Life is Strange 2 - Recensione (secondo episodio di 5)
Dontnod ha il difficile compito di creare un brand e ripetere il successo di critica e di pubblico del primo titolo, ma il primo episodio non ha avuto l'eco atteso. Come sarà questa seconda parte?
di Zelgadis
Questa scelta ha fatto insorgere i fan che hanno protestato molto e potrebbe portare i produttori a tornare sui loro passi anche se finora, al momento della recensione, non è avvenuto.
Sono passate diverse settimane dai fatti del primo episodio e Sean e Daniel, con l'aggiunta della cagnolina Funghetto, sono riusciti a trovare una casa abbandonata nella foresta come riparo temporaneo. Daniel ha imparato a controllare il suo potere e lo allena tutte i giorni coadiuvato dal fratello, tuttavia le sue condizioni di salute peggiorano per via del freddo e della scarsa alimentazione. I due decidono quindi di raggiungere la casa dei nonni materni.
Rules ovvero "Regole" è il titolo di questo secondo episodio. Daniel comincia ad essere sempre più consapevole e in controllo del proprio potere, e il giocatore, nei panni del fratello Sean è chiamato a scegliere queste regole con i suoi insegnamenti e il suo esempio. Daniel da canto suo, in base alle scelte del giocatore, sceglierà liberamente se seguire i consigli di Sean o agire di sua iniziativa.
Per quanto quindi, il gioco ci metta nei panni di un personaggio senza alcun potere, le scelte compiute andranno ad influenzare pesantemente il corso della storia.
In alcuni casi il gioco appare un po' punitivo con alcune scelte che sembrano ovvie, ma la vita è strana, ricordate cosa accadeva se eri gentile e cercavi di aiutare Victoria nel primo Life is Strange?
Premesso questo, seppure alcune scelte morali poi vanno pesantemente a ricadere sulla vita di altri personaggi, un po' come accadeva nel primo Life is Strange, l'ossatura della trama rimane e alcuni eventi accadono indipendentemente dalle scelte fatte.
Ecco, forse se ci si aspetta una serie di diramazioni alla Detroit Became Human, si rimarrà un po' delusi: alcune scelte hanno sì conseguenze anche gravi, ma molte volte siamo più di fronte a dilemmi etico-morali che sulle modalità d'azione.
Certo è un po' frustrante vedere che alcune scelte non hanno impatto sulla storia o servono a giustificare in modo fittizio determinati eventi che accadono indipendentemente (ad esempio se usi il computer o il telefono dei nonni, la polizia viene a cercarti a casa e il tutto viene giustificato in questo modo, ma anche se non lo fai, arriva lo stesso perché così deve andare avanti la trama), ma la forza del gioco non è nell'interattività, ma nella storia narrata. Possiamo pensare al sistema di scelte e conseguenza come ad un modo per riuscire a immergerti di più nella storia e nei protagonisti.
Questo secondo episodio, oltre che sequel diretto del primo, è anche sequel di The Awesome Adventures of Captain Spirit, tanto che, se non l'avete fatto, è fortemente consigliato giocare questo gioco (gratuito) prima si addentrarsi nel secondo episodio di Life is Strange 2.
Se avete già letto la recensione del primo episodio, il giudizio rimane invariato con pregi e difetti. Ho l'impressione che Dontnod si sia sforzata molto nel caratterizzare bene il rapporto tra Sean e Daniel. Daniel compie scelte di sua iniziativa in base a quello che il fratello ha saputo insegnargli con le sue parole e con le sue azioni e può anche decidere di ignorare le indicazioni di Daniel e quindi del giocatore di sua iniziativa. Vedremo in seguito se questa tendenza sarà confermata o meno. Per ora direi che voto, pregi e difetti restano in linea con il primo episodio.