Come annunciato qualche tempo fa, il numero 329 di Game Informer ha dedicato molto spazio a Kena: Bridge of Spirits e ora vi riproponiamo una traduzione di una parte della valanga di materiale disponibile sul sito di Game Informer.
Si parte con una serie di interessanti novità e curiosità, insieme ad alcune considerazioni di Game Informer:
Prima di lanciarsi nel mondo dei videgiochi, Ember Lab produceva film d'animazione. Kena: Bridge of Spirits è il loro gioco di debutto.
Un esempio di Rot personalizzato.
Si parte con una serie di interessanti novità e curiosità, insieme ad alcune considerazioni di Game Informer:
- Kena si pronuncia Kei-nah;
- Kena è ovviamente doppiata, ma la cosa divertente è che la doppiatrice di Kena è anche la voce dietro molte tracce della colonna sonora del gioco;
- Le ambientazioni del gioco prendono ispirazione e omaggiano diverse location orientali anche molto diverse fra loro il Giappone e Bali;
- Kena non viene dal luogo in cui gli eventi si sviluppano, la ragazza ha affrontato un lungo viaggio prima di arrivare dove è;
- Le simpatiche creaturine nere si chiamano Rot, Kena ne troverà moltissime sparse per il mondo e potrà reclutarle;
- I Rot sono responsabili della decomposizione delle cose, il fatto che loro siano sparsi ovunque è una delle ragioni per cui la regione è corrotta;
- Kena può indirizzare i Rot, chiedere loro di spostare oggetti, far loro assumere la forma di un ponte per un periodo limitato, distrarre nemici, potenziare i propri attacchi e molto altro ancora;
- Prima di poter chiedere aiuto ai Rot il giocatore dovrà colpire e indebolire il nemico, così da infondere coraggio nelle creaturine;
Prima di lanciarsi nel mondo dei videgiochi, Ember Lab produceva film d'animazione. Kena: Bridge of Spirits è il loro gioco di debutto.
- I Rot non possono morire;
- Il bastone di Kena può essere usato per lanciare colpi leggeri, pesanti o attacchi caricati. Si sbloccherà anche un potenziamento per piegare il bastone e fargli assumere la forma di un arco;
- Kena può sacrificare un po' della sua vita per creare una barriera di difesa che, con il giusto tempismo, può anche stordire i nemici;
- The Legend of Zelda è stata una delle fonti di ispirazione per il gioco, non a caso Ember Lab a suo tempo aveva creato un fan film su Majora's Mask;
- I Rot potranno essere vestiti e addobbati con elementi estetici sbloccabili in gioco o acquistabili con gemme;
Un esempio di Rot personalizzato.
- Non ci saranno micro-transazioni;
- Ember Lab vuole che il gioco abbia la modalità Foto, ma non è sicuro se tale feature sarà disponibile al lancio o verrà aggiunta successivamente tramite aggiornamento gratuito;
- Il gioco è sviluppato con Unreal Engine 4;
- Il gioco non è un open-world. Il villaggio che si scopre nelle prime fasi di gioco fungerà da hub, da lì sarà possibile viaggiare in diverse regioni limitrofe;
- Su Playstation 5 il giocatore potrà vedere contemporaneamente tutti i propri Rot mentre su Playstation 4, pur potendone raccogliere lo stesso numero (100), ne potrà vedere solo un po' alla volta. Nonostante questo non ci saranno differenze di gameplay;
- Ambientazioni e dettagli, come ad esempio la vegetazione, sarà più ricca, densa e curata su Playstation 5;
- Ember Lab ha difficoltà a stimare la longevità del gioco a causa delle tante attività secondarie disponibili, tuttavia a loro piacerebbe creare un titolo che è possibile finire entro il weekend;
- Il gioco non sarà venduto a 59,99 dollari/euro e chi acquisterà la versione Playstation 4 riceverà gratuitamente anche quella Playstation 5;
- Il gioco saprà essere piuttosto impegnativo nelle difficoltà più elevate, ma i nemici non potranno mai eliminare la protagonista in un colpo solo;
- Game Informer ha visto il gioco su Playstation 5 e hanno notato che sono bastati 2 secondi per passare dal menù di sistema della console al gioco;
- Originariamente il gioco era stato sviluppato per Playstation 4, non tenendo quindi conto delle peculiarità hardware di Playstation 5, ma la potenza della nuova console ha permesso a Ember Lab di elevare il titolo verso nuovi livelli;
- Kena: Bridge of Spirits è un action in tutto per tutto, ma essendo il gioco di debutto di Ember Lab il team ha dedicato anima e corpo nel realizzare una storia capace di lasciare il segno.
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