In Sound Mind - Recensione
La nostra mente può essere un posto pericoloso
di Klarth Curtiss
La salute di una persona si sa non è un fattore da sottovalutare, tuttavia oggigiorno si tende a dare più importanza al benessere fisico che a quello mentale, ma cosa succede quando i dubbi che ci attanagliano prendono il sopravvento su di noi? Proprio queste sono le premesse di In Sound Mind, titolo horror sviluppato da We Create Stuff e pubblicato da Modus Games, un'interessante avventura che mette a nudo tutti gli aspetti della mente umana, ma ci avrà convinto pienamente?
La trama di In Sound Mind ci mette nei panni dello psicologo Desmond Wales, risvegliatosi misteriosamente nel seminterrato del suo palazzo senza memorie di come ci sia finito; dopo aver appurato che l'intero stabile è apparentemente disabitato, il nostro strizzacervelli riceve una chiamata da un misterioso stalker che lo lascia senza parole: "Sai cos'hai fatto ai tuoi pazienti? Esatto, li hai uccisi!", la figura misteriosa afferma infatti di conoscerci e di sapere che la nostra terapia nei confronti di quattro pazienti non abbia sortito effetti positivi, portandoli alla follia e, inevitabilmente, al suicidio; tuttavia Desmond crede che dietro alle loro scomparse possa esserci molto di più che un semplice malessere mentale e tramite le audio-cassette delle loro sedute il terapeuta entrerà nei loro ricordi con l'obiettivo di dare pace alle loro menti tormentate.
Il gameplay alla base del titolo si divide prevalentemente in due sezioni: durante gli intermezzi tra un capitolo e l'altro esploreremo lo stabile di Wales alla ricerca della prossima cassetta e di oggetti utili all'esplorazione, siano essi maschere antigas o nuove bocche da fuoco, tuttavia il fulcro del gameplay arriverà una volta inserita la cassetta nel registratore; dopo aver percorso un breve tratto dove potremo ascoltare le registrazioni delle sedute tra Desmond ed il paziente, arriveremo nella rappresentazione della mente di quest'ultimo, dove dovremo risolvere una serie di enigmi per arrivare fino al nocciolo del malessere, tuttavia l'esplorazione sarà tutt'altro che semplice, dato che saremo costantemente nel mirino della rappresentazione della psiche del paziente, di strani esseri d'ombra che pattuglieranno le varie aree e, soprattutto, del nostro misterioso stalker, un uomo con il volto sfigurato e vestito in impermeabile giallo, che non perderà occasione di farci saltare dalla sedia comparendo alle nostre spalle quando meno ce lo aspettiamo oppure di chiamarci tramite il telefono più vicino per rivangare i nostri peccati nei confronti del paziente; il tutto fortunatamente scorre in modo liscio ed omogeneo.
Se dal punto di vista della storia siamo su ottimi livelli, lo stesso non si può dire per la progressione del gameplay: se infatti il primo stage ci lascerà delle ottime impressioni, principalmente perché saremo sprovvisti di metodi per difenderci, cosa che ci porterà a ponderare con cautela ogni passo, lo stesso non si può dire dei successivi, che prenderanno sempre di più un'inspiegabile piega a a metà tra l'action e lo sparatutto, complici anche le bocche da fuoco che potremo reperire e le numerose munizioni che troveremo sparse in giro; nota dolente per quanto le performance tecniche, abbiamo testato il titolo in versione Playstation 5 e bastavano pochi effetti di luce o nebbia (molto presenti in tutti il gioco) in più su schermo per mettere in crisi il framerate sbloccato e farlo cascare anche sotto i 20fps, risultato assolutamente non accettabile viste le specifiche dell'ammiraglia Sony, buona la durata che si attesta su poco più di 10 ore; piccola nota finale per la colonna sonora, composta dal DJ The Living Tombstone, che presenta tracce azzeccate per ogni situazione.
Non indoreremo la pillola, In Sound Mind è stato un titolo difficile da recensire: per quanto il gioco presenti infatti un'ottima componente narrativa, la deriva shooter ed il prezzo a cui viene proposto ci rendono restii a consigliarlo, specialmente nelle versioni console che soffrono di alcuni problemi tecnici, tuttavia se deciderete di gettarvi nell'avventura di We Create Stuff, nel complesso non rimarrete delusi.