Si è tenuta poco fa la conferenza Google alla GDC 2019, l'azienda di Mountain View ha svelato Stadia, la sua visione del futuro videoludico cercando di rivoluzionare questo mondo.
Ormai da tempo era noto l'interesse di Google per i videogiochi, lo scorso ottobre a sorpresa l'azienda fondata da Larry Page e Sergej Brin aveva svelato l'esistenza Project Stream, un servizio di cloud gaming che permetteva di giocare ad Assassin's Creed Odyssey in streaming. Oggi, in occasione dell'annunciato panel alla GDC (Game Developers Conference), Google ha svelato i propri piani annunciando l'evoluzione del servizio. Tutti si aspettavano l'annuncio di una nuova console, che secondo gli ultimi rumor si sarebbe dovuta chiamare Yeti, e invece Sundar Pichai, CEO dell'azienda, ha svelato al mondo Stadia, una piattaforma molto evoluta che permetterà di giocare in streaming su quasi tutti i dispositivi grazie anche all'enorme diffusione dei server. L'hardware alla base di Stadia è così composto:
Ogni singola unità di Stadia sarà in grado di gestire i giochi in 4K a 60 fps con supporto per l'HDR e il suono surround, per il futuro però è già prevista un'evoluzione che porterà all'8K e oltre 120 fps, come confronto basta pensare che PlayStation Now si ferma al 720p mentre Project Stream arrivava a 1080p e 60 fps con suono stereo. L'adozione di un sistema di rendering basato su server cloud permetterà di utilizzare Stadia su una moltitudine di dispositivi, in conferenza il servizio è stato mostrato su Pixel Book (un portatile poco potente e basato su Chrome OS), uno smartphone Pixel 3 XL, un pc desktop, un tablet (un Pixel Slate) per chiudere su una tv (usando una Chromecast Ultra) il tutto continuando la medesima partita! Google ha assicurato che il tutto girerà in maniera fluida, senza necessità di download (né per i giochi né per eventuali aggiornamenti) e con tempi di caricamento ridotti, si è parlato infatti di un'attesa di soli 5 secondi.
Ad accompagnare Stadia ci sarà anche un controller apposito che sarà in grado di capire quale device si usa per giocare, oltre ai tasti tradizionali questo ne integrerà 2 extra, uno sarà dedicato allo streaming dei contenuti mentre il secondo richiamerà l'assistente vocale che funzionerà grazie al microfono integrato. L' acquisto dello Stadia controller però non sarà un obbligo, il servizio infatti supporterà anche i joypad che l'utente già possiede. Stadia non si limiterà però solo al gioco in streaming, supporterà infatti anche una forte integrazione con i servizi di Google, gli utenti per esempio potrebbero vedere dei gameplay da YouTube e decidere di lanciare immediatamente il titolo oppure potranno loro stessi creare degli streaming video di gioco con facilità.
Al momento non è noto se i giochi dovranno essere acquistati, si potrà fare un abbonamento sullo stile di Xbox Game Pass/PlayStation Now/EA Origin (base e Premier) e i costi del servizio, Phil Harrison ha però annunciato che maggiori dettagli arriveranno nel corso dell'estate mentre Stadia verrà lanciata entro l'anno in USA, Canada, UK ed Europa. Per saperne di più, l'azienda di Mountain View ha aperto un sito dedicato oltre al portale per gli sviluppatori che vorranno integrarla nei propri giochi.
Qui sotto potete visionare la replica dell'evento.
Ormai da tempo era noto l'interesse di Google per i videogiochi, lo scorso ottobre a sorpresa l'azienda fondata da Larry Page e Sergej Brin aveva svelato l'esistenza Project Stream, un servizio di cloud gaming che permetteva di giocare ad Assassin's Creed Odyssey in streaming. Oggi, in occasione dell'annunciato panel alla GDC (Game Developers Conference), Google ha svelato i propri piani annunciando l'evoluzione del servizio. Tutti si aspettavano l'annuncio di una nuova console, che secondo gli ultimi rumor si sarebbe dovuta chiamare Yeti, e invece Sundar Pichai, CEO dell'azienda, ha svelato al mondo Stadia, una piattaforma molto evoluta che permetterà di giocare in streaming su quasi tutti i dispositivi grazie anche all'enorme diffusione dei server. L'hardware alla base di Stadia è così composto:
- CPU custom AMD da 2,7 GHz con architettura x86
- GPU custom AMD in grado di arrivare a 10,7 TFLOPS (per paragone Google ha ricordato che Xbox One X arriva a 6 TFLOPS mentre PlayStation 4 Pro si ferma a 4,2)
- 16 GB di RAM
- storage cloud su SSD
Ogni singola unità di Stadia sarà in grado di gestire i giochi in 4K a 60 fps con supporto per l'HDR e il suono surround, per il futuro però è già prevista un'evoluzione che porterà all'8K e oltre 120 fps, come confronto basta pensare che PlayStation Now si ferma al 720p mentre Project Stream arrivava a 1080p e 60 fps con suono stereo. L'adozione di un sistema di rendering basato su server cloud permetterà di utilizzare Stadia su una moltitudine di dispositivi, in conferenza il servizio è stato mostrato su Pixel Book (un portatile poco potente e basato su Chrome OS), uno smartphone Pixel 3 XL, un pc desktop, un tablet (un Pixel Slate) per chiudere su una tv (usando una Chromecast Ultra) il tutto continuando la medesima partita! Google ha assicurato che il tutto girerà in maniera fluida, senza necessità di download (né per i giochi né per eventuali aggiornamenti) e con tempi di caricamento ridotti, si è parlato infatti di un'attesa di soli 5 secondi.
Ad accompagnare Stadia ci sarà anche un controller apposito che sarà in grado di capire quale device si usa per giocare, oltre ai tasti tradizionali questo ne integrerà 2 extra, uno sarà dedicato allo streaming dei contenuti mentre il secondo richiamerà l'assistente vocale che funzionerà grazie al microfono integrato. L' acquisto dello Stadia controller però non sarà un obbligo, il servizio infatti supporterà anche i joypad che l'utente già possiede. Stadia non si limiterà però solo al gioco in streaming, supporterà infatti anche una forte integrazione con i servizi di Google, gli utenti per esempio potrebbero vedere dei gameplay da YouTube e decidere di lanciare immediatamente il titolo oppure potranno loro stessi creare degli streaming video di gioco con facilità.
Al momento non è noto se i giochi dovranno essere acquistati, si potrà fare un abbonamento sullo stile di Xbox Game Pass/PlayStation Now/EA Origin (base e Premier) e i costi del servizio, Phil Harrison ha però annunciato che maggiori dettagli arriveranno nel corso dell'estate mentre Stadia verrà lanciata entro l'anno in USA, Canada, UK ed Europa. Per saperne di più, l'azienda di Mountain View ha aperto un sito dedicato oltre al portale per gli sviluppatori che vorranno integrarla nei propri giochi.
Qui sotto potete visionare la replica dell'evento.
Riguardandolo, il falso controller, che ha fatto il giro del web qualche giorno fa, non sembra poi tanto diverso da quello ufficiale (anzi, porterebbe benissimo passare per un prototipo):
Ultimamente girava la voce che fosse proprio falso, per questo non ne ero completamente sicuro.
Quanto ci fate che potrete streammare con Stadia solo ed esclusivamente su YouTube? E rilancio, Amazon stava preparando una sua console/piattaforma di gioco: scommettete che la sua permetterà lo streaming esclusivo di Twitch?
Ve la butto giù: dopo la console war arriverà il pc gaming war, con YouTube, Amazon e Steam come PlayStation, Xbox e Nintendo.
La penso come te, non è un'ipotesi così inverosimile.
Google sta gettando le basi per un nuova era video-ludica
Da un lato è interessante l'idea di recuperare per il gioco anche macchinari vecchi e/o non idonei allo stesso, e anche di risolvere problemi come quello degli aggiornamenti che ormai sono molto pesanti.
Dall'altro è immaginabile che la concorrenza presto proponga o potenzi le proprie simili funzionalità, ognuna con le proprie esclusive, ed ecco N servizi con N abbonamenti eventualmente da pagare per usufruire di tutto. Come già succede per i film, le serie ecc...
E poi è comunque molto brutta l'attuale tendenza che vede l'utente sempre più privato del possesso delle cose di cui va a fruire. Programmi, film, contenuti, ebook che magari un giorno possono essere anche cancellati da remoto per qualsiasi ragione.
C'era chi parlava da qualche parte di "moderni servi della gleba digitali" schiavizzati da licenze e abbonamenti. Molto inquietante...
Sony tratta al momento il Now come una pezza alla mancata retrocompatibilità di PS4, è dedicato a chi vuole recuperare i giochi del passato. Nel momento in cui allargherà il suo catalogo alle uscite principali, e in contemporanea, come fa Microsoft come il Game Pass, vedi come si iscriveranno in massa. 15 euro al mese e ti giochi il prossimo God of War all'uscita, non ci sarà scatolato che tenga (che si spera continui ad esistere, per i motivi espressi da Swordman).
Già il fatto che con Stadia non sarà possibile scaricare i giochi in nessun dispositivo (al contrario di Now, quantomento con i giochi PS4 e PS2, e probabilmente con l'xCloud di Microsoft), me lo depone a suo sfavore.
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