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Nei tempi antichi, molto tempo fa, per ritrovare la sua amata figlia scomparsa, il divino Imperatore di Giada aprì le porte del paradiso, consentendo una connessione diretta tra cielo e terra. Ciò fu fatto affinché i mortali degni potessero appellarsi all'Imperatore di Giada e ottenere poteri divini, per aiutarli nella ricerca della figlia scomparsa. Tuttavia, questo dono venne sfruttato, causando il caos nel regno mortale. La tribù dei Nove Li divenne un culto che adorava i demoni e praticava l'occulto, allontanandosi dalle attività del regno mortale. Le forze del male sono emerse all’improvviso, incitando guerre in tutto il continente, condannando le persone a una vita di paure e sofferenze.

L'imperatore Zhuanxu temeva che il demone Chiyou avrebbe devastato ancora una volta il regno mortale. Limitato dalle sue stesse capacità, cercò l'aiuto della Regina di Huaxu, che una volta aiutò Xuanyuan, l'Imperatore Giallo, a scacciare l'Altromondo con la Campana di Donghuang. Sia Fuxi che Nuwa, i figli della regina di Huaxu, aiutarono anche l'imperatore Zhuanxu a convincere la regina, poiché anche loro non potevano sopportare di vedere le persone soffrire ancora a lungo. Alla fine, le porte del paradiso furono finalmente sigillate grazie alla combinazione dei poteri degli Artefatti Divini. Da allora, nessun mortale è stato in grado di ascendere, né gli dei sono stati in grado di discendere a piacimento. Questo incidente fu successivamente registrato nella storia come “Juedi Tiantong”.