Essen 2018: anteprima di Fertility e Silk
I titoli più interessanti che potrete trovare alla prossima Essen
di Tacchan
Sottolineo anche questa volta che l'aspettativa che ho per i titoli sia frutto di gusti ed esigenze personali, per cui prendetele quel quello che è, ovvero un'espressione numerica di quanto credo potrà piacermi.
Fertility
Fertility è un tile placement con derivazione dal domino dalle meccaniche semplici, che lo posizionano tra i giochi di peso medio/leggero.
Durante il proprio turno il giocatore deve piazzare uno dei propri 3 tasselli, che mostrano 2 lati con 2 delle 4 risorse disponibili, in modo che siano adiacenti ad almeno un tassello dello stesso tipo. Il giocatore guadagna risorse per ogni tassello confinante a risorse uguali a quelle che ha posizionato. Prende poi una risorsa bonus se copre alcuni tasselli deserto speciali, deserto che tra l’altro è l’unico tipo di terreno in cui si può costruire. Se riesce a formare un buco singolo circondato ha diritto o ad una risorsa a scelta, oppure a costruire uno dei suoi monumenti, che valgono punti a fine partita. Se il tassello è messo adiacente ad un capo di grano, il giocatore può aumentare il tracciato del grano, che da punti a fine partita, ma che può in caso di necessità essere usato anche come risorsa.
Dopo il posizionamento il giocatore può comprare un’attività da mettere nel suo quartiere, pagandola in risorse. Poi, se ha risorse rimaste, può distribuirle nelle attività che le richiedono che gli forniranno, una volta soddisfatte, punti a fine partita in vari modi. Tutte le risorse non usate vanno scartate a fine turno.
Il gioco prosegue in questo modo fintanto non ci sono più tasselli da cui rifornirsi, ogni giocatore fa un ultimo turno e si fanno i conteggi finali.
Fertility mi pare ben pensato, è uno di quei titoli che vorrei nella mia associazione perchè è immediato come concetto e comunque richiede un po’ di tattica e un pizzico di strategia. Non vi farà fondere il cervello, eppure credo che possa garantire soddisfazione e divertimento, si tratta alla fine di un puzzle che potrebbe essere intrigante.
Silk
Silk è il classico esempio di un gioco dove la presentazione fa la differenza: non lo avrei mai e poi mai notato senza le sue illustrazioni che mi ricordano Nausicaa e la Valle dei Venti. Ai fini pratici, levando il contorno e la magia con cui è presentato, è un gioco in c’è un pastore, il suo cane, delle pecore, dei recinti, delle stalle e un lupo che se le vuole mangiare.
La mappa di gioco è composta da una serie di tasselli con terreni di vario tipo, più o meno ricchi di vegetazione. Su questi i giocatori posizionano ad inizio partita dei silkworm/pecore, un pastore, un mastiff/cane pastore e un ookami/lupo. Ogni giocatore più inoltre costruire una stalla/nido, da cui potrà far spuntare nuovi silkworm/pecore.
Nel proprio turno ogni giocatore posiziona un nuovo silkworm/pecora seguendo le seguenti regole:
- il territorio non può mai avere più di 3 silkworm;
- il territorio deve avere già un altro silkworm del giocatore;
- oppure deve essere confinante ad un proprio nido.
Fatto questo il giocatore tira 2 dadi e ne sceglie 1 per svolgere una delle sei opzioni possibili, a seconda dell faccia del vostro dado:
1) aggiungere un silkworm
2) muovere il pastore o il cane.
3) costruire muri/recinti
4) costruire un nido/stalla
5) sfruttare il terreno (girandolo) e i propri vermi per punti
6) muovere l’ookami/lupo
L’obiettivo finale è quello di costruire zone recintate in cui si ha la supremazia e si hanno tanti silkworm all’interno, collegare i propri nidi tramite muri ed evitare di farsi mangiare troppi silkworm.
Durante il movimento ci sono delle cose da tenere conto:
- il pastore può spingere i silkworm e il suo cane
- il cane spinge i silkworm e scaccia l’ookami
- l’ookami si mangia i silkworm e spaventa/spinge il pastore
E’ possibile si possano verificare una serie di movimenti a catena ed è il giocatore di turno a decidere come sbrogliare la situazione.
Silk è un gioco astratto in cui la vera differenza la fa il grande lavoro di ambientazione che gli dona un tocco di magia che altrimenti probabilmente non avrebbe. Tralasciando la grafica sembra poter scorrere in modo fluido e garantire del divertimento. Certo, la scelta di fare tirare i due dadi per fare l’azione, è un azzardo non da poco: se è vero che si possono spendere punti per aggiustare il risultato, è anche vero che potreste spendere i punti che fanno la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Carina la possibilità di spingere a catena gli altri personaggi sulla mappa, con delle gerarchie che vi obbligano a prestare attenzione alla situazione globale. Non sono convinto al 100%, ma il gioco potrebbe in effetti funzionare.
Fonti consultate: Boardgamegeek