A distanza di un anno dal suo approdo in Occidente, la serie Action-RPG Nights of Azure è pronta a tornare con un'iterazione completamente nuova, simile sotto diversi aspetti al buon predecessore e allo stesso tempo così lontana.
Nights of Azure 2: Bride of the New Moon punta come non mai sulla cooperazione tra protagonista e Lily, il partner designato dal giocatore per affrontare quest'avventura e sempre intercambiabile con le numerose ragazze presenti nel cast. Di contro, i famigli che nel precedente capitolo avevano accompagnato Arnice, conosciuti come Servan, ricopriranno un ruolo più marginale, non rinunciando comunque nel fornire un decisivo supporto al proprio team.
Considerando come Nights of Azure presentasse un finale, tra i tanti, prettamente autoconclusivo, in grado di porre termine alla trama di gioco, quale espediente avrà adottato lo sviluppatore Gust per proseguire la narrazione?


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Aluche, un'agente della Curia vivace e intrepida, combatte quotidianamente contro i demoni che abitano la propria città sotto ordine del nuovo consiglio curiale, prestando attenzione ai movimenti di una nuova minaccia: la Moon Queen, una giovane donna vestita con un abito che ricorda quello di una felice sposa (benché decisamente troppo appariscente per i canoni), alla ricerca della Bride of Time, l'unica persona in grado di colmare la sua sete demoniaca e di renderla perfetta.
Notando l'obiettivo della perversa antagonista, Aluche cerca disperatamente la Bride of Time, al fine di proteggerla dall'incombente pericolo; ma ben presto la situazione precipita, e con tutti i cliché del caso, scopriamo che la Bride of Time è nientepopodimeno che Liliana, una preziosa amica d'infanzia di Al.
Come se non bastasse, a rovinare la dolce riunione tra amiche di vecchia data, troviamo la Moon Queen in persona, la quale si scaraventa contro la protagonista perforandole il cuore con la sua lama.
Fortunatamente, in suo soccorso, giunge una ricercatrice che, guidata dalla onnipresente Curia, riesce a conferire ad Aluche nuova vita, al prezzo di convivere, d'ora in avanti, con sangue demoniaco ed un cuore completamente artificiale.
Risvegliatasi nella forma di metà demone e metà umana, la ragazza scopre suo malgrado che Liliana è sparita a seguito dell'incidente che le è costato la vita e che, con ogni probabilità, potrebbe essere stata portata contro sua volontà nella città di Eurulm, luogo d'origine della stessa Aluche e di Liliana. Ed è proprio qui che parte il viaggio del successore di Arnice, ben consapevole che, pur salvando la sua protetta, dovrà essere sacrificata al fine di sigillare per sempre la Moon Queen, al pari del Nightlord del passato.


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''Are Beasts Capable of Saving Humans?''



Nell'impresa di salvataggio dell'amica e nel tentativo di distruggere le ambizioni della Moon Queen, troveremo diverse ragazze, alcune direttamente inviate dalla Curia per rendere man forte ad Al, altre provenienti da un'organizzazione che non vede di buon occhio i piani dei superiori della protagonista, benché la genuinità di quest'ultima porti, come un magnete attratto da una calamita, a seguire le sue orme.
Il problema qui è proprio l'introduzione delle Lily (le compagne di viaggio di Aluche): Gust, per alcune di loro, non è stata in grado di fornire un background adeguato, pertanto, alcune scene di dialogo, che avrebbero dovuto trasudare di drammaticità e shock, sono risultate quasi ridicole. Un esempio: l'ingresso in scena di Muveil, superiore di Aluche; la sua improvvisa comparsa, piuttosto che generare stupore nel giocatore, combaciando con la stessa reazione della protagonista, provoca indifferenza (il personaggio, infatti, non si era mai visto prima d'ora né tantomeno era stato mai accennato, dunque non giustifica la reazione di scandalo di Aluche). La sensazione di disorientamento che ne deriva coincide un po' con l'incontro, per strada dal lavoro o da qualsiasi mansione, con un passante qualunque, di cui vi scandalizzate senza alcun motivo di fondo.
Un feeling simile si ricava dall'incontro con l'ex protagonista Arnice, la quale non accennerà minimamente ai suoi trascorsi al fianco di Lilysse, portando addirittura a pensare che Nights of Azure 2 tragga le proprie vicende da uno dei bad ending del primo (vanificando l'ending canonico) o che, molto più probabilmente, sia ambientato così tanti anni avanti nel futuro da avere di fronte a sé un'Arnice più anziana del previsto.
I buchi narrativi sono presenti anche una volta raggiunta l'ultima location prevista dal titolo, raggiungibile perfettamente in 20 ore di gioco o poco meno: non si capisce esattamente cosa rappresenti la protagonista Aluche nei confronti della Moon Queen, gettando più fumo alla loro relazione che veri e propri chiarimenti. Le origini della stessa antagonista di questo capitolo non sono in alcun modo riconducibili a determinati eventi, lasciando il compito di una marcata spiegazione ad un futuro Nights of Azure 3. Probabilmente, per sopperire ad una simile mancanza, avrebbe avuto più senso assegnarle il nome di Miranda, la luna vittima dei poteri del Nightlord nel primo Nights of Azure, legando maggiormente in termini di narrazione le due entry della serie e presentando allo stesso tempo una luna sotto false vesti umane (gran bel plot twist sarebbe stato).
Ciò che rimane nella memoria del giocatore per quanto concerne la trama di gioco sono, alla fine, due finali sbloccabili (contro gli svariati del primo capitolo), una protagonista che non ha nulla che invidiare ad Arnice, e gli eventi secondari con le Lily, mirati ad approfondire leggermente la loro storia.

 

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Sul fronte gameplay, il layout è essenzialmente pari al primo Nights of Azure: l'immagine della luna e delle sue fasi è una presenza costante che ci ricorda quanto tempo manca al gameover (e al ripetersi del capitolo). Un'organizzazione efficace delle varie attività da svolgere, qualora si puntaste nel completare tutte le missioni secondarie o le Lily afterstories, è più che mai necessaria, in particolare nei primi momenti di gioco, in cui il tempo a disposizione, espresso da un timer, è decisamente misero.
Tale componente in realtà non rappresenta una novità, in quanto anche il predecessore di Bride of the New Moon presentava un sistema del genere, simil-Atelier, nel proprio repertorio; nota dolente, invece, per questo nuovo capitolo, consiste nel fatto che il timer, rispetto al passato, è motivo di pressing costante. L'unico metodo per incrementare il tempo a propria disposizione consiste nel livellare Aluche attraverso il rituale di purificazione (particolarmente hot) oppure acquisire delle specifiche abilità.
Anche nel caso in cui il timer conceda abbondanti minuti per completare la propria quest, si è limitati dal fattore sonno: Aluche, a seguito di una qualsiasi fase esplorativa in una delle sette location di gioco, non potrà tornare sul campo di battaglia se non dopo aver riposato adeguatamente; risultato di ciò è una ''strict schedule'', ove per completare un obiettivo necessario nel proseguire con la trama di gioco, conciliandolo con uno o più secondari (spesso essenziali per ottenere punti Servan), occorre organizzarsi, come dicevamo, meticolosamente.
Abbiamo accennato poco sopra ai Servan, ma in che contesto torneranno effettivamente utili, se al loro posto essenzialmente sono state introdotte le Lily?
Innazitutto, è possibile portare con sé solo due Servan in combattimento. Essi sono in grado di sbloccare alcune zone della mappa di gioco – contenenti preziosi scrigni o altri Servan da reclutare - grazie ai loro poteri, oltre ad infliggere specifici e momentanei status alterati al nemico e trasformare (solo nel caso di alcuni) l'arma principale di Aluche in una forma completamente diversa. A ciascuno è assegnata una specifica peculiarità che lo rende unico nel suo genere e allo stesso tempo così ricercato nelle fasi esplorative: non potrete volare verso una piattaforma elevata senza l'aiuto del Servan farfalla, né tantomeno distruggere dei rovi spinosi senza l'aiuto del Servan dall'elemento fuoco.
Ciascun famiglio, al pari del precedente Nights of Azure, può essere livellato a propria discrezione e l'ottenimento di una gemma, solitamente nascosta in un treasure chest opportunamente protetto da barriere elettriche o di qualsiasi altro genere elementale, consente l'evoluzione di un qualsiasi famiglio al suo stadio successivo, alla forma Ultimate Evolution (comporta un miglioramento in statistiche e un nuovo look a livello estetico).


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Ma specifichiamo cosa esattamente sono in grado di compiere le Lily: a seconda della ragazza scelta, si potranno combinare le proprie combo in un attacco simultaneo (disponibile solo riempiendo una barra posta al fianco dell'icona di Aluche) e, una volta raggiunto un livello di Tension adeguato, scatenare la ''mystic art'' della Lily, la mossa speciale ''Burst'', visivamente spettacolare.
Ovviamente, la Lily combatterà anche autonomamente e nel momento in cui desideraste un approccio nei confronti del nemico più sincrono, potrete impartirle degli ordini, tra i quali Focus e Guard. Sarà inoltre possibile recuperare occasionalmente gli HP e gli MP dei propri alleati (Servan e Lily) nei casi di estrema necessità.
 

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L'attacco Burst, in particolare, presenta due peculiarità: in base alla Lily che sceglierete come alleato, potrete prendere di mira più nemici (Burst di Ruenheid, Liliana, Muveil, Eleanor e Arnice) o un singolo bersaglio (Burst di Camilla e Veruschka). Potenzialmente, un qualsiasi Burst è in grado di one-shottare un qualunque demone, arrecando danni ingenti invece ai boss di gioco.
Questi ultimi, rispetto al passato, sono decisamente più caratteristici sia in aspetto fisico sia in termini di mosse/svolgimento dello scontro: preparatevi a correre a gambe levate nelle miniere prima di poter assestare qualche colpo al boss; o ancora, al fine di sbarazzarvi al più presto del nemico di un determinato stage, cercate di fare quanto più possibile uso dei barili disseminati per il campo di battaglia e carichi di liquido infiammabile. Gust ha posto molto più impegno nelle boss battle di quanto abbia fatto in precedenza, diversificando gli scontri a termine di un livello, ed esaltando ogni momento sul campo di battaglia con una colonna sonora ancora più coinvolgente (il maestro Hayato Asano si è superato).


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Per quanto le animazioni non siano in toto fluide a causa di un frame-rate ballerino (in particolare nel penultimo stage) e di movimenti approssimativi degli stessi personaggi, possiamo affermare con certezza che il miglioramento dei modelli poligonali e delle ambientazioni è avvenuto. La veste grafica è sicuramente la migliore realizzata per il franchise e il character design di Yoshikuni non è mai al di sotto delle aspettative.
 


Nights of Azure 2: Bride of the New Moon è un deciso passo in avanti per la serie Gust in termini di veste grafica, così come per i suoi combattimenti, ora ancora più coinvolgenti grazie alla partecipazione negli scontri delle Lily e al supporto combinato dei Servan, in cambio tuttavia di una drastica rinuncia alle meravigliose trasformazioni demoniache del primo capitolo.
Unico vero difetto del titolo è, sfortunatamente, la trama: debole a causa di un cast non sempre adeguatamente introdotto, con un'antagonista che, tutt'ora, ci si chiede da dove sia sbucata fuori.
Quantomeno, l'impossibilità di controllare direttamente Arnice è stata perfettamente conciliata con l'introduzione di Aluche.


Gioco testato su console PlayStation 4 standard.
Disponibile anche su Nintendo Switch e PC (Steam).