La carenza di chip colpisce anche Nintendo Switch
Anche l'ibrida della casa di Kyoto ha subito un taglio della produzione
di Mozza
Uno degli argomenti più chiacchierati negli ultimi 2 anni è la carenza di chip, questa è dovuta alla situazione mondiale e ha comportato una riduzione della produzione di qualsiasi dispositivo tecnologico. Gli appassionati di videogiochi se ne possono già rendere conto dalla difficoltà di riuscire ad acquistare una PlayStation 5, una Xbox Series X|S o una nuova scheda video, che hanno generato il fenomeno degli scalper con prezzi arrivati alle stelle, ma in realtà ha influito in tutti i settori quindi dall'automotive fino ai device di qualsiasi natura.
Nikkei Asia segnala che anche Nintendo Switch è stata vittima di questo problema. Dopo un anno fiscale 2020 con il record di vendite, ben 28,83 milioni di pezzi, nel successivo è prevista una netta riduzione della produzione nonostante il recente lancio del modello con schermo oled. Per l'anno fiscale 2021, che finirà il 31 marzo 2022, la casa di Kyoto non riuscirà ad assemblare i 30 milioni di pezzi ipotizzati, con aspettative di vendite per 25,5 milioni di unità, ma il dato dovrebbe scendere fino a poco più di 24 milioni di console. Shuntaro Furukawa, presidente di Nintendo, ha dichiarato che la richiesta di console da parte dei negozianti e dei clienti è ancora alta, soprattutto in Giappone, ma purtroppo la compagnia non riesce a stare dietro alla produzione come vorrebbe proprio a causa della carenza di componenti.
Voi avete riscontrato problemi per acquistare le console nel corso dell'anno? Fatecelo sapere nei commenti.