancora? Avrete la vostra risposta in un battito di ciglia, ma la realizzerete solo nel momento in cui… Vi troverete all’interno di una zona sperduta del Mondo Digitale, di fronte ad un minaccioso Machinedramon, e senza alcuna possibilità di fuga!
Fortunatamente, non sarete soli: vicino a voi (o meglio, al fianco del protagonista Takuto o Shiki) troverete la preziosa compagnia di due splendidi Digimon di livello Mega, presentatisi come WarGreymon e MetalGarurumon, due nomi che avevate completamente rimosso dalla mente, pronti a darvi man forte per scacciare l’improvvisa minaccia.
Nonostante un breve momento di difficoltà, i vostri partner riescono a trarvi in salvo da una situazione disperata, finendo tuttavia per ritrovarvi convocati da un misterioso Digimon barbuto, chiamato Jijimon (déjà vù? Non crediamo proprio).
Questi, a seguito di un’introduzione non poi tanto formale, svela di essere molto preoccupato per le sorti dell’Isola di File, di recente oggetto di mira da parte di una serie di Machinedramon senza controllo, le cui motivazioni di attacco restano un mistero. Come se non bastasse, la via di casa è completamente sbarrata, e il Digimon barbuto, insieme ai vostri due partner, non hanno la minima idea di come riportarvi nel mondo reale. Una cosa, tuttavia, è certa: non volete restare con le mani in mano mentre il mondo digitale che avete amato sin da bambini rischia l’estinzione. In quest’impresa, ovviamente, avrete dalla vostra parte non solo i Digimon che hanno mantenuto il senno nonostante le devastanti ripercussioni sull’Isola, ma anche delle vecchie conoscenze, rappresentate da alcuni compagni che avete conosciuto, nel mondo reale, grazie ad un torneo di Digital Monsters. Il destino sembra aver riunito ogni possibile alleato, ma chi saranno effettivamente i nemici? Non vi resta che scoprirlo in quattro capitoli di storia che, se all’apparenza sembreranno numericamente pochi, una volta iniziato il vostro viaggio in Next Order vi porteranno via tante ore di gioco.
Sentivate la mancanza delle meccaniche del primo storico Digimon World?
Questo capitolo ne pone rimedio: non solo avrete a disposizione due Digimon per iniziare la vostra avventura, ma anche il compito di prendervi cura di loro sotto diversi aspetti, persino accompagnandoli nel bagno più vicino!
In parole povere, dovrete accudire il vostro animaletto virtuale, potenziandolo quanto possibile e cercando di portarlo allo stadio evolutivo successivo; quest’ultima, un’impresa che, a differenza del recente Digimon Story: Cyber Sleuth, risulterà in un’attenta analisi dei parametri rafforzati al mostro digitale, se vorrete che esso divenga esattamente il Digimon che tanto desiderate in squadra. Dovrete tenere d’occhio il suo attacco, la resistenza, la difesa, i PF e gli MP, nonché la saggezza e il peso, cercando allo stesso tempo di esaudire le sue richieste, che possono spaziare dalla necessità di andare in bagno alla semplice fame o alla fatica ricavata da un allenamento. Proprio in questo contesto, a grande richiesta, ritorna la possibilità di allenare i propri Digimon, ma non passivamente come accadeva nel precedente Digimon Story: sarete voi a decidere quali statistiche incrementare attraverso un’apposita schermata e se, in seguito, lodare i vostri compagni di viaggio del grande sforzo compiuto. Come risultato, non solo avrete un Digimon più capace di affrontare a testa alta le battaglie disseminate per il mondo di gioco (non casuali, fortunatamente, in quanto i nemici sono visibili) e quindi di sormontare una difficoltà – quella Normale – che a volte presenta picchi di sfida che lasciano un po’ perplessi, ma anche una creatura maggiormente affezionata a voi e magari anche contenta (come dimostrato da un’apposita faccina sempre visibile sullo schermo). Lo stato mentale del proprio compagno, ma soprattutto quello fisico, è solo uno dei fattori indice della sua sopravvivenza;
può accadere, infatti, che il Digimon rimanga ferito nella battaglia e abbia bisogno di un cerotto o di una medicina: nel caso vi trovaste ad ignorarlo, rischierete la sua morte, con conseguente rinascita (e qui tiriamo un sospiro di sollievo) nella sua forma base, ma con i parametri e le tecniche decisamente più potenziate rispetto al momento in cui lo avete conosciuto mentre era in forma baby. Ciò, a patto che desideriate sempre tornare a fare affidamento su di lui: una delle possibilità che Digimon World: Next Order vi offre è infatti la scelta di due Digiuova da cui scaturiscono diverse tipologie di mostri, sempre illustrate e accompagnate da un’opportuna descrizione.
Per portare il proprio Digimon al successivo stadio evolutivo potrete anche fare a meno del centro di addestramento, in particolare se siete tra i giocatori che preferiscono allevare i mostri digitali senza seguire un allenamento ferreo: in tal caso, le battaglie sparse per l’open world fanno al caso vostro; una volta iniziato il combattimento, i vostri compagni si sposteranno per il campo prestando attenzione ai movimenti e alle mosse del nemico per poi, nel momento considerato da loro opportuno, avvicinarsi con un leggero scatto all’obiettivo. Voi, ovviamente, non ve ne starete con le mani in mano mentre i vostri compagni sferrano automaticamente attacchi o si portano verso una distanza sicura: una meccanica che si rivelerà cruciale per le sfide più impegnative sarà infatti l’Autorità, illustrata nella schermata di battaglia da una sorta di trombetta, in grado di spronare i Digimon e, conseguentemente, di riuscire ad impartire loro un comando specifico, tra attacchi speciali, power-up momentanei (come il sacrificio di PF per potenziare le mosse base) o al fine di difendersi. Il comando di Autorità si ricaricherà dopo pochi secondi, e vi basterà premerlo ogniqualvolta sarà disponibile per raccogliere un certo numero di punti, richiesti dalle mosse del Digimon al fine di scatenarle contro il nemico. Il risultato – purtroppo - varia in base a dove si trova il vostro alleato: se sarà lontano, difficilmente l’attacco andrà a segno, in quanto l’IA alleata non è stata studiata affinché possa colmare la distanza che la separa dall’avversario; vi troverete così a dover attendere che il Digimon, autonomamente, si avvicini, se non vorrete letteralmente sprecare dei preziosi punti.
La meccanica dell’Autorità, fortunatamente, non è la sola in grado di impartire ordini ai mostri digitali: il tasto quadrato è stato designato per fornire al giocatore una serie di opzioni relative alla Strategia da usare in combattimento, a scelta tra la possibilità di evitare che il Digimon consumi MP o, al contrario, di attaccare senza freno con mosse speciali per sbarazzarsi quanto prima possibile del nemico, o ancora impartire un ordine che renda lo stile di attacco più equilibrato, molto meno disinvolto.
Il Domatore (il giocatore) potrà intervenire direttamente in battaglia lanciando inoltre degli oggetti di recupero PF o MP, un vero salvavita considerando che – come accennavamo prima - a differenza della versione giapponese di Next Order, la difficoltà nella controparte occidentale è stata incrementata esponenzialmente, risultando a volte frustrante e scoraggiante nel caso siate giocatori occasionali.
Risulta quantomai indispensabile, così, il ricorso a nuove abilità da apprendere da parte del Domatore: accedendo al menu principale, potremo visualizzare un albero delle skills, suddivise in opportune categorie, che spaziano dall’incremento degli oggetti conservabili nell’inventario ai comandi azionabili in combattimento grazie ai punti Autorità. Nel caso effettivo dei Digimon, ci sono essenzialmente due modi affinché i vostri alleati riescano ad apprendere nuove abilità di combattimento: finendo colpiti da un mob che ha sfoggiato in battaglia una determinata mossa (metodo che comunque non vi assicura al 100% che il vostro alleato apprenda la skill), oppure chiedendo a dei Digimon Tutor di insegnare loro le tecniche desiderate in cambio di Bit, la moneta di gioco.
Floatia, la città che vi accoglierà nonché la vostra ‘roccaforte’, si rivelerà un terreno pieno di risorse se, avanzando nel gioco, deciderete di esaudire le richieste di alcuni Digimon, potenziali lavoratori presso la base. All’inizio del gioco, ad esempio, troverete un Biyomon che disperatamente cerca di volare, ma nessuno può insegnarglielo, a patto che non reclutiate tra le vostre fila di instancabili lavoratori un Birdramon! A quel punto, il piccolo pennuto deciderà di fare una visita in città al fine di aiutare il proprio maestro Birdramon nella sua principale mansione: trasportare il giocatore da un’area visitata ad un’altra, a patto che abbiate con voi dei Bit da ‘condividere’ con lui. Aiutando un disorientato Palmon, invece, avrete la possibilità di incrementare la quantità di cibo giornaliero che spetta ai vostri Digimon (davvero insaziabili). Numerosi sono i Digimon da reclutare, e altrettanto numerose sono le competenze che metteranno a vostra disposizione al fine di rendere Floatia grande come un tempo, prima che i Machinedramon iniziassero a distruggere il mondo digitale.
Digimon World: Next Order non è minimamente paragonabile, a livello grafico, alla sua versione giapponese, originariamente confinata sulla console portatile PlayStation Vita; Bandai Namco ha effettuato un lavoro di restauro davvero certosino su PlayStation 4 per le texture dell’ambiente, dei modelli poligonali dei personaggi e di quant’altro si possa definire nei confini della grafica di gioco. Benché non si possa urlare al capolavoro estetico, il titolo è decisamente apprezzabile da questo punto di vista, specialmente considerata la cura riposta nella ricostruzione di ciò che su console portatile era quasi un disastro grafico, paragonabile ai livelli più miseri di PlayStation Portable. Il mondo digitale è proprio come lo guardavamo sul grande schermo quando eravamo bambini: rigoglioso di natura incontaminata, ma allo stesso tempo toccata da ciò che sembrerebbero dei richiami al mondo reale (edifici inabitati o elettrodotti, ad esempio).
Interfacciarsi con gli NPC risulterà spesso in dialoghi in stile visual novel, molto simili a quelli già presenti in Digimon Story: Cyber Sleuth, che a volte vi porteranno a dover selezionare delle risposte, a scelta tra un massimo di tre, ma non determinanti dal punto di vista dell’andamento della storia; è proprio in quest’occasione che meglio si coglie il lavoro dietro la cura dei dettagli sugli abiti dei personaggi o sulla pelle dei Digimon, tra gli oltre 200 disponibili contando le svariate ricolorazioni (di cui si poteva fare a meno). Anche la colonna sonora, com’è giusto che sia in un gioco di questo genere, compie il suo scopo, ovvero esaltare le situazioni in cui ci si trova, che si stia esplorando il mondo digitale di notte o di giorno; a questo proposito, ci troviamo a condannare un po’ la gestione del ciclo diurno e notturno, in quanto spesso e volentieri avviene fin troppo ‘’artificialmente’’, nel senso che piuttosto che subentrare naturalmente la fase della giornata con relativo cambio di musica, si assiste quasi ad una forzatura.
Grazie ad un open world pulsante di vita, Next Order non si pone come un semplice jrpg in cui seguire un percorso lineare al fine di investigare gli strani accadimenti riportati dal Mondo Digitale e risolvibili solo da parte di un ‘prescelto’ e da un gruppo di amici (Digimon e umani): è molto di più. Se avete amato la serie animata in onda nei primi anni 2000 sulla rete Rai, vi troverete piacevolmente sorpresi nello scoprire che Digimon World: Next Order è perfettamente in grado di convogliare, riassumere ed esaltare quei sentimenti che hanno da sempre caratterizzato il mondo dei mostri digitali; che si parli di amicizia, amore, coraggio o sentimenti più negativi come la sofferenza di vedere il proprio Digimon ferito, questo capitolo è la trasposizione videoludica perfetta (o quasi, come vedremo) di un anime che ha segnato profondamente l’infanzia di molti di noi.
STORIA
Almeno una volta nella propria vita, vi sarà capitato di ritrovare un piccolo cimelio della vostra infanzia che credevate di aver perso o di cui avevate completamente dimenticato l’esistenza. Questo oggetto, nel caso di Digimon World: Next Order, è un Digivice, rispolverato per verificarne la sua funzionalità;
sarà rotto? Si accenderà ancora? Avrete la vostra risposta in un battito di ciglia, ma la realizzerete solo nel momento in cui… Vi troverete all’interno di una zona sperduta del Mondo Digitale, di fronte ad un minaccioso Machinedramon, e senza alcuna possibilità di fuga!
Fortunatamente, non sarete soli: vicino a voi (o meglio, al fianco del protagonista Takuto o Shiki) troverete la preziosa compagnia di due splendidi Digimon di livello Mega, presentatisi come WarGreymon e MetalGarurumon, due nomi che avevate completamente rimosso dalla mente, pronti a darvi man forte per scacciare l’improvvisa minaccia.
Nonostante un breve momento di difficoltà, i vostri partner riescono a trarvi in salvo da una situazione disperata, finendo tuttavia per ritrovarvi convocati da un misterioso Digimon barbuto, chiamato Jijimon (déjà vù? Non crediamo proprio).
Questi, a seguito di un’introduzione non poi tanto formale, svela di essere molto preoccupato per le sorti dell’Isola di File, di recente oggetto di mira da parte di una serie di Machinedramon senza controllo, le cui motivazioni di attacco restano un mistero. Come se non bastasse, la via di casa è completamente sbarrata, e il Digimon barbuto, insieme ai vostri due partner, non hanno la minima idea di come riportarvi nel mondo reale. Una cosa, tuttavia, è certa: non volete restare con le mani in mano mentre il mondo digitale che avete amato sin da bambini rischia l’estinzione. In quest’impresa, ovviamente, avrete dalla vostra parte non solo i Digimon che hanno mantenuto il senno nonostante le devastanti ripercussioni sull’Isola, ma anche delle vecchie conoscenze, rappresentate da alcuni compagni che avete conosciuto, nel mondo reale, grazie ad un torneo di Digital Monsters. Il destino sembra aver riunito ogni possibile alleato, ma chi saranno effettivamente i nemici? Non vi resta che scoprirlo in quattro capitoli di storia che, se all’apparenza sembreranno numericamente pochi, una volta iniziato il vostro viaggio in Next Order vi porteranno via tante ore di gioco.
GAMEPLAY
Sentivate la mancanza delle meccaniche del primo storico Digimon World?
Questo capitolo ne pone rimedio: non solo avrete a disposizione due Digimon per iniziare la vostra avventura, ma anche il compito di prendervi cura di loro sotto diversi aspetti, persino accompagnandoli nel bagno più vicino!
In parole povere, dovrete accudire il vostro animaletto virtuale, potenziandolo quanto possibile e cercando di portarlo allo stadio evolutivo successivo; quest’ultima, un’impresa che, a differenza del recente Digimon Story: Cyber Sleuth, risulterà in un’attenta analisi dei parametri rafforzati al mostro digitale, se vorrete che esso divenga esattamente il Digimon che tanto desiderate in squadra. Dovrete tenere d’occhio il suo attacco, la resistenza, la difesa, i PF e gli MP, nonché la saggezza e il peso, cercando allo stesso tempo di esaudire le sue richieste, che possono spaziare dalla necessità di andare in bagno alla semplice fame o alla fatica ricavata da un allenamento. Proprio in questo contesto, a grande richiesta, ritorna la possibilità di allenare i propri Digimon, ma non passivamente come accadeva nel precedente Digimon Story: sarete voi a decidere quali statistiche incrementare attraverso un’apposita schermata e se, in seguito, lodare i vostri compagni di viaggio del grande sforzo compiuto. Come risultato, non solo avrete un Digimon più capace di affrontare a testa alta le battaglie disseminate per il mondo di gioco (non casuali, fortunatamente, in quanto i nemici sono visibili) e quindi di sormontare una difficoltà – quella Normale – che a volte presenta picchi di sfida che lasciano un po’ perplessi, ma anche una creatura maggiormente affezionata a voi e magari anche contenta (come dimostrato da un’apposita faccina sempre visibile sullo schermo). Lo stato mentale del proprio compagno, ma soprattutto quello fisico, è solo uno dei fattori indice della sua sopravvivenza;
può accadere, infatti, che il Digimon rimanga ferito nella battaglia e abbia bisogno di un cerotto o di una medicina: nel caso vi trovaste ad ignorarlo, rischierete la sua morte, con conseguente rinascita (e qui tiriamo un sospiro di sollievo) nella sua forma base, ma con i parametri e le tecniche decisamente più potenziate rispetto al momento in cui lo avete conosciuto mentre era in forma baby. Ciò, a patto che desideriate sempre tornare a fare affidamento su di lui: una delle possibilità che Digimon World: Next Order vi offre è infatti la scelta di due Digiuova da cui scaturiscono diverse tipologie di mostri, sempre illustrate e accompagnate da un’opportuna descrizione.
Per portare il proprio Digimon al successivo stadio evolutivo potrete anche fare a meno del centro di addestramento, in particolare se siete tra i giocatori che preferiscono allevare i mostri digitali senza seguire un allenamento ferreo: in tal caso, le battaglie sparse per l’open world fanno al caso vostro; una volta iniziato il combattimento, i vostri compagni si sposteranno per il campo prestando attenzione ai movimenti e alle mosse del nemico per poi, nel momento considerato da loro opportuno, avvicinarsi con un leggero scatto all’obiettivo. Voi, ovviamente, non ve ne starete con le mani in mano mentre i vostri compagni sferrano automaticamente attacchi o si portano verso una distanza sicura: una meccanica che si rivelerà cruciale per le sfide più impegnative sarà infatti l’Autorità, illustrata nella schermata di battaglia da una sorta di trombetta, in grado di spronare i Digimon e, conseguentemente, di riuscire ad impartire loro un comando specifico, tra attacchi speciali, power-up momentanei (come il sacrificio di PF per potenziare le mosse base) o al fine di difendersi. Il comando di Autorità si ricaricherà dopo pochi secondi, e vi basterà premerlo ogniqualvolta sarà disponibile per raccogliere un certo numero di punti, richiesti dalle mosse del Digimon al fine di scatenarle contro il nemico. Il risultato – purtroppo - varia in base a dove si trova il vostro alleato: se sarà lontano, difficilmente l’attacco andrà a segno, in quanto l’IA alleata non è stata studiata affinché possa colmare la distanza che la separa dall’avversario; vi troverete così a dover attendere che il Digimon, autonomamente, si avvicini, se non vorrete letteralmente sprecare dei preziosi punti.
La meccanica dell’Autorità, fortunatamente, non è la sola in grado di impartire ordini ai mostri digitali: il tasto quadrato è stato designato per fornire al giocatore una serie di opzioni relative alla Strategia da usare in combattimento, a scelta tra la possibilità di evitare che il Digimon consumi MP o, al contrario, di attaccare senza freno con mosse speciali per sbarazzarsi quanto prima possibile del nemico, o ancora impartire un ordine che renda lo stile di attacco più equilibrato, molto meno disinvolto.
Il Domatore (il giocatore) potrà intervenire direttamente in battaglia lanciando inoltre degli oggetti di recupero PF o MP, un vero salvavita considerando che – come accennavamo prima - a differenza della versione giapponese di Next Order, la difficoltà nella controparte occidentale è stata incrementata esponenzialmente, risultando a volte frustrante e scoraggiante nel caso siate giocatori occasionali.
Risulta quantomai indispensabile, così, il ricorso a nuove abilità da apprendere da parte del Domatore: accedendo al menu principale, potremo visualizzare un albero delle skills, suddivise in opportune categorie, che spaziano dall’incremento degli oggetti conservabili nell’inventario ai comandi azionabili in combattimento grazie ai punti Autorità. Nel caso effettivo dei Digimon, ci sono essenzialmente due modi affinché i vostri alleati riescano ad apprendere nuove abilità di combattimento: finendo colpiti da un mob che ha sfoggiato in battaglia una determinata mossa (metodo che comunque non vi assicura al 100% che il vostro alleato apprenda la skill), oppure chiedendo a dei Digimon Tutor di insegnare loro le tecniche desiderate in cambio di Bit, la moneta di gioco.
Floatia, la città che vi accoglierà nonché la vostra ‘roccaforte’, si rivelerà un terreno pieno di risorse se, avanzando nel gioco, deciderete di esaudire le richieste di alcuni Digimon, potenziali lavoratori presso la base. All’inizio del gioco, ad esempio, troverete un Biyomon che disperatamente cerca di volare, ma nessuno può insegnarglielo, a patto che non reclutiate tra le vostre fila di instancabili lavoratori un Birdramon! A quel punto, il piccolo pennuto deciderà di fare una visita in città al fine di aiutare il proprio maestro Birdramon nella sua principale mansione: trasportare il giocatore da un’area visitata ad un’altra, a patto che abbiate con voi dei Bit da ‘condividere’ con lui. Aiutando un disorientato Palmon, invece, avrete la possibilità di incrementare la quantità di cibo giornaliero che spetta ai vostri Digimon (davvero insaziabili). Numerosi sono i Digimon da reclutare, e altrettanto numerose sono le competenze che metteranno a vostra disposizione al fine di rendere Floatia grande come un tempo, prima che i Machinedramon iniziassero a distruggere il mondo digitale.
GRAFICA E COMPARTO SONORO
Digimon World: Next Order non è minimamente paragonabile, a livello grafico, alla sua versione giapponese, originariamente confinata sulla console portatile PlayStation Vita; Bandai Namco ha effettuato un lavoro di restauro davvero certosino su PlayStation 4 per le texture dell’ambiente, dei modelli poligonali dei personaggi e di quant’altro si possa definire nei confini della grafica di gioco. Benché non si possa urlare al capolavoro estetico, il titolo è decisamente apprezzabile da questo punto di vista, specialmente considerata la cura riposta nella ricostruzione di ciò che su console portatile era quasi un disastro grafico, paragonabile ai livelli più miseri di PlayStation Portable. Il mondo digitale è proprio come lo guardavamo sul grande schermo quando eravamo bambini: rigoglioso di natura incontaminata, ma allo stesso tempo toccata da ciò che sembrerebbero dei richiami al mondo reale (edifici inabitati o elettrodotti, ad esempio).
Interfacciarsi con gli NPC risulterà spesso in dialoghi in stile visual novel, molto simili a quelli già presenti in Digimon Story: Cyber Sleuth, che a volte vi porteranno a dover selezionare delle risposte, a scelta tra un massimo di tre, ma non determinanti dal punto di vista dell’andamento della storia; è proprio in quest’occasione che meglio si coglie il lavoro dietro la cura dei dettagli sugli abiti dei personaggi o sulla pelle dei Digimon, tra gli oltre 200 disponibili contando le svariate ricolorazioni (di cui si poteva fare a meno). Anche la colonna sonora, com’è giusto che sia in un gioco di questo genere, compie il suo scopo, ovvero esaltare le situazioni in cui ci si trova, che si stia esplorando il mondo digitale di notte o di giorno; a questo proposito, ci troviamo a condannare un po’ la gestione del ciclo diurno e notturno, in quanto spesso e volentieri avviene fin troppo ‘’artificialmente’’, nel senso che piuttosto che subentrare naturalmente la fase della giornata con relativo cambio di musica, si assiste quasi ad una forzatura.
Digimon World: Next Order è quanto si desidera da un vero gioco incentrato sui mostri digitali.
Con una trama molto tradizionale ma ben narrata e un mondo di gioco pervaso di quelle sensazioni che si provavano in giovanissima età mentre si assistevano agli episodi delle diverse serie anime, e la possibilità di prendersi cura in tantissimi modi dei propri alleati, questo capitolo vi terrà impegnati per molte ore sullo schermo, magari tentando di ottenere tutti i vostri Digimon preferiti o cercando di ricostruire alla perfezione la città di Floatia, così come doveva essere alle origini.
Portate tuttavia un po’ di pazienza: il gioco, a causa di un ricalibratura della difficoltà originale, potrebbe risultare ostico in più di un’occasione.
Con una trama molto tradizionale ma ben narrata e un mondo di gioco pervaso di quelle sensazioni che si provavano in giovanissima età mentre si assistevano agli episodi delle diverse serie anime, e la possibilità di prendersi cura in tantissimi modi dei propri alleati, questo capitolo vi terrà impegnati per molte ore sullo schermo, magari tentando di ottenere tutti i vostri Digimon preferiti o cercando di ricostruire alla perfezione la città di Floatia, così come doveva essere alle origini.
Portate tuttavia un po’ di pazienza: il gioco, a causa di un ricalibratura della difficoltà originale, potrebbe risultare ostico in più di un’occasione.
Pro
- Un open world tutto da esplorare in compagnia dei vostri Digimon preferiti
- Trama tradizionale, ma narrata con cura e fedele ai canoni della serie anime
- Potenziare ed espandere la propria base è soddisfacente
- Prendersi cura dei propri Digimon crea un vero legame affettivo con il giocatore
- Grafica quasi ricreata da zero appositamente per la versione PS4
- Finalmente la localizzazione italiana!
Contro
- La difficoltà Normale è a volte scoraggiante e mal calibrata
- Oltre 200 Digimon, ma per la maggior parte ricolorazioni
- Il ciclo giorno e notte è 'artificioso'
- Meccanica delle digievoluzioni inutilmente complessa
Il livello Normale è proprio quello che a mio avviso è sbilanciatissimo, come ho riportato nella recensione. Se non vuoi rischiare vai direttamente a Facile.
Sì, avviene di colpo, ma è visivamente orribile da vedere, per quanto avessero voluto ispirarsi alla terza serie.
Se questo capitolo è così simile all'originale come mi viene da pensare guardando ai personaggi ripresi (Jijimon e Machinedramon, per dirne due), mi viene una gran voglia di giocarci!
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