Agli occhi di una persona poco esperta in materia, due disegnatori che riproducono lo stesso soggetto con risultati simili si potrebbero considerare più o meno sullo stesso livello. La verità è che dietro un tratto simile si possono nascondere due mondi radicalmente diversi e, dove un inesperto si può lasciare ingannare da colori sgargianti e linee marcate, un professionista potrebbe notare proporzioni errate, pose poco efficaci o molti altri "dettagli" che vanno a differenziare due prodotti apparentemente simili. L'utente di un gioco, così come lo spettatore di un disegno, non è chiamato ad essere "esperto", non è obbligato a valutare la cura tecnica con cui il prodotto è stato realizzato quanto piuttosto si trova ad apprezzarne ciò che questi gli trasmette. Detto questo, ciò che colpisce e valorizza un prodotto è spesso il suo stile, il suo "modo di fare ciò che fa", ciò che rende un disegnatore unico e riconoscibile in un mondo pieno di talenti di tecnica.
Trovare, creare e affinare il proprio stile è una delle più difficili sfide che un professionista si trova ad affrontare e Piccolo Studio ha vinto questa battaglia al primo giro con Arise: a Simple Story. Il gioco di debutto della casa è stato capace di usare tutte le "armi" a sua disposizione per confezionare un'avventura tenera e toccante, impegnativa il giusto e capace di regalare emozioni forti pur restando sempre semplice grazie ad uno stile, appunto, minimale che ha narrato e messo in piedi una vera e propria poesia d'amore. After Us è la seconda avventura offerta da Piccolo Studio, un gioco totalmente nuovo ma che si basa su quello stesso stile che ha reso la semplice storia di Arise una perla della scorsa generazione. Caro After Us, riuscirai a reggere le aspettative che i giocatori si sono creati su Piccolo Studio?
Il sipario si apre su una florida e colorata foresta incantata dove gli spiriti di numerosi animali giocano e corrono in totale libertà. Gaia, spirito della vita nonché avatar di quella forza che ci fa andare avanti e crescere, si gode in tranquillità lo spettacolo della natura finché, un giorno, non accade qualcosa che rompe la pace di quel mondo idilliaco. Gli spiriti degli animali iniziano a scomparire uno dopo l'altro; Gaia in preda al panico si rende presto conto di essere impotente davanti alla tragedia a cui assiste e in pochi minuti della foresta magica e piena di vita non rimane che un vuoto silenzio, rotto dallo straziante pianto della giovane dea. Lo spirito madre della foresta compare davanti a Gaia, spiegandole che un incidente sulla Terra ha portato all'estinzione della vita e, ora, solo lei può salvare gli spiriti degli animali e risanare il mondo. Inizia così il viaggio di Gaia nel metaforico regno degli uomini, alla ricerca degli spiriti che Madre Natura è riuscita a salvare dall'oblio e a cui Gaia dovrà restituire la forza, riportandoli nel suo regno.
Una premessa semplice, come da tradizione per Piccolo Studio, ma portata in modo estremamente efficace per una resa a dir poco emozionale. Nelle tante forme di intrattenimento che divoriamo quotidianamento vi sono elementi forti a cui ormai siamo abituati: l'urlo disperato di una donna è un qualcosa che smuoverebbe chiunque nella vita reale, ma quando questo è riportato in un film o in un videogioco, nonostante si sappia magari di più della persona che soffre e del dramma che sta affrontando, quel grido non è detto che smuova lo spettatore e, giustamente, di certo non sortirà lo stesso effetto della realtà. L'urlo di Gaia nei primi minuti di gioco riesce a generare una fitta nel petto del giocatore come pochissime opere di intrattenimento riescono a fare. La forza emotiva che permea After Us è enorme e travolgente, riesce infatti a colpire dritto al cuore lo spettatore seppur non sappia nulla della protagonista e non avendo alcun tipo di legame con le madrie di animali coinvolti.
Come già accennato, il viaggio di Gaia porta il giocatore ad esplorare il mondo umano reinterpretato in una distopica e deprimente chiave metaforica che rappresenta l'aridità raggiunta dalla società. Tra autostrade interrotte nel mezzo di terreni desertici, tralicci distrutti da scalare usando cartelloni pubblicitari vuoti e statue pietrificate di persone-zombie avanzano verso non si sa bene cosa, Gaia porterà vita e colore nel tetro mondo degli uomini mentre cerca un rimedio alla tragedia che ha coinvolto la vita stessa. Gaia è davvero il faro della vita su After Us: ad ogni suo passo sbocciano fiori e nascono piante, con il candore del suo canto genera vivaci farfalle che volano verso i barlumi di vita rimasti al mondo mentre con il calore del proprio cuore può fare nascere nuovi alberi, donando vita alle poche piantine sopravvissute, oppure liberare dal catrame i pensieri che non si sono persi, riportandoli così alla luce. Ogni azione di Gaia è atta a lenire un mondo ferito e, nel farlo, il giocatore non solo si troverà ad affrontare la classica ricerca dei collezionabili ma anche ad affrontare un inaspettatamente impegnativo platform.
Tetri scenari evocativi, anche se purtroppo non poi così vari, accompagnati da una colonna sonora a tratti dissonante generano un'atmosfera cupa ed inquietante dove l'eroina Gaia con i suoi lunghi capelli bianchi e i suoi poteri colorati vanno a portare luce nel buio, speranza e vegetazione in un mondo arido di entrambe. Salvare i teneri spiriti degli animali estinti non è solo una fredda ricerca di collezionabili, ma un desiderio naturale che nascerà nel giocatore perché ad ogni recupero la specie tornerà a popolare il livello, rendendolo un po' meno triste, e la foresta incantata, rendola meno vuota. Il design spettacolare è purtroppo buttato parzialmente giù da una grafica non all'altezza, aspetto dove anche Arise non brillava particolarmente ma che compensava con uno stile più cartoon, colori generalmente più vivaci e, soprattutto, ambientazioni molto più varie.
Gioco testato su Playstation 5.
Trovare, creare e affinare il proprio stile è una delle più difficili sfide che un professionista si trova ad affrontare e Piccolo Studio ha vinto questa battaglia al primo giro con Arise: a Simple Story. Il gioco di debutto della casa è stato capace di usare tutte le "armi" a sua disposizione per confezionare un'avventura tenera e toccante, impegnativa il giusto e capace di regalare emozioni forti pur restando sempre semplice grazie ad uno stile, appunto, minimale che ha narrato e messo in piedi una vera e propria poesia d'amore. After Us è la seconda avventura offerta da Piccolo Studio, un gioco totalmente nuovo ma che si basa su quello stesso stile che ha reso la semplice storia di Arise una perla della scorsa generazione. Caro After Us, riuscirai a reggere le aspettative che i giocatori si sono creati su Piccolo Studio?
Porta la vegetazione nel deserto, vita alla morte e luce nel buio: sei Gaia, lo spirito della vita.
Il sipario si apre su una florida e colorata foresta incantata dove gli spiriti di numerosi animali giocano e corrono in totale libertà. Gaia, spirito della vita nonché avatar di quella forza che ci fa andare avanti e crescere, si gode in tranquillità lo spettacolo della natura finché, un giorno, non accade qualcosa che rompe la pace di quel mondo idilliaco. Gli spiriti degli animali iniziano a scomparire uno dopo l'altro; Gaia in preda al panico si rende presto conto di essere impotente davanti alla tragedia a cui assiste e in pochi minuti della foresta magica e piena di vita non rimane che un vuoto silenzio, rotto dallo straziante pianto della giovane dea. Lo spirito madre della foresta compare davanti a Gaia, spiegandole che un incidente sulla Terra ha portato all'estinzione della vita e, ora, solo lei può salvare gli spiriti degli animali e risanare il mondo. Inizia così il viaggio di Gaia nel metaforico regno degli uomini, alla ricerca degli spiriti che Madre Natura è riuscita a salvare dall'oblio e a cui Gaia dovrà restituire la forza, riportandoli nel suo regno.
Una premessa semplice, come da tradizione per Piccolo Studio, ma portata in modo estremamente efficace per una resa a dir poco emozionale. Nelle tante forme di intrattenimento che divoriamo quotidianamento vi sono elementi forti a cui ormai siamo abituati: l'urlo disperato di una donna è un qualcosa che smuoverebbe chiunque nella vita reale, ma quando questo è riportato in un film o in un videogioco, nonostante si sappia magari di più della persona che soffre e del dramma che sta affrontando, quel grido non è detto che smuova lo spettatore e, giustamente, di certo non sortirà lo stesso effetto della realtà. L'urlo di Gaia nei primi minuti di gioco riesce a generare una fitta nel petto del giocatore come pochissime opere di intrattenimento riescono a fare. La forza emotiva che permea After Us è enorme e travolgente, riesce infatti a colpire dritto al cuore lo spettatore seppur non sappia nulla della protagonista e non avendo alcun tipo di legame con le madrie di animali coinvolti.
Come già accennato, il viaggio di Gaia porta il giocatore ad esplorare il mondo umano reinterpretato in una distopica e deprimente chiave metaforica che rappresenta l'aridità raggiunta dalla società. Tra autostrade interrotte nel mezzo di terreni desertici, tralicci distrutti da scalare usando cartelloni pubblicitari vuoti e statue pietrificate di persone-zombie avanzano verso non si sa bene cosa, Gaia porterà vita e colore nel tetro mondo degli uomini mentre cerca un rimedio alla tragedia che ha coinvolto la vita stessa. Gaia è davvero il faro della vita su After Us: ad ogni suo passo sbocciano fiori e nascono piante, con il candore del suo canto genera vivaci farfalle che volano verso i barlumi di vita rimasti al mondo mentre con il calore del proprio cuore può fare nascere nuovi alberi, donando vita alle poche piantine sopravvissute, oppure liberare dal catrame i pensieri che non si sono persi, riportandoli così alla luce. Ogni azione di Gaia è atta a lenire un mondo ferito e, nel farlo, il giocatore non solo si troverà ad affrontare la classica ricerca dei collezionabili ma anche ad affrontare un inaspettatamente impegnativo platform.
Tetri scenari evocativi, anche se purtroppo non poi così vari, accompagnati da una colonna sonora a tratti dissonante generano un'atmosfera cupa ed inquietante dove l'eroina Gaia con i suoi lunghi capelli bianchi e i suoi poteri colorati vanno a portare luce nel buio, speranza e vegetazione in un mondo arido di entrambe. Salvare i teneri spiriti degli animali estinti non è solo una fredda ricerca di collezionabili, ma un desiderio naturale che nascerà nel giocatore perché ad ogni recupero la specie tornerà a popolare il livello, rendendolo un po' meno triste, e la foresta incantata, rendola meno vuota. Il design spettacolare è purtroppo buttato parzialmente giù da una grafica non all'altezza, aspetto dove anche Arise non brillava particolarmente ma che compensava con uno stile più cartoon, colori generalmente più vivaci e, soprattutto, ambientazioni molto più varie.
GIUDIZIO FINALE
After Us è un platform bellissimo, un'avventura estremamente tenera ed emozionale che una volta tanto porta tematiche e messaggi positivi piuttosto che una mera scusa per menar le mani. Piccolo Studio si riconferma una casa dal talento fuori dal comune, capace di emozionare il giocatore con la forza delle immagini più che con le parole.
Quella di Gaia non è una storia particolarmente originale e in un certo senso è facile far breccia nel cuore dei giocatori usando i teneri animali da salvare, ma lo stile di Piccolo Studio riesce a dare nuovo valore ad una tematica trita e ritrita e a rendere magico ogni singolo passo dell'avventura. Il più grande difetto di After Us è arrivare dopo lo stupefacente Arise: a Simple Story, il quale offre un livello di sfida minore ma meccaniche più accattivanti, oltre che una storia più sentita, dunque il nuovo titolo risulta globalmente meno efficace del precedente, ma se si mettono da parte le altissime aspettative quello che rimane è un platform capace di scaldare il cuore e che merita di essere giocato.
Quella di Gaia non è una storia particolarmente originale e in un certo senso è facile far breccia nel cuore dei giocatori usando i teneri animali da salvare, ma lo stile di Piccolo Studio riesce a dare nuovo valore ad una tematica trita e ritrita e a rendere magico ogni singolo passo dell'avventura. Il più grande difetto di After Us è arrivare dopo lo stupefacente Arise: a Simple Story, il quale offre un livello di sfida minore ma meccaniche più accattivanti, oltre che una storia più sentita, dunque il nuovo titolo risulta globalmente meno efficace del precedente, ma se si mettono da parte le altissime aspettative quello che rimane è un platform capace di scaldare il cuore e che merita di essere giocato.
Gioco testato su Playstation 5.
Pro
- Atmosfere estremamente evocative
- Impegnativo il giusto
- Tematica davvero tenera
- Ottimo design
Contro
- Graficamente si poteva fare di più
- Ambientazioni non così varie
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