Hyrule Warriors Definitive Edition - Recensione
Il musou nato dalla collaborazione tra Nintendo e Koei Tecmo ritorna su Switch ed è uno spettacolo per i fan di The Legend of Zelda
di Nibel
The Legend of Zelda, come ben saprete, è una delle serie più famose al mondo ma, al contrario di molti altri franchise di successo, ha ricevuto pochi spin-off: tralasciando il dimenticabile Link's Crossbow Training e il simpatico Freshly-Picked Tingle's Rosy Rupeeland, l'unico episodio non principale rilasciato recentemente è proprio Hyrule Warriors, nato dall'inusuale collaborazione tra Nintendo e Koei Tecmo. Pubblicato rispettivamente su Wii U e, in seguito, su Nintendo 3DS col nome di Hyrule Warriors Legends, il titolo in questione è arrivato, come la maggior parte delle esclusive della precedente generazione Nintendo, anche su Switch. Varrà la pena (ri)acquistarlo?
Innanzitutto, bisogna partire con la premessa che Hyrule Warriors, in quanto spin-off di The Legend of Zelda, porta con sé un gameplay radicalmente diverso da quello della serie principale, improntato sul genere musou di cui Koei Tecmo, insieme al suo team di sviluppo Omega Force, è il portabandiera più prolifico. Considerato tutto ciò, sappiate che, anche qualora non siate appassionati di tale genere, Hyrule Warriors potrebbe rivelarsi un'esperienza in grado di coinvolgervi ugualmente, celebrando la serie a 360° con molti contenuti e dettagli di vario tipo che strizzano fortemente l'occhiolino ai fan di The Legend of Zelda.
Hyrule Warriors permetterà ai giocatori di cimentarsi in quattro modalità principali differenti: Leggenda, Libera, Avventura e Sfida.
La prima, essenzialmente, non è altro che la tradizionale modalità storia in cui saremo chiamati, nei panni di Link, Zelda, Impa o qualsiasi altro eroe della serie, a sconfiggere l'ennesima minaccia oscura che grava sul regno di Hyrule che, per motivi di fanservice estremo, ci porterà a viaggiare in ere differenti, convenientemente tratte dai capitoli Ocarina of Time, Twilight Princess e Skyward Sword. Concettualmente, la trama proposta non si rivela essere nulla di eccezionale come la maggior parte dei crossover tra personaggi di episodi diversi di un franchise (Dragon Quest Heroes è un esempio lampante) ma funziona bene come un grosso ed estensivo tutorial dell'intero gioco.
La seconda modalità citata, come facilmente intuibile dal nome, ci permetterà di combattere nei vari scenari sbloccati durante la storia, utilizzando il nostro personaggio preferito, scegliendolo tra gli oltre 25 disponibili, per livellarlo liberamente, provare le varie combo, raccogliere materiali e quant'altro, magari in compagnia di un amico in splitscreen (due Joy-con basteranno per questa funzione).
La prima, essenzialmente, non è altro che la tradizionale modalità storia in cui saremo chiamati, nei panni di Link, Zelda, Impa o qualsiasi altro eroe della serie, a sconfiggere l'ennesima minaccia oscura che grava sul regno di Hyrule che, per motivi di fanservice estremo, ci porterà a viaggiare in ere differenti, convenientemente tratte dai capitoli Ocarina of Time, Twilight Princess e Skyward Sword. Concettualmente, la trama proposta non si rivela essere nulla di eccezionale come la maggior parte dei crossover tra personaggi di episodi diversi di un franchise (Dragon Quest Heroes è un esempio lampante) ma funziona bene come un grosso ed estensivo tutorial dell'intero gioco.
La seconda modalità citata, come facilmente intuibile dal nome, ci permetterà di combattere nei vari scenari sbloccati durante la storia, utilizzando il nostro personaggio preferito, scegliendolo tra gli oltre 25 disponibili, per livellarlo liberamente, provare le varie combo, raccogliere materiali e quant'altro, magari in compagnia di un amico in splitscreen (due Joy-con basteranno per questa funzione).
A proseguire troviamo la modalità Avventura che, invece, propone al giocatore una sorta di "modalità dungeon" basata sulla mappa del primissimo The Legend of Zelda, in cui affrontare stage con obiettivi variegati, quali sconfiggere un determinato numero di nemici o eliminare boss specifici, ottenendo valutazioni (principalmente A) od oggetti chiave (come candele, zattere, bombe e simili) per avanzare ed esplorare gradualmente tutta la zona 8-bit. Infine abbiamo la modalità Sfida, fortemente consigliata dopo la storia, adatta per coloro che cercano qualcosa di ben più impegnativo in cui mettersi alla prova vista la difficoltà, generalmente scarsa, dei musou in circolazione.
Il gameplay di Hyrule Warriors si dimostra, prevedibilmente, molto simile ai musou più tradizionali e conosciuti come Dynasty Warriors e Samurai Warriors; dopotutto parliamo di un titolo sviluppato dai medesimi creatori delle due serie citate. Eppure, questo spin-off di The Legend of Zelda risulta molto più leggero di un qualsiasi capitolo di DW o SW, nonostante il sistema alla base di ogni scontro sia essenzialmente identico. Sul campo di battaglia dovremo conquistare gli obiettivi indicati, che si tratti di respingere attaccanti pericolosi o sopraffare basi importanti per la fazione avversaria, alternandoci occasionalmente con i nostri compagni d'armi in modo da ottenere spostamenti più veloci e strategici. L'aggiunta dei gadget noti della serie, tra cui le bombe, il boomerang e l'arpione, donano quel pizzico di varietà in più alle battaglie: riempire di bombe la bocca di un Dodongo per poi massacrarlo d'attacchi, per esempio, si rivela essere un simpatico richiamo al franchise quanto un modo per non ritrovarsi a schiacciare gli stessi tasti senza un minimo di cervello.
Il gameplay di Hyrule Warriors si dimostra, prevedibilmente, molto simile ai musou più tradizionali e conosciuti come Dynasty Warriors e Samurai Warriors; dopotutto parliamo di un titolo sviluppato dai medesimi creatori delle due serie citate. Eppure, questo spin-off di The Legend of Zelda risulta molto più leggero di un qualsiasi capitolo di DW o SW, nonostante il sistema alla base di ogni scontro sia essenzialmente identico. Sul campo di battaglia dovremo conquistare gli obiettivi indicati, che si tratti di respingere attaccanti pericolosi o sopraffare basi importanti per la fazione avversaria, alternandoci occasionalmente con i nostri compagni d'armi in modo da ottenere spostamenti più veloci e strategici. L'aggiunta dei gadget noti della serie, tra cui le bombe, il boomerang e l'arpione, donano quel pizzico di varietà in più alle battaglie: riempire di bombe la bocca di un Dodongo per poi massacrarlo d'attacchi, per esempio, si rivela essere un simpatico richiamo al franchise quanto un modo per non ritrovarsi a schiacciare gli stessi tasti senza un minimo di cervello.
Come ogni musou tradizionale, i livelli che affronteremo saranno ricchi di boss, miniboss e centinaia di nemici (tratti da ogni capitolo di The Legend of Zelda) da sbaragliare a suon di combo ed attacchi speciali (quest'ultimi eseguibili dopo aver riempito l'apposita barra), raccogliendo le tradizionali rupie, armi e svariati materiali nel mentre; elementi che influiscono parecchio sulla longevità di Hyrule Warriors in sé.
Infatti, oltre al tradizionale level-up, tutti gli eroi del gioco potranno, tramite l'uso dei materiali appena menzionati, sbloccare diverse abilità passive per facilitarsi il completamento dei livelli ed apprendere nuove combo. Le rupie, invece, permetteranno, oltre a pagare i costi abbinati ai materiali, di implementare perk vantaggiosi all'interno delle armi trovate sul campo, a patto di averne dopo aver opportunamente smontato i doppioni inutili di spade, archi, bastoni e via dicendo. Ciò porterà i giocatori più perfezionisti, o semplicemente coloro che amano trarre quante più ore di gioco da un titolo, a spendere molto, moltissimo tempo su Hyrule Warriors.
Infatti, oltre al tradizionale level-up, tutti gli eroi del gioco potranno, tramite l'uso dei materiali appena menzionati, sbloccare diverse abilità passive per facilitarsi il completamento dei livelli ed apprendere nuove combo. Le rupie, invece, permetteranno, oltre a pagare i costi abbinati ai materiali, di implementare perk vantaggiosi all'interno delle armi trovate sul campo, a patto di averne dopo aver opportunamente smontato i doppioni inutili di spade, archi, bastoni e via dicendo. Ciò porterà i giocatori più perfezionisti, o semplicemente coloro che amano trarre quante più ore di gioco da un titolo, a spendere molto, moltissimo tempo su Hyrule Warriors.
Tuttavia, l'aspetto più importante di una riedizione o rimasterizzazione è, normalmente, il comparto tecnico: dopotutto, acquistare nuovamente un titolo ha ben poco senso in assenza di miglioramenti sostanziosi o contenuti aggiuntivi rilevanti. Fortunatamente, Hyrule Warriors Definitive Edition non solo offre entrambi ma si conferma come la versione migliore del gioco attualmente disponibile sul mercato.
I giocatori avranno infatti a disposizione tutti DLC rilasciati per Wii U e 3DS, oltre ai contenuti esclusivi pubblicati su Hyrule Warriors Legends ed un paio di costumi per Link e Zelda tratti da The Legend of Zelda: Breath of the Wild. In più, le prestazioni di Nintendo Switch, combinate alla sua natura ibrida, sono state in grado di donare giustizia al titolo con un framerate granitico e costante ai 60 per secondo in modalità dock e a 30 fps, leggermente traballanti nelle sequenze più frenetiche, nel caso si optasse per la portabilità. Un passo decisamente in avanti rispetto alle prestazioni altalenanti della versione Wii U e dell'imbarazzante conversione su 3DS, sebbene la pulizia grafica in generale sia rimasta pressoché identica al passato e senza alcun miglioramento evidente. Come nota conclusiva, una piccola menzione d'onore va alla soundtrack del titolo, che propone tracce classiche e particolarmente conosciute della serie remixate in chiave rock.
I giocatori avranno infatti a disposizione tutti DLC rilasciati per Wii U e 3DS, oltre ai contenuti esclusivi pubblicati su Hyrule Warriors Legends ed un paio di costumi per Link e Zelda tratti da The Legend of Zelda: Breath of the Wild. In più, le prestazioni di Nintendo Switch, combinate alla sua natura ibrida, sono state in grado di donare giustizia al titolo con un framerate granitico e costante ai 60 per secondo in modalità dock e a 30 fps, leggermente traballanti nelle sequenze più frenetiche, nel caso si optasse per la portabilità. Un passo decisamente in avanti rispetto alle prestazioni altalenanti della versione Wii U e dell'imbarazzante conversione su 3DS, sebbene la pulizia grafica in generale sia rimasta pressoché identica al passato e senza alcun miglioramento evidente. Come nota conclusiva, una piccola menzione d'onore va alla soundtrack del titolo, che propone tracce classiche e particolarmente conosciute della serie remixate in chiave rock.
Esattamente come suggerisce il nome stesso, Hyrule Warriors Definitve Edition è la versione migliore per godersi questo inaspettato spin-off di The Legend of Zelda, offrendo un musou decisamente ben realizzato, ricolmo di fanservice per tutti gli appassionati della serie e, soprattutto, estremamente longevo grazie alla quantità di contenuti proposti. Purtroppo, se le aggiunte e la possibilità di giocarci ovunque tramite la natura ibrida di Switch sono un incentivo decisamente stuzzicante, il prezzo a cui è stata proposta questa rimasterizzazione potrebbe far storcere il naso anche ai fan più hardcore.