Era il 22 maggio 1980 quando nei cabinati giapponesi si affacciava un nuovo gioco chiamato Pac-Man in cui una insaziabile pallina gialla doveva mangiare tutti i puntini sullo schermo cercando di sfuggire ai quattro fantasmi che gli davano la caccia.
Nel corso di questi quaranta anni il gioco sviluppato da Toru Iwatani è entrato nell'immaginario della cultura pop anni '80 diventando una vera e propria icona con diversi seguiti e spin-off e perfino sbarcando sul grande schermo e in diversi libri.
Ma andiamo con ordine:
Chi ha qualche anno in più sulle spalle ha certamente fatto una partita all'originale cabinato del 1980. Le leggende che gravitano attorno a questo gioco sono molteplici ma solo alcune sono assolutamente vere:
L'evoluzione dei cabinati ha poi portato a variazioni come Pac-Man Mania e Pac Land con grafica migliorata e gameplay diversi. Giocando sull'infame glitch del cabinato originale Bandai Namco ha rilasciato nel 2015 un endless runner per dispositivi mobile chiamato Pac-Man 256.
Molteplici sono le apparizioni in altri famosi videogiochi, tra i più famosi citiamo la saga di Super Smash Bros. come personaggio giocabile ma la simpatica pallina gialla si è dilettata anche nel golf di Everybody's Golf 6 per PlayStation 3, come corridore professionista nella serie di videogiochi arcade Mario Kart Arcade GP e lottatore anche nel crossover del 2012 Street Fighter VS Tekken.
Uno degli ultimi titoli usciti in ordine di tempo è l'adrenalinico Pac-Man Championship Edition 2, di cui potete leggere la nostra recensione a questo indirizzo.
Nel 1982 Hanna e Barbera producono una serie TV chiamata The Pac-Man Show che andò in onda sulla ABC per due anni il sabato mattina per un totale di 44 episodi.
Più recentemente ricordiamo il cameo in Ralph Spaccatutto e la versione "cattiva" del film Pixels in cui letteralmente mangia il braccio del povero Toru Iwatani.
Il gioco originale appare anche in Ready Player One, quando il protagonista Parzival gioca una partita perfetta e riceve in dono una speciale ed importantissima moneta.
A 40 anni di distanza Pac-Man è conosciuto in tutto il modo e rimane nel cuore di tutti gli appassionati di videogiochi grazie al divertimento e all'immediatezza offerta dal suo gameplay.
In fondo alla notizia trovate il video con la canzone realizzata da Ken Ishii per l'occasione.
E voi ci avete mai giocato? Avete un ricordo speciale legato alla pallina gialla? Fatecelo sapere nei commenti.
Nel corso di questi quaranta anni il gioco sviluppato da Toru Iwatani è entrato nell'immaginario della cultura pop anni '80 diventando una vera e propria icona con diversi seguiti e spin-off e perfino sbarcando sul grande schermo e in diversi libri.
Ma andiamo con ordine:
IL CABINATO ORIGINALE
Chi ha qualche anno in più sulle spalle ha certamente fatto una partita all'originale cabinato del 1980. Le leggende che gravitano attorno a questo gioco sono molteplici ma solo alcune sono assolutamente vere:
- In origine il gioco doveva chiamarsi Puck-Man riprendendo la parola onomatopeica giapponese “paku-paku” derivante dal rumore della masticazione. Ma il rischio di storpiatura con la parola inglese Fuck spinse l'allora Namco a cambiare il nome in occasione dello sbarco in occidente del titolo.
- Si dice che Iwatani diede la forma a Pac-Man dopo aver mangiato una fetta di pizza. La storia non è vera ma piacque molto anche allo stesso creatore del gioco che partecipò anche a una pubblicità dell'epoca. In realtà la forma deriva dal kanji della parola bocca ovvero "Kuchi" (口) un pò più arrotondato.
- Per rendere il gioco meno ripetitivo i quattro fantasmi hanno diverse "personalità" e così Blinky (rosso) continua a inseguire Pac-Man, Pinky (rosa) è la più veloce, Inky (blu) è il più furbo e adotta come strategia quella di bloccare il tunnel più vicino a Pac-Man intercettandolo dalla parte opposta mentre Clyde è il più lento e non adotta particolari strategie vagando a caso su schermo.
- Pac-Man doveva prevedere un numero infinito di livelli ma un glitch fermava automaticamente i giocatori al livello 256 che era impossibile da battere.
- Nel 1999 Billy Mitchell realizzò il punteggio perfetto raggiungendo per la prima volta la ragguardevole cifra di 3,333,360 punti per cui si dovevano raccogliere tutti i puntini e la frutta di ogni livello senza morire, compresi i puntini invisibili dell'ultimo livello glitchato.
- Nei primi 18 mesi sono stati venduti oltre 350.000 cabinati a un prezzo medio di 2500$ facendo incassare circa 1 miliardo di dollari. Namco ha stimato che in 20 anni il titolo è stato giocato nel mondo più di 10 miliardi di volte, monetina dopo monetina.
- Nel 2010, per festeggiare i 30 anni, Google introdusse il primo Doodle giocabile dedicato a Pac-Man. Il successo fu incredibile e si dice che quel giorno si persero quasi 5 milioni di ore di lavoro in tutto il mondo.
I SEGUITI E GLI SPIN-OFF
L'enorme successo di Pac-Man ha portato Namco a convertire il gioco per ogni console esistente all'epoca, dall'Atari 2600 all'Intellivision fino al Commodore 64, e a produrre negli anni successivi una serie di cabinati simili come Ms. Pac Man e Pac-Man Jr.L'evoluzione dei cabinati ha poi portato a variazioni come Pac-Man Mania e Pac Land con grafica migliorata e gameplay diversi. Giocando sull'infame glitch del cabinato originale Bandai Namco ha rilasciato nel 2015 un endless runner per dispositivi mobile chiamato Pac-Man 256.
Molteplici sono le apparizioni in altri famosi videogiochi, tra i più famosi citiamo la saga di Super Smash Bros. come personaggio giocabile ma la simpatica pallina gialla si è dilettata anche nel golf di Everybody's Golf 6 per PlayStation 3, come corridore professionista nella serie di videogiochi arcade Mario Kart Arcade GP e lottatore anche nel crossover del 2012 Street Fighter VS Tekken.
Uno degli ultimi titoli usciti in ordine di tempo è l'adrenalinico Pac-Man Championship Edition 2, di cui potete leggere la nostra recensione a questo indirizzo.
GUEST STAR
Assunto ormai da tempo a icona pop con una fama pari a quella di Super Mario, le apparizioni di Pac-Man non si limitano al solo mondo videoludico.Nel 1982 Hanna e Barbera producono una serie TV chiamata The Pac-Man Show che andò in onda sulla ABC per due anni il sabato mattina per un totale di 44 episodi.
Più recentemente ricordiamo il cameo in Ralph Spaccatutto e la versione "cattiva" del film Pixels in cui letteralmente mangia il braccio del povero Toru Iwatani.
Il gioco originale appare anche in Ready Player One, quando il protagonista Parzival gioca una partita perfetta e riceve in dono una speciale ed importantissima moneta.
A 40 anni di distanza Pac-Man è conosciuto in tutto il modo e rimane nel cuore di tutti gli appassionati di videogiochi grazie al divertimento e all'immediatezza offerta dal suo gameplay.
In fondo alla notizia trovate il video con la canzone realizzata da Ken Ishii per l'occasione.
E voi ci avete mai giocato? Avete un ricordo speciale legato alla pallina gialla? Fatecelo sapere nei commenti.
Viceversa Tolkien creò Ungoliant, che ha assonanza fonetica con Unko, e lo lasciò così.
Pacland mi piaceva molto perché ho sempre preferito le avventure "scorrevoli", ma più che a Pacman ho giocato a Mrs Pacman. Simpaticissime anche le intermissions, fra un blocco di quadri e l'altro:
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... ma davvero i fantasmi hanno diverse velocità? Non me ne ero mai accorta T__T
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