Il conflitto è da sempre uno degli ingredienti base nell'intrattenimento e, nei videogiochi, questo trova un riscontro diretto con il genere a cui il singolo apparteniene. A differenza di molti altri media, i videogiochi non si limitano a presentare un conflitto come pretesto per una storia, la risoluzione diretta dello stesso è parte integrante del divertimento. Il conflitto è tanto alla base di un titolo fortemente narrativo quanto in uno meramente arcade e, tra i vari aspetti che possono catturare più o meno i giocatori, il come si affronta lo scontro è un aspetto fondamentale, un aspetto che viene esplicitato dal suo genere.
 
Miasma Chronicles recensione PS5

Si potrebbe dire che un genere è molto più di un insieme di meccaniche, è una promessa che il gioco fa ai giocatori, i quali in base ad esso si aspettano certi ritmi e dinamiche. Per quanto al giorno d'oggi il mix di argomenti e meccaniche renda la semplice etichetta poco esplicativa dell'esperienza che si andrà a vivere, i giochi di ruolo hanno spesso gestito la risoluzione del conflitto ponendo maggiore attenzione sulla strategia rispetto che alla abilità manuale ed è propio ciò che The Bearded Ladies ha fatto con Miasma Chronicles, proseguendo sulla strada tracciata dal loro precedente Mutant: Year Zero e il filone di giochi targati Firaxis Games che appaiono così simili al loro leggendario X-Com.

Un futuro distrutto dall'ambizione umana, un mondo di possibilità tutte da scoprire.

La storia di Miasma Chronicles è ambientata in un futuro post-apocalittico dove la società è collassata a causa di un inaspettato quanto misterioso e devastante cambiamento climatico: il Miasma. Il miasma è una strana forza che ha mutato terra e creature, arrivando persino a trasformare pianure in montagne o innoque rane in mostri senzienti assetati di sangue. Cosa sia il Miasma e perché abbia tali proprietà, così come quali sono le personalità dominanti in questa nuova società, sono tutti elementi che verranno approfonditi durante il viaggio di Elvis. Elvis è un meccanico di una piccola città, in cerca della madre che una mattina lo ha abbandonato lasciandogli un guanto meccanico capace di interagire con il Miasma e il robot-fratello Diggs.
 
Miasma Chronicles recensione PS5

La mattina in cui la madre se ne andò disse ad Elvis che lo avrebbe aspettato oltre il portale di miasma, una volta che avesse imparato ad usare il guanto. Elvis passa gli anni a studiare il guanto e gli appunti della madre insieme agli amici della sua città, ma non dopo innumerevoli tentativi continua a non riuscire ad aprire il portale. Tra lavoretti come meccanico, raccolta di risorse per la Prima Famiglia, eredità dello Stato che da supportatore dei cittadini è diventato una sorta di aguzzino riscuoti-risorse, ed esplorazioni dei dintorni, la vita di Elvis è come bloccata perché nella sua mente c'è solo il desiderio di ricongiungersi con la madre... finché un giorno i mostri rana non vengono a bussare alle porte del suo villaggio, dando inizio ad una guerra che sarà solo il primo degli eventi che porteranno il ragazzo a crescere e scoprire di più sul mondo e sull'eredità lasciata dagli antichi.

La storia di Miasma Chronicles ha tutti gli elementi giusti per intrattenere e stimolare la curiosità del giocatore, tra misteri ed eventi intriganti, ma a causa di una narrazione un po' statica il gioco non riesce mai a decollare davvero, finendo per portare il giocatore ad avanzare più per inerzia che non per interesse, il tutto nonostante un contesto suggestivo e un cast di protagonisti piacevoli. Menzione d'onore al 'fratellone' Diggs, un robot molto legato ad Elvis che riesce ad alleggerire anche i momenti più truci con simpatiche battute e a dimostrarsi più umano di molte altre persone grazie ad un attaccamento sincero al 'fratellino', per il quale ha una stima infinita, e alla sua tenera concezione di famiglia.
 
Miasma Chronicles recensione PS5

A fronte di un comparto narrativo che fa il suo ma non riesce a far decollare il gioco, lasciandolo perdersi nella giungla di titoli in uscita, il gameplay invece porta Miasma Chronicles a brillare ed è il vero motivo per cui merita di essere aggiunto alla propria collezione, da non molto volendo anche fisica grazie al lancio della versione retail a cura di 505 Games. Come già accennato, Miasma Chronicles segue in modo forse fin troppo fedele le orme del predecessore Mutant: Year Zero dal quale in un certo senso prende in prestito anche il concetto di mondo post-apocalittico con mostri antropomorfi, ma ne lima i tanti piccoli difetti – alcuni dei quali comuni anche ai titoli Firaxis Games – per un'esperienza davvero piacevole e stimolante. Il gioco offre sostanzialmente tre fasi: esplorazione, stealth e combattimento. L'esplorazione ricorda un po' quella dei classici giochi di ruolo occidentali, il proprio party si muove in modo libero per le aree mentre si recuperano oggetti, si parla con le persone, si risolvono semplici puzzle e così via finché non si incontrano dei nemici.

I nemici hanno un raggio visivo che, se non evitato, porta all'inizio della battaglia a turni. Prima dell'inizio dello scontro, il giocatore si può muovere liberamente per l'area cercando di sfoltire le fila nemiche un poco alla volta con silenziosi colpi mirati. Tra elementi utili per distrarre o far spostare i nemici, varie abilità silenziose armi dotate di silenziatore, la fase stealth è piuttosto divertente e regala momenti adrenalinici, anche perché se gestita bene può rendere uno scontro apparentemente impossibile una banale scaramuccia, non solo perché si sono eliminati tanti avversari quanto perché il posizionamento stesso del proprio gruppo può portare ad un vantaggio tattico inestimabile nella fase di battaglia.
 
Miasma Chronicles recensione PS5

La battaglia è a turni e vede una certa flessibilità nella gestione del proprio party, difatti è possibile fare agire i propri personaggi nella sequenza che si desidera, alternando e spezzando anche le singole azioni dei vari protagonisti. Detto questo, per vincere il giocatore è chiamato a gestire al meglio il posizionamento delle proprie risorse in modo tale da sfruttare le coperture e riuscire a colpire gli avversari con le tante armi e abilità a sua disposizione. Tra attacchi elementali, proprietà speciali e abilità uniche che arrivano persino a modificare il terreno o a creare unità giocabili, gli approcci possibili su Miasma Chronicles sono veramente moltissimi e rendono i combattimenti estremamente stimolanti, anche se gli enormi vantaggi della fase stealth a volte portano ad annullare il buon sano confronto diretto. Come non citare poi l'ottimo sistema di build dei personaggi il quale permette in ogni momento – fuori dalla battaglia – di poter modificare a piacimento abilità ed equipaggiamento, permettendo così di adattarsi alla situazione o semplicemente di sperimentare liberamente fino a trovare il proprio stile preferito.

Tutte queste possibilità nelle mani di un veterano degli strategici possono rendere il gioco fin troppo semplice, inoltre avere fin da subito una visione completa della mappa è un lusso che molti titoli Firaxis Games non permettono e già solo questo fa scendere di molto il livello di difficoltà del gioco, ma il team di The Bearded Ladies ha pensato anche a questo. Miasma Chronicles permette di impostare diversi parametri di difficoltà, dalle statistiche più elevate dei nemici fino ad una più o meno generosa gestione delle percentuali di mira, così da plasmare il livello di sfida nel modo migliore per l'esperienza di gioco ricercata dal giocatore, veterano o neofita che sia. Da notare che la scelta di avere un danno parziale invece di un miss completo nel caso di un attacco con una certa percentuale di riuscita è una scelta semplice ma estremamente funzionale che rende Miasma Chronicles infinitamente meno frustrante di molti altri suoi colleghi.
 
Miasma Chronicles recensione PS5

Il comparto grafico è più che buono per il prezzo a cui il gioco viene venduto, ma è lontano dagli standard a cui i titoli di ultima generazione stanno abituando i giocatori, inoltre la colonna sonora è composta da tracce poco incisive e dimenticabili che, pur accompagnando bene il pathos degli eventi, falliscono nel renderli di impatto e sono in parte uno dei motivi per cui la storia non decolla nemmeno nei suoi momenti più concitati. Detto questo, nonostante il contesto post-apocalittico sia uno dei più inflazionati, il design delle aree è molto bello da vedere oltre che funzionale al gameplay e, in alcune occasioni, riesce persino a risultare evocativo. Questo aspetto non è da sottovalutare dato il contesto così abusato, bisogna tenere conto che nemmeno la magistrale Naughty Dogs è riuscita a rendere il mondo di The Last of Us memorabile... e le risorse a loro disposizione erano e sono infinitamente maggiori rispetto al piccolo team di veterani svedesi con sede a Malmo.

GIUDIZIO FINALE

Miasma Chronicles è un gioco dalla storia ricca di elementi interessanti, ma che ciò nonostante non riesce a coinvolgere; è un titolo caratterizzato da un gameplay che sulla carta non ha nulla di innovatino o caratteristico, ma che in qualche modo finisce per stregare e conquistare il giocatore. Senza dubbio il gioco di The Bearded Ladies offre un mix atipico per un gioco di ruolo da cui uno, per storicità del genere, si aspetterebbe di più il contrario e per questo motivo si ha la tentazione di sottovalutare le potenzialità del titolo, scartandolo in favore di altri titoli con maggiore personalità. La verità è che le diverse opzioni per regolare la difficoltà rendono l'avventura di Elvis divertente per tutti e il sistema altamente personalizzabile e flessibile sprona i giocatori, con o senza esperienza, a sperimentare con vari assetti fino a trovare il proprio stile preferito, coinvolgendolo più di altri colleghi di casa Firaxis Games. Tali elementi rendono Miasma Chronicles il gioco perfetto per scoprire il genere dei giochi di ruolo tattici nonché un ottimo passatempo per chi già li conosce e li apprezza.

Gioco testato su Playstation 5.