Tsutomu Yamazaki è un volto importante della cinematografia giapponese, che nasce a Matsudo (Chiba) il 2 dicembre 1936. Inizia la sua carriera intorno ai 19 anni, dopo esser stato notato dal regista Masaki Kobayashi che nell'alto e attraente commesso di un negozio intravede le potenzialità per farlo diventare uno dei volti dei suoi film. Nel corso dell'effervescente mondo del cinema nipponico degli anni cinquanta e sessanta, si costruisce una carriera da attore di film storici dedicati al mondo dei samurai, senza disdegnare numerosi ruoli in film ambientati nel Giappone più moderno. Appare molto spesso in ruoli di comprimario che di protagonista. Due sono i registi principali da cui viene diretto in questi anni, ovvero lo stesso Masaki Kobayashi, che lo vuole protagonista della sua monumentale trilogia: "Ningen no joken"(Nessun amore è più grande") ed Akira Kurosawa con il quale aveva esordito ricoprendo una particina nel famoso "I Sette Samurai". In quegli anni la sua fama lo porta a rivaleggiare con lo stesso Toshiro Mifune, attore icona del regista Kurosawa. I due si affrontano personalmente in "Yojinbo" (La Sfida del Samurai") del 1961, in un periodo in cui spesso nei film di samurai si utilizzano katane vere ed affilate.
Dopo i noti screzi fra Mifune e Kurosawa, il geniale regista nipponico si rivolge proprio a Tsutomu Yamazaki per affidargli ruoli fondamentali in "Kagemusha: l'Ombra del Guerriero", e "Ran" (1985). Le sue interpretazioni contribuiscono al successo dei due film, veri classici della cinematografia.
Fra gli altri film ricordiamo anche "Tengoku to jigoku" (Anatomia di un rapimento) del 1963, sempre di Kurosawa su soggetto di Ed McBain, dove interpreta il capo Detective Tokura e nel 1970 Zatoichi abare-himatsuri, capostipite di una fortunata serie di film con protagonista lo spadaccino cieco, Ichi. L'attore più volte ha ricoperto una parte nelle successive rivisitazioni.
Dopo il periodo d'oro degli anni sessanta, settanta ed ottanta, la sua carriera si evolve in altre direzioni, mentre l'attore va approfondendo e migliorandosi nelle sue qualità di interprete, mai rescindendo però il legame con i film storici. Complessivamente ha sinora interpretato un ruolo in oltre 163 opere, cinematografiche o televisive, e risulta tuttora attivo.
Yamazaki non disdegna neppure ruoli di doppiatore, quali nel film Belladonna e ne "La storia della principessa splendente. Fra i film più recenti citiamo il celeberrimo Departures, Oscar al miglior film in lingua straniera nel 2009 a Los Angeles, Kamui Gaiden ispirato all'opera di sanpei Shirato, in cui svolge il ruolo di narratore, Space Battleship Yamato (2010), Shield of Straw - Proteggi l'assassino di Takashi Miike, L'Immortale del 2017, e The Long Good-Bye del 2019, film drammatico a sfondo familiare nel quale si affronta il tema amaro dell'Alzheimer.
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