SoulCalibur VI - Provato

Un ritorno alle origini per l'intramontabile picchiaduro di Bandai Namco

di Nibel

Non è una novità che SoulCalibur V sia stato, nel complesso, molto criticato dai giocatori per diversi motivi. La presenza di una story mode scarna e, in particolare, della mancanza di una componente singleplayer consistente non ha favorito una calda accoglienza da parte del pubblico, idem l'introduzione di nuovi personaggi volti a sostituire le icone storiche della serie. Nonostante ciò, Bandai Namco, dopo una serie infinita di rumors, ha deciso finalmente di svelare al mondo il sesto capitolo di SoulCalibur, magari incentivata dall'ottimo riscontro ottenuto al rilascio di Tekken 7. E, da una prima prova all'evento Level Up Winter Edition, le nostre aspettative sono cominciate a salire, seppur di poco.

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Sebbene sia stato affermato che lo sviluppo di SoulCalibur VI sia approssimativamente al 70%, la prima build di gioco a cui abbiamo avuto accesso offriva gran poco da provare: parliamo infatti di un menù principale che ci ha permesso solo ed unicamente di gettarci in battaglia con Mitsurugi e Sophitia, unici personaggi attualmente confermati, con settaggi bloccati e due arene a disposizione, rispettivamente un tempio ed un paesaggio montano innevato. Tuttavia, grazie alle schermate di selezione presenti, abbiamo convalidato che i combattenti al lancio del gioco saranno circa 20, mentre gli stage, sorprendentemente, dovrebbero essere 12; l'incognita rimane, in ogni caso, la varietà di entrambe le categorie anche se non dubitiamo che, con questo capitolo, Bandai Namco saprà rispettare i desideri “fanservice” di ogni appassionato.


I combattimenti si sono mantenuti, fortunatamente, sull'ottima qualità a cui la serie ci ha abituato da sempre: veloci ma ragionati, al punto di premiare maggiormente il giocatore più scaltro che il fanatico di combo; l'anticipazione del fendente, ora più che mai, è in grado di distinguere colui che “se la sa cavare” dall'abile spadaccino in attesa del fianco scoperto dell'avversario o, in alternativa, del momento giusto in cui farlo precipitare dal ring con un calcio ben assestato. A prova di tutto ciò, interviene, in particolare, la nuova meccanica Reversal Edge.

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Ispirata evidentemente dallo slow-mo presente in Tekken 7, il Reversal Edge è un'interessante aggiunta che ci garantirà, in seguito ad un parry ben riuscito, la possibilità di sferrare un devastante attacco all'aggressore al rallentatore. Una meccanica “rotta”? Dalle nostre prove, sembra non sarà così in quanto le alternative ad una mossa del genere saranno essenzialmente due: indovinare il contrattacco corretto all'imminente fendente (e i riferimenti alla morra cinese presente in Dragon Ball Ultimate Tenkaichi si sprecano) o, semplicemente, schivare, magari indietreggiando, riportando la situazione in uno stallo, sicuro per entrambe le parti. Un'altra meccanica ampiamente presa in prestito dall'ultimo capitolo di Tekken, e già osservata nel trailer d'annuncio di Soul Calibur VI, è il Critical Edge che, a dispetto del nome condiviso in Soul Blade e in SoulCalibur V, equivale invece ad una copia delle Rage Arts, sebbene non devastanti né limitate come quest'ultime. Ci basterà infatti avere almeno una barra di “energia spirituale”, o qualsiasi sarà la definizione nel gioco completo, per iniziare l'aggancio di una Critical Edge ampiamente cinematografica e di grande impatto.

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Come accennato precedentemente, oltre a provare un match Versus casuale non abbiamo potuto fare altro: i giudizi sulla modalità Storia dovranno essere riservati per un'altra anteprima, se non alla recensione stessa, discorso analogo per il resto delle modalità che saranno presenti nella build finale del titolo. L'unico elemento di cui siamo certi, e di cui la serie non può non vantarsi, è la solidità delle battaglie proposte e del comparto grafico che, anche questa volta, fa scuola, specie per la gradita aggiunta (anche se meramente per fanservice sia maschile che femminile) della distruzione dei costumi dei duellanti in seguito a determinate mosse. Staremo a vedere se, effettivamente, SoulCalibur VI sarà essere un'entrata di tutto rispetto nel panorama dei picchiaduro, soprattutto nel comparto singleplayer.
 


Vi lasciamo con tutti gli articoli finora pubblicati per l'evento Level Up Winter Edition di Bandai Namco:


 

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