Atelier Ryza 2 - Anteprima

L'anno scorso la saga Atelier ha aggiunto una nuova protagonista alla sua ormai decennaria serie, Risalin Stout detta anche Ryza, in un capitolo che snelliva molte meccaniche ormai vecchie per proporsi a giocatori nuovi e navigati, con una trama che ancora una volta lo faceva apparire come una favola; l'uscita del secondo capitolo, intitolato The Lost Legends and The Secret Fairy è prevista per fine gennaio, tuttavia noi abbiamo avuto la possibilità di provare la prima parte della storia per circa un mese ed oggi vi raccontiamo le nostre impressioni

 

La trama alla base di Atelier Ryza 2, non si discosta troppo dalle atmosfere del primo capitolo, diventata ormai un'alchimista provetta, Ryza continua la sua attività nel piccolo villaggio natio sull'isola di Kurken, che tuttavia risulta alquanto limitante per i suoi studi, non passa molto tuttavia prima che riceva una lettera dal suo amico d'infanzia Tao Mongarten che la invita a trasferirsi nella capitale, sia per ampliare i suoi studi sia per aiutarlo ad esaminare delle rovine, l'invito casca a fagiolo, in quanto, prima di partire, il capo del villaggio Moritz Brunnen affida alla ragazza un misterioso uovo, del quale tuttavia neanche lei riesce a capire la provenienza; arrivata alla capitale e dopo aver deciso di trasferirsi totalmente lì, Ryza inizia ad esplorare le rovine, con l'aiuto di nuove e vecchie conoscenze, facendo delle scoperte che poco a poco daranno il via ad una nuova avventura.
 

Il gameplay alla base del titolo rimane quasi totalmente invariato rispetto al primo capitolo, muovendoci per le ambientazioni raccogliendo materiali alchemici ed entrando in battaglia ogni qual volta si entra in contatto con i nemici, con un sistema estremamente simile a quello dei vecchi Final Fantasy, che prevede lo svolgimento dell'azione in tempo reale (senza tuttavia possibilità di muoversi direttamente) ma necessita del riempimento di una barra prima di poter eseguire un'azione, colpendo il nemico con attacchi base accumuleremo punti che ci permetteranno di scatenare tecniche speciali, inoltre, esattamente come nel primo capitolo, i nostri compagni ci chiederanno spesso di eseguire una determinata un'azione che, se portata a compimento, ci permetterà di scatenare un'attacco in combo con lui; due piccole aggiunte sono state tuttavia fatte al gameplay, la prima per quanto riguarda le ricette alchemiche, la seconda risiede nel cosiddetto Item Rush, nonostante le basi dell'alchimia infatti rimangano le stesse del precedente capitolo, ossia mescolare ingredienti per ottenere nuovi oggetti con proprietà e qualità diverse, stavolta lo sblocco delle ricette (la base per crearli) sarà delegato ad un apposito menù, dove potremo spendere SP per apprenderle, questi ultimi, molto banalmente, si accumuleranno utilizzando gli oggetti in battaglia e creandoli; l'item rush è invece una meccanica innovativa che ci permetterà di concatenare l'uso di più oggetti, siano essi difensivi oppure offensivi, al costo di specifici punti accumulabili in battaglia.
 

Sotto l'aspetto tecnico il gioco si è dimostrato impeccabile, lo abbiamo provato su un pc di configurazione medio-alta a settaggi massimi  ed è sempre rimasto fluido oltre i 60fps, con una grafica che appare ancora più vivida e colorata del primo capitolo e modelli dei personaggi ancora più rifiniti, è un peccato non averne potuto godere nel modo migliore in quanto la prova non supportava il formato 1920x1080; i caricamenti si sono rivelati molto veloci e la colonna sonora adatta ad ogni occasione, specialmente nel rinnovato tema di battaglia, che con i suoi toni briosi non ci ha stancato neanche un po' per tutta la durata della prova.