Monochrome Mobius: Rights and Wrongs Forgotten - Recensione
Riscopri il passato di un popolo dimenticato e proteggi la pace di Yamato
di PokeNew
Ci troviamo nel villaggio di Ennakamuy, dove Oshtor vive con sua madre Torikori e sua sorella Nekone. Qui il giovane trascorre la propria quotidianità ad addestrarsi nell'arte della spada, prestando inoltre servizio presso l'Owlo del villaggio (termine riferito ai signori feudali di Yamato). Tale quotidianità viene tuttavia interrotta dall'incontro con una ragazza misteriosa dai capelli argentei di nome Shunya, che dichiara di essere la figlia di Pashpakur, il padre di Oshtor e Nekone, caduto molti anni prima in battaglia. Dopo un primo momento di incomprensione, Oshtor decide di fidarsi di lei. Si dirigono poi verso un antico altare, dove la ragazza spiega di essersi risvegliata dopo aver attraversato un portale. In seguito i due decidono di partire verso il luogo dal quale proviene Shunya, l'enigmatica terra di Arva Shulan, dove la ragazza si era separata da loro padre, nella speranza di potersi ricongiungere nuovamente a lui.
Un inizio piuttosto inusuale per il viaggio di Oshtor e Shunya. Questa avventura li porterà quindi a viaggiare per Yamato e ad incontrare tanti alleati, primi tra tutti Munechika e Mikazuchi, altri due personaggi molto noti a fan di Utawarerumono, i quali diventeranno loro fidati compagni. Ovviamente loro non saranno gli unici personaggi noti che incontreremo nel corso del gioco, tuttavia per non rovinarvi la sorpresa lascerò a voi il piacere di scoprirli. Per chi invece non ha mai giocato un titolo della serie non c'è da preoccuparsi, dal momento che la storia è godibile anche per chi non ha una conoscenza pregressa del mondo di Utawarerumono. Inoltre nel caso ci dovessero essere termini o situazioni poco chiare è anche possibile leggere le informazioni contenute nel glossario dal menù di gioco. In ogni caso dal punto vista narrativo Monochrome Mobius si dimostra fin da subito piuttosto solido e man mano che si avanza la storia si fa sempre più interessante. Soprattutto grazie ai tanti misteri legati ad Arva Shulan ed al passato di Yamato, che vi terrano incollati col fiato sospeso fino alla fine. Tuttavia alcuni di questi misteri rimarranno senza risposta fino alla fine, dal momento che il gioco sembrerebbe essere stato evidentemente pensato come l'inizio di qualcosa di più grande. A favore di questa tesi abbiamo anche il finale del gioco, che non fa altro che aumentare ulteriormente le nostre domande e pone delle premesse piuttosto intriganti per un possibile seguito. Anche per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi inoltre è stato svolto davvero un lavoro di scrittura notevole. Ogni personaggio difatti possiede un background per niente banale e ognuno dei membri del gruppo di protagonisti andrà incontro ad un percorso di crescita personale considerevole. Insomma, nel complesso è evidente l'impegno profuso dal team di Aquaplus dal punto di narrativo, sia per quanto riguarda la storia che per la caratterizzazione dei personaggi e difficilmente ne rimarrete delusi, in particolar modo se siete fan della serie.
Dal punto di vista della struttura di gioco Monochrome Mobius è un JRPG a turni dall'impostazione piuttosto classica. Soprattutto per quanto riguarda l'esplorazione dell'open map, suddivisa in diverse macro aree, dove potrete affrontare nemici, aprire scrigni e raccogliere varie risorse sparse per il mondo di gioco. Avanzando nella storia ad un certo punto sbloccherete poi delle abilità di campo, grazie ad Halu, una specie di companion robotico che si unirà al nostro party. Quindi ad esempio potrete sbloccare l'abilità di poter visualizzare gli scrigni non ancora aperti sulla mappa, cosa che può essere utile per facilitarvi l'esplorazione. Oppure un abilità per aumentare l'esperienza, i Sen (la valuta di gioco) e il loot ottenuto dai vari nemici sconfitti. Proprio riguardo ai nemici è presente inoltre una meccanica molto utile per chi vuole ottenere loot, Sen ed esperienza più velocemente, senza dover necessariamente avviare un battaglia. Difatti se sarete di livello più alto rispetto al nemico che decidete di attaccare con il comando d'azione, il nemico in questione verrà sconfitto istantaneamente. Ciò può tornare molto utile se volete livellare senza entrare in combattimento o se avete bisogno di risorse per una missione secondaria. Inoltre può tornare utile anche per sbloccare le abilità di Halu, dal momento che servono diverse risorse per riuscire a sbloccarle.
Come abbiamo già citato poco prima, tra le varie attività che è possibile svolgere nel gioco ci sono anche le missioni secondarie, per la precisione delle richieste. La maggior parte di queste richieste ovviamente non raggiunge il livello di scrittura delle sezioni di storia principale, ma ce ne sono comunque diverse degne di nota e che espandono ulteriormente la narrativa del titolo. Ci sono inoltre determinate richieste che vi permetteranno di sbloccare anche aree normalmente inaccessibili, per cui è altamente consigliabile completarle. Tuttavia se avete intenzione di farlo c'è da tenere in considerazione il fatto che molte richieste hanno una scadenza, nel senso che se raggiungete un determinato punto della storia non sarà più possibile completarle, per cui dovrete fare attenzione se non volete perderne nessuna. Per fortuna è possibile monitorare la scadenza delle richieste consultando una qualsiasi bacheca delle richieste situata in ogni centro abitato di Yamato. Riguardo a quest'ultimo punto c'è un però, infatti purtroppo non è possibile accettare le richieste direttamente dalla bacheca e dovrete parlare per forza con il richiedente della missione. Questo crea una certa scomodità dal momento che non è possibile visualizzarle nell'apposito menù delle richieste, dato che vi permette di visualizzare solo quelle già accettate. Nulla di grave ovviamente, però sarebbe stato più comodo avere un modo per visualizzare le missioni non accettate.
Dal punto di vista del sistema di combattimento invece, Monochrome Mobius presenta alcuni elementi interessanti e degni di nota. Difatti gli scontri sono caratterizzati da un Anello d'Azione, il quale non funge soltanto da semplice sistema per capire chi agisce per primo, ma presenta anche una caratteristica speciale. Questo anello infatti è formato da tre diversi anelli: Anello Interno, Anello Centrale ed Anello Esterno. Sia i membri del nostro party che i nemici partono tutti dall'Anello Esterno. Spostandosi in un anello più interno i nostri personaggi potranno agire più velocemente del solito. Per potersi spostare in un anello più interno ci sono due modi: raggiungere lo stato di Overzeal e ascendere o colpire un nemico affetto da barcollamento. Per il primo metodo sarà necessario accumulare Zeal, ottenibile per ogni azione effettuata o "raccogliendo" delle gemme rosse posizionate proprio nell'Anello d'Azione. Concentrandoci brevemente su queste gemme, oltre a quelle rosse ne sono presenti anche di colore blu e giallo, le cui funzioni sono quelle di ripristinare rispettivamente MP e resistenza al barcollamento, anche se non si può influire più di tanto sull'ottenimento di queste gemme. Tornando al discorso precedente, il secondo metodo invece è quello un po' più casuale, dal momento che per poter infliggere lo status di barcollamento dovrete attaccare più volte un nemico, anche se può tornare comunque molto utile per un ulteriore motivo, dato che chi entra in questo status viene riportato forzatamente all'Anello Esterno se si trova in uno degli anelli più interni. Per quel che riguarda invece il livellamento dei personaggi, ad ogni livello i membri del party guadagneranno dei punti abilità per poter potenziare le statistiche e potenziandole impareranno delle tecniche in base alla statistica scelta. Inoltre ci sono anche diverse tecniche che verranno imparate avanzando nella trama principale.
Per quel che riguarda i ruoli e le strategie in battaglia, ogni personaggio può contare su diversi tipi di abilità di combattimento. Ad esempio Oshtor può contare su diverse abilità di spada, ma all'occorrenza può anche attaccare con attacchi magici o utilizzare tecniche per buffare o debuffare attacco e intelligenza, oltre a poter fungere da tank grazie alla sua ottima difesa e alla abilità che gli permette di subire danni al posto degli alleati. Parlando proprio dei buff e debuff, diversamente da altri JRPG in questo caso essi non influiscono sui membri del party o sui nemici, ma bensì sull'Anello d'Azione. Poi abbiamo Shunya, che è principalmente una maga-guaritrice che può contare anche su tecniche di lancia o che debuffano i nostri nemici. Inoltre possiede anche un abilità speciale che le permette di accumulare Soulstone per potenziare le sue tecniche o utilizzarne alcune non utilizzabili normalmente. Munechika invece può essere utilizzata in maniera piuttosto duttile, dal momento che può contare sia su tecniche magiche e fisiche, oltre a poter essere utilizzata anche come guaritrice, in maniera anche migliore di Shunya e eventualmente può fungere persino da buffer e debuffer per quanto riguarda difesa e resistenza magica. Inoltre più avanti nel gioco sbloccherà un abilità estremamente utile che richiede l'accumulo di Zeal, similmente a quanto accade per l'ascensione. Questo vi pone ovviamente difronte ad una scelta, per cui dovrete optare per l'opzione più congeniale alla battaglia. Come ultimo membro del party abbiamo Mikazuchi, che funge da velocista che può infiggere grandi danni sia magici ma soprattutto fisici e che all'occorrenza può anche utilizzare abilità per buffare e debuffare la velocità. Ogni personaggio può poi contare su una abilità finale, che anche in questo caso richiede sempre l'utilizzo di Zeal. Infine è possibile richiamare anche Halu in battaglia, riempendo una barra speciale che aumenta per ogni azione effettuata. L'utilizzo di Halu durerà massimo 3 turni e spesso vi consentirà di ribaltare situazione anche molto complicate. Nel complesso dunque ci sono davvero tante opzioni e strategie da poter effettuare in battaglia, per cui se siete amanti dei JRPG siamo sicuri che troverete pane per i vostri denti.
Quanto al comparto tecnico, purtroppo Monochrome Mobius presenta alcune criticità. A cominciare dalle texture, non propriamente al passo con i tempi, passando ai modelli dei personaggi, soprattutto quelli degli NPC paragonabili a dei modelli vecchi di due generazioni. C'è da precisare che i modelli dei personaggi principali sono fatti comunque meglio, anche se neanche in questo caso spiccano per qualità. Come se non bastasse in alcune zone del gioco ci sono anche diversi cali di framerate abbastanza fastidiosi, anche se non compromettono la godibilità del titolo. Dal punto di vista delle animazioni è stato svolto un buon lavoro nel complesso, anche se non aspettatevi picchi troppo alti. Ovviamente c'è da considerare che probabilmente il budget della produzione non sarà stato granché alto, per cui di sicuro non ci si poteva aspettare di meglio. Ad ogni modo, in generale le carenze tecniche sono state ampiamente compensate dalla direzione artistica e dal level design dei dungeon che risultano particolarmente ispirati e ben strutturati. Un po' meno ispirati i borghi abitati invece, dato che la maggior parte risultano purtroppo abbastanza blandi e spogli. Ci sono poi alcune parti simil Visual Novel, dove abbiamo artwork di altissima qualità in stile anime e dove il character design dell'illustratrice Mi emerge al meglio. Passando poi alla colonna sonora, uno dei fiori all'occhiello della produzione, tra le tante soundtrack ce ne sono diverse realizzate dal compianto compositore Michio Kinugasa, che è riuscito a dare il suo apporto persino alla magnifica opening del titolo, "Toki no Taika", cantata dalla cantante Suara. In generale quindi vi possiamo rassicurare sulla bontà della colonna sonora del gioco. Infine, ma non per importanza, abbiamo il doppiaggio giapponese del gioco, che può contare su un cast di doppiatori decisamente di prim'ordine, come Kentaro Tone, Yuko Minaguchi, Saori Hayami, Yuuya Uchida, Kikuko Inoue, Takayuki Sugo e tanti altri professionisti dello stesso calibro, per cui aspettatevi interpretazioni di alto livello.
GIUDIZIO FINALE
Gioco testato su PlayStation 5.