Essen 2018: anteprima di Newton e Monster Lands
I titoli più interessanti che potrete trovare alla prossima Essen
di Tacchan
Sottolineo anche questa volta che l'aspettativa che ho per i titoli sia frutto di gusti ed esigenze personali, per cui prendetele quel quello che è, ovvero un'espressione numerica di quanto credo potrà piacermi.
Newton
Newton è un nuovo gioco italiano prodotto da Nestore Mangone e Simone Luciani, autore che forse conoscerete per titoli come Tzolk'in, Lorenzo e i Viaggi di Marco Polo.
La plancia non ha un grosso impatto, ma è funzionale, è divisa in più settori e ognuna è guidata dalle sei carte iniziali che avrete in mano. Ogni turno ne dovrete giocare una che attiva una della 5 aree, con la sesta che è un jolly. Alla fine del 5° turno riprendete le carte in mano e reiniziate il piazzamento, tuttavia dovrete piazzare una delle vostre carte sotto la vostra plancia, di fatta perdendola, ma potenziando una delle vostre azioni.
Come ho accennato, giocando una delle carte, attiverete una delle aree che andrò ad elencare.
Lavoro: vi sarà utile principalmente per guadagnare denaro. Se riuscirete ad avanzare sufficientemente potrete sbloccare bonus e un obiettivo a fine partita. Più simboli lavoro avrete sulla vostra mappa, più avanzerete e più guadagnerete.
Viaggio: viaggiando potrete lasciare i vostri cubi in giro per la mappa e, qualora viaggaste molto, potrete fare punti. Anche in questo caso il movimento è dato dal numero di simboli movimento sulla vostra plancia. Molte città forniranno bonus, una un obiettivo per far punti a fine partita, altra servono in abbinamento con l’azione “studio”, che vedremo in seguito.
Sperimentazione: l’albero della conoscenza è pieno di ramificazioni e a inizio partita avrete a disposizione uno dei vostri allievi per percorrerli. Non potrete mai tornare indietro e cambiare strada, tuttavia avanzando conquisterete bonus, obiettivi e altri allievi, da instradare verso un nuovo ramo.
Lezione: in questa sezione imparerete e, ai fini pratici, potrete acquisire nuove carte, più potenti di quelle iniziali. Più simboli lezione avete, più potente sarà la carta che potrete sperare di ottenere.
Studio: si tratta della vostra plancia personale ed è, probabilmente, il cuore del gioco. E’ diviso in 3 righe e ognuna di queste ha vari simboli: quando giocate la carta dovrete soddisfare una delle condizioni richieste, per esempio avere un certo numero di libri o essere in una determinata città. Qualora finiste una riga o una colonna, vi assicurerete una rendita per il resto della partita. Per poter completare la seconda o la terza riga, dovete avere altrettanti simboli studio sulla vostra plancia.
I simboli li trovate sulla carte giocate, su tasselli che potete raccogliere sulle varie plance e, ed l’aspetto più interessante, sulle carte che a fine round deciderete di mettere sotto la vostra plancia.
La partita finisce dopo 5 round da 5 turni cadauno.
Nonostante una plancia che mi spaventa un po’, il gameplay pare molto lineare, fluido e semplice. Mi aspetto turni abbastanza rapidi e le 5 aree mi sembrano ben amalgamate dall’ingegnoso utilizzo delle carte. La parte di costruzione del vostro motore è fatta in modo diverso dal solito e risulta ingegnosa la sua commistione con la gestione della vostra mano di carte. Pur risultando forse un po’ freddo e un puro esercizio di meccaniche di gioco ben incastrate fra di loro, mi affascina. Sembra poter garantire un a buona profondità e obbligarvi a scelte dolorose, visto che sicuramente non potrete seguire tutte le strade possibili per fare punti.
Monster Lands
Monster Lands nasce da una campagna Kickstarter e risulta graficamente veramente accattivante. Riuscirà ad essere altrettanto divertente e coinvolgente?
Il gameplay adottato è quello del piazzamento lavoratori, che nel nostro caso sono rappresentati da alcuni dadi. Più che lavoratori si parla di eroi, visto che dovrete formare un party e andare a compiere missioni e a fermare il mostro che infesta una delle terre vicino alla cittadella e che, se non fermato, potrebbe anche arrivare alle mura e iniziare a fare danni.
Inizierete avendo un seguace e una certa reputazione, che potrà aumentare e calare a seconda delle vostre imprese. La reputazione è la chiave per poter assoldare nuovi eroi, visto che ognuno richiede la sua gloria e, tecnicamente, la somma delle gloria del vostro party non può essere superiore alla vostra reputazione.
I dadi sono di tre colori e i gialli vi saranno utili quando vorrete comprare nuove trappole, equipaggiamenti, pozioni oppure in taverna per reclutare nuovi eroi. La loro caratteristica è che sono dadi persuasione che vi garantiscono uno sconto e, se più bassi di quelli messi dal giocatore prima, lo sconto si somma al suo.
I dadi rossi e viola sono richiesti per svolgere le missioni e combattere il mostro. Una volta piazzati dovranno essere tirati. Potrete aiutarvi con le pozioni e le trappole, ma qualora andasse male i vostri eroi subiranno dei danni e potrebbero persino arrivare a morire. Il che non è sempre un male, visto che la gloria totale del vostro gruppo calerebbe e potreste facilmente assoldare un nuovo eroe, magari più forte.
Il gioco sembra divertente, graficamente è accattivante e sembra proporre un paio di meccaniche carine. Pare eccellente la fase di costruzione del vostro party, mentre non mi convince affatto la parte di risoluzione e scontro con i mostri, non essendo amante dei tiri di dadi. Nel complesso mi pare più apparenza che sostanza e non credo sarà uno di quelli che proverò ad Essen.
Fonti consultate: Boardgamegeek