Attraverso un'intervista con il sito The Daily Orange, Peter Moore, ex vice presidente della divisione intrattenimento di Microsoft e attualmente Chief Competition Officer presso Electronic Arts, ha esposto il suo pensiero circa un argomento che attanaglia o semplicemente affascina molto appassionati di videogames di tutto il mondo: il destino delle console.
Così come è cambiato il servizio delle televisioni e dei mezzi tecnologici in generale di massa per la trasmissione di informazioni, lo streaming porrà la gente - e in particolare i videogiocatori- verso un nuovo modo di concepire il videogame.
Si delinea, così, la visione di Moore (forse non tanto premonitrice):
le console, come le si intende oggi, non esisteranno più. ''Si potrà accedere ai giochi attraverso la tecnologia di streaming, perciò non ci sarà la necessità di intermediari che si pongano tra i due mezzi'', ha dichiarato. ''Se dovessimo giocare un giorno ad un ipotetico Battlefield 12, lo faremmo attraverso un qualsiasi monitor presente in casa. Il gioco sarà racchiuso in un chip, piuttosto che in un box.''
Parlando di altre tecnologie, e in particolare dell'Oculus Rift e del HTC Vice, Moore ha espresso i suoi dubbi circa la possibilità di averli in tempi brevi come parte integrante e fondamentale dell'industria videoludica. Le vere sfide da superare consisterebbero nel fatto che si pongono come due strumenti ''molto solitari [...] non necessariamente antisociali, ma neanche ideali per un'attività espansiva che preveda vere interazioni.'' Solo in futuro, dopo tante sperimentazioni e duro lavoro, le due tecnologie potranno consegnarci, effettivamente, un elemento social.
Ora non resta che chiederci: PlayStation 4 e Xbox One saranno l'ultima frontiera delle console casalinghe?
Cosa ne pensate della visione di Moore?
Fonte consultata:
dailyorange.com
Così come è cambiato il servizio delle televisioni e dei mezzi tecnologici in generale di massa per la trasmissione di informazioni, lo streaming porrà la gente - e in particolare i videogiocatori- verso un nuovo modo di concepire il videogame.
Si delinea, così, la visione di Moore (forse non tanto premonitrice):
le console, come le si intende oggi, non esisteranno più. ''Si potrà accedere ai giochi attraverso la tecnologia di streaming, perciò non ci sarà la necessità di intermediari che si pongano tra i due mezzi'', ha dichiarato. ''Se dovessimo giocare un giorno ad un ipotetico Battlefield 12, lo faremmo attraverso un qualsiasi monitor presente in casa. Il gioco sarà racchiuso in un chip, piuttosto che in un box.''
Parlando di altre tecnologie, e in particolare dell'Oculus Rift e del HTC Vice, Moore ha espresso i suoi dubbi circa la possibilità di averli in tempi brevi come parte integrante e fondamentale dell'industria videoludica. Le vere sfide da superare consisterebbero nel fatto che si pongono come due strumenti ''molto solitari [...] non necessariamente antisociali, ma neanche ideali per un'attività espansiva che preveda vere interazioni.'' Solo in futuro, dopo tante sperimentazioni e duro lavoro, le due tecnologie potranno consegnarci, effettivamente, un elemento social.
Ora non resta che chiederci: PlayStation 4 e Xbox One saranno l'ultima frontiera delle console casalinghe?
Cosa ne pensate della visione di Moore?
Fonte consultata:
dailyorange.com
L'idea dello streaming gaming è sempre più diffusa, e se in Italia è tuttora impensabile, non lo è nel resto del mondo.
Ma non credo che le console spariranno, in fondo il 3DS dimostra che un mercato esiste ancora nonostante gli smartphone sembrino essere gli unici a dominare sulla scena, se poi contiamo che certe caratteristiche potrebbero essere esclusive (non chiedetemi cosa, Nintendo sa sempre inventarsi delle trovate geniali, seppur negli ultimi anni non abbia mai saputo sfruttarle a dovere) allora una morte vera e propria non credo che ci sarà.
Il futuro delle console sarà quello di diventare una sorta di moda, in fondo la Wii ha venduto soprattutto per questo motivo.
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