Essen 2017: anteprima di Photosynthesis, Ex Libris e Queendomino
Quali sono le novità più attese di Essen 2017? Passiamo a tre titoli più easy, almeno in apparenza
di Tacchan
I tre titoli di cui parlerò oggi sono più leggeri dei primi 2, almeno nella durata dovrebbero essere accessibili a più persone. Ciò nonostante potrebbero attirare anche i giocatori più incalliti e, se per dinamiche o tematiche, hanno diverse cose che li hanno fatti emergere i mezzo al migliaio di giochi che esordiranno quest'anno. Vediamo il perchè.
Sottolineo come l'aspettativa che ho per i titoli sia frutto di gusti ed esigenze personali, per cui prendetele quel quello che sono, ovvero un'espressione numerica di quanto credo potrà piacermi.
Photosynthesis
Photosynthesis è indubbiamente uno dei titoli più originali e belli visivamente fra le novità presenti ad Essen, tra l'altro è opera di un autore italiano, Hjalmar Hach. Le meccaniche di gioco sono semplici e allo stesso tempo diverse da moltissimi altri giochi, con alcune analogie che tuttavia mi fanno venire in mente Topiary.
Il vostro obiettivo è quello di sfruttare al meglio la luce del sole facendo in modo che attivi il processo di fotosintesi dei vostri alberi, farli crescere e renderli più "redditizi". Il sole ruota intorno alla mappa di gioco, spostandosi tra le 6 posizioni possibili, illuminando in modo diverso gli alberi piantati. Non è scontato che il vostro albero sarà sempre alla luce del sole: ogni albero proietta dietro di se un'ombra tanto lunga quanto la sua altezza, potendo in questo modo mettere in ombra gli alberi degli avversari o, se non si sta attenti, anche i propri. Potrete usare i punti luce ottenuti per far crescere i vostri alberi o piantarne di nuovi, considerando che più alto è l'albero, più lontano potrà piantare il seme. Il gioco sembra tranquillo e pacifico, in realtà la competizione con i vostri avversari per prendere i punti più vantaggiosi pare stretta e serrata.
Si gioca da 2 a 4 giocatori e una partita occupa tra i 30 e i 60 minuti del vostro tempo libero, a seconda di quanti siete intorno al tavolo.
Aspettative: 5 su 5
Gioco che parte da dinamiche semplici, diverse dal solito e con grandi potenzialità. Si inserisce tra i giochi di peso probabilmente medio e potrebbe essere un ottimo gioco di introduzione per chi non è così' avvezzo a giocare in scatola. Fosse uscito qualche mese prima, non mi sarei stupito vederlo in lista per gli Spiel des Jahres. Ha tutto quello che cerco in un gioco in scatola, sarà sicuramente uno dei primi titoli che proverò e probabilmente acquisterò.
Gioco che parte da dinamiche semplici, diverse dal solito e con grandi potenzialità. Si inserisce tra i giochi di peso probabilmente medio e potrebbe essere un ottimo gioco di introduzione per chi non è così' avvezzo a giocare in scatola. Fosse uscito qualche mese prima, non mi sarei stupito vederlo in lista per gli Spiel des Jahres. Ha tutto quello che cerco in un gioco in scatola, sarà sicuramente uno dei primi titoli che proverò e probabilmente acquisterò.
Ex Libris
Se il vostro sogno è avere una libreria ricca di volumi, ordinata e colorata, ma lo spazio a casa vostra è tiranno, con Ex Libris la potrete costruire sul vostro tavolo da gioco. A darvi una mano nell'impresa avrete 2 aiutanti e una creatura che sia un fantasma, una strega, un verme dei libri e così via.
Si tratta di una classico piazzamento lavoratori: l'obiettivo è quello di acquisire libri e metterli nel tavolo come parte della vostra libreria, facendolo però in modo razionale e ordinato. I libri devono essere, dall'alto verso il basso, in ordine alfabetico, altrimenti non varranno come punti a fine partita. Potete sistemarli in soltanto 3 scaffali e dovranno essere collegati ad almeno un pezzo di libreria già posizionato, per cui dovrete stare molto attenti a come costruirla. I libri hanno più categorie, ben 6, delle quali una è relativi ai libri proibiti, che vanno posizionati con una carta cautela e senza abusarne.
Ogni giocatore ha degli spazi personali a sua completa disposizione, che hanno poteri limitati come pescare un nuovo libro o posizionarne uno nella libraria. Le azioni più potenti entreranno in gioco un po' alla volta e dovrete contendervele con gli altri: ogni round verranno girati tanti spazi azione quanto è il numero di giocatori, che si aggiungeranno a quello rimasto dal turno precedente, visto che finito il round 1 dei 4 rimane in gioco, mentre gli altri 3 vengono riposti nella scatola. Nel gioco avanzato viene assegnato ad ogni giocatore un mostro/creatura iniziale che gli garantisce un vantaggio esclusivo. Inoltre riceve una preferenza per una delle sei categorie, che gli vale a fine partita il doppio dei punti. C'è una grande varietà di spazi azione potenziali, ma non saprete se usciranno, se in che ordine e nemmeno se rimarranno fino a fine partita. Questo fatto offre una certa vivacità ad una struttura a piazzamento di lavoratori che altrimenti potrebbe sembrare sin troppo classica.
Una partita a Ex Libris dura circa un'ora e può raggruppare intorno al tavolo fino a 4 persone.
Aspettative: 3/5
Tema interessante, bella l'idea di costruire la propria libreria. La meccanica è abbastanza collaudata, un piazzamento lavoratori a tutti gli effetti. A ravvivare le cose ci sono una serie di poteri e una gestione variabile degli spazi da usare per il piazzamento, che rendono ogni partita diversa. Non male l'obbligo di mantenere l'ordine nella proprio libreria, anche se tra poteri e nuovi spazi che entrano ogni turno, ho timore che il gioco non riesca a mantenere la fluidità per esempio in 4 giocatori.
Tema interessante, bella l'idea di costruire la propria libreria. La meccanica è abbastanza collaudata, un piazzamento lavoratori a tutti gli effetti. A ravvivare le cose ci sono una serie di poteri e una gestione variabile degli spazi da usare per il piazzamento, che rendono ogni partita diversa. Non male l'obbligo di mantenere l'ordine nella proprio libreria, anche se tra poteri e nuovi spazi che entrano ogni turno, ho timore che il gioco non riesca a mantenere la fluidità per esempio in 4 giocatori.
Queendomino
E' un crimine non sfruttare la popolarità di Kingdomino dopo la vittoria, non so se meritata al 100% visto che aveva tra i suoi avversari il forse più meritevole The Quest of El Dorado, del Spiel des Jahres. Ma se El Dorado è un gioco probabilmente più completo e appagante, Kingdomino faceva dell'immediatezza il suo punto di forza rendendolo perfetto per introdurre i nuovi giocatori, pregio che gli ha fatto probabilmente vincere l'ambito premio.
Speculazioni a parte si deve essere onesti: è un peccato limitare la semplice, ma molto piacevole, meccanica utilizzata e archiviarla senza provare a sfruttarla in modo più ampio. Ecco quindi su che basi nasce Queendomino, che parte dalle solide meccaniche del predecessore e introduce qualche livello extra di complessità, come la possibilità di costruire edifici, guadagnare soldi e costruire torri per contendersi i favori della regina, stando attenti al drago che svolazza per il regno.
Il gioco non rivoluziona Kingdomino e non propone dinamiche di gioco particolarmente originali, ma sembra poter essere un mix che funziona molto bene: piazzate i vostri cavalieri sui pezzi che scegliete, raccogliete grazie al loro aiuto le tasse con le quali costruire degli edifici in grado di garantirvi ulteriori punti a fine partita. La meccanica di acquisto è la classica a costo incrementale, dove potrete scegliere se prendere i primi edifici del mercato a poco o decidere di spendere di più per acquistare un edificio che vi interessa particolarmente precedendo l'avversario.
E' un gioco a se stante, che può essere integrato con il predecessore, e si gioca comunque molto in fretta, circa 25 minuti.
Aspettative: 3/5
Kingdomino è il classico gioco che una volta provato mi ha dato l'impressione di essere perfetto per introdurre nuovi giocatori al gioco in scatola. Sfortunatamente è molto leggero e limitato, non offre abbastanza per farmi venire voglia di giocarlo. Queendomino sembra poter essere una versione di Kingdomino che strizza l'occhio ai giocatore, elevandolo da gioco leggero a gioco di peso medio.
Sono curioso di provarlo, sperando che le aggiunte siano abbastanza per renderlo interessante anche per me.
Kingdomino è il classico gioco che una volta provato mi ha dato l'impressione di essere perfetto per introdurre nuovi giocatori al gioco in scatola. Sfortunatamente è molto leggero e limitato, non offre abbastanza per farmi venire voglia di giocarlo. Queendomino sembra poter essere una versione di Kingdomino che strizza l'occhio ai giocatore, elevandolo da gioco leggero a gioco di peso medio.
Sono curioso di provarlo, sperando che le aggiunte siano abbastanza per renderlo interessante anche per me.
Potete consultare gli altri speciali di Essen 2017 seguendo questi link:
Fonti consultate: Boardgamegeek