Oggi diamo uno sguardo assieme a Temtem, il nuovo gioco dello sviluppatore spagnolo Crema e del developer Humble Games che si pone sulle orme della fama e del gameplay di Pokémon e vi porta all’avventura con l’obiettivo di catturare tutti i Temtem! Dopo molti anni di sviluppo, il gioco è finalmente disponibile per Nintendo Switch e per PC, ma riusciranno questo arcipelago abitato da più di 160 nuove creature a onorare l’eredità di “Gonna catch’em all” oppure si tratta del solito copia-incolla senza anima? Scopriamolo assieme!
La campagna Kickstarter di Temtem venne avviata nel lontano 2018 e dopo più di quattro anni di sviluppo, versioni beta e early access, ecco che finalmente una versione 1.0 è venuta alla luce. Il gioco può sembrare all’apparenza uno dei tanti cloni sul mercato dei Pokémon: tante creature da catturare, grafica indie e valutazioni nella media, ma, a differenza degli altri, Temtem si presenta come un MMORPG. Fin dall’inizio, infatti, verrà richiesta al giocatore una connessione stabile per giocare e non sarà possibile salvare, visto che il gioco stesso salva in automatico dopo battaglie e cure nei centri di assistenza Temtem (causando il panico di chi, come la sottoscritta, ha bisogno di salvare almeno due o tre volte “per sicurezza” prima di spegnere il gioco). Essendo un RPG online, fin da subito il vostro schermo verrà invaso dai nomi di tutti coloro si trovano nella stessa mappa, accompagnati dai loro fedeli Temtem, causando spesso improvvisi cali di frame.
Il mondo di Temtem si compone di numerose isole, che formano l’arcipelago di Airborne. Questa terra paradisiaca, con vari ecosistemi ricchi di differenti specie, vede la coesistenza di umani e di Temtem, creature speciali che possono essere addestrate e fatte combattere tra loro (l’etica di tutto ciò non viene affrontata nel gioco e quindi passeremo oltre, senza soffermarci più di tanto a pensare alla situazione). Delle carte speciali permetteranno di catturare e portare con voi un team di 6 Temtem e, grazie alle funzionalità online, potrete sfidare o scambiare in ogni momento con gli altri giocatori da tutto il mondo! Esiste inoltre una chat pubblica dove chiacchierare con i passanti e vendere Temtem rari.
All’inizio del gioco, vi ritroverete a personalizzare il vostro avatar, scegliendo abbigliamento, pettinatura e varie caratteristiche del viso. La grafica del personaggi è forse una delle pecche più evidenti del gioco, ma la scelta di vestiti da trekking porta un po’ di realismo laddove spesso manca. Dopo aver scelto il vostro personaggio, di cui potrete scegliere anche i pronomi per inclusività, vi ritroverete nella vostra camera e, in classico stile Pokémon, in ritardo per la consegna del vostro primo Temtem! I giovani delle varie isole, infatti, possono ambire a diventare allenatori di Temtem, ricevendo dal professor Konstantinos uno starter, a scelta tra roccia, psico e erba. Dopo la fatidica scelta, verrete sfidati dal rivale che possiede un temibile Temtem di tipo metallo (debole solo al vento) e il professore, per tirarvi su di morale, vi regalerà anche un tucano, Tuwai, che afferma essere il Temtem più raro che abbia mai incontrato nella sua carriera (e nonostante tutto, poco dopo l’inizio del gioco verrete sfidati da un allenatore a caso che ne possiede un altro!).
Inizia così la vostra esplorazione delle isole dell’arcipelago, nel quale vi imbatterete in numerosi NPC e allenatori che vi sfideranno. La maggior parte avrà dialoghi che oltrepassano la singola linea di dialogo e potrete rispondere a tono persino agli scocciatori che vi bloccano il sentiero! La parte narrativa di Temtem appare ben curata e anche le musiche sono orecchiabili e piacevoli. La grande mancanza è la localizzazione in italiano, che può causare confusione fra tutti i nomi delle mosse e delle abilità che le vostre potranno imparare. Il gioco a volte crasha, senza preavvisi, ma la funzione di auto-salvataggio limita nella maggior parte dei casi i danni più gravi.
L’inizio della storia, come abbiamo visto, non si discosta da ciò che la Nintendo ci ha abituato da più di 25 anni, quindi vediamo assieme il gameplay. La vostra squadra potrà essere formata da 6 Temtem diversi, che andranno allenati e avranno a disposizione quattro mosse attive. Imparandone di nuove, potrete scegliere quali utilizzare cambiandole comodamente dal menù in ogni momento. Le Temtem card, alla modica cifra di 15 denari, vi permetteranno di catturare nuove creature e riempire i vostri box. Ci sono, infatti, più di 160 Temtem che vi aspettano nell’erba alta ed esistono persino le rarissime versioni Luma (leggi “shiny”), ma solo 1 su 6000 ha la possibilità di avere una differente colorazione! Ogni Temtem può avere due distinte abilità, tra le quali alcune stupiscono per utilità: alcune ricaricano la vita utilizzando un certo tipo di mossa oppure ricevendo danni da un certo tipo.
La scelta del vostro team andrà sicuramente in due direzioni distinte: design e utilità. Come dire di no ad un Ornitorinco azzurro di tipo acqua come Platypet o ad altre creature adorabili? Ma il livello di sfida in Temtem richiede un certo ingegno e una costante attenzione: senza i tipi giusti, le battaglie saranno difficili e il numero esorbitante di allenatori che vi bloccheranno il cammino (in netto contrasto con le ultime avventure di Pokémon) vi farà spesso ritornare in città per curarvi per sicurezza. Ad esempio, una grotta potrà contenere più di 25 allenatori da battere, rallentando il ritmo di esplorazione, ma garantendo sufficienti punti esperienza per la vostra squadra. Un’oggetto molto utile che vi verrà in soccorso in questi casi è il “Temessence Vial”, una cura istantanea per il party che si ricarica gratuitamente nei centri Temtem. I vostri Temtem potranno evolversi e fare uova, ma l’evoluzione non avverrà a livelli precisi ma solamente ad un certo numero di livelli dalla cattura.
Ogni azione dei nostri Temtem costa stamina: si tratta probabilmente della più grande differenza con il gameplay dei Pokémon. Dite addio a precisione e ai PP, per gli attacchi dovrete vedere se la stamina è sufficiente, altrimenti il Temtem perderà vita e dovrà fermarsi un turno per riposare. Le mosse di base consumano poca stamina, mentre quelle più forti possono prosciugare quasi del tutto la barra! La stamina, per fortuna, si ricarica di un po’ ad ogni turno e del tutto alla fine della battaglia. L’esperienza viene condivisa solamente dai Temtem che partecipano alla battaglia, ma esiste un oggetto, il cosiddetto “Mantello della vergogna” che funge da condividi esperienza.
Anche in Temtem esistono delle palestre, dei dojo dove affronterete dei maestri che con i loro 6 Temtem vi sfideranno. Inoltre, per aumentare a livello competitivo la sfida, ogni settimana queste palestre potranno essere sfidate di nuovo, ma con squadre adatte al competitivo e senza strumenti, per coloro che vogliono mettersi alla prova. Il competitivo, infatti, assume un ruolo importante nel gioco, soprattutto nell’endgame: IV e caratteristiche ereditarie garantite dal breeding potranno soddisfare gli amanti delle sfide, mentre per completare la storia del gioco sono richieste all’incirca 60 ore. Molte sidequest, inoltre, sono sparse per il mondo e possono essere completate per ottenere oggetti utili.
Il multiplayer è l’elemento per cui Temtem si discosta di più dagli altri cloni di cattura-mostri: potrete infatti giocare in co-op con i vostri amici, sfidare passanti e registrare i loro Temtem nella vostra enciclopedia, ma anche ignorarli del tutto. Non è, infatti, richiesta nessuna interazione obbligatoria con gli altri giocatori durante l’avventura, ma gli sviluppatori non hanno manifestato intenzione di rilasciare una versione offline del gioco. Come MMO, Temtem presenta però anche dei lati oscuri e discutibili: sono, infatti, presenti microtransazioni per acquistare oggetti e skin in gioco e un intero battle pass. Si tratta di feature “digeribili” in un Free-to-Play, ma Temtem viene venduto a più di 40 euro e la scelta può fare storcere il naso. Gli sviluppatori hanno però assicurato che in futuro il gioco usufruirà di patch e aggiornamenti.
Temtem si presenta come un indie con potenzialità e difetti. La cura nel bilanciamento dei combattimenti, molti Temtem dal design accattivante e l’esplorazione dell’arcipelago di Airborne sono punti a favore, mentre la grafica e le microtransazioni in un gioco a prezzo pieno possono far desistere dall’acquisto. Il gioco come entità non può essere slegato dal franchise a cui si ispira e da cui basa tutto il suo gameplay, ma promette tante ore di divertimento e di cattura. Certamente Temtem rimane un indie e non è esente da difetti, ma si tratta di un'avventura piacevole, con un sistema di battaglia che richiede strategia e impegno. Costruire la propria squadra ideale, battere le palestre e girare alla ricerca del Temtem più raro e cromatico in compagnia di amici vi terrà incollati allo schermo per molto tempo. Non sapere quale Temtem spunterà dall’erba alta e fare fatica a ricordare le varie tipologie di attacco e le debolezze fa un po’ tornare bambini, a giocare con il Gameboy durante l’intervallo.
Versione testata su Nintendo Switch.
La campagna Kickstarter di Temtem venne avviata nel lontano 2018 e dopo più di quattro anni di sviluppo, versioni beta e early access, ecco che finalmente una versione 1.0 è venuta alla luce. Il gioco può sembrare all’apparenza uno dei tanti cloni sul mercato dei Pokémon: tante creature da catturare, grafica indie e valutazioni nella media, ma, a differenza degli altri, Temtem si presenta come un MMORPG. Fin dall’inizio, infatti, verrà richiesta al giocatore una connessione stabile per giocare e non sarà possibile salvare, visto che il gioco stesso salva in automatico dopo battaglie e cure nei centri di assistenza Temtem (causando il panico di chi, come la sottoscritta, ha bisogno di salvare almeno due o tre volte “per sicurezza” prima di spegnere il gioco). Essendo un RPG online, fin da subito il vostro schermo verrà invaso dai nomi di tutti coloro si trovano nella stessa mappa, accompagnati dai loro fedeli Temtem, causando spesso improvvisi cali di frame.
Il mondo di Temtem si compone di numerose isole, che formano l’arcipelago di Airborne. Questa terra paradisiaca, con vari ecosistemi ricchi di differenti specie, vede la coesistenza di umani e di Temtem, creature speciali che possono essere addestrate e fatte combattere tra loro (l’etica di tutto ciò non viene affrontata nel gioco e quindi passeremo oltre, senza soffermarci più di tanto a pensare alla situazione). Delle carte speciali permetteranno di catturare e portare con voi un team di 6 Temtem e, grazie alle funzionalità online, potrete sfidare o scambiare in ogni momento con gli altri giocatori da tutto il mondo! Esiste inoltre una chat pubblica dove chiacchierare con i passanti e vendere Temtem rari.
All’inizio del gioco, vi ritroverete a personalizzare il vostro avatar, scegliendo abbigliamento, pettinatura e varie caratteristiche del viso. La grafica del personaggi è forse una delle pecche più evidenti del gioco, ma la scelta di vestiti da trekking porta un po’ di realismo laddove spesso manca. Dopo aver scelto il vostro personaggio, di cui potrete scegliere anche i pronomi per inclusività, vi ritroverete nella vostra camera e, in classico stile Pokémon, in ritardo per la consegna del vostro primo Temtem! I giovani delle varie isole, infatti, possono ambire a diventare allenatori di Temtem, ricevendo dal professor Konstantinos uno starter, a scelta tra roccia, psico e erba. Dopo la fatidica scelta, verrete sfidati dal rivale che possiede un temibile Temtem di tipo metallo (debole solo al vento) e il professore, per tirarvi su di morale, vi regalerà anche un tucano, Tuwai, che afferma essere il Temtem più raro che abbia mai incontrato nella sua carriera (e nonostante tutto, poco dopo l’inizio del gioco verrete sfidati da un allenatore a caso che ne possiede un altro!).
Inizia così la vostra esplorazione delle isole dell’arcipelago, nel quale vi imbatterete in numerosi NPC e allenatori che vi sfideranno. La maggior parte avrà dialoghi che oltrepassano la singola linea di dialogo e potrete rispondere a tono persino agli scocciatori che vi bloccano il sentiero! La parte narrativa di Temtem appare ben curata e anche le musiche sono orecchiabili e piacevoli. La grande mancanza è la localizzazione in italiano, che può causare confusione fra tutti i nomi delle mosse e delle abilità che le vostre potranno imparare. Il gioco a volte crasha, senza preavvisi, ma la funzione di auto-salvataggio limita nella maggior parte dei casi i danni più gravi.
L’inizio della storia, come abbiamo visto, non si discosta da ciò che la Nintendo ci ha abituato da più di 25 anni, quindi vediamo assieme il gameplay. La vostra squadra potrà essere formata da 6 Temtem diversi, che andranno allenati e avranno a disposizione quattro mosse attive. Imparandone di nuove, potrete scegliere quali utilizzare cambiandole comodamente dal menù in ogni momento. Le Temtem card, alla modica cifra di 15 denari, vi permetteranno di catturare nuove creature e riempire i vostri box. Ci sono, infatti, più di 160 Temtem che vi aspettano nell’erba alta ed esistono persino le rarissime versioni Luma (leggi “shiny”), ma solo 1 su 6000 ha la possibilità di avere una differente colorazione! Ogni Temtem può avere due distinte abilità, tra le quali alcune stupiscono per utilità: alcune ricaricano la vita utilizzando un certo tipo di mossa oppure ricevendo danni da un certo tipo.
La scelta del vostro team andrà sicuramente in due direzioni distinte: design e utilità. Come dire di no ad un Ornitorinco azzurro di tipo acqua come Platypet o ad altre creature adorabili? Ma il livello di sfida in Temtem richiede un certo ingegno e una costante attenzione: senza i tipi giusti, le battaglie saranno difficili e il numero esorbitante di allenatori che vi bloccheranno il cammino (in netto contrasto con le ultime avventure di Pokémon) vi farà spesso ritornare in città per curarvi per sicurezza. Ad esempio, una grotta potrà contenere più di 25 allenatori da battere, rallentando il ritmo di esplorazione, ma garantendo sufficienti punti esperienza per la vostra squadra. Un’oggetto molto utile che vi verrà in soccorso in questi casi è il “Temessence Vial”, una cura istantanea per il party che si ricarica gratuitamente nei centri Temtem. I vostri Temtem potranno evolversi e fare uova, ma l’evoluzione non avverrà a livelli precisi ma solamente ad un certo numero di livelli dalla cattura.
Ogni azione dei nostri Temtem costa stamina: si tratta probabilmente della più grande differenza con il gameplay dei Pokémon. Dite addio a precisione e ai PP, per gli attacchi dovrete vedere se la stamina è sufficiente, altrimenti il Temtem perderà vita e dovrà fermarsi un turno per riposare. Le mosse di base consumano poca stamina, mentre quelle più forti possono prosciugare quasi del tutto la barra! La stamina, per fortuna, si ricarica di un po’ ad ogni turno e del tutto alla fine della battaglia. L’esperienza viene condivisa solamente dai Temtem che partecipano alla battaglia, ma esiste un oggetto, il cosiddetto “Mantello della vergogna” che funge da condividi esperienza.
Anche in Temtem esistono delle palestre, dei dojo dove affronterete dei maestri che con i loro 6 Temtem vi sfideranno. Inoltre, per aumentare a livello competitivo la sfida, ogni settimana queste palestre potranno essere sfidate di nuovo, ma con squadre adatte al competitivo e senza strumenti, per coloro che vogliono mettersi alla prova. Il competitivo, infatti, assume un ruolo importante nel gioco, soprattutto nell’endgame: IV e caratteristiche ereditarie garantite dal breeding potranno soddisfare gli amanti delle sfide, mentre per completare la storia del gioco sono richieste all’incirca 60 ore. Molte sidequest, inoltre, sono sparse per il mondo e possono essere completate per ottenere oggetti utili.
Il multiplayer è l’elemento per cui Temtem si discosta di più dagli altri cloni di cattura-mostri: potrete infatti giocare in co-op con i vostri amici, sfidare passanti e registrare i loro Temtem nella vostra enciclopedia, ma anche ignorarli del tutto. Non è, infatti, richiesta nessuna interazione obbligatoria con gli altri giocatori durante l’avventura, ma gli sviluppatori non hanno manifestato intenzione di rilasciare una versione offline del gioco. Come MMO, Temtem presenta però anche dei lati oscuri e discutibili: sono, infatti, presenti microtransazioni per acquistare oggetti e skin in gioco e un intero battle pass. Si tratta di feature “digeribili” in un Free-to-Play, ma Temtem viene venduto a più di 40 euro e la scelta può fare storcere il naso. Gli sviluppatori hanno però assicurato che in futuro il gioco usufruirà di patch e aggiornamenti.
VALUTAZIONE FINALE
Temtem si presenta come un indie con potenzialità e difetti. La cura nel bilanciamento dei combattimenti, molti Temtem dal design accattivante e l’esplorazione dell’arcipelago di Airborne sono punti a favore, mentre la grafica e le microtransazioni in un gioco a prezzo pieno possono far desistere dall’acquisto. Il gioco come entità non può essere slegato dal franchise a cui si ispira e da cui basa tutto il suo gameplay, ma promette tante ore di divertimento e di cattura. Certamente Temtem rimane un indie e non è esente da difetti, ma si tratta di un'avventura piacevole, con un sistema di battaglia che richiede strategia e impegno. Costruire la propria squadra ideale, battere le palestre e girare alla ricerca del Temtem più raro e cromatico in compagnia di amici vi terrà incollati allo schermo per molto tempo. Non sapere quale Temtem spunterà dall’erba alta e fare fatica a ricordare le varie tipologie di attacco e le debolezze fa un po’ tornare bambini, a giocare con il Gameboy durante l’intervallo.
Versione testata su Nintendo Switch.
Pro
- 164 Temtem da catturare
- Un gameplay intenso e ricco di sfide
- Modalità co-op con amici
Contro
- Grafica troppo "indie"
- Microtransazioni e battle pass
- Manca la lingua italiana
I mostrilli sono 'pochi' rispetto ad altri giochi simili, ma la cosa è un pregio così prenderli tutti richiederà meno tempo XD
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