Quello dei giochi su licenza è un mondo pericoloso, un mondo ricco di aspettative da parte dei fan e di guadagni facili da parte delle case. Un mondo che, come tante altre realtà, ha spopolato su mobile cavalcando mode di ogni tipo con risultati molto altalenanti, ma che forse hanno aiutato l'industria a capire che proporre un buon gioco su licenza alla lunga porta risultati decisamente migliori della mera produzione lampo atta a cavalcare il momento. Portkey Games, Avalanche e Warner Bros Interactive questo lo hanno capito e Hogwarts Legacy si presenta come il più ambizioso gioco di Harry Potter di sempre. E non c'è nemmeno Harry Potter!
Non è certo la prima volta che l'affascinante mondo dei maghi creato da J.K. Rowling prende vita sottoforma di videogioco, anzi, le avventure del maghetto con la cicatrice sono giunte su innumerevoli piattaforme, ma per qualche motivo nell'ultimo periodo l'unico modo di visitare Hogwarts sembra sia via schermate 2D su smarphone o in versione Lego. Entrambe esperienze più che dignitose, ma carenti dal punto di vista del pathos e dell'epicità che, insieme a tanti altri aspetti, hanno contribuito alla magia di Harry Potter, la quale ha stregato fan di tutte le età dal 1997 fino ad oggi. Hogwarts Legacy sarà un degno esponente del mondo magico, finalmente capace di saziare la voglia di magia dei fan, o sarà l'ennesimo dimenticabile gioco su licenza?
L'avventura si apre nelle trafficate strade inglesi del 1800, un giovane è emozionato perché dopo aver passato le ultime settimane ad allenarsi sotto la guide del proprio professore, ora è finalmente prossimo a fare il suo ingresso nella prestigiosa scuola di magia di Hogwarts. E' singolare che il giovane inizi gli studi dal quinto anno, ma nonostante le difficoltà che questo porterà la felicità di iniziare scaccia i brutti pensieri ed è così che si mette comodo sulla carrozza volante in compagnia del mentore Fig e di un amico di vecchia data di quest'ultimo. L'amico è un Auror, collega della defunta moglie di Fig, preoccupato per ciò che la donna stava scoprendo riguardo Ranrok, un goblin piuttosto sinistro molto deciso a combattere per i diritti dei suoi simili rispetto alla stirpe magica.
Mentre i tre parlano del goblin, l'Auror consegna a Fig l'ultimo oggetto ritrovato dalla moglie: una strana quanto lussuosa chiave. In quel momento, un drago attacca la carrozza portando alla morte sul colpo l'amico e lasciando Fig e il giovane precipitare nel vuoto. Per fortuna la chiave era una Passaporta e quando riescono a recuperarla si trovano in un'isola sperduta in Galles. L'esplorazione avanza fino a condurre i due alla Gringott, la celebre banca dei maghi, e da lì arriveranno poi alla scoperta fatta dalla moglie: Ranrok è alla ricerca di una Magia Antica, la stessa con cui Hogwarts è stata costruita. Questa peculiare forma di Magia è accessibile solo a pochissimi eletti e il giovane si rivela essere proprio uno di questi, capace di vederne i sospiri e seguirne così le tracce.
La storia di Hogwarts Legacy offre gli affascinanti intrighi del mondo magico e i classici misteri della scuola (e dintorni!), il tutto unito alla frenetica vita dello studente di magia che si barcamena tra lezioni, professori sospetti, sfide con i compagni e tutte le varie attività come il Quidditch o i Duelli. Il primo anno del giovane è ricco di forse fin troppi elementi, ma trattandosi di un gioco e non di un libro/film sarà il giocatore a decidere quanto a fondo andare su certi aspetti, aspetti che comunque pongono le basi per un'avventura fantastica ed entusiamante che già dai primi minuti mette bene in chiaro una cosa: questa è una storia in pieno stile Harry Potter. Dimenticate le ingenuità dei primi film o le americanate di Animali Fantastici, l'aria che si respira in Hogwarts Legacy è quella dei libri. Il gioco di Avalanche e Portkey Games trasporta il giocatore nel mondo magico e lo coinvolge in prima persona in tutto ciò che ha reso la serie il capolavoro amato in tutto il mondo. La storia riprende gli elementi cardine di Harry Potter e li trasporta in un'avventura nuova, un'avventura che pesca sapientemente da tutto ciò che il mondo magico ha da offrire e lo reinventa in modo originale e coerente, dando vita al mondo pulsante che nei libri abbiamo avuto modo di immaginare e che nei film abbiamo potuto vedere solo di sfuggita.
Il mare di dettagli e attenzioni riposte in Hogwarts Legacy vanno ben oltre il mero citazionismo. La scuola di Hogwarts è stata replicata in modo maniacale e poterla esplorare con la grafica moderna è un vero piacere per gli occhi, lo stesso ovviamente vale per le parti esterne che, seppur in parte inventate come da esigenza narrativa, non mancano location iconiche che i fan non mancheranno di riconoscere, come ad esempio il lago nella foresta proibita dove Harry pensa di vedere il padre nel terzo film. L'attenzione per i dettagli è data anche dalla cura per la lore del mondo: il protagonista sale sulla carrozza volante, inizialmente trainata come per magia ma subito dopo la dipartita dell'Auror compaiono i thestral, a conferma della morte dell'uomo e al fatto che il giovane ha visto la morte per la prima volta in quel momento. Come non citare poi l'azzeccatissima contestualizzazione delle magie, utilizzate sia nei combattimenti che negli enigmi, ma soprattutto elegantemente riprese per giustificare meccaniche classiche degli open world quali teletrasporto o personalizzazione del proprio spazio.
Menzione d'onore poi alle movenze dei personaggi le quali, seppur riciclate nelle conversazioni generiche, donano grande personalità alle varie figure con le quali si interagisce. Il professor Ronen durante le spiegazioni tende a muoversi molto mentre la pacata professoressa Hecat appare afflitta da una leggera paresi, lo stesso Fig ha un passo e una gestualità tutta sua che si palesa nelle fasi inziali e rimane in quelle successive. Tutto questo unito al perfetto doppiaggio italiano, che non solo segue il lipsinc e dona il giusto pathos ad ogni battuta ma tiene anche conto del contesto (lanciare una magia mentre si è invisibili porterà il personaggio a sussurrare le formula invece che ad urlarla a pieni polmoni), avvicina le sessione su Hogwarts Legacy ad un'esperienza cinematografica. Non temete però, sono altri i giochi in cui si posa il pad e si guardano solo le presentazioni.
Hogwarts Legacy è un open world e, sebbene la mappa non sia particolarmente grande, come già detto è ricco di cose da fare tra missioni secondarie, collezionabili, costumi, enigmi e molto altro ancora. A dire la verità, la quantità e il fascino delle sfide disseminate in giro rende quasi difficile seguire la storia principale e il rischio di lanciarsi all'esplorazione lasciando in pausa la trama è forte, con il rischio di arrivare a livelli ed equipaggiamenti un po' troppo alti rispetto a quanto consigliato. Anche perché si ottiene esperienza raccogliendo i collezionabili e Hogwarts ne è piena, dunque fin dall'inzio girando per il castello è facile superare di molto il livello consigliato per le missioni. Poco male, la difficoltà non è mai particolarmente elevata e questa impostazione rende Hogwarts Legacy accessibile ai fan della serie poco avvezzi ai videogiochi. Non essendo il combattimento l'aspetto principale del titolo, la bassa difficoltà non mina particolarmente il divertimento, tuttavia consigliamo ai giocatori più navigati di cominciare subito impostando la difficoltà più alta.
Se da un lato i nemici non particolarmente pressanti possono aiutare i neofiti, il sistema di magie potrebbe comunque disorientare chi è poco avvezzo al pad sicché il numero di incantesimi da imparare è elevato e se ne possono selezionare solo quattro per slot. Questo costringe il giocatore ad organizzare i vari set in modo ragionato ma più spesso si traduce in cambi di magie a seconda del momento. Cambiare le magie è un'operazione veloce ma nei combattimenti può risultare fastidioso. Le battaglie vedono il protagonista impegnato a lanciare magie a raffica per sopraffare i nemici, con l'unica reale preoccupazione di fare in modo che il primo incantesimo sia deltipo adatto per rompere la protezione di turno. Pian piano si carica la barra della Magia Antica che, una volta piena, permette di scagliare un potentissimo incantesimo che sconfigge l'avversario in un colpo solo.
Tra schivate, oggetti dagli effetti bizzarri e Protego che se eseguiti al momento giusto rispediscono il colpo al mittente, le battaglie risultano molto dinamiche e andrenaliniche nonché piuttosto stilose e belle da vedere grazie a tutti gli effetti di luce prodotti dalle magie. Detto questo, per quanto il sistema di protezioni dei nemici da infrangere con il giusto incantesimo sia un buon modo per inserire un minimo di ragionamento tra un Diffindo e l'altro, alla lunga gli scontri risultano abbastanza monotoni, fortunatamente la loro durata è generalmente bassa e terminano prima di venire a noia. Aggiungiamo inoltre per i neofiti intimoriti dall'action che la difficoltà negli scontri potrà essere ridotta a zero dopo aver sbloccato una certa magia proibita tanto cara a Voi Sapete Chi...
Le magie sono un aspetto cardine del gioco e la loro fedeltà con la lore non potrà che essere apprezzata dai fan, ma anche chi del mondo di Harry Potter conosce poco potrà rimanere affascinato dal sistema di Hogwarts Legacy. Oltre all'utilità in battaglia, ogni magia offre una qualche interazione con il mondo e il giocatore dovrà ragionare su cosa usare per superare le varie sfide. La maggior parte delle applicazioni sono dirette e semplici: c'è un ponte distrutto da attraversare? Si lancia un Reparo e si prosegue. C'è una gigantesca ragnatela che blocca il passaggio? La si rimuove con un bel Incendio o con un Confrigo. Altri enigmi richiedono un po' più di arguzia o magari una concatenazione di incantesimi, ma nulla di eccessivamente intricato e sempre seguito da una più che degna ricompensa. Il sistema di equipaggiamenti è molto semplice e di fatto coinvolge solo tre statistiche: attacco, difesa e vita, più alcuni effetti mirati quali maggior difesa contro un dato nemico o minor cooldown per certe magie.
Il bello degli oggetti sta nel loro risvolto estetico e nel poter sempre decidere cosa indossare: vi sono moltissimi capi di abbigliamento per personalizzare lo stile del proprio avatar. A proposito dell'avatar, la fase di creazione è piuttosto limitata e si sente la mancanza di opzioni di modifica nel dettaglio, tuttavia grazie ai numerosi volti prefatti e ai pochi ma incisivi macro-dettagli da scegliere è comunque possibile dare il proprio tocco al protagonista. Questo, unito alla possibilità di scegliere la casata e alle varie reazioni che questo suscita negli altri personaggi, rende il viaggio su Hogwarts Legacy sufficientemente personale. Menzione d'onore alla possibilità di "comportarsi male" durante le quest: il protagonista ha una sua caratterizzazione predefinita e quella rimane indipendentemente da tutto, ma è comunque possibile dare il proprio colore con le risposte multiple. E' inverosimile che un egoista Serpeverde si metta ad aiutare il prossimo solo per il buon cuore, ma bastano le giuste parole a fine quest ed ecco che una buona azione diventa un arguto ricatto... e i personaggi coinvolti se lo ricorderanno.
Di fatto non vi è nulla di particolarmente rivoluzionario in quanto proposto su Hogwarts Legacy ma il poter risolvere i problemi con una bacchetta usando in modo coerente le magie iconiche di Harry Potter mentre si è immersi nelle affascinanti atmosfere del mondo magico rende tutto molto più entusiasmante. Accendere la torcia per fare luce in una tetra foresta su Days Gone non è lontanamente paragonabile al lanciare Lumos per illuminare le pareti di una caverna. Questo rende il gioco adatto solo ai fan dei libri del maghetto? Assolutamente no, la magia di Hogwarts Legacy saprà certamente conquistare chiunque abbia voglia di esplorare il mondo magico!
Gioco testato su Playstation 5.
Non è certo la prima volta che l'affascinante mondo dei maghi creato da J.K. Rowling prende vita sottoforma di videogioco, anzi, le avventure del maghetto con la cicatrice sono giunte su innumerevoli piattaforme, ma per qualche motivo nell'ultimo periodo l'unico modo di visitare Hogwarts sembra sia via schermate 2D su smarphone o in versione Lego. Entrambe esperienze più che dignitose, ma carenti dal punto di vista del pathos e dell'epicità che, insieme a tanti altri aspetti, hanno contribuito alla magia di Harry Potter, la quale ha stregato fan di tutte le età dal 1997 fino ad oggi. Hogwarts Legacy sarà un degno esponente del mondo magico, finalmente capace di saziare la voglia di magia dei fan, o sarà l'ennesimo dimenticabile gioco su licenza?
Sono le nostre scelte che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità. - Citazione di Albus Silente? No, sei tu che giustifichi il tuo ingresso in Serpeverde quando il Cappello ti propone Corvonero.
L'avventura si apre nelle trafficate strade inglesi del 1800, un giovane è emozionato perché dopo aver passato le ultime settimane ad allenarsi sotto la guide del proprio professore, ora è finalmente prossimo a fare il suo ingresso nella prestigiosa scuola di magia di Hogwarts. E' singolare che il giovane inizi gli studi dal quinto anno, ma nonostante le difficoltà che questo porterà la felicità di iniziare scaccia i brutti pensieri ed è così che si mette comodo sulla carrozza volante in compagnia del mentore Fig e di un amico di vecchia data di quest'ultimo. L'amico è un Auror, collega della defunta moglie di Fig, preoccupato per ciò che la donna stava scoprendo riguardo Ranrok, un goblin piuttosto sinistro molto deciso a combattere per i diritti dei suoi simili rispetto alla stirpe magica.
Mentre i tre parlano del goblin, l'Auror consegna a Fig l'ultimo oggetto ritrovato dalla moglie: una strana quanto lussuosa chiave. In quel momento, un drago attacca la carrozza portando alla morte sul colpo l'amico e lasciando Fig e il giovane precipitare nel vuoto. Per fortuna la chiave era una Passaporta e quando riescono a recuperarla si trovano in un'isola sperduta in Galles. L'esplorazione avanza fino a condurre i due alla Gringott, la celebre banca dei maghi, e da lì arriveranno poi alla scoperta fatta dalla moglie: Ranrok è alla ricerca di una Magia Antica, la stessa con cui Hogwarts è stata costruita. Questa peculiare forma di Magia è accessibile solo a pochissimi eletti e il giovane si rivela essere proprio uno di questi, capace di vederne i sospiri e seguirne così le tracce.
La storia di Hogwarts Legacy offre gli affascinanti intrighi del mondo magico e i classici misteri della scuola (e dintorni!), il tutto unito alla frenetica vita dello studente di magia che si barcamena tra lezioni, professori sospetti, sfide con i compagni e tutte le varie attività come il Quidditch o i Duelli. Il primo anno del giovane è ricco di forse fin troppi elementi, ma trattandosi di un gioco e non di un libro/film sarà il giocatore a decidere quanto a fondo andare su certi aspetti, aspetti che comunque pongono le basi per un'avventura fantastica ed entusiamante che già dai primi minuti mette bene in chiaro una cosa: questa è una storia in pieno stile Harry Potter. Dimenticate le ingenuità dei primi film o le americanate di Animali Fantastici, l'aria che si respira in Hogwarts Legacy è quella dei libri. Il gioco di Avalanche e Portkey Games trasporta il giocatore nel mondo magico e lo coinvolge in prima persona in tutto ciò che ha reso la serie il capolavoro amato in tutto il mondo. La storia riprende gli elementi cardine di Harry Potter e li trasporta in un'avventura nuova, un'avventura che pesca sapientemente da tutto ciò che il mondo magico ha da offrire e lo reinventa in modo originale e coerente, dando vita al mondo pulsante che nei libri abbiamo avuto modo di immaginare e che nei film abbiamo potuto vedere solo di sfuggita.
Il mare di dettagli e attenzioni riposte in Hogwarts Legacy vanno ben oltre il mero citazionismo. La scuola di Hogwarts è stata replicata in modo maniacale e poterla esplorare con la grafica moderna è un vero piacere per gli occhi, lo stesso ovviamente vale per le parti esterne che, seppur in parte inventate come da esigenza narrativa, non mancano location iconiche che i fan non mancheranno di riconoscere, come ad esempio il lago nella foresta proibita dove Harry pensa di vedere il padre nel terzo film. L'attenzione per i dettagli è data anche dalla cura per la lore del mondo: il protagonista sale sulla carrozza volante, inizialmente trainata come per magia ma subito dopo la dipartita dell'Auror compaiono i thestral, a conferma della morte dell'uomo e al fatto che il giovane ha visto la morte per la prima volta in quel momento. Come non citare poi l'azzeccatissima contestualizzazione delle magie, utilizzate sia nei combattimenti che negli enigmi, ma soprattutto elegantemente riprese per giustificare meccaniche classiche degli open world quali teletrasporto o personalizzazione del proprio spazio.
Menzione d'onore poi alle movenze dei personaggi le quali, seppur riciclate nelle conversazioni generiche, donano grande personalità alle varie figure con le quali si interagisce. Il professor Ronen durante le spiegazioni tende a muoversi molto mentre la pacata professoressa Hecat appare afflitta da una leggera paresi, lo stesso Fig ha un passo e una gestualità tutta sua che si palesa nelle fasi inziali e rimane in quelle successive. Tutto questo unito al perfetto doppiaggio italiano, che non solo segue il lipsinc e dona il giusto pathos ad ogni battuta ma tiene anche conto del contesto (lanciare una magia mentre si è invisibili porterà il personaggio a sussurrare le formula invece che ad urlarla a pieni polmoni), avvicina le sessione su Hogwarts Legacy ad un'esperienza cinematografica. Non temete però, sono altri i giochi in cui si posa il pad e si guardano solo le presentazioni.
Hogwarts Legacy è un open world e, sebbene la mappa non sia particolarmente grande, come già detto è ricco di cose da fare tra missioni secondarie, collezionabili, costumi, enigmi e molto altro ancora. A dire la verità, la quantità e il fascino delle sfide disseminate in giro rende quasi difficile seguire la storia principale e il rischio di lanciarsi all'esplorazione lasciando in pausa la trama è forte, con il rischio di arrivare a livelli ed equipaggiamenti un po' troppo alti rispetto a quanto consigliato. Anche perché si ottiene esperienza raccogliendo i collezionabili e Hogwarts ne è piena, dunque fin dall'inzio girando per il castello è facile superare di molto il livello consigliato per le missioni. Poco male, la difficoltà non è mai particolarmente elevata e questa impostazione rende Hogwarts Legacy accessibile ai fan della serie poco avvezzi ai videogiochi. Non essendo il combattimento l'aspetto principale del titolo, la bassa difficoltà non mina particolarmente il divertimento, tuttavia consigliamo ai giocatori più navigati di cominciare subito impostando la difficoltà più alta.
Se da un lato i nemici non particolarmente pressanti possono aiutare i neofiti, il sistema di magie potrebbe comunque disorientare chi è poco avvezzo al pad sicché il numero di incantesimi da imparare è elevato e se ne possono selezionare solo quattro per slot. Questo costringe il giocatore ad organizzare i vari set in modo ragionato ma più spesso si traduce in cambi di magie a seconda del momento. Cambiare le magie è un'operazione veloce ma nei combattimenti può risultare fastidioso. Le battaglie vedono il protagonista impegnato a lanciare magie a raffica per sopraffare i nemici, con l'unica reale preoccupazione di fare in modo che il primo incantesimo sia deltipo adatto per rompere la protezione di turno. Pian piano si carica la barra della Magia Antica che, una volta piena, permette di scagliare un potentissimo incantesimo che sconfigge l'avversario in un colpo solo.
Tra schivate, oggetti dagli effetti bizzarri e Protego che se eseguiti al momento giusto rispediscono il colpo al mittente, le battaglie risultano molto dinamiche e andrenaliniche nonché piuttosto stilose e belle da vedere grazie a tutti gli effetti di luce prodotti dalle magie. Detto questo, per quanto il sistema di protezioni dei nemici da infrangere con il giusto incantesimo sia un buon modo per inserire un minimo di ragionamento tra un Diffindo e l'altro, alla lunga gli scontri risultano abbastanza monotoni, fortunatamente la loro durata è generalmente bassa e terminano prima di venire a noia. Aggiungiamo inoltre per i neofiti intimoriti dall'action che la difficoltà negli scontri potrà essere ridotta a zero dopo aver sbloccato una certa magia proibita tanto cara a Voi Sapete Chi...
Le magie sono un aspetto cardine del gioco e la loro fedeltà con la lore non potrà che essere apprezzata dai fan, ma anche chi del mondo di Harry Potter conosce poco potrà rimanere affascinato dal sistema di Hogwarts Legacy. Oltre all'utilità in battaglia, ogni magia offre una qualche interazione con il mondo e il giocatore dovrà ragionare su cosa usare per superare le varie sfide. La maggior parte delle applicazioni sono dirette e semplici: c'è un ponte distrutto da attraversare? Si lancia un Reparo e si prosegue. C'è una gigantesca ragnatela che blocca il passaggio? La si rimuove con un bel Incendio o con un Confrigo. Altri enigmi richiedono un po' più di arguzia o magari una concatenazione di incantesimi, ma nulla di eccessivamente intricato e sempre seguito da una più che degna ricompensa. Il sistema di equipaggiamenti è molto semplice e di fatto coinvolge solo tre statistiche: attacco, difesa e vita, più alcuni effetti mirati quali maggior difesa contro un dato nemico o minor cooldown per certe magie.
Il bello degli oggetti sta nel loro risvolto estetico e nel poter sempre decidere cosa indossare: vi sono moltissimi capi di abbigliamento per personalizzare lo stile del proprio avatar. A proposito dell'avatar, la fase di creazione è piuttosto limitata e si sente la mancanza di opzioni di modifica nel dettaglio, tuttavia grazie ai numerosi volti prefatti e ai pochi ma incisivi macro-dettagli da scegliere è comunque possibile dare il proprio tocco al protagonista. Questo, unito alla possibilità di scegliere la casata e alle varie reazioni che questo suscita negli altri personaggi, rende il viaggio su Hogwarts Legacy sufficientemente personale. Menzione d'onore alla possibilità di "comportarsi male" durante le quest: il protagonista ha una sua caratterizzazione predefinita e quella rimane indipendentemente da tutto, ma è comunque possibile dare il proprio colore con le risposte multiple. E' inverosimile che un egoista Serpeverde si metta ad aiutare il prossimo solo per il buon cuore, ma bastano le giuste parole a fine quest ed ecco che una buona azione diventa un arguto ricatto... e i personaggi coinvolti se lo ricorderanno.
Di fatto non vi è nulla di particolarmente rivoluzionario in quanto proposto su Hogwarts Legacy ma il poter risolvere i problemi con una bacchetta usando in modo coerente le magie iconiche di Harry Potter mentre si è immersi nelle affascinanti atmosfere del mondo magico rende tutto molto più entusiasmante. Accendere la torcia per fare luce in una tetra foresta su Days Gone non è lontanamente paragonabile al lanciare Lumos per illuminare le pareti di una caverna. Questo rende il gioco adatto solo ai fan dei libri del maghetto? Assolutamente no, la magia di Hogwarts Legacy saprà certamente conquistare chiunque abbia voglia di esplorare il mondo magico!
GIUDIZIO FINALE
Se replicare ciò che ha reso una serie un successo globale fosse semplice ci sarebbero molti più cloni di successo, ci sarebbero sequel migliori e la Atari non sarebbe mai fallita. Estrapolare ciò che ha reso grande una serie e creare qualcosa di nuovo che ne abbia lo stesso sapore è un'impresa estremamente difficile. Il rischio di risultare fastidiosamente ruffiani è alto. Il rischio di scadere negli stessi pattern ed essere prevedibili o, peggio, noiosi è alto. Il rischio di tradire le aspettative o snaturare la serie andando a pescare da altri elementi apparentemente validi è alto. Hogwarts Legacy aveva sulle spalle il peso di sette capolavori e l'ambizione di potersi ergere a testa alta al loro fianco. Hogwarts Legacy ha scelto di raccontare una storia nuova, scollegata da quanto visto nelle produzioni legate a Harry Potter e quindi rinunciando al carisma di certe figure.
Sarebbe facile bollarlo come l'open world nel mondo di Harry Potter, ma la verità è che Hogwarts Legacy è l'esempio perfetto di cosa vuol dire puntare su una scommessa rischiosa e vincere.
Sarebbe facile bollarlo come l'open world nel mondo di Harry Potter, ma la verità è che Hogwarts Legacy è l'esempio perfetto di cosa vuol dire puntare su una scommessa rischiosa e vincere.
Gioco testato su Playstation 5.
Pro
- Una storia originale in pieno stile Harry Potter
- Tante magie e combattimenti stimolanti sulla carta, ma...
- Un mondo dalle giuste dimensioni, ricco di segreti da scoprire e di aree da esplorare
- Creazione avatar e gestione estetica molto buona
- Fedeltà al limite del maniacale per i dettagli
Contro
- Differenza fin troppo marcata tra la modalità che si concentra sulla grafica e quella sugli fps
- ... il livello di difficoltà è un po' basso
Gamerclick pagata dai poteri forti!
*Insert troll face here*
Non sono interessato all'acquisto, ma certamente darò un'occhiata a qualche gameplay online. E poi sono già state create le prime mod(come il Trenino Thomas o la pistola al posto della bacchetta)
Oddio, l'ho letta quella recensione e visto qualche video online sull'argomento. Alla fine è un editoriale, anche abbastanza scritto male, contro la Rowling(che premetto: non mi piace né lei, né il suo pensiero né il suo modo di fare) e che parla del gioco solo un paio di volte.
Alcune recensioni troll postate sul sito sono decisamente più accurate.
Non mi stancherò mai di vederlo XD
LA cosa che mi fa godere, e' il fallimento del boicottaggio, l'ideologia ha fallito la realta' ha vinto.
Oh no, ci avete scoperti! XD
Per me è un capolavoro. Non ha inventato nulla, ma riesce estremamente bene in tutto quello che fa ed è così pieno di attenzioni, chicche e dettagli che trovo un peccato privarlo del 90. Cosa intendi con open world di prima generazione?
Come scritto nella recensione, sono d'accordo con te che la struttura intrinsecamente dispersiva rende l'avanzare del gioco più frammentato di quello che dovrebbe, ma trovo che esplorare il castello e i dintorni con questa libertà compensi ampiamente la cosa. Personalmente ho poi apprezzato l'inserimento di "dungeon" per alcune missioni. In questo modo il gioco passa da una struttura open world a una "a livelli" a seconda del momento, lasciandoti concentrare quando serve.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa dal livello del dettaglio di Hogwarts, tra i dipinti vivi in ogni stanza, libri che volano e dialoghi tra fantasmi, il castello è molto vivo e permette una grande immersione. Per non parlare di quanto siano belle le sale comuni delle varie casate.
Gioco molto godibile, però ho sempre un tarlo in testa che mi fa pensare che manchi qualcosa, non so se è per via della semplicità della trama principale o se è l'open world stesso. Ci sto ancora giocando, ma dovrei essere oltre la metà della storia principale e ho paura che una volta finita, tutto il resto diventi molto ripetitivo. Ho fatto qualche quest secondaria (queste sono quasi tutte decenti) e non ne vedo spuntare altre, lasciandomi con la paura che non ce ne siano molte e che alla fine del gioco mi rimarranno solo enigmi ambientali e covi di nemici.
Forse Altino il voto ma francamente mi sto divertendo pure io.
Come detto da altri non è capolavoro ma l'ambientazione e alcune idee sono veramente buone
e ci sto giocando con piacere. Purtroppo non posso godere della grafica Alta perchè la mia scheda Grafica non ci arriva (l'ho appena sostituita pure), però in linea di massima anche a Media è comunque accettabile e alla fine si va avanti. Mi ha infastidito all'inizio ma poi ci si fa il callo. C'è pure qualche bug nel gioco ma roba non gravissima anche se a volte ci si rimane sorpresi (cadute nel vuoto, personaggi con voce sbagliata..ecc). Preso il gioco su Steam, scaricato il giorno prima del rilascio e lo sto giocando pian piano senza fretta. Non l'ho finito quindi parlo per quanto ho giocato.
Difficoltà Normale, bacchetta in Pioppo, sono finito in Serpeverde. Lo smistamento erano due domande quindi non c'è stato neanche il brivido della selezione. La seconda domanda riassumeva le classiche caratteristiche presenti nel libro (easy).
L'introduzione con Fig non mi è piaciuta (era meglio un semplice studente trasferito). Migliora quando si arriva al castello, anche se all'inizio è un'esperienza labirintica (ci si perde). Se siete brutte persone avrete sicuramente usato gli spostamenti rapidi. Per fortuna in ogni caso esiste Revelio che evidenzia gli interagibili e le Quest possono tracciare il percorso. Pian piano sbloccando lezioni, magie, e risolvendo enigmi diventa interessante. Personaggi sono veramente belli in generale, compagni e pure professori.
Avrei preferito maggiori componenti RPG sul lato inventario ed effettivamente come hanno gestito i vestiti io la vedo come una cosa negativa (almeno hanno messo i talenti per modificare le magie). Ti spingono continuamente ad andare a vendere perchè all'inizio non si hanno molti slot e soldi e distruggere oggetti è sacrilegio. L'esplorazione attorno alla zone del castello non suscita grande emozione, i classici bauli con item sono seminati ovunque. Lo diventa quando si ritrovano citazioni, cose curiose o buffe o luoghi che in passato si erano immaginati o pensati anche se non mi sembrano così fedelissimi all'originale. Citazioni e nomi per chi ha letto i libri ce ne sono molte, e il contesto storico per chi se lo chiede è del 1875 l'ho trovato scritto su una lettera di Sharp (Auror Maestro di Pozioni).
Il sistema di combattimento è molto interessante anche se fin troppo semplice. L'apoteosi sarebbe stato tracciarle con la bacchetta come lo era per le rune del buon vecchio Arx Fatalis.
Leggo che bastano magie più avanzate per rendere semplice il gioco, ma in realtà all'inizio con qualche pozione e prendendo il nemico singolarmente non si hanno grosse difficoltà. Restando al limite del Range si colpisce il nemico e quello resta spesso fermo. Anche l'IA non è geniale molti Mostri si incastrano da soli. A momenti sono più complicati certi enigmi che faranno impiegare tempo per capire che si sbloccano solo in seguito con altre magie non conosciute.
Il volo non è semplicissimo anche se non ho sbloccato scope e potenziamenti quindi magari poi sono più facili da manovrare. Il gioco delle Bocce con Accio è fenomenale...(che figata pazzesca)
Magia preferita assolutamente Accio soprattutto in combattimento.
Sarei curioso di sentire chi è finito in altre Case perchè le storie dei personaggi sembrano veramente buone
e non vedo l'ora di vedere che risvolto avranno sul finale. Poi Serpeverde ha persone come Imelda, Infaustus e Sebastian. Mi toccherà provare anche le altre case per vedere come sono gli altri compagni.
Per quanto riguarda lamentele e malumori su Rowling non mi sono minimamente informato.
Parlare di un seguito sarebbe forse troppo presto ma ci sono tutte le potenzialità per migliorarlo
con Torneo tre Maghi (ved. calice di fuoco) o altre zone del mondo compresi gli altri istituti.
Bella recensione, e non c'è nemmeno Harry Potter
Cressida dei Grifondoro è Harry Potter al femminile.. e non sono solo gli occhiali, emana proprio la stessa aura.
Ecco, se proprio vogliamo essere pignoli, mi piacerebbe più interazione con i personaggi. Pensate se, nella realtà, ci fosse un pirla vestito diverso che corre come un matto per i corridoi.. da solo, per giunta XD
P.S. che carino lo scoiattolo! *_*
Chiaramente non contiamo tutta la gente uccisa e tutte le case svaligiate.
Insomma si perde proprio su questo punto che ci butta semplicemente all'avventura in questo contesto senza troppo badare a regole o logica. Siamo liberi di gironzolare senza vincoli o paletti.
E' molto scarno anche a livello di interazione come faceva notare @Gotterfunken5. Le uniche persone con cui possiamo parlare sono i professori che hanno una riga di dialogo che ci racconterà la loro storia e i negozianti.
Passi avere le classiche frasi di sottofondo che spesso sono anche divertenti da sentire o alcune simpatiche vicende che capitano passando ma veramente non è possibile interagire con nessun compagno se non per quest. Questi elementi con poi il discordo dell'inventario e dell'assenza di statistiche più elaborate per me non lo fa arrivare oltre un 7.5
Questo è circa dove sono arrivato io al momento. Ho riassunto le varie info. Vedremo alla fine dove arrivo. Sono indietro con la Quest principale tanto che è indicata per livelli 10. Con l'esplorazione ho visto solo le zone attorno al castello.
Detto questo, di cose da fare ce ne sono tante e come confermi anche tu è facile "perdersi" nella esplorazione e vedere le quest della storia che rimangono indietro.
Per il discorso dei prefetti, punteggi delle casate ecc... ti dirò, sarebbero state tutte features apprezzate e simpatiche, ma avrebbero appesantito molto il gioco che già a volte è fin troppo lento perché appunto uno si perde ad esplorare. Le lezioni avrebbero dato una cadenza temporale precisa e ti avrebbero obbligato ad interrompere quello che stavi facendo obbligandoti a seguire un certo ritmo che negli open world si presta poco. Già a volta il ciclo giorno-notte sta stretto e fa ridere perché "la prima lezione del tuo primo giorno" potenzialmente puoi iniziarla una settimana dopo XD
Completamento Sfide ("media totale data dal gioco") 82%
Livello 34
Pensavo che il ramo sfide andasse pari al completamento del gioco. Invece ho paura che finisca prima della storia. Sono fermo con la quest principale e le secondarie sembrano andare in base al livello, alla zona esplorata e ai requisiti sbloccati.
Dopo 62 Sfide di Merlino pensavo si arrivasse a vedere la fine. Invece vanno avanti anche se si è conclusa la riga relativa (pur essendo 9 tipologie diverse di gioco). Stessa cosa per le pagine delle Collezioni (Ho scoperto solo ieri che bastava ascoltare il campanellino di Revelio che indica pagine in vicinanza).
E' tutto un grande Puzzle game condito di avventura. Peccato per i combattimenti, i dungeon tesori e
diversi giochi che dopo una certa diventano logoranti e noiosi (altamente ripetitivi). Pochi mostri/npc che vengono solo modificati di tipologia. Tocca abusare della schivata sempre non si voglia finire il gioco talentandosi Stealth e usando i cavoli cinesi carnivori e le pozze.
Siamo quasi a livelli del grinding dei JMMORPG e non stiamo farmando risorse ma risolvendo puzzle e collezionando cose (potenziamenti per item e completamento delle sfide)
Se vi eravate preoccupati per le Quest non vedo ancora la fine...
A me la trama non sta piacendo particolarmente anche se tocca andare avanti per sbloccare maggiori aggiunte. Alcuni punti sono interessanti come quando si arriva a Crucio o determinate Lezioni come Astronomia però ci sono punti come lo scontro con le statue che sono veramente brutti.
Chiaramente aspetto di vedere il finale. Anche se sto cominciando a faticare (non vorrei dovermi fermare prima) e forse dovrei dedicarmi alla trama più che all'esplorazione dei contenuti.
Comunque bug se ne trovano. Giusto oggi ho trovato una mezza serratura coperta e una sfida tesoro che era già completata.
Tralasciamo tutte le volte che mi sono infilato dentro la texture morendo male.
La storia l'ho finita, niente che ti fa dire wow, ma c'é anche di peggio. So che ci sono due ending a seconda se hai fatto un pg buono o "cattivo".
Ora devo fare le varie quest secondarie, vedremo quando mi annoierò di farle
Il primo è caduta nel vuoto. Mi è successo vari volte nei caricamenti tra zone ma anche in punti specifici attorno al castello e margini monti e montagne volando.
Il secondo è un meccanismo rimasto coperto da una texture sbagliata.
Il terzo è il più interessante, mostra le traiettorie grafiche e di animazione
dei movimenti della bacchetta. Avvenuto dopo una sfida di Merlino con Lumos (farfalle).
Il quarto è un peccato che si veda così male ma è un goblin che ha sminchiato l'animazione morendo. Era rimasto intrappolato tra un rumore fastidioso e uno strano vortice nero in loop.
Quinto e ultimo un classico momento di sconforto mentre si rimane incastrati in un punto della mappa.
Altri visti ma non fotografati sono un indovinello di una tomba che era già risolto. Personaggio maschile con voce sbagliata femminile. Il mio personaggio che aveva preso il colpo della strega mentre stavo in modalità nascosta e continuava in loop a provare a rialzarsi producendo suoni strani.
Poi ci sono i comuni oggetti che non si possono recuperare neanche tramite accio perchè finiti sotto la texture. Oppure grafici come le bandiere in sala comune che sono ad altezze diverse. Oppure di IA dove il BOSS Troll delle Paludi si è ucciso da solo saltando.
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Il Pendolo a me non ha dato problemi. Era una di quelle zone che si sblocca solo dopo l'entrata in infermeria. Non credo si possa fare da sotto, forse non ci arriva il mirino.
Sì, Sì ho fatto pendolo partendo da sopra.
Mi spiace che hai avuto tutti questi bug, di certo così fai fatica ad apprezzare il gioco
L'unica se proprio era un enigma in non ricordo quale missione dove dovevi portare le libellule con Lumos su una sorta di leva-chiave. Lo spazio richiesto sembrava per due libellule, ma mettendone una compariva in automatico anche la seconda. Nulla di compromettente insomma, solo un po' strano.
Meccanismo che poi richiede Depulso. Mi aveva dato da pensare anche a me la stessa cosa.
Comunque prima che lo faccia notare qualcuno. Ho sbagliato la data di ambientazione. Lettere più recenti della Hecat (il drago ucciso) collocano ancora dopo quanto scritto da me.
Sta cosa mi aveva fatto scaturire il dubbio sull'invenzione dei WC.
Avete presente i bagni con la scatola e la catenella a scuola?
<<Pare che sia nel 1886 l'inglese Thomas Crapper inventò lo sciacquone sopra la tazza, ovvero un serbatoio di 10 litri che grazie a delle leve e a un tirante con catenella di ferro, scaricava e puliva il gabinetto.>>
Gironzolando si troveranno alcune case dotate di bagno con semplice foro a seduta.
Sono poche ma si trovano. Anche perchè all'epoca penso si andasse dietro una pianta o comunque fuori casa.
Da notare inoltre l'assenza di docce e l'unica vasca sembra quella del Bagno dei prefetti.
Anche probabilmente sul regolamento attuale del gironzolare di notte mi devo essere sbagliato.
Probabilmente è consentito, semplicemente ci sono zone vietate come le stanze dei professori verso l'infermeria o la biblioteca oppure i vari laboratori che probabilmente verranno chiusi a chiave di notte.
Anche perchè i bagni se notate sono fuori dai dormitori. (Almeno per Serpeverde, non ho idea le altre case)
Comunque gli errori trovati non li reputo qualcosa di disastroso. Non pregiudicano il gioco.
Avessero fatto un gioco Pokemon in questa maniera giuro che avrei fatto i salti di gioia. Se avessero osato maggiormente sulla componente GDR sarebbe venuto fuori qualcosa di imperdibile. Probabilmente hanno preferito renderlo più friendly e spensierato.
Ma secondo voi quanti studenti ha la scuola?
Se ci basiamo sui letti in media ogni anno ha 7-8 persone per casa.
Circa quindi 28-32 studenti per anno. Sarebbero 196-224 per i 7 anni.
Mi sembrano pochini rispetto al volume di maghi che popolano parte di questo mondo magico.
Altra domanda che mi faccio è relativa alle materie di studio...Alcune si è capito che sono specifiche in alcuni anni. Sono comunque 15 diverse, senza contare Rune Antiche che non mi sembra essere presente.
Mi sembra impossibile che non sia presente una materia come Educazione Fisica. Insomma va bene che c'è volo, ma non puoi riassumere tutta la parte motoria in uno sport (con tanto di lago per nuotare). Come non ho visto l'aula di arte, tra quadri e sculture che riempiono il castello. Grande sorpresa è stata l'aula di musica che non sapevo fosse presente (non ricordo quando compaia nei libri).
Sul volo comunque ci hanno fatto una lezione di base al 5° anno assieme ai nostri compagni.
Ha spiegato i comandi base all'intera classe che sapeva già volare ma sembrava impedita come noi quando ci sono saliti sopra.
Beh sulle materie non hanno voluto decisamente entrare nei dettagli. Solo per il fatto che non solo il main character ma tutti imparavano magari per la prima volta certi incantesimi che sarebbero da primo o secondo anno.
Ahah sì, la parte di volo ha fatto ridere a me, come se nessuno avesse mai volato prima
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