Rabi Ribi - Recensione

Preparatevi a schivare una pioggia di proiettili su PlayStation Vita

di RyomaNeko

Se venisse chiesto ad un videogiocatore cosa accomuni un platform, un bullet hell e un rpg la sua prima risposta sarebbe niente, mentre la seconda sarebbe che platform e bullet hell regalano tassi di sfida piuttosto alti.
PQube ha fuso questi tre generi creando così Rabi Ribi un titolo di genere platform, adventure, rpg e bullet hell uscito un anno fa per Steam e che ora vede una seconda luce su console Sony grazie a PlayStation 4 e PlayStation Vita

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La storia di Rabi Ribi vede la protagonista Erina, un coniglio domestico, che si risveglia all'interno di una scatola in un posto sconosciuto e scopre di essere diventata un essere umano. Dopo aver cercato la propria padrona invano Erina decide di esplorare la struttura per trovarla ma dopo poco viene tramortita ritrovandosi successivamente in un mondo alternativo in cui scoprirà che la sua padrona è a capo di un villaggio. Dopo varie peripezie la protagonista incontra Ribbon, una fata che le diventerà sua amica e deciderà di aiutare Erina a trovare la sua padrona.

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La natura ibrida di Rabi Ribi fonde, come detto in precedenza, elementi da adventure rpg, platform e bullet hell ma i primi combattimenti non mostreranno quest'ultima caratteristica. All'inizio il titolo sembrerà solo un adventure/rpg/platform e il nostro personaggio potrà girare liberamente nella mappa per raccogliere potenziamenti, sconfiggere nemici comuni e ottenere soldi
Il gameplay però mostrerà la sua vera natura una volta incontrata Ribbon; che prima di farci da supporto si rivelerà essere il primo boss a mostrare la natura bullet hell del titolo. I combattimenti da questo punto in poi si baseranno sull’evitare i proiettili che i mostri comuni ma sopratutto i boss ci lanceranno. Il punto di impatto ove i colpi danneggeranno Erina sarà il suo fiocco (in genere nei giochi in stile bullet hell il personaggio che controlliamo sarà quasi totalmente invulnerabile tranne per un punto, solitamente al centro del personaggio, dove i nemici potranno colpirci effettuandoci così un danno); Erina avrà la possibilità di attaccare il nemico col proprio martello, usare Ribbon per sparare proiettili che potremo anche caricare tenendo premuto il pulsante oppure potrà anche usare una mossa finale personale cosi come pure Ribbon.
Una volta raggiunta la città, che sarà anche il punto centrale della mappa di gioco, potremo acquistare cure, potenziamenti e altri oggetti. Gli scontri con i boss hanno una difficoltà crescente partendo dalla prima che non userà per nulla proiettili fino ad arrivare a quelli più avanzati che ci inonderanno letteralmente di colpi; ogni volta che ne sconfiggeremo uno, esso si unirà alla nostra squadra e potremo chiedergli di applicarci dei bonus a pagamento e con effetto limitato. Molto più utili risultano essere i potenziamenti che ci serviranno per raggiungere zone avanzate del gioco e rendere in alcuni casi più facili gli scontri con boss. Erina e Ribbon potenzieranno una mossa man mano che la utilizziamo ma concentrarsi solo su un determinato attacco si rivelerà essere una tattica sbagliata perché alcuni nemici negli stage più avanzati saranno invincibili a certi tipi di attacco.

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Rabi Ribi ci permette di impostare tre differenti difficoltà ad inizio gioco: "Novizio" per i giocatori che non hanno mai toccato bullet hell, "Normale" e "Difficile" per chi è in cerca di una vera sfida. Da giocatore di bullet hell vi consiglio di iniziare in difficoltà normale e piano piano alzare il livello di difficoltà (sarà possibile fare questa azione anche dopo averlo impostato, grazie ad un personaggio all'interno del gioco). Una volta terminato il gioco Rabi Ribi aggiungerà nuove modalità tra cui "Boss Rush", che permette di affrontare tutti i boss di fila, e le modalità "Hell" e "Impossible" che metteranno in difficoltà anche i più esperti giocatori di bullet hell.

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La versione Playstation Vita che abbiamo potuto giocare vanta una frequenza di 30 fps fissi, la norma per un qualunque bullet hell che si rispetti, e le musiche fanno da giusto bilanciamento alla difficoltà di gioco proponendo tracce capaci di far rilassare il giocatore evitando il fenomeno del rage quit.
Parlando invece di difetti inizialmente sarà leggermente difficile vedere il punto di impatto dei colpi a causa della grandezza dello schermo Playstation Vita, un problema che sparirà dopo un paio di ore di gioco permettendo al giocatore di districarsi dalla miriade di proiettili anche grazie alla buona impostazione di tasti. Graficamente Rabi Ribi fa utilizzo della pixel art con colori caldi che risaltano particolarmente durante gli scontri con i boss dove sarà molto facile distinguere ogni singolo colpo che, in base alla tonalità del colore, permetterà al giocatore di capire se il colpo farà danno o meno.
 
 
Rabi Ribi è un ottimo ibrido tra platform e bullet hell. Grazie alla sua difficoltà graduale è ben bilanciato sia per i novizi del genere e sia per veterani del genere. Questi ultimi potranno, una volta finito il gioco, sbloccare la difficoltà inferno e impossibile dove lo schermo si riempie di proiettili alzando sensibilmente il tasso di sfida.
I comandi risultano molto comodi e permettono di godersi il gioco senza nessun pericolo di subire danni al personaggio a causa di un imprecisione di movimento.
Rabi Ribi riuscirà a tenervi incollati alla console grazie alle buone musiche ed alla trama ironica, ma allo stesso tempo seria, fino al completamento della modalità storia.


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