Giorno dopo giorno, ognuno di noi deve affrontare piccoli e grandi sfide, superare ostacoli e trovare soluzioni ai numerosi problemi che la vita ci mette davanti. È quindi normale sognare ad occhi aperti di tanto in tanto, immaginando di essere migliori in modo da poter superare qualsiasi difficoltà senza troppa fatica o sacrifici, e può capitare di spingersi oltre con la fantasia fino a desiderare di essere invincibili per poter abbattere ogni muro che ci viene posto di fronte. Davanti a questi pensieri gratificanti, però, potremmo non renderci conto del pericolo dietro a questa possibilità.
One Punch Man a una prima lettura può sembrare una semplice parodia del genere shonen, ma tra un iperbolico combattimento e l’altro il manga cerca anche di capire davvero cosa vuol dire essere imbattibile.
Il protagonista di One Punch Man, Saitama, è a tutti gli effetti l’essere più potente dell’intera serie, caratteristica che però lo ha spinto in una profonda crisi esistenziale. La sua passione nel combattere ogni minaccia per il genere umano è ormai appassita proprio a causa del suo immenso potere dato che ormai nessuno scontro sembra essere un problema per lui. Di conseguenza, Saitama è una persona ormai indifferente nei confronti di tutto ciò che lo circonda e l’unica cosa che desidera è uno scontro con un avversario che possa fornirgli una sfida degna di tal nome.
Con queste premesse sembra quasi impossibile riuscire a trasporre in chiave videoludica il mondo di One Punch Man: certo, sarebbe anche stato comodo eliminare Ornstein e Smough in un colpo solo, ma è difficile credere che Dark Souls sarebbe stato il fenomeno che è diventato se fosse stato possibile seminare morte e distruzione con la stessa facilità con cui Saitama affronta i suoi nemici.
Con One Punch Man: A Hero Nobody Knows, i ragazzi di Spike Chunsoft sono riusciti a trovare la soluzione migliore per portare Saitama sui nostri schermi senza rinunciare all’iconico protagonista.
 
Saitama Invincibile
 
Certo, è comunque possibile prendere il controllo del pelatissimo eroe negli scontri tre-contro-tre all’interno del gioco, ma così come nel materiale originale anche la controparte digitale di Saitama è perennemente in ritardo ai combattimenti che lo coinvolgono, per cui ai suoi compagni di squadra non rimane altro da fare che combattere e resistere fino al suo arrivo. Il giocatore può infatti comporre il proprio gruppo di tre personaggi selezionandoli da un ricco roster che comprende moltissimi volti noti della serie originale, tra i quali, per l’appunto, c’è Saitama. Quest’ultimo è un personaggio particolare in quanto non sarà fin da subito selezionabile durante il combattimento, ma arriverà sulla scena dopo un certo periodo di tempo. I suoi alleati nel frattempo dovranno lottare al meglio delle proprie capacità, anche perché l’abilità è premiata con uno sconto sul tempo di arrivo prefissato del nostro protagonista.
 
Saitama Invincibile 2

Non c’è neanche bisogno di dire che l’avvento del supereroe in tuta gialla significa la fine dei suoi avversari, a meno che dall’altro lato del campo di battaglia non ci sia un altro Saitama pronto a esaudire il proprio desiderio di una lotta ad armi pari, anche se con se stesso.

Come già detto, è raro che un videogioco lasci il controllo di un personaggio infinitamente potente e invulnerabile nelle nostre mani, ma questo non vuol dire che lo stesso potere non possa essere dato ai nostri avversari. Più di un titolo può contare di nemici, antagonisti ed entità capaci di ridere ai nostri tentativi di eliminarli dal proprio percorso, e infatti molti di essi vivranno per sempre nella nostra memoria per un motivo o per l’altro.

Qui di seguito trovate dieci tra i più memorabili esempi di nemici videoludici invincibili. La lista non è scritta con in mente un ordine preciso e contiene numerosi spoiler, per cui procedete a vostro rischio e pericolo.
 
Hunter Dead Space
 
  • Hunter, Dead Space: Il survival horror è senza ombra di dubbio il genere che più ha sfruttato l’idea di un nemico inarrestabile pronto a tormentare il giocatore. Dead Space non ha voluto essere da meno mettendo in campo il temibile Hunter, pronto a inseguire senza sosta il povero Isaac Clarke tra i corridoi della USG Ishimura. Il necromorfo in questione alla vista può non sembrare tanto impressionante quanto alcuni dei suoi colleghi, ma il giocatore è presto costretto a ricredersi quando, una volta eliminati gli arti della creatura come vuole la prassi del titolo, assiste alla ricrescita di quegli stessi arti. L’unica soluzione è quindi quella di trovare una via di fuga, cosa non facile se si è intrappolati nel vuoto siderale a bordo di un’astronave infestata di orrori alieni.
Zeus GOW 2
 
  • Zeus, God of War II: Il secondo capitolo della celebre saga di Kratos si apre con l’immagine del burbero guerriero assiso sul suo trono da Dio della Guerra prima di gettarci nella mischia e farci assaggiare i nuovi poteri divini del Fantasma di Sparta. Ma ciò che God of War dà, God of War toglie, e dopo la lunga mattanza di Kratos a Rodi arriva presto la batosta, con il Padre degli Dei sceso sulla Terra per uno scontro all’ultimo sangue. Mentre il nuovo Dio della Guerra fatica a scalfire la barra della vita di Zeus, quest’ultimo colpisce con precisione chirurgica e violenza inaudita lasciando il protagonista privo dei suoi poteri e, infine, della sua vita. Questo primo scontro riesce a trasmettere al giocatore la potenza e la pericolosità di Zeus e allo stesso tempo instilla la volontà di riparare il torto subito e di cercare il potere necessario a compiere la propria vendetta nei confronti del Padre degli Dei.
Pyramid Head Silent Hill 2
 
  • Pyramid Head, Silent Hill 2: Cosa succede quando il mostro è dentro di te? Pyramid Head è forse una delle icone più famose e temute del mondo videoludico, un concentrato di simbologia unico nel suo genere, un demone che tortura l’anima di James Sunderland nella sua discesa agli inferi. Pyramid Head è più di un semplice mostro: è la rappresentazione del senso di colpa di James, tormentato dall’omicidio della moglie commesso da lui stesso e per il quale cerca una punizione. Il protagonista è così costretto ad assistere agli atti di violenza fisica e carnale di questo frammento della sua psiche, senza nessuna possibilità di poterlo sconfiggere e quindi costretto a fuggire da quell’orrore, senza sapere che non si può scappare da ciò che si ha dentro.
Metal Gear Solid 3 The Sorrow
 
  • The Sorrow, Metal Gear Solid 3: Ciò che è già morto non può più morire. The Sorrow è uno dei membri della Cobra Unit capitanata dalla leggendaria The Boss, nonostante egli sia in realtà morto anni prima dell’inizio della Missione Virtuosa alla quale Naked Snake prende parte all’inizio di Metal Gear Solid 3. The Sorrow, il medium dell’Unità, appare a Naked Snake più e più volte durante la Missione Virtuosa e la Missione Snake Eater, ma solo in forma spiritica. Queste manifestazioni raggiungono il loro apice quando Snake, gettatosi da una cascata, si ritrova a percorrere un fiume spettrale mentre gli spiriti dei nemici ai quali ha tolto la vita fino a quel punto emergono dalle nebbie per assalirlo. È alla fine di questo torrente che The Sorrow si palesa ancora una volta, ma ogni attacco diretto verso di lui risulta inefficace. È a questo punto che il giocatore deve trovare un modo per ritornare al mondo dei vivi, sfuggendo dal reame dei morti controllato dallo spettrale medium.
Alien Isolation Xeno
 
  • Xenomorfo, Alien Isolation: Come si è detto poche righe più sopra, i survival horror, specie i più moderni, hanno spesso optato per l’inclusione di creature contro le quali fuggire è l’unica soluzione possibile. Nel caso di Alien: Isolation, però, non è semplicemente questione di cavalcare l’onda del successo di questa formula, invece è la scelta migliore per portare il celebre Xenomorfo dal grande schermo fino alle nostre console mantenendo la giusta dimensione di questa formidabile e sanguinaria creatura. Il vero protagonista di Isolation è proprio l’alieno di geigeriana memoria e il fulcro attorno al quale ruota il mortale gioco di nascondino messo in piedi per il giocatore, il tutto arricchito da una pioneristica Intelligenza Artificiale che ancora oggi non ha rivali.
Senatore Armstrong MGRising
 
  • Senatore Armstrong, Metal Gear Rising Revengeance: Metal Gear Rising si apre con un fallimento, con il giocatore che assiste alla sconfitta di Raiden contro lo spietato Jetstream Sam. Sul terreno fertile di quel fallimento nasce la volontà di Raiden di migliorarsi sempre di più in modo da poter abbattere i membri della Desperado e lo stesso Jetstream Sam contro il quale il Ninja Cyborg si era dovuto arrendere. Questo spirito di continua evoluzione e crescita è avvertito durante tutto il gioco fino all’ultimo scontro con il carismatico Sam, dopo il quale, però, non è scritta la parola fine. Raiden deve infatti confrontarsi ancora con il Senatore Armstrong, tanto assetato di potere quanto incredibilmente forte per via delle nanomacchine presenti nel suo corpo. Questa battaglia è ancora incastonata nella memoria dei giocatori ed è uno dei motivi per cui il titolo in questione è ancora oggi tenuto in alta considerazione da parte dei fan.
Nemesis RE3
 
  • Tyrant, Resident Evil 2 / Nemesis, Resident Evil 3: Si ritorna nel mondo dei survival horror e lo si fa ricordando due grandi classici del genere, assieme agli iconici Tyrant che danno la caccia ai giocatori nella Raccoon City infestata dagli zombie. Lo scorso anno Capcom ci ha restituito un Mr. X più in forma che mai con la versione rimodernata del secondo capito di Resident Evil, mentre è in dirittura di arrivo quella della terza iterazione della serie con tanto di Nemesis al seguito. È significativo che due creature così spaventosamente inarrestabili siano anche tra le figure più amate dai fan della serie.
Fortune MGS 2
 
  • Fortune, Metal Gear Solid 2: La Regina del gruppo terroristico Dead Cell, Fortune deve il suo nome all’abilità di deviare proiettili diretti verso la sua persona e di rendere inerti gli esplosivi attorno a lei, abilità che le permette di sopravvivere a qualsiasi scontro a fuoco, per quanto acceso, senza essere anche solo sfiorata da un qualsiasi ordigno. Conosciuta anche come Lady Luck, Fortune è tristemente consapevole di questa sua particolarità e desidererebbe che questa sua fortuna svanisse in modo da poter finalmente morire per raggiungere i suoi cari. Nonostante ciò, è impossibile sconfiggerla durante il suo scontro con il protagonista Raiden, dato che ogni proiettile sparato dal giovane soldato viene subito deviato lontano dall’infelice combattente.
Booker Bioshock
 
  • Booker DeWitt, Bioshock Infinite: Il protagonista di Bioshock Infinite, Booker DeWitt, è il nemico di sé stesso in più di un modo. Booker è un uomo violento, devastato dall’alcolismo e sommerso di debiti, pronto a vendere sua figlia per cercare di rimanere a galla. Booker è anche il nodo al centro di una matassa di linee temporali e dimensioni alternative nelle quali vivono molteplici Booker, compreso il leader della città volante di Columbia, Padre Comstock. Presa coscienza di tutto il dolore provocato dalle sue azioni e scelte, Booker decide con la figlia Elizabeth di essere estirpato da ogni realtà esistente. È nell’espansione Burial at Sea che scopriamo come alcune versioni di Booker ancora resistono in altri tempi e altri luoghi, portandosi appresso gli errori di un uomo distrutto e distruttivo anche con se stesso.
Xehanort KH
  • Xehanort, Kingdom Hearts: Nella sua ricerca del potere assoluto, il Maestro Xehanort, corrotto dall’Oscurità, ha sapientemente tessuto molteplici trame per potersi assicurare un vantaggio contro i suoi nemici. Avendo posseduto il corpo di Terra dopo averlo infuso con il suo Cuore, il Maestro è morto creando così Ansem e Xemnas, rispettivamente il suo Heartless e il suo Nessuno. Sora, sconfiggendo quest’ultimi, ha inavvertitamente causato la reincarnazione di Xehanort nella sua forma giovanile. Con le memorie di Ansem e Xemnas, il giovane antagonista capisce come riportare in vita il Maestro e viaggiando nel tempo riesce ad avvertire la sua controparte passata degli eventi che sarebbero successi oltre a consegnargli l’abilità di viaggiare nel tempo. In questo modo il giovane Xehanort riesce finalmente a far ritornare il Maestro portando nel presente sia Ansem che Xemnas, in modo da poter poi seguire i propri scopi.