Mentre il mondo è in attesa del lancio di Final Fantasy XVI, primo capitolo principale dichiaratamente action, il Public Authority for Media dell'Arabia Saudita ha annunciato ufficialmente via Twitter che il sedicesimo capitolo della storica saga di Square-Enix non vedrà la luce nel loro paese.
L'ente saudita non ha dato motivazioni sul perché Final Fantasy XVI sarà bandito dal paese, ma l'avventura di Clive non è la prima a non arrivare in Arabia Saudita: precedentemente BlazBlue: Continuum Shift, Dragon Age: Inquisition, God of War, Heavy Rain e The Last of Us II sono stati bloccati prima di uscire, giusto per citarne alcun. Cosa abbiano in comune tutti questi titoli non è facile a dirsi ma nel caso di Final Fantasy XVI, il Public Authority for Media ha identificato come "problema" alcune delle motivazioni che hanno portato il titolo alla definizione di "gioco maturo" secondo i canoni dell'ente ESRB. L'ente saudita non ha specificato quali scene siano state ritenute inappropriate, tuttavia Square-Enix si sarebbe rifiutata di apportare le dovute modifiche e per questo il gioco non uscirà in Arabia Saudita.
Gli elementi che hanno reso Final Fantasy XVI inappropriato in Arabia Saudita sono: la presenza di scene di sesso, torture, uso di droga, prostituzione, crimini d'odio e altri contenuti sessuali. Stando all'ente saudita, il gioco contiene troppe scene violente, splatter, vi sono chiari riferimenti alla prostituzione, scene di nudo parziale e, citiamo testualmente, "un personaggio che accarezza e cavalca un uomo a letto". Inutile dire che tutte queste informazioni decontestualizzate possono portare ad una visione distorta dell'ultima fantasia finale di Square-Enix, ma se i contenuti del titolo saranno effetivamente inappropriati per un media di intrattenimento lo potremmo dire solo dopo il suo debutto. Nell'attesa, vi invitiamo a (ri)scoprire le origini della serie con le nostre recensioni dedicate ai primi capitoli in versione Pixel Remaster, nello specifico dedicate a Final Fantasy e Final Fantasy II.
Final Fantasy XVI è atteso per il 22 giugno di quest'anno in esclusiva Playstation 5 per sei mesi, il gioco uscirà in tutto il mondo fatta eccezione per l'Arabia Saudita, a meno di cambi di direzione da parte di Square-Enix o del Public Authority for Media suadita.
L'ente saudita non ha dato motivazioni sul perché Final Fantasy XVI sarà bandito dal paese, ma l'avventura di Clive non è la prima a non arrivare in Arabia Saudita: precedentemente BlazBlue: Continuum Shift, Dragon Age: Inquisition, God of War, Heavy Rain e The Last of Us II sono stati bloccati prima di uscire, giusto per citarne alcun. Cosa abbiano in comune tutti questi titoli non è facile a dirsi ma nel caso di Final Fantasy XVI, il Public Authority for Media ha identificato come "problema" alcune delle motivazioni che hanno portato il titolo alla definizione di "gioco maturo" secondo i canoni dell'ente ESRB. L'ente saudita non ha specificato quali scene siano state ritenute inappropriate, tuttavia Square-Enix si sarebbe rifiutata di apportare le dovute modifiche e per questo il gioco non uscirà in Arabia Saudita.
Gli elementi che hanno reso Final Fantasy XVI inappropriato in Arabia Saudita sono: la presenza di scene di sesso, torture, uso di droga, prostituzione, crimini d'odio e altri contenuti sessuali. Stando all'ente saudita, il gioco contiene troppe scene violente, splatter, vi sono chiari riferimenti alla prostituzione, scene di nudo parziale e, citiamo testualmente, "un personaggio che accarezza e cavalca un uomo a letto". Inutile dire che tutte queste informazioni decontestualizzate possono portare ad una visione distorta dell'ultima fantasia finale di Square-Enix, ma se i contenuti del titolo saranno effetivamente inappropriati per un media di intrattenimento lo potremmo dire solo dopo il suo debutto. Nell'attesa, vi invitiamo a (ri)scoprire le origini della serie con le nostre recensioni dedicate ai primi capitoli in versione Pixel Remaster, nello specifico dedicate a Final Fantasy e Final Fantasy II.
Final Fantasy XVI è atteso per il 22 giugno di quest'anno in esclusiva Playstation 5 per sei mesi, il gioco uscirà in tutto il mondo fatta eccezione per l'Arabia Saudita, a meno di cambi di direzione da parte di Square-Enix o del Public Authority for Media suadita.
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