Monster Hunter Stories 2 - Recensione

Svela il mistero che si cela dietro il Rathalos dalle ali della rovina!

di Mistral

Si tratta di un anno fortunato per tutti gli appassionati del mondo di Monster Hunter della Capcom. Dopo il bestseller Monster Hunter Rise, il 9 luglio è uscito per Nintendo Switch, PC e Playstation 4 il secondo capitolo di Monster Hunter Stories. Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin, un gioco capace di prendere tutte le buone idee del precentente e di migliorarle! Ma vediamo assieme una panoramica di questa nuova avventura "mostruosa".
 
Monster Hunter Stories 2 - Recensione

Nel 2017 uscì per 3DS il primo Monster Hunter Stories: si trattava di uno spin-off della serie principale della Capcom, dove al centro dell'azione non si trovava più la caccia agli enormi e pericolosi mostri, ma l'amicizia tra Rider e Monstie (dall'unione di "Monster" e "Bestie", "migliori amici"). Il primo titolo offriva tutte le caratteristiche poi presenti nel nuovo gioco: uova da recuperare nelle tane, mostri da allenare, un sistema di combattimento a turni e una predilezione per la storia e lo sviluppo dei personaggi. Il capitolo per 3DS ebbe abbastanza successo, anche se le sue caratteristiche, più simili a un gioco di Pokémon o a Yokai Watch, lo avevano allontanato dallo sguardo dei fan storici della saga. Monster Hunter Stories 2 ha preso a piene mani l'eredità del titolo precedente, migliorandolo però sotto tutti i punti di vista, rendendo l'esperienza di gioco meno monotona e più entusiasmante. 
 
La bella Kanya senpai e il nostro protagonista

Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin è ambientato in un mondo dove mostri e Rider vivono in armonia: a differenza degli Hunter, i Rider allevano i mostri e se ne prendono cura, utilizzando le loro abilità per la vita quotidiana. È necessario dire che non serve aver giocato al primo capitolo per comprendere e apprezzare la storia del secondo: ci sono numerosi riferimenti e personaggi che ritornano cresciuti, dando idea che il gioco si collochi a pochi anni di distanza dal precedente, ma c'è una sorta di "alone dell'oblio" che circonda il protagonista del primo, che verrà nominato molto poco e le cui azioni conteranno ancor meno (e avevamo pure salvato il mondo da soli!). Il gioco inizia con il vostro protagonista, ampiamente personalizzabile, che vive in un villaggio tropicale ed è un Rider alle prime armi. Durante l'addestramento, a opera della bella Kayna, misteriosi fenomeni luminosi e l'improvvisa scomparsa dei Rathalos, avvertiranno il capo villaggio che qualcosa di terribile sta per accadere. La giovane Ena, arrivata nel villaggio per comprendere la causa della luce che fa impazzire i mostri, vi affida un uovo di Rathalos, l'unico uovo del protettore dell'isola. La misteriosa ragazza conosceva Red, il nonno del protagonista: un eroe troppo vecchio per essere il protagonista del primo capitolo, ma con lo stesso livello di eroicità e un fedele Rathalos rosso al suo fianco. Inizia così il vostro viaggio alla ricerca delle origini delle misteriose luci, al fianco di nuovi alleati e vecchie conoscenze, ma soprattutto con l'aiuto del vostro piccolo Ratha e del Felyne Navirou, il vostro adorabile compagno fin dal primo capitolo. Il doppiaggio dei personaggi, disponibile in inglese o nell'originale giapponese, è di alto livello, anche se Navirou suona troppo femminile in originale, mentre in inglese sembra di viaggiare con Topolino al proprio fianco. Non è stata mantenuta la lingua inventata del primo, forse per rendere più immersiva l'esperienza di gioco. Il vostro protagonista è completamente muto, scelta non proprio azzeccata: in molte cut-scene sembra avere dei veri e propri problemi comportamentali, soprattutto quando si mette ad accarezzare i Felyne in completo silenzio. 
 
Il piccolo Ratha appena nato

Il gameplay è forse una delle parti più belle del gioco. Con la vostra fedele squadra di Monstie, ingaggerete delle battaglie con i mostri visibili sulla mappa, e lo scontro inizierà con una visuale in pieno stile RPG. Mentre nel vecchio capitolo a combattere eravate sempre voi e il vostro mostro, in Monster Hunter Stories 2 degli alleati si uniranno a voi nel corso della storia, movimentando così l'azione e la tipologia di combo. Non si tratta però di un azione a turni statica: il meccanismo è legato al sistema di carta-sasso-forbice, dove i mostri di tipo verde battono i blu, ma vengono battuti dai rossi e viceversa. Sfruttando queste debolezze e potendo cambiare armi e mostri durante la battaglia, l'adattabilità ad ogni situazione è garantita. Anzi, a differenza del vecchio gioco, anche gli attacchi dei nemici seguono schemi più precisi e sono più prevedibili (ma mai abbastanza!). Vincendo dei mini duelli, aumenterà la barra di affinità col mostro, utilizzabile per skill speciali o temibili mosse finali.
 
Monster Hunter Stories 2 - Recensione


Si tratta di un gameplay che non stanca e anche nel caso di farming di una singola specie di mostro, non porta mai alla noia o alla frustrazione. Tre diverse velocità permettono inoltre di alleggerire alcuni scontri più facili. Le battaglie coi boss sono abbastanza impegnative, soprattutto quelle con mostri rari, ma una buona strategia è sempre a portata di mano. Un'utile aggiunta è la vittoria automatica per i mostri di livello molto più basso: premere due tasti basterà a terminare immediatamente l'incontro, ottenendo il massimo dei punti e oggetti. Grazie alle parti di mostro ottenute in battaglia potrete forgiare armi e armature, in classico stile Monster Hunter! Ogni pezzo di equipaggiamento potrà essere potenziato per tre volte, per aumentarne statistiche e abilità. Per ottenere materiali da crafting specifici, sarà necessario sfruttare le debolezze per rompere delle parti del mostro durante le battaglie, diminuendone così anche la capacità offensiva.
 
Gli eroi si preparano alla battaglia

L'esplorazione della mappa e delle tane dei mostri è un altro lato molto soddisfacente: in sella al vostro mostro preferito, che sia un Rathalos, un Diablos o quell'orribile scherzo della natura del Kecha Waka, correrete per praterie, aree innevate e spiagge tropicali, cercando risorse da raccogliere e scrutando l'orizzonte alla ricerca di tane dorate. Le tane dei mostri hanno, infatti, un ruolo molto importante: all'interno vi si celano preziose uova che potrete rubare e far schiudere, rivelando mostri più o meno adorabili. Nel primo capitolo, ogni specie di mostro aveva un range di 4 uova, senza però una logica o una chiara distinzione a parte il pattern di base. Per essere sicuri di avere tra le mani l'uovo giusto era necessario consultare spesso delle guide, ma questo problema è stato risolto in questo gioco. Ogni specie ha un solo tipo di uovo, presente nella guida ai Monstie, garantendo così meno fatica nella ricerca del vostro mostro preferito. Le tane sono di tre tipi: quelle color roccia sono normali, le dorate possono contenere uova di mostri rari o con geni migliori e le "everden" che non cambiano mai di posizione, ma contengono più tesori al loro interno. I paesaggi di Monster Hunter Stories 2 sono molto belli e soprattutto gli effetti della luce e del cielo, a scelta tra pomeriggio o sera, sono molto suggestivi. L'unica pecca sono le architetture dei dungeon e delle tane, spesso un po' monotoni e spogli, dove è molto facile perdere l'orientamento.
 
La varietà delle uova di mostro

I mostri ottenuti dalle uova hanno dei geni di tipo differente a seconda del peso e dell'odore del singolo uovo (in questo vi aiuterà Navirou). Durante la storia verrete a conoscenza dell'antico "Rite of Channeling". Si tratta di un sistema di fusione dei mostri per poter passare delle abilità e dei geni. Vi potrete quindi sbizzarrire, attribuendo skill completamente nuove a certe creature oppure potenziando abilità già presenti (fino a due volte la stessa). Mentre nel primo capitolo, il Rito era utile principalmente nei dungeon di fine gioco, in Monster Hunter Stories 2 fin da subito vi ritroverete a cercare abilità adatte ai vostri mostri preferiti, scartando mostri inutilizzabili e liberando lo spazio delle stalle per nuove uova. I Monstie collezionabili sono più di 100, tutti con abilità e caratteristiche uniche. Si tratta di un ottimo modo per i neofiti della saga per conoscere il vasto mondo di Monster Hunter e per gli appassionati per creare la loro squadra del cuore.
 
 
Monster Hunter 2: Wings of Ruin si presenta come un ottimo GDR, adatto sia agli appassionati della saga Capcom, sia ai neofiti che vogliono avvicinarsi al suo complesso universo. Il sistema di combattimento è additivo, e tra le missioni principali, quelle secondarie e l'allevamento dei Monstie garantisce molte ore di divertimento assicurato. La storia è molto interessante, piena di personaggi ben caratterizzati e ottimamente doppiati in giapponese e inglese (ma è presente la localizzazione in italiano per i testi). Non occorre aver giocato al primo capitolo, anche se la storia è una sorta di sequel con alcuni personaggi ed eventi in comune. Collezionare tutte le creature vi terrà impegnati, ma soprattutto scegliere la vostra squadra preferita sarà la missione più ardua, visto che tutti i Monstie sono versatili e adorabili! Siete pronti ad affrontare la nefasta profezia, che narra di un Rathalos dalle ali nere che porterà l'oscurita sul mondo?


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