Quella di Final Fantasy è una serie storica, un capo saldo dei giochi di ruolo e un ospite fisso nel cuore di un’infinità di giocatori. Grazie ad un sapiente mix di innovazione e classicità, Square prima e Square-Enix dopo sono state capaci di rinnovare e portare avanti capitolo dopo capitolo una serie dal peso notevole, rinnovando il brand, tal volta in modo più marcato altre meno, per ben quindici volte.
Data la natura mutevole della serie, non stupisce il fatto che le opinioni dei fan riguardo i vari capitoli siano spesso in forte contrasto fra loro, tuttavia se c’è un capitolo che mette tutti d’accordo per la sua alta qualità e validità, che sia “il preferito” o solo “in alto nella classifica personale”, quello è senza dubbio Final Fantasy XIII. Scherzo, ovviamente stiamo parlando di Final Fantasy VII.
Ben conscia della fama leggendaria che aleggia dietro Final Fantasy VII e la conseguente difficoltà che i giocatori avranno nel digerire una qualsivoglia modifica o riproposta a quello che è praticamente universalmente riconosciuto come capolavoro, Square-Enix il prossimo 10 aprile si farà carico delle aspettative di tutti i fan e rilascerà il remake della settima fantasia finale, gioco che il 21 febbraio a Milano abbiamo avuto il piacere di provare in anteprima.
Prima di lanciarci sul (anzi, dal) treno con Cloud e Barret nella storica prima missione, visibile qui sotto nel nostro video gameplay in anteprima, abbiamo sentito la presentazione del gioco a cura di Yoshinori Kitase e Naoki Hamaguchi, rispettivamente producer e co-director di Final Fantasy VII Remake, gentilmente venuti in Italia appositamente per questo evento.
Non serviva conoscere il giapponese per avvertire la felicità e l’orgoglio dietro la presentazione del loro Final Fantasy VII Remake, non solo perché le loro parole venivano tradotte da un interprete quanto per la luce nei loro occhi mentre esponevano features e dettagli.
Come già era stato annunciato, Final Fantasy VII Remake usa Unreal Engine 4 come motore grafico, ma per l’occasione sono state realizzate componenti specifiche per gestire esattamente come volevano...be’, praticamente tutto. Illuminazione, fisica degli oggetti, collisioni e molto altro, tutto è stato personalizzato appositamente per rendere la storia di Cloud & co. qualcosa di unico e memorabile, ma allo stesso tempo familiare per i vecchi fan del gioco. I signori sono stati chiari riguardo le intenzioni e gli sforzi nel rendere il Remake allo stesso tempo piacevole per i veterani del settimo capitolo che per chi lo giocherà per la prima volta ad aprile.
La precedenza nella cura grafica è stata data alla fedeltà con il gioco originale rispetto che al puro realismo e infatti i personaggi hanno un tocco di cartonoso, pur rimanendo estremamente credibile e dettagliati sia nelle fattezze che nelle movenze. In particolare quest’ultime sono davvero fantastiche, capaci di caratterizzare in modo unico ogni personaggio anche tramite il linguaggio del corpo, sebbene in parte esagerato per ricalcare l’originale. Detto questo, Cloud non roteerà più la Buster Sword sulla testa e, giusto per evidenziare uno dei vari dettagli che denotano la cura in tal senso, ogni movimento del ex-Soldier lascia trasparire il peso dell’enorme spadone che brandisce, pur mantenendo una certa eleganza e agilità dietro ogni fendente.
Menzione d’onore inoltre alla colonna sonora, acclamata con ragione nell’originale e omaggiata alla perfezione nel Remake grazie ad una scelta coraggiosa e innovativa per la serie: le tracce dinamiche. Come è possibile notare dal nostro video, la musica che accompagna la missione del treno è fondamentalmente sempre la stessa, la quale viene però adattata a seconda dell’evento in corso senza alcuna transizione. Il cambiamento avviene in modo pulito con l’aggiunta o la rimozione di qualche strumento sulla base della melodia classica riarrangiata, arricchita o addolcita poi per donare in modo naturale il giusto pathos. Provate ad ascoltare il cambio di tono fra le fasi di esplorazione e quelle di battaglia, dettagli del genere non sono semplici da notare senza qualcuno che li punta chiaramente, ma rendono l’esperienza di gioco notevolmente piacevole...inoltre sono una bella scusa per gustarsi al massimo le tracce che hanno fatto la storia contribuendo a rendere Final Fantasy VII l’avventura leggendaria che è.
Come già detto, nel corso dell’evento abbiamo avuto il piacere di provare con mano Final Fantasy VII Remake, nello specifico siamo partiti dalla iconica missione del treno con piazzamento di bomba e epica fuga a tempo. Fuggiti dal reattore abbiamo poi proseguito girando per le malfamate strade di Midgar, realizzate con una cura e un dettaglio tale da perdersi dietro le luminose insegne o persino guardando gli splendidi riflessi di specchi e pozze d’acqua, calpestate magari da ignari cittadini o pericolose guardie, e capaci di riflettere e reagire alla luce in modo semplicemente spettacolare. Successivamente abbiamo potuto fare un grosso salto in avanti, evitando diversi capitoli così da provare direttamente i personaggi ad un livello più alto, il gameplay di Tifa e infine affrontare una difficile boss battle contro un certo familiare nemico, tosto al punto giusto per permetterci di apprezzare davvero le potenzialità tecniche del nuovo dinamico battle system.
A questo proposito, i gameplay dei protagonisti sono radicalmente diversi fra loro e per usarli al meglio sarà sicuramente necessario spenderci un po’ di tempo, resterà poi da vedere se impararli sia realmente necessario ai fini del gioco. Detto questo, come visibile anche nel video, cristallizzarsi su un singolo personaggio renderà certe fasi decisamente più ostiche. E’ innegabile che alcuni nemici siano più adatti da affrontare utilizzando le peculiarità di uno stile piuttosto che un altro, un esempio potrebbero essere le torrette o i mostrilli volanti visibili nella nostra anteprima al minuto 09:05, decisamente più semplici da colpire con la mitragliatrice di Barret piuttosto che con lo spada di Cloud.
Quale che sia il vostro stile, impartire ordini ai compagni sarà decisamente utile, anzi fondamentale, nelle battaglie più ostiche poiché la ATB si carica discretamente velocemente e la giusta scelta di abilità speciali da utilizzare spendendola saranno molto spesso ciò che farà la differenza fra vittoria e sconfitta. La dinamicità del gameplay non sta solo nell’impartire ordini, cambiare il controllo fra un personaggio e l’altro adattandosi ai diversi stili di un nemico, come visibile anche nella boss battle mostrata nel video al minuto 17:50, sarà parte integrante del divertimento così come lo sarà riuscire a schivare o parare gli attacchi più potenti. Non preoccupatevi comunque, nel caso lo stile action non facesse per voi c’è sempre la modalità Classica pronta a mettervi a vostro agio con ritmi meno frenetici.
Il team dietro Final Fantasy VII Remake fa bene ad essere fiero del proprio lavoro, questa nuova versione della settima fantasia finale prende tutto ciò che ha reso celebre l’originale e lo eleva all’ennesima potenza. Tutto quello che serve è lì, comodamente posizionato al suo posto, ma più scenografico, più spettacolare e più ricco.
La nostra, ora come ora, è ovviamente una visione parziale del gioco, non solo perché ne abbiamo potuto provare solo qualche capitolo, ma anche perché questa Parte Uno coprirà “solamente” dall’inizio della storia fino alla fuga da Midgar e questo ci porta a chiedere se le aggiunte saranno all’altezza dei contenuti originali, se saranno capaci di intrattenere e appassionare i giocatori cullandoli fino al rilascio della Parte Due.
Queste domande troveranno risposta nella nostra futura recensione, ma per adesso non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti di quanto provato e aspettare con trepidazione il termine delle settimane che ci separano dal lancio di quello che si presenta come la miglior versione possibile della (prima parte) della emozionante ed intricata storia di Cloud Strife.
Data la natura mutevole della serie, non stupisce il fatto che le opinioni dei fan riguardo i vari capitoli siano spesso in forte contrasto fra loro, tuttavia se c’è un capitolo che mette tutti d’accordo per la sua alta qualità e validità, che sia “il preferito” o solo “in alto nella classifica personale”, quello è senza dubbio Final Fantasy XIII. Scherzo, ovviamente stiamo parlando di Final Fantasy VII.
Ben conscia della fama leggendaria che aleggia dietro Final Fantasy VII e la conseguente difficoltà che i giocatori avranno nel digerire una qualsivoglia modifica o riproposta a quello che è praticamente universalmente riconosciuto come capolavoro, Square-Enix il prossimo 10 aprile si farà carico delle aspettative di tutti i fan e rilascerà il remake della settima fantasia finale, gioco che il 21 febbraio a Milano abbiamo avuto il piacere di provare in anteprima.
Final Fantasy VII Remake - Gameplay in Anteprima
Prima di lanciarci sul (anzi, dal) treno con Cloud e Barret nella storica prima missione, visibile qui sotto nel nostro video gameplay in anteprima, abbiamo sentito la presentazione del gioco a cura di Yoshinori Kitase e Naoki Hamaguchi, rispettivamente producer e co-director di Final Fantasy VII Remake, gentilmente venuti in Italia appositamente per questo evento.
Non serviva conoscere il giapponese per avvertire la felicità e l’orgoglio dietro la presentazione del loro Final Fantasy VII Remake, non solo perché le loro parole venivano tradotte da un interprete quanto per la luce nei loro occhi mentre esponevano features e dettagli.
Come già era stato annunciato, Final Fantasy VII Remake usa Unreal Engine 4 come motore grafico, ma per l’occasione sono state realizzate componenti specifiche per gestire esattamente come volevano...be’, praticamente tutto. Illuminazione, fisica degli oggetti, collisioni e molto altro, tutto è stato personalizzato appositamente per rendere la storia di Cloud & co. qualcosa di unico e memorabile, ma allo stesso tempo familiare per i vecchi fan del gioco. I signori sono stati chiari riguardo le intenzioni e gli sforzi nel rendere il Remake allo stesso tempo piacevole per i veterani del settimo capitolo che per chi lo giocherà per la prima volta ad aprile.
La precedenza nella cura grafica è stata data alla fedeltà con il gioco originale rispetto che al puro realismo e infatti i personaggi hanno un tocco di cartonoso, pur rimanendo estremamente credibile e dettagliati sia nelle fattezze che nelle movenze. In particolare quest’ultime sono davvero fantastiche, capaci di caratterizzare in modo unico ogni personaggio anche tramite il linguaggio del corpo, sebbene in parte esagerato per ricalcare l’originale. Detto questo, Cloud non roteerà più la Buster Sword sulla testa e, giusto per evidenziare uno dei vari dettagli che denotano la cura in tal senso, ogni movimento del ex-Soldier lascia trasparire il peso dell’enorme spadone che brandisce, pur mantenendo una certa eleganza e agilità dietro ogni fendente.
Menzione d’onore inoltre alla colonna sonora, acclamata con ragione nell’originale e omaggiata alla perfezione nel Remake grazie ad una scelta coraggiosa e innovativa per la serie: le tracce dinamiche. Come è possibile notare dal nostro video, la musica che accompagna la missione del treno è fondamentalmente sempre la stessa, la quale viene però adattata a seconda dell’evento in corso senza alcuna transizione. Il cambiamento avviene in modo pulito con l’aggiunta o la rimozione di qualche strumento sulla base della melodia classica riarrangiata, arricchita o addolcita poi per donare in modo naturale il giusto pathos. Provate ad ascoltare il cambio di tono fra le fasi di esplorazione e quelle di battaglia, dettagli del genere non sono semplici da notare senza qualcuno che li punta chiaramente, ma rendono l’esperienza di gioco notevolmente piacevole...inoltre sono una bella scusa per gustarsi al massimo le tracce che hanno fatto la storia contribuendo a rendere Final Fantasy VII l’avventura leggendaria che è.
Come già detto, nel corso dell’evento abbiamo avuto il piacere di provare con mano Final Fantasy VII Remake, nello specifico siamo partiti dalla iconica missione del treno con piazzamento di bomba e epica fuga a tempo. Fuggiti dal reattore abbiamo poi proseguito girando per le malfamate strade di Midgar, realizzate con una cura e un dettaglio tale da perdersi dietro le luminose insegne o persino guardando gli splendidi riflessi di specchi e pozze d’acqua, calpestate magari da ignari cittadini o pericolose guardie, e capaci di riflettere e reagire alla luce in modo semplicemente spettacolare. Successivamente abbiamo potuto fare un grosso salto in avanti, evitando diversi capitoli così da provare direttamente i personaggi ad un livello più alto, il gameplay di Tifa e infine affrontare una difficile boss battle contro un certo familiare nemico, tosto al punto giusto per permetterci di apprezzare davvero le potenzialità tecniche del nuovo dinamico battle system.
A questo proposito, i gameplay dei protagonisti sono radicalmente diversi fra loro e per usarli al meglio sarà sicuramente necessario spenderci un po’ di tempo, resterà poi da vedere se impararli sia realmente necessario ai fini del gioco. Detto questo, come visibile anche nel video, cristallizzarsi su un singolo personaggio renderà certe fasi decisamente più ostiche. E’ innegabile che alcuni nemici siano più adatti da affrontare utilizzando le peculiarità di uno stile piuttosto che un altro, un esempio potrebbero essere le torrette o i mostrilli volanti visibili nella nostra anteprima al minuto 09:05, decisamente più semplici da colpire con la mitragliatrice di Barret piuttosto che con lo spada di Cloud.
Quale che sia il vostro stile, impartire ordini ai compagni sarà decisamente utile, anzi fondamentale, nelle battaglie più ostiche poiché la ATB si carica discretamente velocemente e la giusta scelta di abilità speciali da utilizzare spendendola saranno molto spesso ciò che farà la differenza fra vittoria e sconfitta. La dinamicità del gameplay non sta solo nell’impartire ordini, cambiare il controllo fra un personaggio e l’altro adattandosi ai diversi stili di un nemico, come visibile anche nella boss battle mostrata nel video al minuto 17:50, sarà parte integrante del divertimento così come lo sarà riuscire a schivare o parare gli attacchi più potenti. Non preoccupatevi comunque, nel caso lo stile action non facesse per voi c’è sempre la modalità Classica pronta a mettervi a vostro agio con ritmi meno frenetici.
Il team dietro Final Fantasy VII Remake fa bene ad essere fiero del proprio lavoro, questa nuova versione della settima fantasia finale prende tutto ciò che ha reso celebre l’originale e lo eleva all’ennesima potenza. Tutto quello che serve è lì, comodamente posizionato al suo posto, ma più scenografico, più spettacolare e più ricco.
La nostra, ora come ora, è ovviamente una visione parziale del gioco, non solo perché ne abbiamo potuto provare solo qualche capitolo, ma anche perché questa Parte Uno coprirà “solamente” dall’inizio della storia fino alla fuga da Midgar e questo ci porta a chiedere se le aggiunte saranno all’altezza dei contenuti originali, se saranno capaci di intrattenere e appassionare i giocatori cullandoli fino al rilascio della Parte Due.
Queste domande troveranno risposta nella nostra futura recensione, ma per adesso non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti di quanto provato e aspettare con trepidazione il termine delle settimane che ci separano dal lancio di quello che si presenta come la miglior versione possibile della (prima parte) della emozionante ed intricata storia di Cloud Strife.
Al momento la prenotazione è stata disdetta..... a prezzo più basso ci penserò....
Hai perfettamente centrato il punto...
Mamma mia che tedio, il gioco originale esiste ancora, rigiocate questo se volete rimanere ancorati a sistemi di gioco di più di vent'anni fa.
Detto questo leggere una cosa mentre ne viene detta un'altra è sempre fastidioso, però i FF li ho sempre giocati in inglese perciò non cambierò la lingua a costo di sentire fischi e leggere fiaschi XD
non credere, ci sto pensando anche io
Escludiamo quanto gia detto per i Sub... purtroppo di cose ci sono dei bei errori... va beh.
Ammetto invece che per il gioco in se, ho apprezzato molto questo sistema, dinamico, tattico, e che anche i primi avversari bisogna prenderli sul serio.
Wow, un buonissimo primo passo. SE si e fatta rivalere e ammetto, per chi ha avuto modo di vedere il video di Sabaku, diciamo che ripeterebbe lo stesso di quello che penso.
Per coloro che lamentano il vecchio stile a turni... posso capire il feeling diverso, ma sappiamo benissimo che e da moooolto tempo che SE voleva mettere del dinamismo ai loro giochi FF, e diciamocelo, una grafica ed impegno del genere, sarebbe stato come pretendere che una Fiat 500 di milleni fa, venga rivenduta al giorno d’oggi con un design diverso, ma solo design...
Per i troppo nostalgici ancorati al passato, vi sconsiglierei tale titolo perché non sapreste apprezzarlo. Io invece, adoro che possa anche vagamente come detto da qualcuno, far assomigliare questo titolo ad un DMC... insomma, per esempio, avete visto il film? Le cut scene dei vari giochi? Ditemi... quanto tempo i piedi dei protagonisti sono effettivamente a terra?
Non so voi, ma questo remake riesce per ora ad esprimere al massimo la sensazione di quel mondo in maniera più credibile nella sua fantasia rispetto ad un gioco statico a turni, dove il dinamismo e la vita la vivrei solo nelle cut scene o nei baloon da leggere.
ENG Wedge: They my not think you're a true believer , but you know what i think ?
Cloud : not interested
ITA : Non ci credo che sei qui solo per i soldi , sotto sotto anche tu pensi al bene del pianeta
Cloud : Per niente
ecco per me la traduzione italiana è migliore in questo caso( quel they non ha un caxxo di senso nel contesto della scena ) , comunque sono veramente indeciso perché il doppiaggio giapponese lo trovo molto superiore a quello inglese sopratutto Aerith non mi convince , ma Barret in inglese è un capolavoro e mi fa morire hahaha
Per me Square ha optato per il mix giusto
Non sono certo i turni che determinano se è un final fantasy oppure no
Io devo dire che dopo questa demo ho ancora più hype e voglia di esplorare la nuova Midgar
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