Come scritto all’inizio della recensione di Final Fantasy Type-0 HD, valutare un Final Fantasy non è mai facile. Si parla di una serie le cui aspettative sono sempre alte e che, per sua stessa natura, prova ad evolversi ad ogni iterazione. E’ innegabile che questa coraggiosa linea di condotta non sempre abbia pagato e senza ombra di dubbio l’esperimento open world di Final Fantasy XV ha diviso i fan più di quanto non fecero i corridoi del tredicesimo capitolo, ironicamente quanto di più lontano potesse esserci.
 
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A questo giro comunque non è stata tanto la formula a far storcere il naso ai fan, bensì una sensazione che nella versione di lancio mancasse qualcosa. Tale sinistro pensiero ha colpito presto o tardi più o meno tutti i giocatori e, se da una parte alcuni sono riusciti a sopperire ciò grazie al materiale diffuso online, è altrettanto vero che la comprensione generale del titolo risultasse fastidiosamente criptica a chi non ha voluto o potuto recuperare informazioni esterne. A distanza di quasi due anni, dopo una valanga di contenuti aggiuntivi e aggiornamenti, Final Fantasy XV può dirsi finalmente “completo”? La Royal Edition è davvero la versione definitiva capace di rendere il quindicesimo capitolo un gioco degno di essere paragonato ai suoi illustri quattordici predecessori? Proviamo a rispondere a tali interrogativi.

I want to ride my chocobo all day


La storia inizia nel bel mezzo di una feroce battaglia nelle strade della distrutta Lucis, dove Noctis e i tre amici (ognuno con un nome dal profondo significato latino, come Prompto ad esempio, la cui traduzione è “gestisco la dispensa”) sono intenti a sconfiggere un non ben identificato nemico. Il caos e la confusione però vengono ben presto interrotti da un flashback che riporta il giocatore a 10 anni prima, quando al principe viene ordinato di recarsi nella città di Altissa per un matrimonio politico atto a terminare pacificamente la guerra fra il regno di Lucis e l’impero di Nifhleim, la quale da troppi anni ormai logora il continente di Eos.
 
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E’ qui che il viaggio dei quattro amici inizia davvero, con la lussuosa macchina Regalia ferma per problemi tecnici. La prima fase di gioco si sviluppa all’insegna della spensieratezza, più che andare ad un evento politico infatti Noctis e compagni sembrano essere in vacanza; il gioco stesso invita il giocatore a dedicarsi alle quest secondarie più che al recarsi alla meta. Quando finalmente il gruppo si accinge ad Altissa, i giornali rivelano la triste notizia della caduta di Lucis.

A questo punto l’atmosfera cambia radicalmente, la tensione e la preoccupazione che pervade i protagonisti si avverte non solo dai dialoghi e dall’ottimo doppiaggio, ma soprattutto dalle stupende animazioni che rispecchiano alla perfezione gli stati d’animo. Nonostante ciò, il gioco continua a riempire il giocatore di quest secondarie ed è difficile non notare il contrasto fra l’amarezza delle missioni principali e la spensieratezza di quelle opzionali, in particolare quando i protagonisti stessi suggeriscono delle deviazioni per giri turistici quando poco prima volevano affrettarsi verso i propri cari, rimasti senza casa e potenzialmente in pericolo di vita.
 
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Con il proseguire dei capitoli la narrazione si fa sempre meno frammentata e via via più intrigante, arrivando inoltre a gestire decisamente meglio il rapporto fra eventi principali ed esplorazione, incentivando sempre quest’ultima con un’enorme quantità di missioni secondarie disponibili. Da questo punto di vista, la Royal Edition rende il tutto decisamente più ricco, grazie all’aggiunta di nuove aree e allo Yatch, il quale rende accessibili ulteriori zone prima bloccate (con annesse missioni inedite).

Muoversi per i vasti e variegati territori di Eos è adesso anche decisamente più rapida e divertente poiché l’introduzione della Regalia Type-D permette al giocatore di sfrecciare velocemente (molto più velocemente che con i Chocobo) per il mondo senza più essere legati alle strade.
 
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La storia adesso è senza dubbio comprensibile a tutti grazie alle numerose aggiunte (in particolare quelle gratuite) e alla possibilità di giocare gli Episode DLC, anche se sfortunatamente il gioco non segnala il momento giusto per affrontarli, perciò la sensazione che manchi qualcosa non è più così forte, tuttavia continua a far sentire il proprio peso.

Per quanto non vi siano più buchi di trama e il susseguirsi delle vicende segua finalmente un filo logico chiaro e ben definito, la ridotta longevità dei capitoli centrali uniti ad una narrazione che si fa tutto d’un tratto improvvisamente più densa ed incalzante, ricordando in alcuni punti Xenogears per gli escamotage utilizzati, è difficile non rimanere spiazzati. Tanti colpi di scena e risvolti importanti vengono spiegati uno dietro l’altro, tal volta accompagnati da suggestivi filmati e dialoghi ben scritti, altre volte relegati a semplici documenti testuali che, potenzialmente, un giocatore poco attento potrebbe addirittura perdere per strada. Fortunatamente nelle parti finali Final Fantasy XV si riprende quasi completamente, riuscendo a soddisfare le aspettative che aveva creato nella prima parte e offrendo un finale ricco di pathos.
 
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I tanti aggiornamenti e le aggiunte raggruppate nella Royal Edition purtroppo non sono riuscite a rimediare completamente ai “passi falsi” che hanno minato la qualità della prima versione del titolo, tuttavia, la mastodontica mole di contenuti che un giocatore si trova acquistando (per la prima volta) questa nuova edizione, rendono Final Fantasy XV estremamente valido, permettendogli finalmente di affiancarsi a testa alta ai suoi predecessori, ognuno dei quali (ricordiamolo) porta con sé una croce di peso paragonabile al travagliato percorso che questo quindicesimo capitolo ha dovuto affrontare per arrivare a ciò che è ora.

GIUDIZIO FINALE

Final Fantasy XV Royal Edition è ciò che Final Fantasy XV sarebbe dovuto essere fin da subito. Buona parte delle migliorie più importanti, come ad esempio quelle legate al gameplay, sono esterne al Pacchetto Regale e disponibili anche gratuitamente per coloro che hanno acquistato la prima versione del titolo, tuttavia è innegabile che il modo migliore di godersi tali contenuti sia affiancandoli alla storia e per questo, purtroppo, solo chi giocherà questa versione ne beneficerà a pieno.
Detto questo, sebbene adesso sia senza dubbio un ottimo titolo, la sensazione che Final Fantasy XV avrebbe potuto fare ancora di più rimane e ciò non può che far dispiacere ogni fan della serie.

Il voto di questa recensione non è in paragone a quella precedente.
Gioco testato su Playstation 4.