Oggi siamo qui riuniti in questa recensione per piangere una terribile dipartita, è stata notizia infatti dello scorso mese quella del licenziamento di massa da parte di Riot Games e ciò ha portato ad un ridimensionamento dei piani dell'azienda, tra cui la chiusura definitiva della succursale Riot Forge, che ci ha regalato molte avventure single player in collaborazione con sviluppatori indie per ampliare l'universo di gioco, fortunatamente la branca ha deciso di andarsene con il botto e, proprio per questo motivo, prima di chiudere i battenti ha voluto rilasciare un ultimo prodotto, ossia Bandle Tale: A League of Legends Story; sviluppato insieme ai ragazzi di Lazy Bear Games (già autori dell'apprezzatissimo e surreale gestionale Graveyard Keeper) il titolo punta a catapultarci nel magico mondo dei piccoli Yordle, ma sarà stato un addio degno della compagnia? Ve ne parliamo nella nostra recensione
La premessa narrativa di Bandle Tale nonostante il genere di appartenenza risulta ben riuscita ed interessante: dopo aver creato il nostro personalissimo Yordle da un rapido editor (novità assoluta per le produzioni della compagnia che ci hanno sempre messo nei panni di campioni già conosciuti) verremo catapultati, senza troppa sorpresa, a Bandle City, la città di appartenenza dei piccoli esserini pelosi di cui facciamo parte, nello specifico ci ritroveremo nella succursale di Gomitopoli che, come si può intuire dal nome, fa del lavoro a maglia il suo punto di forza; in città sono molto famose le feste del popolare Yordle Ozzy ma il nostro maestro di uncinetto per qualche ragione ci ha sempre proibito di prenderne parte, tuttavia noi ci sentiamo ormai yordle cresciuti e maturi dopo il nostro apprendistato di ben 101 anni ed insieme alla nostra cara amica Clover ignoreremo gli avvertimenti del vecchietto e ci daremo alla pazza gioia, durante il party però qualcosa va storto ed uno dei tanti portali che connettono le varie regioni del mondo dei nostri piccoli amici andrà in sovraccarico, causando la separazione di tutte le regioni di Bandle City ma, soprattutto, risucchiando e facendo sparire nel nulla la nostra amica; con ago e filo nella cruna e tanta buona volontà sarà nostro compito rimediare al pasticcio e riportare l'armonia che caratterizza la regione.
Discostandosi molto dal gameplay action e con focus sulla narrativa delle altre produzioni Riot Forge, Bandle Tale si propone come un cosiddetto "cozy game", un life sim dal ritmo compassato che fa del crafting il suo punto di forza: per proseguire nelle missioni della trama dovremo infatti completare dei piccoli sotto obiettivi legati alla creazione di particolari oggetti, nel mondo di gioco è possibile interagire con tantissimi punti di interesse per raccogliere risorse dedite alla realizzazione di oggetti più complessi, ma le possibilità inizieranno ad ampliarsi davvero quando acquisiremo i primi tappeti, una volta srotolati vicino alle abitazioni questi ci permetteranno infatti di costruire su di essi oggetti specifici a determinati scopi, ecco dunque che per dare una festa sarà necessario srotolare un tappeto per creare un tavolo da banchetto ed un forno mentre per la creazione ne servirà uno atto alla lavorazione delle risorse, spesso inoltre capiterà di srotolare più tappeti uno accanto all'altro per ottimizzare il processo di creazione mentre si fanno altre cose.
Grande componente del titolo la riveste anche la parte GDR: eseguendo azioni sempre diverse il nostro yordle otterrà entusiasmo che, una volta andati a dormire (in maniera molto simile a come si faceva in Final Fantasy XV), si tramuterà in punti abilità per sbloccare postazioni ed azioni sempre più complesse; terminare i vari sotto obiettivi ed ottenere medaglie specifiche ci ricompenserà con stelline, la valuta di scambio della città utile per apprendere nuove ricette, inoltre spesso e volentieri sarà nostro compito tenere sontuosi banchetti e più yordle riusciremo a soddisfare più stelline otterremo.
Dal punto di vista tecnico il titolo ci decisamente lasciato soddisfatti: la deliziosa pixel art è infatti studiata a regola d'arte per regalare scorci davvero gradevoli e la più che orecchiabile colonna sonora accompagnerà le nostre azioni in ogni fase della giornata con dolci motivetti senza mai risultare fuori tono, tuttavia per quanto bella da vedere e rilassante da giocare la produzione non è esente da un paio di difetti, nello specifico, a differenza degli altri prodotti Riot Forge, non aggiunge assolutamente niente all'universo narrativo di League of Legends e per quanto sia adorabile ritrovare in formato pixel personaggi conosciuti come Corki, Veigar, Tristana e perfino la dolce gattina Yuumi questi non rilasceranno mai informazioni extra rispetto a quanto già sappiamo su di loro, inoltre spesso e volentieri la progressione risulta piuttosto confusa, necessitandoci di controllare per filo e per segno diversi menù prima di arrivare a capire cosa creare o raccogliere (inoltre sulla mappa non sono segnati i punti di raccolta delle varie risorse e starà quindi a noi ricordarci cosa prendere dove, fattore che renderà le fasi avanzate del gioco più prolisse del previsto).
Sul fattore durata ci riteniamo molto soddisfatti, la produzione è infatti completabile tra le 40 e le 60 ore, cosa che tuttavia, vista la ripetitività di fondo, potrebbe non essere il massimo.
Non ci gireremo troppo attorno: Bandle Tale: A League of Legends Story è senz'altro l'anello più debole della catena di titoli creata da Riot Forge, non aggiungendo assolutamente niente dal punto di vista narrativo e risultando forse troppo lungo per il gameplay che offre, tuttavia ciò non vuol dire che sia un brutto gioco ed anzi, per tutti gli amanti dei titoli più rilassati come potrebbero essere Stardew Valley o Harvest Moon questa è l'occasione perfetta per passare tantissime ore nell'adorabile compagnia dei propri beniamini pelosi preferiti e, considerato il prezzo budget di appena 25€ al quale viene proposto, reputiamo che nel complesso sia comunque un ottimo titolo per gli estimatori del genere (ma forse un po' meno per i puristi di LoL).
Pro
- Deliziosa pixel art
- Colonna sonora azzeccata e rilassante
- Gameplay loop assuefacente...
- Sprizza carineria da tutti i pori
- Prezzo budget
Contro
- ...ma forse troppo ripetitivo vista la durata complessiva
- Nessuna aggiunta al worldbuilding della serie
- Progressione a volte inutilmente confusa
- Mappa priva di molti indicatori necessari
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