Non è un segreto che Persona 5 abbia lanciato la serie verso nuove vette grazie al perfetto mix di personaggi ben caratterizzati, tematiche attuali, gameplay solido e soprattutto stile da vendere, non stupisce quindi che la sua edizione Royal abbia avuto un successo incredibile anche nel nostro bel paese grazie alla azzeccatissima traduzione in italiano; forte di questa consapevolezza Atlus ha ben pensato di riproporre anche gli altri due titoli più apprezzati del brand, ossia Persona 3 Portable e Persona 4 Golden, in una versione rimasterizzata per le console attuali, tuttavia se solo i fan più accaniti erano riusciti a giocare al terzo capitolo nel periodo a cavallo tra Playstation 2 e PSP, la storia del quarto capitolo è ben diversa: se infatti la sua versione originale è arrivata su Playstation 2 nell'ormai lontano 2004, il gioco ha ricevuto una versione aggiornata denominata Golden (munita tanto di nuovi Persona ed un nuovo personaggio secondario che aggiungeva un pezzo di storia totalmente inedito e portava ad un finale leggermente diverso) solo su PS Vita nel 2013, quest'ultima versione è poi arrivata su Steam nel 2020 ma purtroppo solamente lì e molti fan muniti di console erano rimasti a bocca asciutta, fortunatamente la situazione è finalmente cambiata e dopo ben 10 anni dalla sua release originale il titolo è approdato su tutte le piattaforme, ma reggerà il confronto con il suo fratello più popolare? Ve lo raccontiamo nella nostra recensione!
 
Il quarto capitolo della serie Persona arriva finalmente anche su tutte le console

Per quanto si tratti di un titolo con ormai un bel po' di anni sulle spalle ci teniamo ad introdurre la trama per chi lo gioca per la prima volta (il titolo è stato spesso criticato per le sue atmosfere gioiose e piuttosto sgargianti rispetto agli altri del brand ma non bisogna farsi ingannare dalle apparenze): in Persona 4 Golden vestiremo i panni del giovane Yu Narukami (nome cambiabile a piacimento come sempre), un liceale di città che, a causa di un viaggio oltreoceano dei genitori, verrà spedito per un anno nella sperduta cittadina rurale di Inaba per frequentare il liceo Yasogami, qui soggiornerà presso la casa di suo zio Ryotaro Dojima, un investigatore del corpo di polizia locale che, dopo aver perso sua moglie in uno sfortunato incidente, vive da solo insieme alla figlia Nanako; per quanto Inaba sia al pari di un paesino di campagna dove ogni giovane del posto sostiene che non succeda mai niente di interessante ultimamente si stanno verificando degli omicidi alquanto particolari, dove le vittime vengono ritrovate appese ai pali del telefono a testa in giù.
Dopo aver fatto la conoscenza di tre compagni di scuola, ossia lo sbadato Yusuke Hanamura, la sportiva Chie Satonaka e la raffinata Yukiko Yamagishi, il giovane Yu pensa che la sua permamenza forse sarà più tranquilla e divertente del previsto, a scuola però si sta diffondendo una voce di corridoio molto strana, legata ad un misterioso programma televisivo chiamato Canale di Mezzanotte, dove gli studenti sostengono che sia possibile vedere la propria anima gemella, curioso di verificare la cosa di persona il nostro protagonista fa un tentativo ma tutto ciò che ottiene è sentire una strana voce nella sua testa e quasi infilare la mano nella tv, il giorno dopo tuttavia una loro compagna di classe nonché cotta di Yusuke che aveva detto di voler provare a sua volta scompare misteriosamente e viene ritrovata a sua volta deceduta appesa ad un palo del telefono; diventata ormai una questione personale e curiosi di andare fino in fondo a questa storia i ragazzi utilizzano il misterioso potere di Yu per infilarsi in un televisore, che li catapulta in uno strano mondo dove fanno la conoscenza di Teddie, un orso di peluche simile ad una gigantesca mascotte che li informa che quel mondo è popolato da ostili esseri d'ombra chiamati Shadow e chiunque si trovi lì verrà messo alla prova dal suo "lato più oscuro", qualora la prova non dovesse essere superata la persona morirebbe; inseguiti dagli Shadow i ragazzi fuggono ma, proprio nel momento più critico, la misteriosa voce riecheggia ancora una volta nella testa del nostro protagonista, permettendogli di ottenere il potere dei Persona, l'altro lato dell'anima, e sconfiggere i suoi avversari; tornati al sicuro l'orso li informa inoltre che da qualche tempo "qualcuno si sta divertendo a lanciare persone in quel mondo", i ragazzi capiscono dunque che i cittadini della tranquilla Inaba sono diventati il bersaglio perfetto per un misterioso serial killer e starà a loro, con i nuovi ritrovati poteri, salvare gli abitanti in pericolo e mettere fine ai crimini di questa persona una volta per tutte.
 
Il burbero Ryotaro sarà il vostro punto di riferimento nella sperduta Inaba

Se avete giocato ad un qualsiasi altro titolo della serie Persona allora vi sentirete subito a casa, poiché anche stavolta vengono mantenute le due anime del gameplay: da un lato dovrete sviluppare le vostre abilità sociali, approfondire le relazioni con i vari personaggi oppure lavorare per guadagnare qualche soldo, mentre dall'altro dovrete esplorare il Canale di Mezzanotte per salvare lo sfortunato cittadino in pericolo di turno, ogni scelta farà scorrere il tempo e sarà quindi necessario ancora una volta valutare bene il suo utilizzo, le sezioni nel canale di mezzanotte sono strutturate come dungeon a piani multipli dove, una volta toccato un'avversario, verremo trasportati in un'istanza per un combattimento a turni, dove ancora una volta sarà fondamentale sfruttare le debolezze degli avversari per mandarli tutti a terra ed eseguire l'ormai canonico All-Out Attack, a differenza del predecessore e similmente a ciò che avviene nel quinto capitolo inoltre, sviluppare le relazioni con i nostri compagni di squadra farà in modo che eseguano azioni contestuali a nostro favore di tanto in tanto, come aiutarci qualora fossimo storditi, eseguire un attacco in combo con noi o addirittura parare un colpo fatale.
Vista inoltre la varietà di Persona ottenibile ritorna anche questa volta la Stanza di Velluto con il suo inquietante maestro Igor, stavolta accompagnato dalla affascinante Margareth (sorella di Elizabeth e Theodore del capitolo precedente) e Marie, una misteriosa ragazza che costituisce il perno dell'edizione Golden e con cui vi consigliamo caldamente di interagire spesso se volete accedere al nuovo finale.
 
La misteriosa Marie sarà la chiave per accedere al nuovo contenuto endgame

I passi di Persona 4 Golden rispetto al capitolo precedente sono più che evidenti: in termini di bilanciamento del titolo infatti non ci sono veri e propri picchi di difficoltà ed i boss hanno strategie ben leggibili, farmare soldi non risulta più una necessità e sviluppare le proprie statistiche sociali risulta decisamente meno dispendioso; un grande plauso va fatto inoltre al level design, ogni dungeon è infatti in tema perfetto con il suo "prigioniero" e la tematica trattata (tematiche che, nonostante siano passati la bellezza di 19 anni, risultano ancora estremamente attuali, specialmente nella società nipponica, come la sessualità di una persona, le aspettative della famiglia o il mobbing sul posto di lavoro a causa del genere); ciliegina sulla torta la fa la colonna sonora, sempre ad opera del maestro Shoji Meguro ed eseguita stavolta dalla cantante Shihoko Hirata affiancata dall'onnipresente rapper Lotus Juice, che propone una selezione di canzoni pop e pop rock davvero sublime, a partire dal nuovo tema di apertura "Shadow World" passando per il tema di battaglia "Reach Out to the Truth" ed arrivando al commovente tema di chiusura "Never More" (la OST è talmente popolare che giusto recentemente il popolo giapponese si è espresso sulle sue canzoni preferite).
 
 
Non ce n'é per nessuno: prima della release di Persona 5 è indubbio che Persona 4 Golden fosse il favorito della famiglia (specie visti i tre spin-off Dancing All Night, Arena ed Arena Ultimax, tutti canonici nella trama), con un cast di personaggi ancora oggi molto valido, una trama da thriller che tiene con il fiato sospeso fino alla fine, un gameplay solido ed una colonna sonora eccezionale il titolo risulta ancora oggi una gioia da giocare, se avete adorato il quinto capitolo non vediamo ragione per non consigliarvi di gettarvi a capofitto anche nel quarto; il team di investigazione di Inaba vi aspetta!