Sword Art Online Alicization Lycoris - Recensione

L'Alicization arc arriva sulle nostre console

di Klarth Curtiss

Non è un segreto che la saga di Sword Art Online sia una delle più floride e popolari prodotte dalla terra nipponica, tante sono state le serie dell'anime quante le trasposizioni videoludiche negli anni e dopo aver reso giocabile l'universo di Gun Gale Online stavolta è toccato al più recente arco narrativo con Alicization Lycoris, avrà mantenuto la qualità degli altri titoli?

sao alicization

La trama di Alicization Lycoris si apre verso la metà della serie, con la battaglia tra Kirito e Quinella che funge da (alquanto striminzito) tutorial per il sistema di combattimento, per poi fare un passo indietro e ritornare all'inizio dell'anime, all'incontro tra il nostro protagonista ed Eugeo, da qui in poi la trama ricalca fedelmente quella della serie animata, fino a quando non arriva ad un divario legato soprattutto ad un nuovo personaggio, Medina Orthinatos, che si rivelerà cruciale per i fatti del gioco, così come i fiori che danno il nome al titolo, che secondo l'immaginario giapponese significano tristi ricordi.
 
combat system

Dopo una fin troppo lunga sezione introduttiva (che ci porterà via circa 5 ore), dove verremo istruiti nelle basi del combattimento di squadra, completamento delle missioni e sistema di sviluppo del personaggio, potremmo finalmente creare il nostro avatar, esattamente come nei precedenti capitoli il livello di personalizzazione si presenta vastissimo ed i fan più dedicati ci passeranno ben più di qualche minuto; a livello di gameplay il gioco si discosta dai capitoli precedenti, diventando un action rpg a tutti gli effetti, con il tasto quadrato potremo infatti eseguire combo basiche, con il cerchio parare e, tenendo premuto R1, accedere al nostro roster di tecniche speciali, inoltre utilizzando i grilletti avremo la possibilità di passare da un membro del party all'altro, nuova feature molto apprezzata che ci consentirà di eseguire tattiche di squadra molto più complesse, a fronte di questa nuova ritrovata libertà tuttavia dispiace come proprio questo nuovo sistema di combattimento si presenti estremamente legnoso, i personaggi infatti una volta ingaggiato un attacco non potranno minimamente muoversi fino a quando l'animazione non sarà totalmente completa e nel caso dovessimo essere sbalzati in aria da un attacco nemico dovremo sottostare ad un'animazione di caduta alquanto innaturale e lenta, cosa che spesso ci condannerà ad essere bloccati in aria per qualche secondo, in particolare contro i boss.
Il sistema di sviluppo dei personaggi è stato visivamente revisionato ed adesso ricorda da vicino la sferografia di Final Fantasy X, con abilità attive legate a ciascun tipo di arma da sbloccare su un'enorme griglia e, al fronte dello sblocco di alcune di esse, l'attivazione di abilità passive che miglioreranno i nostri parametri ulteriormente.
 
special attack

Sul fronte tecnico il titolo ci ha lasciato piuttosto amareggiati, se da un lato è vero che tra tutti i giochi legati al franchise di SAO questo si presenta come quello più bello visivamente e con il livello di dettaglio più alto per i modelli poligonali dei personaggi, purtroppo presenta un framerate davvero instabile, che mantiene a stento i 30fps e durante la maggior parte del tempo casca clamorosamente al di sotto anche solo con pochi edifici su schermo, per non parlare di altre assurdità come il fatto che i personaggi possano passare attraverso NPC e piccole strutture come sedie o barili senza alcun problema.
La durata non si discosta troppo dai suoi titoli fratelli, arrivando a circa 70 ore tirando dritti per la storia principale ed arrivando tranquillamente ad un centinaio se ci si dedica alle numerose subquest ed al multiplayer a quattro giocatori.
 
Sword Art Online: Alicization Lycoris renderà sicuramente felici i fan più accaniti del brand (e probabilmente solo loro, vista la dose di conoscenza necessaria per godersi il titolo appieno) che potranno sostanzialmente rivivere la storia dell'arco narrativo di maggior successo della serie, a fronte di queste premesse tuttavia è un peccato constatare come il gioco sia piagato da problemi tecnici e di gameplay che non gli consentono di elevarsi più di tanto rispetto agli altri titoli del franchise.


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