Senran Kagura: Peach Beach Splash - Recensione (PC)
Acqua e fanservice, il binomio perfetto arriva su PC
di Horus
Nel rimandarvi a quanto già detto sulla trama (eh beh sì c’è una trama) nella precedente recensione, per quel che interessa questa nuova versione per pc, va innanzitutto ribadito che Peach Beach Splash, pur avendo in teoria un’impronta multiplayer, è in realtà un gioco pieno di contenuti in single mode, in cui, sullo stile di tutti si Senran Kagura, è per l'appunto presente anche una story mode, affiancata da approfondimenti dedicati ai singoli personaggi.
Ovviamente, però, vista la tipologia di gioco è proprio il comparto multigiocatore ad attirare maggiormente l’attenzione, e da questo punto di vista, pur non raggiungendo la complessità dei canonici fps/tps online, Peach Beach Splash non manca di offrire ai giocatori varie modalità di gioco, come il classico deatchmatch, in cui i giocatori si scontrano tra di loro all'interno di varie arene al fine di uccidere più avversari possibili, o il V-Road Challenge, che invece mira più ad uno stile competitivo con una sorta di torneo 5 contro 5 in cui il sistema di matchmaking è pensato per incrementare progressivamente la difficoltà degli scontri.
Nel complesso il multiplayer se la cava abbastanza bene, sebbene, questo va detto, il numero non certo elevato di giocatori non aiuti poi molto nella ricerca delle partite, anche se proprio per questa ragione all’host è data la possibilità di coprire i vuoti con personaggi controllati dall’IA.
Per quanto riguarda il gameplay vero e proprio, una cosa senza dubbio interessante di Senran Kagura: Peach Beach Splash è stata l’idea di mettere a disposizione del giocatore un numero abbastanza ampio di armi (una decina), ognuna delle quale implica uno stile di gioco diverso, per cui si va dalla classica pistola ad acqua al lancia gavettoni che, come si può intuire, richiede ‘movimenti’ diversi. In questo senso, va subito detto però che, a differenza della serie principale, le armi sono intercambiabili in tutto e per tutto, per cui non si è ‘costretti’ a scegliere un personaggio in funzione della sua arma, ma si può tranquillamente scegliere in base al proprio gusto.
A completare il sistema di combattimento sono poi le companion card, che consentono di evocare un companion in grado di infastidire gli avversari mediante alcuni status alterati.
Come in ogni Senran Kagura che si rispetti non poteva infine mancare la mossa finale, il cui unico fine è quello di umiliare il personaggio sconfitto e, ovviamente, far trionfare il protagonista assoluto di tutti i giochi della Marvelous, ovvero il fanservice, che peraltro ha ampio spazio anche nelle tante possibilità di personalizzazione delle ragazze, sia nei vestiti che nelle pettinature.
Per quanto riguarda il lato tecnico vero e proprio, al netto delle sempre belle scene animate, il passaggio dalla PlayStation 4 al PC non si è tradotto in particolari migliorie, per cui sostanzialmente valgono le stesse osservazioni già fatte in occasione dell’uscita per console, ovvero un gioco in cui c’è un buon uso del cel-shading, accompagnato da animazioni abbastanza fluide. Cionondimeno, non ci si può esimere dal dire che si poteva sfruttare questa nuova versione per fare qualcosa di più a livello di risoluzione.
Allo stesso modo, la Marvelous non si è impegnata poi molto per adattare il sistema di controllo alle caratteristiche del pc, per cui, per quanto possa sembrare strano, la realtà è che il modo migliore per giocare a Peach Beach Splash su pc è con un gamepad (che comunque garantisce un’ottima giocabilità), anche perché già solo muoversi con il mouse nei menù fa venire il mal di testa.
L’arrivo di Senran Kagura: Peach Beach Splash conferma in sostanza i giudizi già espressi in occasione dell'uscita della versione per console, di cui d’altronde è una fedele trasposizione. Pur non essendo il gioco dell’anno, Peach Beach Splash è comunque un buon passatempo che per certi versi è forse anche più divertente della serie principale.