Fire Emblem esordisce in Giappone nel 1990 su NES e impiega ben 13 anni per varcare i confini nipponici, è il 2003 quando il suo settimo capitolo sbarca in USA e un anno dopo in Europa, su GameBoy Advance. E’ considerato uno dei principali pilastri del genere RPG tattico, con dinamiche che poi andremo a descrivere in modo più attento nel paragrafo dedicato al gameplay.
Fire Emblem Fates è la dodicesima incarnazione della saga e, per l’occasione, viene diviso in 3: Retaggio, Conquista e Rivelazione.
La particolarità di questa versione è che alla sesta missione vi verrà chiesto da che parte volete stare: con i “buoni” giocherete a Retaggio, con i “cattivi” Conquista, mentre solo in seguito potrete giocare a Rivelazione, scegliendo un percorso in qualche modo neutrale. Si tratta ovviamente di esemplificazioni, vedrete che scegliere la parte con cui stare non è così facile perché alla fine, da entrambe le parte, avete delle persone che tengono a voi. Sia chiaro: si tratta di 3 giochi diversi, con modifiche anche nel gameplay, che pagherete come 3 giochi diversi, a meno che non acquistiate la limited edition, che comprende tutto, o la versione digitale che prevede sconti qualora aveste già uno dei 3 percorsi. Sottolineo come la versione fisica vi toglie la facoltà di scegliere il percorso, la scelta l’avete già fatta al momento dell’acquisto.
In questa recensione parleremo di Fire Emblem Fates: Retaggio, vi invitiamo a seguirci per le recensioni Conquista e Rivelazione.
L’intreccio proposto inizialmente offre uno spunto ricco di potenzialità, tuttavia alcuni passaggi della trama risultano un po’ scontati e banali, inoltre alcuni personaggi sembrano essere inseriti in modo troppo artificioso. Lascia poi perplessi notare come come alcune potenziali tematiche, per esempio la trasformazione in drago, siano in qualche modo dimenticate nel proseguire della trama. A farla da padrona sono però i dialoghi, spesso costruiti in modo veramente simpatico, che ci permettono di conoscere delle personalità sopra le righe che è curioso esplorare e approfondire.
GAMEPLAY
Fire Emblem è sinonimo di gioco di ruolo tattico a turni, genere che soprattutto in Giappone ha un’ampia schiera di rappresentanti. Per chi non conoscesse i GDR tattici è prassi che vi introducano in una trama, in questo caso di stampo fantasy, e vi conducano a dover affrontare una lunga serie di scontri fra almeno due fazioni rivali. Tali battaglie si svolgono in una mappa a griglia in cui sono distribuite le unità, ognuna con le proprie caratteristiche, tra cui le principali sono certamente la capacità di movimento, i danni inflitti e la difesa. A turno le due fazioni possono analizzare le caratteristiche delle unità, spostarle e, nel caso fossero nelle condizioni di farlo, attaccare le unità nemiche. Se sconfitte, l’unità acquisisce esperienza e diventa più forte.
In Fire Emblem Fates i parametri coinvolti sono molti di più, le unita hanno armi, abilità e caratteristiche diverse, che le rendono particolarmente efficaci nei confronti di certi avversari e deboli verso altri. Sebbene lo schema rispecchi quello dei capitoli precedenti della saga, con la solita ruota di superiorità e debolezze alla sasso-carta-forbice, sono stati implementati dei comodissimi avvisi sulla mappa che evidenziano quali unità sono particolarmente pericolose per il personaggio che state muovendo. Può sembrare una implementazione da poco, ma soprattutto quando le unità sono molte è un grandissimo aiuto che probabilmente vi eviterà di commettere errori banali di distrazione, che vi costano la vita di un personaggio che magari non volete perdere. In Fire Emblem Fates avete molti strumenti per pianificare le vostre mosse, alcuni ereditati dai capitoli precedenti, come la possibilità di evidenziare le zone in cui potete essere attaccati, oppure vedere nemico per nemico come potrebbe potenzialmente muoversi e fino a che punto potrebbe infliggere danno. Avete un ampio spettro di informazioni per pianificare ogni mossa, mettere in atto le vostre strategie, scegliendo quali rischi affrontare senza sgradite sorprese.
L’obiettivo della missioni può variare, ma in Retaggio probabilmente più del 90% delle missioni vede come condizione semplicemente il distruggere le unità avversarie.
Perdere un personaggio in Fire Emblem è per sempre.
Il gioco offre 3 livelli di difficoltà, di cui la più facile non è così banale se affrontata con il settaggio in cui le unità perse non tornano più in gioco. Le cose si fanno ben più semplici se decidete che le vostre unità sconfitte tornino a fine missione o, ancor più, e questa è una novità, se attivate la modalità Fenice che fa tornare l’unita sconfitta in gioco già dal turno successivo a quello in cui è morta, rendendo virtualmente impossibile venire sconfitti. Ogni giocatore troverà ovviamente il suo modo di giocare, ma personalmente non posso prescindere dal brivido che si ha quando si vuole cercare di fare rimanere in vita tutti i personaggi che si amano, sapendo che una sola mossa avventata potrebbe portare alla morte per sempre di uno dei vostri.
Arrivare ad amare i propri personaggi non è difficile, in quanto ognuno ha una personalità spiccata e delle peculiarità uniche, che fioriscono grazie ai frequenti dialoghi, che sono ben più di un semplice contorno tra una missione e l’altra. Coltivare le relazioni tra un personaggio e l’altro è fondamentale anche per il rendimento sul campo da battaglia, in quanto personaggi più affiatati si regalano migliori bonus, sia quando combattono vicini che quando sono in modalità duo, che in Fates è sfruttata anche dall’AI e che mi è sembrata più scaltra rispetto ad Awakening. Si tratta a dire il vero di un cane che si morde la coda: i personaggi che combattono più volte a contatto sbloccano dei dialoghi extra che, se affrontati, fanno aumentare il livello di affiatamento, portando migliori bonus che hanno come conseguenza il fatto che vorrete farli combattere più volte insieme, portando ad un affiatamento sempre più elevato, fino al… beh, se sono di due sessi diverso, matrimonio. Il matrimonio sfocia in un figlio, che può aggiungersi alle vostre armate.
Fire Emblem Fates introduce diverse contaminazioni che strizzano l’occhio agli amanti dei dating sim, in pratica un simulatore di appuntamenti. Non mancano gli ammiccamenti, i fanservice per il giocatore, tanto che potreste trovarvi a far combattere insieme alcuni personaggi soltanto per vedere sbocciare il loro amore. Per i vostro avatar le cose si fanno ancora più piccanti, in quanto ogni giorno e notte potete invitare nel vostro appartamento un personaggio e, nel caso fosse del sesso opposto, non si escludono risvolti sentimentali e ammiccamenti non così velati. I fanservice sono leggeri, per esempio vi verrà chiesto di chiudere gli occhi e vedrete che vostra moglie farà il gesto di baciarvi, vi verrà chiesto di usare il pennino per accarezzarla e svegliarla o di soffiare sul microfono. E vogliamo poi parlare delle terme? Un’ edificio che ha la sola funziona di causare situazioni imbarazzanti in cui sarete costretti a scappare ricoperti di rimproveri qualora entraste con un personaggio dell’altro sesso già all’interno, a meno che vi capiti di frequentarlo con il vostro compagno/a o figlio/a.
Un’altra caratteristica che è stata introdotta in Fates è un piccolo gestione per il vostro castello: potete costruire e addobbare il vostro castello, posizionando e migliorando gli edifici, piazzando difese che lo rendono meglio difendibile nelle battaglie via Streetpass. Alcuni edifici sono semplici negozi, altri offrono funzionalità più particolari, come una mascotte che dovete nutrire e vi aiuterà a combattere quando verrete attaccati, una prigione in cui potete reclutare le unità catturate, una lotteria, un’arena che vi permette di scommettere sui vostri guerrieri, le terme di cui ho già parlato e così via. Non si tratta di una gestione complessa, ma è una piacevole aggiunta, utile soprattutto a valorizzare i divertenti dialoghi offerti dal gioco.
Ma se temete che tutte queste distrazioni rendano più trascurato l’aspetto tattico, vi sbagliate. Le mappe sono estremamente curate e studiate con attenzione, contengono anche loro qualche novità, in particolare le Vene del Drago, switch che attivano effetti o modificano le morfologia della mappa, rendendo gli scontri più dinamici e le vostre strategie più flessibili. In Retaggio potrete affrontare 4 tipi di battaglie: quelle relative alla trama principale, le appendici, che si attivano per esempio quando una copia si sposa, gli scontri casuali (sfide), utili ad accumulare esperienza e piuttosto brevi, e infine le difese del vostro castello. La visione del campo di battaglia è stata resa più agevole grazie al miglioramento dello funzionalità di zoom, veramente comoda, e alle nuove icone di pericolo, unite ad un saggio utilizzo dello schermo inferiore. Se non siamo, a livello di interfaccia, alla perfezione, ci manca veramente poco: in tutta la mia esperienza con gli RPG tattici non ricordo di avere trovato qualcosa di più comodo, dettagliato e completo.
TECNICA E LONGEVITA'
Se prendete il vecchio Fire Emblem per 3DS e lo mettere a confronto con Fates, noterete come i miglioramenti dei modelli poligonali siano piuttosto visibili, in particolare noterete che nelle estremità inferiori del personaggi siano apparsi i piedi, curiosamente assenti in Awakening. Intelligent Systems ha puntato sull’offrire una maggiore varietà nei modelli e nei disegni: i personaggi caratterizzati sono in numero maggiore e, complice la trovata rendere giocabile la fazione avversaria, vi ritrovare ad affrontare antagonisti più eterogenei e carismatici sia nella caratterizzazione grafica, sia nelle abilità.
La grafica poligonale in game è piacevole, considerando i limiti tecnici del 3DS, ma risulta veramente spettacolare nei filmati, persino migliori di quelli di molti anime recenti in circolazione. Ad un character design sempre estremamente convincente e curato si accompagna una colonna sonora che tocca picchi, nei filmati, veramente elevati. Piacevoli anche le musiche durante le battaglie, capaci di aggiungere tensione ai momenti più intensi e caldi. Si limita ad essere solo funzionale la grafica della mappa, sebbene lo splendido character design dei personaggi sia sempre presente nelle schermo inferiore.
Le 27 missioni che compongono Retaggio, unite alle appendici e alle schermaglie, vi terranno impegnati a lungo. Se poi cadete nella “trappola” di appassionarvi ai vari personaggi e voler sbloccare tutte le relazioni e i dialoghi, allora dovrete giocare molto a lungo. Nonostante la presenza di obiettivi sempre uguali, ovvero il mero annientamento dell’avversario, la sfida è ben calibrata e richiede approcci sempre diversi, tali da scacciare il fantasma della ripetitività che avrebbe potuto aleggiare sul titolo. In Fates ci sono nuove armi, nuove classi e molta varietà in più rispetto a Awakening. Sono certo che non avrete motivi per cui annoiarvi.
La parte di gestione del proprio castello è solo abbozzata, la parte multigiocatore è piacevole, ma non riesce a fare la differenza. Non manca nemmeno il supporto per Amiibo e Streetpass.
Fire Emblem Fates è la dodicesima incarnazione della saga e, per l’occasione, viene diviso in 3: Retaggio, Conquista e Rivelazione.
La particolarità di questa versione è che alla sesta missione vi verrà chiesto da che parte volete stare: con i “buoni” giocherete a Retaggio, con i “cattivi” Conquista, mentre solo in seguito potrete giocare a Rivelazione, scegliendo un percorso in qualche modo neutrale. Si tratta ovviamente di esemplificazioni, vedrete che scegliere la parte con cui stare non è così facile perché alla fine, da entrambe le parte, avete delle persone che tengono a voi. Sia chiaro: si tratta di 3 giochi diversi, con modifiche anche nel gameplay, che pagherete come 3 giochi diversi, a meno che non acquistiate la limited edition, che comprende tutto, o la versione digitale che prevede sconti qualora aveste già uno dei 3 percorsi. Sottolineo come la versione fisica vi toglie la facoltà di scegliere il percorso, la scelta l’avete già fatta al momento dell’acquisto.
In questa recensione parleremo di Fire Emblem Fates: Retaggio, vi invitiamo a seguirci per le recensioni Conquista e Rivelazione.
TRAMA
Il vostro avatar, personalizzabile a vostro piacimento sia nell’aspetto che nel sesso, è uno degli eredi della famiglia reale di Nohr, cresciuto confinato nel suo lussuoso palazzo, senza mai poter uscire. Cresciuto tra l’amore dei fratelli, sarà per lui uno shock scoprire che in realtà è stato rapito da bambino e privato dell’amore della sua vera famiglia, essendo in realtà uno degli eredi al trono degli Hoshido. Conosciuti i suoi veri fratelli e la sua vera madre, a seguito di un evento tragico, dovrà scegliere da che parte stare: tornare con i suoi fratelli adottivi che tanto lo amano, o conoscere i suoi nuovi fratelli, che tanto sembrano essere felici di averlo ritrovato? I due regni sono in guerra e quindi vi troverete a dover combattere, magari a dover uccidere, quelle che un tempo erano per voi persone care o, comunque, persone che sembrano tanto tenere a voi. In questa recensione abbiamo scelto gli Hoshido, seguendo la strada che appare più retta e moralmente più corretta.L’intreccio proposto inizialmente offre uno spunto ricco di potenzialità, tuttavia alcuni passaggi della trama risultano un po’ scontati e banali, inoltre alcuni personaggi sembrano essere inseriti in modo troppo artificioso. Lascia poi perplessi notare come come alcune potenziali tematiche, per esempio la trasformazione in drago, siano in qualche modo dimenticate nel proseguire della trama. A farla da padrona sono però i dialoghi, spesso costruiti in modo veramente simpatico, che ci permettono di conoscere delle personalità sopra le righe che è curioso esplorare e approfondire.
GAMEPLAY
Fire Emblem è sinonimo di gioco di ruolo tattico a turni, genere che soprattutto in Giappone ha un’ampia schiera di rappresentanti. Per chi non conoscesse i GDR tattici è prassi che vi introducano in una trama, in questo caso di stampo fantasy, e vi conducano a dover affrontare una lunga serie di scontri fra almeno due fazioni rivali. Tali battaglie si svolgono in una mappa a griglia in cui sono distribuite le unità, ognuna con le proprie caratteristiche, tra cui le principali sono certamente la capacità di movimento, i danni inflitti e la difesa. A turno le due fazioni possono analizzare le caratteristiche delle unità, spostarle e, nel caso fossero nelle condizioni di farlo, attaccare le unità nemiche. Se sconfitte, l’unità acquisisce esperienza e diventa più forte.
In Fire Emblem Fates i parametri coinvolti sono molti di più, le unita hanno armi, abilità e caratteristiche diverse, che le rendono particolarmente efficaci nei confronti di certi avversari e deboli verso altri. Sebbene lo schema rispecchi quello dei capitoli precedenti della saga, con la solita ruota di superiorità e debolezze alla sasso-carta-forbice, sono stati implementati dei comodissimi avvisi sulla mappa che evidenziano quali unità sono particolarmente pericolose per il personaggio che state muovendo. Può sembrare una implementazione da poco, ma soprattutto quando le unità sono molte è un grandissimo aiuto che probabilmente vi eviterà di commettere errori banali di distrazione, che vi costano la vita di un personaggio che magari non volete perdere. In Fire Emblem Fates avete molti strumenti per pianificare le vostre mosse, alcuni ereditati dai capitoli precedenti, come la possibilità di evidenziare le zone in cui potete essere attaccati, oppure vedere nemico per nemico come potrebbe potenzialmente muoversi e fino a che punto potrebbe infliggere danno. Avete un ampio spettro di informazioni per pianificare ogni mossa, mettere in atto le vostre strategie, scegliendo quali rischi affrontare senza sgradite sorprese.
L’obiettivo della missioni può variare, ma in Retaggio probabilmente più del 90% delle missioni vede come condizione semplicemente il distruggere le unità avversarie.
Perdere un personaggio in Fire Emblem è per sempre.
Il gioco offre 3 livelli di difficoltà, di cui la più facile non è così banale se affrontata con il settaggio in cui le unità perse non tornano più in gioco. Le cose si fanno ben più semplici se decidete che le vostre unità sconfitte tornino a fine missione o, ancor più, e questa è una novità, se attivate la modalità Fenice che fa tornare l’unita sconfitta in gioco già dal turno successivo a quello in cui è morta, rendendo virtualmente impossibile venire sconfitti. Ogni giocatore troverà ovviamente il suo modo di giocare, ma personalmente non posso prescindere dal brivido che si ha quando si vuole cercare di fare rimanere in vita tutti i personaggi che si amano, sapendo che una sola mossa avventata potrebbe portare alla morte per sempre di uno dei vostri.
Arrivare ad amare i propri personaggi non è difficile, in quanto ognuno ha una personalità spiccata e delle peculiarità uniche, che fioriscono grazie ai frequenti dialoghi, che sono ben più di un semplice contorno tra una missione e l’altra. Coltivare le relazioni tra un personaggio e l’altro è fondamentale anche per il rendimento sul campo da battaglia, in quanto personaggi più affiatati si regalano migliori bonus, sia quando combattono vicini che quando sono in modalità duo, che in Fates è sfruttata anche dall’AI e che mi è sembrata più scaltra rispetto ad Awakening. Si tratta a dire il vero di un cane che si morde la coda: i personaggi che combattono più volte a contatto sbloccano dei dialoghi extra che, se affrontati, fanno aumentare il livello di affiatamento, portando migliori bonus che hanno come conseguenza il fatto che vorrete farli combattere più volte insieme, portando ad un affiatamento sempre più elevato, fino al… beh, se sono di due sessi diverso, matrimonio. Il matrimonio sfocia in un figlio, che può aggiungersi alle vostre armate.
Fire Emblem Fates introduce diverse contaminazioni che strizzano l’occhio agli amanti dei dating sim, in pratica un simulatore di appuntamenti. Non mancano gli ammiccamenti, i fanservice per il giocatore, tanto che potreste trovarvi a far combattere insieme alcuni personaggi soltanto per vedere sbocciare il loro amore. Per i vostro avatar le cose si fanno ancora più piccanti, in quanto ogni giorno e notte potete invitare nel vostro appartamento un personaggio e, nel caso fosse del sesso opposto, non si escludono risvolti sentimentali e ammiccamenti non così velati. I fanservice sono leggeri, per esempio vi verrà chiesto di chiudere gli occhi e vedrete che vostra moglie farà il gesto di baciarvi, vi verrà chiesto di usare il pennino per accarezzarla e svegliarla o di soffiare sul microfono. E vogliamo poi parlare delle terme? Un’ edificio che ha la sola funziona di causare situazioni imbarazzanti in cui sarete costretti a scappare ricoperti di rimproveri qualora entraste con un personaggio dell’altro sesso già all’interno, a meno che vi capiti di frequentarlo con il vostro compagno/a o figlio/a.
Un’altra caratteristica che è stata introdotta in Fates è un piccolo gestione per il vostro castello: potete costruire e addobbare il vostro castello, posizionando e migliorando gli edifici, piazzando difese che lo rendono meglio difendibile nelle battaglie via Streetpass. Alcuni edifici sono semplici negozi, altri offrono funzionalità più particolari, come una mascotte che dovete nutrire e vi aiuterà a combattere quando verrete attaccati, una prigione in cui potete reclutare le unità catturate, una lotteria, un’arena che vi permette di scommettere sui vostri guerrieri, le terme di cui ho già parlato e così via. Non si tratta di una gestione complessa, ma è una piacevole aggiunta, utile soprattutto a valorizzare i divertenti dialoghi offerti dal gioco.
Ma se temete che tutte queste distrazioni rendano più trascurato l’aspetto tattico, vi sbagliate. Le mappe sono estremamente curate e studiate con attenzione, contengono anche loro qualche novità, in particolare le Vene del Drago, switch che attivano effetti o modificano le morfologia della mappa, rendendo gli scontri più dinamici e le vostre strategie più flessibili. In Retaggio potrete affrontare 4 tipi di battaglie: quelle relative alla trama principale, le appendici, che si attivano per esempio quando una copia si sposa, gli scontri casuali (sfide), utili ad accumulare esperienza e piuttosto brevi, e infine le difese del vostro castello. La visione del campo di battaglia è stata resa più agevole grazie al miglioramento dello funzionalità di zoom, veramente comoda, e alle nuove icone di pericolo, unite ad un saggio utilizzo dello schermo inferiore. Se non siamo, a livello di interfaccia, alla perfezione, ci manca veramente poco: in tutta la mia esperienza con gli RPG tattici non ricordo di avere trovato qualcosa di più comodo, dettagliato e completo.
TECNICA E LONGEVITA'
La grafica poligonale in game è piacevole, considerando i limiti tecnici del 3DS, ma risulta veramente spettacolare nei filmati, persino migliori di quelli di molti anime recenti in circolazione. Ad un character design sempre estremamente convincente e curato si accompagna una colonna sonora che tocca picchi, nei filmati, veramente elevati. Piacevoli anche le musiche durante le battaglie, capaci di aggiungere tensione ai momenti più intensi e caldi. Si limita ad essere solo funzionale la grafica della mappa, sebbene lo splendido character design dei personaggi sia sempre presente nelle schermo inferiore.
Le 27 missioni che compongono Retaggio, unite alle appendici e alle schermaglie, vi terranno impegnati a lungo. Se poi cadete nella “trappola” di appassionarvi ai vari personaggi e voler sbloccare tutte le relazioni e i dialoghi, allora dovrete giocare molto a lungo. Nonostante la presenza di obiettivi sempre uguali, ovvero il mero annientamento dell’avversario, la sfida è ben calibrata e richiede approcci sempre diversi, tali da scacciare il fantasma della ripetitività che avrebbe potuto aleggiare sul titolo. In Fates ci sono nuove armi, nuove classi e molta varietà in più rispetto a Awakening. Sono certo che non avrete motivi per cui annoiarvi.
La parte di gestione del proprio castello è solo abbozzata, la parte multigiocatore è piacevole, ma non riesce a fare la differenza. Non manca nemmeno il supporto per Amiibo e Streetpass.
Intelligent Systems torna su 3DS dopo l’esperienza un po’ controversa con la nuova IP Code Name: S.T.E.A.M., ma questa volta non delude, riuscendo a migliorare in diversi aspetti il già ottimo Fire Emblem Awakening. Si sarebbe potuta limitare ad un more of the same, il gioco avrebbe avuto comunque i suoi estimatori, ma si è fatta carico di una serie di significative implementazioni che rendono l’esperienza di gioco ancora più appagante. Nonostante alcune forzature presenti nella trama, secondo il mio parare meno convincente di quella del predecessore, l’abilità nel riuscire ad affinare ulteriormente l’interfaccia e ad introdurre diversi elementi di contorno rende l’esperienza più varia e fluida. Migliore è anche la resa visiva, coadiuvata da un sonoro coinvolgente e dagli eccellenti filmati in stile anime. La difficoltà di Retaggio non è molto elevata, se siete giocatori di Awakening lo troverete più semplice e meno vario negli obiettivi. Se cercate una sfida più tosta vi consiglio di orientarvi su Conquista, di cui avrò modo di parlare in altra sede. Fire Emblem Fates: Retaggio è uno splendido RPG tattico, che merita, anzi, va assolutamente giocato se siete appassionati della saga.
Pro
- Gameplay profondo, ma accessibile a tutti
- Più unità, armi e situazioni da affrontare
- Interfaccia nella battaglie ulteriormente migliorata
- Character design molto accattivante
- Filmati animati molto belli
- Introdotti divertenti elementi tratti dai dating sim
Contro
- Trama un po’ lineare e non sempre fluida
- Condizioni di vittoria sempre uguali
Il gioco mi piace molto, più di quanto mi saperi aspettato, perchè alla lunga il vecchio mi aveva un po' annoiato, mentre questo è un po' più varie e dinamico. Poi le sfide sono molto veloci, le si possono fare anche in brevi momenti di pausa, e comunque triggano gli eventi sul vostro castello.
Al mio compleanno mi hanno fatto regalo in vari personaggi e gli auguri. Oggi ha compiuto gli anni uno dei personaggi (PNG) e ha preteso un regalo, e ha aumentato le sue statistiche e la sua abilità con l'arma.
Condizioni di vittoria sempre uguali...ancora niente fuggi/resisti tot turni come nei capitoli per Gamecube/Wii?
Cioè il gioco sembra bello, ma per ora Awakening mi basta e avanza
Qualche obiettivo diverso c'è, ma se cerchi più varietà negli obiettivi prendi la versione "conquista" che ne ha in abbondanza ed è molto più tosta. Retaggio, come detto, è la più facile delle 3 storie, va bene per chi non è così avvezzo alla saga. Ciò nonostante, a me è piaciuta molto comunque e me le gioco tutte e 3
Ciao,
Tacchan
@Gaudio:C'é stata qualche censura in un dialogo, hanno modificato leggermente un minigioco (quello in cui dovevi "coccolare" i tuoi amici) e non credo abbiano messo la possibilità di avere i dialoghi in lingua originale...
Sono delle piccole censure che mi hanno un pochino delusa... (soprattutto la scusa usata da Nintendo) il gioco lo prenderò lo stesso nella versione Conquista perché mi attira moltissimo ed in più ho trovato davvero una bella offerta (dovrò aspettare fino a metà giugno ma pazienza!).
A primo impatto (grazie ai vari trailer e alle varie notizie) mi sono sembrati più simpatici i personaggi della famiglia Nohr (Marx/Xander regna incontrastato) e se questa versione da un pochino più di sfida è ancora meglio!
Anche io giocherò a tutte e tre le versioni e devo dire che la versione Rivelazione mi interessa molto... chissà cosa succederà!
la questione è: conviene giocare tutte le storie? oppure una basta e avanza... e nel caso, come si spende di meno?
con le condizioni di vittoria intendi che sono tutte "sconfiggi tutti i nemici" e non c'e nessun "sconfiggi il comandate" o "resisti"?
@Darktommy:Sì quella è la censura di cui parlavo... praticamente quel dialogo che lasciava intendere il tutto mi pare che sia stato tolto o modificato del tutto...
Se vuoi puoi giocare ad una sola versione non devi per forza giocare a tutte ma io, per conoscere la storia in ogni minima sfaccettatura e perché il gioco mi intriga parecchio, le prenderò tutte e tre.
Se vuoi giocarle tutte e tre io ti consiglierei o di prendere la limited (cosa che ho fatto e mi è costata 70 euro in totale) oppure scegli una versione che ti piace tra Nohr ed Hoshido e se vuoi puoi scaricare ad un prezzo ridotto dal e-shop Nintendo la versione Rivelazione.
Se ti interessa guarda su Multiplayer se c'é ancora l'offerta di cui parlavo prima così un pochino meno spendi!^-^
@Darktommy: Serviva per aumentare l'affinità fuori dalla battaglia... puoi farlo ancora ma la fase palpeggio non esiste più nella versione europea ed americana.
Nella versione giapponese dalla tua stanza chiamavi l'unità con cui volevi aumentare l'affinità e facevi partire il minigioco che consisteva nel "accarezzare" (oddio sembra una brutta cosa scritta così!XD) il personaggio mentre quello ti parlava un po' imbarazzato.
Nella nostra versione tu chiami l'unità, le parli e l'affinità sale ma non la devi palpare per far aumentare l'amicizia!XD
Le storie sono quasi uguali fino al capitolo sei dove devi scegliere con chi stare, da lì in avanti sono completamente diverse.
Vedrò un po', se dovessi scegliere comunque andrei senza dubbio con quelli dove non si può farmare perchè, per me, il vero FE è proprio quello XP
Comunque il "palpeggio" sul viso è rimasto, come è rimasto il soffio per raffreddare il personaggio accaldato dopo le terme. Dopo la prima volta sono entrambe una seccatura onestamente... ne avrei fatto volentieri a meno
Ancora qui a raccontarla in 'sta maniera? Ma quando mai "modifiche nel gameplay?" Poteva stare benissimo tutto su una cartuccia fin dall'inizio, senza parlare di versioni Special. Per cortesia, c'è perfino una ripetizione di mappe fra le versioni, seppur con obiettivi differenti.
Pubblicizzare quest'aspetto a favore poi è una fesseria.
Censure minime... censure minime? L'ho scritto tre volte perchè non ero sicuro di averlo letto... ragazzi fareste seriamente meglio ad informavi un pò sulla caterba di dialoghi che sono stati tagliali.
Inoltre meglio non commentare il doppiaggio idiota che han dato alla versione inglese di alcuni personaggi, vedi la risata di Hana
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