Chaos;Child - Recensione

5pb e Mages ci stupiscono ancora proponendo una visual novel atipica rispetto ai canoni classici del genere

di RyomaNeko

Se si parla del team di sviluppatori Mages la prima cosa che viene in mente è Steins;Gate, visual novel che grazie alla omonima serie animata ha ottenuto un enorme successo in tutto il mondo. Pochi però sanno che Steins;Gate fa parte di un filone narrativo basato sulla scienza che 5pb e Mages hanno realizzato a partire dal 2008. Tre sono le visual novel principali che lo compongono ovvero Steins;Gate, Chaos;Head e Robotics;Notes, con i capitoli principali che si arricchiscono negli anni grazie ad alcuni sequel ovvero Steins;Gate Zero, Robotics;Notes DaSH e uno riguardante Chaos;Head che andremo a trattare in questa recensione ovvero Chaos;Child.

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Gli avvenimenti di Chaos;Child iniziano in un quartiere di Tokyo, Shibuya, devastato a causa di un terremoto di origine ignota e nei primi minuti di gioco ci verrà descritta la paura e la distruzione causata da esso. Molte persone sono morte e i tanti bambini rimasti orfani hanno iniziato a soffrire di stress post traumatico tanto che il governo ha coniato per loro un apposito nome: Chaos Child. Passano gli anni e tutto sembrerebbe essere tornato alla normalità ma la pace viene interrotta da strani casi di suicidio-omicidio che avvengono in città.
Il protagonista di questa visual novel è Takuru Miyashiro, membro del club di giornalismo della sua scuola che insieme a Serika Onoe e Shinji Itou deciderà di scrivere un articolo su questi strani fatti che sembrerebbero collegati a degli eventi simili successi prima del terremoto conosciuti come New Generation Madness. L'apparente filo condutture sembrerebbero essere le date dei suicidi-omicidi e uno strano sticker che rappresenta un lottatore di sumo con due facce.
 
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Tecnicamente Chaos;Child si diversifica dal precedente capitolo per un utilizzo delle scelte atipico rispetto alle altre visual novel, infatti, se nella maggior parte dei titoli del genere la storia veniva modificata tramite risposte multiple che il giocatore poteva scegliere, questo capitolo propone invece due differenti procedimenti che andranno a modificare la storia in corso. Il primo sarà la scelta di una risposta positiva ed una negativa tramite l'utilizzo di due cerchi e che possono essere di tre tipi differenti: scelte extra (che non cambieranno nulla all'interno della storia e che sbloccano solo alcune scene in più), scelte narrative (che cambieranno il corso della trama ed in certi casi distinguibili grazie alla presenza di un aura rossa vicino al cerchio negativo ed a una blu vicino a quello positivo) ed infine le scelte white (che sono vere e proprie scene extra non collegate direttamente alla trama ma che si sbloccheranno con scelte che potrebbero essere legate ad essa). Il secondo procedimento che modifica la storia riguarda  invece la ricostruzione degli eventi accaduti precedentemente. Una volta ottenuti gli indizi necessari il gruppo cercherà di ricostruire gli eventi ed i collegamenti che possono associare gli attuali casi di omicidio con quelli della New Generation Madness accaduti otto anni prima. Durante questa fase ci troveremo di fronte ad una mappa della città: la prima volta che interagiremo con essa non potremo effettuare cambi di trama ma a partire dal quarto capitolo le scelte che andremo a selezionare modificheranno gli eventi narrativi portando il giocatore a prendere importanti decisioni che porteranno Takuru alla soluzione (o meno) del caso.

Un'altra interessante funzione è rappresentata dall'enciclopedia di gioco, consultabile mettendo in pausa il titolo, che si arricchirà di informazioni utili ogni volta che i personaggi diranno una parola specifica che potremo facilmente individuare poichè evidenziata dal sistema di gioco.

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In ogni caso arrivare al vero finale del gioco non sarà per nulla facile e alcuni avvenimenti rimangono con domande aperte almeno fino al raggiungimento di esso.
Il lavoro svolto dal team di sviluppo ha permesso una buona caratterizzazione dei personaggi principali, che all'inizio della storia paiono piuttosto stereotipati ma che nel proseguio dell'avventura riusciranno ad offrirci diversi spunti interessanti grazie alle loro origini e ai loro segreti.
Unico punto dolente del titolo sono gli scenari che passano in poco tempo da mostrare i vari personaggi a schermo (veramente ben realizzati), a mostrare solo la stanza dove i personaggi parlano senza mostrarceli effettivamente. Questo causa nel giocatore una sorta di vuoto che rischia in alcuni casi di annoiare il giocatore con lunghi discorsi senza nessuno davanti.
Fortunatamente le musiche sono molto orecchiabili tanto da riuscire a rimanere nella testa del giocatore e risulta lodevole il lavoro svolto da Mages che non si è limitata a doppiare solo i personaggi principali ma anche quelli secondari
 
 
In conclusione Chaos;Child è una buona visual novel in grado di appassionare sia coloro che si sono avvicinati al genere da poco sia i giocatori più esperti grazie a un reparto sonoro ben azzeccato che comprende il doppiaggio di ogni singolo personaggio principale e non, una trama avvincente ricca di colpi di scena e un sistema di scelte innovativo e mai banale. Mages è infatti riuscita nel difficile compito di realizzare una visual novel che riesce a distinguersi nell'affollato panorama di giochi interatti che ormai da diverso tempo spopolano su console e,sopratutto, PC.


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