Quando si pensa a mostriciattoli da catturare il primo nome che viene in mente è senza dubbio Pokémon, ma la verità è che questo tipo di giochi di ruolo è un sottogenere più ricco di quanto non si creda, soprattutto se si guarda anche nel mondo mobile. Con o senza Pokémon nel titolo, la formula catch 'em all rimane indiscutibilmente affascinante, basti pensare che persino Square Enix ne ha attinto prima con la serie Dragon Quest Monster Joker e poi con il tenero crossover World of Final Fantasy.
Dopo il successo riscosso da VEWO Interactive su mercato mobile con Nexomon, la casa fa squadra con il publisher PQube e porta il 'sequel' Extinction anche su console e PC, espandendo i contenuti del predecessore e offrendo un'esperienza di gioco da Pokémon classico... con qualche differenza.
A differenza dei Pokémon o di altre creature presenti nei giochi di questo genere, i Nexomon non sono propriamente degli animali da compagnia più o meno docili, pronti a fare amicizia con gli uomini, sono piuttosto paragonabili ad una razza aliena-selvaggia con proprie abitudini e gerarchie. I Tyrant Nexomon sono come dei re per questi mostri e non accettano la sottomissione agli uomini, non a caso infatti il più potente Nexomon di tutti, Omnicron, tempo addietro (ovvero nel precedente capitolo) aveva cercato di rovesciare tale equilibrio aizzando i Nexomon contro gli umani. Quest’ultimi si sono uniti e al fianco dei loro Nexomon più fedeli sono in fine riusciti a sconfiggere il re dei re e a portare pace e armonia fra uomini e mostri.
Qualcosa ora sta cambiando, i Nexomon si sono fatti più aggressivi, i Tyrant Nexomon più audaci e la Gilda di Domatori ha difficoltà a proteggere tutti. In questo contesto di tensione crescente un gruppo di amici, o per meglio dire fratelli dato che vengono tutti dallo stesso orfanotrofio, iniziano il proprio percorso per entrare nella Gilda dei Domatori e proteggere uomini e Nexomon da ogni pericolo. Fate attenzione però, l’era dell’Estinzione è alle porte!
La trama di Nexomon così come il design dei personaggi sembra un mix fra un anime e un cartone uscito da Cartoon Network. Il connubio dei due stili porta ad avere un’atmosfera allegra e spensierata con quel tocco infantile che mette tutti a proprio agio, tuttavia gli irriverenti dialoghi e i risvolti decisamente più drammatici rendono gli sviluppi della storia decisamente più intriganti rispetto a quelli di un qualsiasi gioco Pokémon. Comunquesia le affinità con la ultra famosa serie di Game Freak si sprecano: anche su Nexomon si dovranno raccogliere delle specie di ‘medaglie’ per venire riconosciuti comeallenatori Domatori validi, ma il perché dietro tale pratica è decisamente più interessante e sensato. I Domatori sono diversi dagli allenatori di Pokémon, la storia non riguarda affatto dei bambini che vogliono battere la lega per sport e, quasi per caso, nel mentre si imbattono nella super organizzazione malvagia che vuole conquistare/distruggere il mondo. Per poi fra l'altro sconfiggerla senza particolare sforzo.
I Domatori sono guerrieri che vogliono difendere il genere umano, certo non manca l'amore per i mostriciattoli e il desiderio di venire riconosciuti, ma salire di grado nella Gilda è come salire di grado in un corpo militare e questo comporta anche una maggiore responsabilità. Un'impostazione molto diversa rispetto al 'semplice' battere una palestra. In ogni caso il generale stato di pericolo in cui il mondo versa viene sottolineato più volte, sebbene colori allegri e dialoghi divertenti siano estremamente frequenti, dunque la sopracitata maggiore drammaticità degli eventi viene molto mitigata e, come già detto, riesce a rendere l'avventura molto più interessante senza però renderla troppo pesante. Non mancano poi sviluppi e colpi di scena non sempre scontati, cosa che ormai sembrava impossibile in questo genere di giochi.
Per quanto riguarda il gameplay, Nexomon: Extinction fa esattamente ciò per cui è stato presentato: siamo davanti a Pokémon con una parrucca e gli immancabili occhiali con baffi finti. Nonostante questo però il risultato finale è inaspettatamente gradevole, una piacevole ventata di aria fresca per un genere che ristagna da anni nelle stesse meccaniche e dove ogni aggiunta convince poco o addirittura ne peggiorare l'esperienza globale.
Nexomon: Extinction non punta neanche lontanamente al multiplayer per cui Pokémon è diventato famoso, difatti non è presente nemmeno una modalità online. E' ovviamente possibile collezionare tutti i mostricciattoli senza bisogno di amici (beccatevi questo estroversi, un punto per gli asociali!), e per fortuna finchè la storia principale non è conclusa non si sente particolarmente la mancanza del multiplayer. Nexomon vuole essere godibile in single player e ci riesce alla grande grazie ad una difficoltà decisamente più alta rispetto a quella del gioco di Game Freak e ad un sistema di combattimento ‘più bilanciato’ per le battaglie con la cpu.
Tutti sanno che nei giochi di ruolo ci sono mosse più forti di altre, in Pokémon spesso si riusciva a battere persino la Lega risolvendo ogni scontro con lo spamming dell’attacco più potente del tipo superefficace contro l’avversario. Nexomon è conscio della cosa e ci ricama sopra, bilanciando il tutto cambiando punto di vista: al posto dei Punti Mossa legati all’attacco i Nexomon hanno una barra di energia propria del mostro. Gli attacchi più forti consumano più barra e quando non se ne ha abbastanza per eseguire il colpo il Nexomon rimarrà fermo per un turno, recuperandone un po’.
La barra non si recupera da sola fuori dal combattimento e saperla gestire durante il viaggio sarà indispensabile non solo durante le battaglie contro gli altri Domatori, ma anche contro i Nexomon selvaggi, i quali possono rivelarsi nemici più tosti di quanto non si possa pensare. Non mancano comunque oggetti che permettono di recuperare vita o energia inoltre, per la felciità di chi odia gli incontri casuali, è abbastanza facile decidere se affrontare o meno i Nexomon selvatici per cui la gestione delle proprie risorse risulta semplificata. I Nexomon nell’erba alta si trovano solo nei cespugli in movimento e, per quanto questi cambino ogni tot, è difficile finirne sopra uno per sbaglio.
Le origini da mobile game di Nexomon: Extinction non si avvertono tanto dal gameplay, il quale anzi oscilla fra il bilanciato e il generoso per quanto riguarda soldi, oggetti e materiali, tuttavia la grafica da gioco per smartphone colpisce forte, soprattutto se giocato sul grande schermo della tv.
Il problema grafica non coinvolge solo lo stile, il quale si potrebbe anche perdonare in quanto tributo ai giochi Pokémon storici, il vero problema sono le animazioni molto limitate e il frame rate ballerino inaccettabile per un gioco di questo genere. Il comparto sonoro è più che accettabile, anche se fa sorridere il fatto che persino le musiche tendano a ricordare le produzioni Game Freak.
Gioco testato su Playstation 4.
Dopo il successo riscosso da VEWO Interactive su mercato mobile con Nexomon, la casa fa squadra con il publisher PQube e porta il 'sequel' Extinction anche su console e PC, espandendo i contenuti del predecessore e offrendo un'esperienza di gioco da Pokémon classico... con qualche differenza.
Che sia la prima o la seconda esperienza con i Nexomon non importa, vi sentirete subito a casa!
La storia di Nexomon: Extinction si apre con il mondo in fiamme e i migliori Domatori riuniti per fronteggiare il possente Tyrant Nexomon, autore di tutta quella distruzione. Stremati dalla lotta, gli eroi maledicono il protagonista che, con una qualche scelta a noi ignota, sembra aver condannato il genere umano alla sua estinzione.A differenza dei Pokémon o di altre creature presenti nei giochi di questo genere, i Nexomon non sono propriamente degli animali da compagnia più o meno docili, pronti a fare amicizia con gli uomini, sono piuttosto paragonabili ad una razza aliena-selvaggia con proprie abitudini e gerarchie. I Tyrant Nexomon sono come dei re per questi mostri e non accettano la sottomissione agli uomini, non a caso infatti il più potente Nexomon di tutti, Omnicron, tempo addietro (ovvero nel precedente capitolo) aveva cercato di rovesciare tale equilibrio aizzando i Nexomon contro gli umani. Quest’ultimi si sono uniti e al fianco dei loro Nexomon più fedeli sono in fine riusciti a sconfiggere il re dei re e a portare pace e armonia fra uomini e mostri.
Qualcosa ora sta cambiando, i Nexomon si sono fatti più aggressivi, i Tyrant Nexomon più audaci e la Gilda di Domatori ha difficoltà a proteggere tutti. In questo contesto di tensione crescente un gruppo di amici, o per meglio dire fratelli dato che vengono tutti dallo stesso orfanotrofio, iniziano il proprio percorso per entrare nella Gilda dei Domatori e proteggere uomini e Nexomon da ogni pericolo. Fate attenzione però, l’era dell’Estinzione è alle porte!
La trama di Nexomon così come il design dei personaggi sembra un mix fra un anime e un cartone uscito da Cartoon Network. Il connubio dei due stili porta ad avere un’atmosfera allegra e spensierata con quel tocco infantile che mette tutti a proprio agio, tuttavia gli irriverenti dialoghi e i risvolti decisamente più drammatici rendono gli sviluppi della storia decisamente più intriganti rispetto a quelli di un qualsiasi gioco Pokémon. Comunquesia le affinità con la ultra famosa serie di Game Freak si sprecano: anche su Nexomon si dovranno raccogliere delle specie di ‘medaglie’ per venire riconosciuti come
I Domatori sono guerrieri che vogliono difendere il genere umano, certo non manca l'amore per i mostriciattoli e il desiderio di venire riconosciuti, ma salire di grado nella Gilda è come salire di grado in un corpo militare e questo comporta anche una maggiore responsabilità. Un'impostazione molto diversa rispetto al 'semplice' battere una palestra. In ogni caso il generale stato di pericolo in cui il mondo versa viene sottolineato più volte, sebbene colori allegri e dialoghi divertenti siano estremamente frequenti, dunque la sopracitata maggiore drammaticità degli eventi viene molto mitigata e, come già detto, riesce a rendere l'avventura molto più interessante senza però renderla troppo pesante. Non mancano poi sviluppi e colpi di scena non sempre scontati, cosa che ormai sembrava impossibile in questo genere di giochi.
Per quanto riguarda il gameplay, Nexomon: Extinction fa esattamente ciò per cui è stato presentato: siamo davanti a Pokémon con una parrucca e gli immancabili occhiali con baffi finti. Nonostante questo però il risultato finale è inaspettatamente gradevole, una piacevole ventata di aria fresca per un genere che ristagna da anni nelle stesse meccaniche e dove ogni aggiunta convince poco o addirittura ne peggiorare l'esperienza globale.
Nexomon: Extinction non punta neanche lontanamente al multiplayer per cui Pokémon è diventato famoso, difatti non è presente nemmeno una modalità online. E' ovviamente possibile collezionare tutti i mostricciattoli senza bisogno di amici (beccatevi questo estroversi, un punto per gli asociali!), e per fortuna finchè la storia principale non è conclusa non si sente particolarmente la mancanza del multiplayer. Nexomon vuole essere godibile in single player e ci riesce alla grande grazie ad una difficoltà decisamente più alta rispetto a quella del gioco di Game Freak e ad un sistema di combattimento ‘più bilanciato’ per le battaglie con la cpu.
Tutti sanno che nei giochi di ruolo ci sono mosse più forti di altre, in Pokémon spesso si riusciva a battere persino la Lega risolvendo ogni scontro con lo spamming dell’attacco più potente del tipo superefficace contro l’avversario. Nexomon è conscio della cosa e ci ricama sopra, bilanciando il tutto cambiando punto di vista: al posto dei Punti Mossa legati all’attacco i Nexomon hanno una barra di energia propria del mostro. Gli attacchi più forti consumano più barra e quando non se ne ha abbastanza per eseguire il colpo il Nexomon rimarrà fermo per un turno, recuperandone un po’.
La barra non si recupera da sola fuori dal combattimento e saperla gestire durante il viaggio sarà indispensabile non solo durante le battaglie contro gli altri Domatori, ma anche contro i Nexomon selvaggi, i quali possono rivelarsi nemici più tosti di quanto non si possa pensare. Non mancano comunque oggetti che permettono di recuperare vita o energia inoltre, per la felciità di chi odia gli incontri casuali, è abbastanza facile decidere se affrontare o meno i Nexomon selvatici per cui la gestione delle proprie risorse risulta semplificata. I Nexomon nell’erba alta si trovano solo nei cespugli in movimento e, per quanto questi cambino ogni tot, è difficile finirne sopra uno per sbaglio.
Le origini da mobile game di Nexomon: Extinction non si avvertono tanto dal gameplay, il quale anzi oscilla fra il bilanciato e il generoso per quanto riguarda soldi, oggetti e materiali, tuttavia la grafica da gioco per smartphone colpisce forte, soprattutto se giocato sul grande schermo della tv.
Il problema grafica non coinvolge solo lo stile, il quale si potrebbe anche perdonare in quanto tributo ai giochi Pokémon storici, il vero problema sono le animazioni molto limitate e il frame rate ballerino inaccettabile per un gioco di questo genere. Il comparto sonoro è più che accettabile, anche se fa sorridere il fatto che persino le musiche tendano a ricordare le produzioni Game Freak.
GIUDIZIO FINALE
Con più di 380 carinissimi mostrilli da catturare, personaggi simpatici e una storia degna di essere chiamata tale, Nexomon: Extinction farà la gioia di tutti coloro che volevano un Pokémon un po’ diverso. La difficoltà più alta rispetto alle produzioni Game Freak e la comicità fatta di citazioni pop azzeccate e coerenti rendono Nexomon un titolo valido e divertente che dimostra di sapere cosa vogliono gli amanti di questa branca di rpg. Nonostante i suoi più che validi pregi, grafica e gameplay restano fin troppo ancorati a quello che l’immaginario comune ricollega a Pokémon e ciò dona una grande e grossa sensazione di minestra riscaldata. Se a questo si aggiungono poi i limiti tecnici e la mancanza di vere e proprie features caratteristiche, Nexomon: Extinction non riesce per nulla a far dimenticare il fatto di essere un clone di Pokèmon, nonostante l'esperienza di gioco sia più che valida.
Gioco testato su Playstation 4.
Pro
- Gameplay e storia divertenti
- Tutto quello che si voleva da Pokèmon
- Testi in italiano
Contro
- Troppo poco caratteristico
- Grafica non all'altezza delle piattaforme
- Niente Online
Ci tengo a sottolineare comunque che il voto dato a Nexomon non è da mettere in paragone con quello delle recensioni dei giochi Pokémon.
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