Il 21 Maggio 2018 ha fatto la sua comparsa sugli store Apple e Android un nuovo gioco targato Bandai Namco e CriWare: Dragon Ball Legends.
 

Devo ammettere che dopo la non entusiasmante esperienza con il titolo precedente (Dokkan Battle) ero piuttosto scettico nel provare questo, tuttavia Dragon Ball Legends mi ha subito sorpreso positivamente mostrando tutte le qualità di un classico mobile RPG a cui calza molto bene anche la veste di "picchiaduro". Di solito questo genere di giochi mal si sposa con i dispositivi mobili, in quanto i touch screen non sono proprio il massimo della comodità come controller, eppure in questo sono riusciti a trovare un ottimo compromesso che rende il gioco fluido e la battaglia entusiasmante, permettendoti di far agire il tuo personaggio anche con un solo dito (il che lo rende, secondo la mia personale scala, davvero mobile-friendly).
 


All'inizio del gioco verrà chiesta la scelta della lingua parlata e scritta, purtroppo l'italiano non è disponibile quindi per la parte della storia dovrete cavarvela con l'inglese.

L'interfaccia di combattimento in Dragon Ball Legends è un ibrido tra arcade e delle carte azione con cui è possibile eseguire delle mosse speciali: per schivare devi sempre e solo eseguire lo swipe sullo schermo e puoi comunque sferrare attacchi fisici (pugni e calci) o con l'energia spirituale senza dover necessariamente selezionare le carte a disposizione, le quali hanno un costo in "Ki" che sarà un po' il vostro "mana" per fare quasi tutto. Si gioca con una squadra di tre personaggi che possono darsi il cambio tra loro in qualsiasi momento, tuttavia il personaggio sostituito non potrà tornare in campo prima di 10 secondi. Se si utilizzano le carte che riportano sull'angolo sinistro una sfera del drago sarà possibile collezionarne 7 al termine del quale si potrà realizzare una super mossa speciale, il Rising Rush con un effetto molto spettacolare e devastante.
 


Dragon Ball Legends offre comunque varie modalità di gioco, per i fanatici del RPG ci sarà la modalità Storia in cui vestirete i panni di un Sayan proveniente dal passato di nome Shallot il quale ha perso la memoria e piano piano si incontreranno molti dei personaggi famosi della saga. Una modalità PvP in cui potrete sfidare altri giocatori in tempo reale (e qui dipenderà molto dalla vostra connessione) e due modalità in cui potrete spedire i vostri personaggi letteralmente a "lavorare" (adventure) oppure ad allenarsi (train).
 


Ogni missione che si effettuerà su Dragon Ball Legends consumerà dell'energia (o degli oggetti particolari qualora sia richiesta) che verrà ripristinata nel tempo, un po' come già visto in altri giochi.
Per ottenere invece i personaggi bisognerà evocare, la famosa modalità "gacha" tanto amata e odiata allo stesso tempo perché troppo basata sull' RNG (Random Number Generator... un nome tecnico come sinonimo di "fortuna"), adrenalina dello "spacchettare" una carta forte seguita da estrema gioia o frustrazione.
Le rarità sono in ordine di potenza: Sparkling, Extreme e Hero. Ogni personaggio avrà le sue abilità e sarà possibile migliorarlo attraverso dei pannelli anche detti "soul boost" le quali, una vota sufficienti, ti daranno la possibilità di "evolverlo" permettendogli di crescere ulteriormente di livello e abilità.

 


In queste settimane in cui l'ho provato devo dire che, nonostante sia uscito da poco, Dragon Ball Legends è già un gioco davvero ricco e completo, sfrutta esperienze che hanno avuto successo in altri giochi (gli "skip ticket", ad esempio, che permettono di saltare una missione senza effettivamente giocarla, purché si siano completate tutte le challenge richieste, riduce drasticamente il tempo da dedicare al noioso grinding) e ha potenziale per entrare a tutti gli effetti nel Gotha dei migliori giochi per mobile, sfruttando un marchio e una platea di fan decisamente ampia.

A voler trovare dei difetti tuttavia, c'è da dire che in Dragon Ball Legends la connessione con i server non è ottimale (sopratutto nei PVP in tempo reale) e che livellare e sopratutto evolvere i personaggi è decisamente poco semplice. Tuttavia l'attenuante di essere un gioco con poche settimane di vita giustifica parzialmente queste carenze, inoltre non riuscire subito a portare ai massimi livelli i personaggi ne beneficia in longevità, fin quando la cosa non diventa troppo frustrante.

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