Il co-founder e presidente di Monolith, Tetsuya Takahashi, ha recentemente parlato con Gamespot riguardo l'uscita di Xenoblade Chronicles 2 nel quale, oltre a ricoprire il ruolo di game director, dirige anche la sezione di game design. In particolare, nel corso dell'intervista, oltre alle classiche domande di rito riguardo al titolo, è stato chiesto a Tetsuya Takahashi se avesse mai pensato di prendere parte ad un progetto minore e se avesse mai avuto il desiderio di realizzare un gioco con un genere diverso da quello RPG. 
 
Xenoblade (2).jpg


Tetsuya, alla domanda "Sarebbe interessato a prendere parte a progetti minori?" ha risposto: "Se fosse una domanda a cui bisogna rispondere solamente si o no, la mia risposta sarebbe un grande Si, mi piacerebbe davvero prendere a un progetto del genere. Ma la Monolith è cresciuta a tal punto da diventare una grandissima compagnia e di conseguenza abbiamo bisogno di grandi progetti per sostenerla. Tuttavia, se la prossima generazione di sviluppatori fosse in grado di gestire autonomamente progetti importanti, allora sarei davvero interessato a lavorare ad un progetto di minori dimensioni".

Successivamente, è stato chiesto a Tetsuya se avesse mai desiderato creare giochi che si discostassero dal genere RPG. La sua risposta è stata: "In verità, il mio genere preferito sono gli FPS, ma mi piacciono anche i giochi action e gli RTS. Ovviamente mi piacciono anche gli RPG, ma ciò che avviene quando sono impegnato nello sviluppo di un titolo di questo genere, è che non riesco più a godermi il titolo e gioco solamente nell'ottica del creator. Per esempio, attualmente mi è molto difficile apprezzare o godermi gli RPG poiché il modo in cui li gioco è quella di un creator e non di un semplice consumatore. Per me è difficile tornare nell'ottica del giocatore. Sebbene sia interessato nello sviluppare titoli di altri generi, ho paura che creandoli non sarei più in grado di apprezzarli per ciò che sono, ovvero semplici giochi."

Durante l'intervista Tetsuya ha anche espresso il proprio parere sulla crescente importanza, a livello economico, che i videogiochi stanno avendo in questo periodo e di come, in passato, tutto era molto più semplice. 
"Nella game industry giapponese ormai molti degli sviluppatori e degli editori sono esausti dalla continua ricerca di portare grandi titoli Tripla A. Ci sono moltissime compagnie che si stanno occupando di titoli minori e che vengono pubblicati, con enorme successo, sui dispositivi mobile. Credo che questi prodotti siano un ricordo dei "vecchi" giochi e della loro semplicità d'uso. Sebbene penso che ciò non sia un male, non lo approvo. Credo che molti degli sviluppatori e degli editori moderni vedano il videogioco come un qualcosa all'interno del quale il giocatore debba immergersi completamente, come se fosse Matrix, dove grazie ad un particolare equipaggiamento riesci a entrare tu stesso all'interno del videogioco. Io stesso mi sento incluso all'interno di questo business, che può essere visto come l'ultima forma di divertimento interattivo. Detto ciò, credo che l'industria sia ormai arrivata ad un punto in cui la produzione di titoli Tripla A non portino più il guadagno di un tempo. Tuttavia, io voglio creare ancora titoli di questo tipo e continuerò a farlo fino a quando avrò le forze per farlo."

Ricordiamo che Xenoblade Chronicles 2 è in uscita quest'anno su Nintendo Switch
 
Fonte consultata