Rune Factory 3 Special - Recensione

Tra ortaggi e dolci fanciulle, iniziate la vostra avventura bucolica nel villaggio di Sharance!

di Mistral

I farming game, grazie alla loro promessa di un mondo bucolico, basato sull’onestà e sul duro lavoro dei campi, hanno ottenuto in questi anni un grande seguito e molti nuovi progetti escono ogni mese, con tutte le varianti possibili, tra fantasy, fantascienza e dinosauri. Tra le serie giapponesi più conosciute, troviamo Harvest Moon (ora Story of Seasons), che ha ispirato il capolavoro Stardew Valley, e la sua versione fantasy, Rune Factory. Il primo Rune Factory, creato da Yoshifumi Hashimoto, uscì nel 2006 per Nintendo DS, promettendo ai giocatori un mondo dai colori pastello, una grande varietà di coltivazioni, mostri da sconfiggere e da allevare e adorabili fanciulle da conquistare. Fino ad oggi sono usciti cinque capitoli principali della saga (l’ultimo, Rune Factory 5, è uscito nel 2022 in Europa) e due nuovi giochi sono stati annunciati nel Marvelous Direct di giugno. Oggi ci troviamo a recensire Rune Factory 3 Special, la versione rimasterizzata del gioco uscito per Nintendo DS nel 2009, ben 14 anni fa. Il gioco di Marvelous ci porta a vivere le avventure di Micah, un ragazzo senza memorie che si ritrova accolto decisamente a braccia aperte nel delizioso villaggio di Sharance. Ma vediamo assieme i dettagli in questa recensione!
 
Recensione di Rune Factory 3 Special

Rune Factory 3 Special è dunque il terzo capitolo della serie di farming game fantasy ed è il primo nella serie a proporre la tematica della convivenza tra razze diverse e il rispetto della natura. Come in tutti i Rune Factory, il nostro protagonista, Micah, si ritrova senza memoria nel villaggio di Sharance, un piccolo paesino sormontato da un immenso ciliegio millenario, che dà il proprio nome al luogo. L’accoglienza da parte degli abitanti è ottima: non solo gli viene data come casa la più bella location, una casa costruita nel tronco del ciliegio, ma gli viene subito insegnato come coltivare i campi che si trovano tra le radici dell’albero, i più fertili della zona. Il villaggio è però circondato da aree pullulanti di mostri e il protagonista dovrà presto imparare a padroneggiare anche le armi, per esplorare i dungeon vicini e proteggere gli altri abitanti. Il segreto di Micah, che conserva gelosamente, è quello di potersi trasformare in un mostro, un adorabile Wooly dorato, ma riuscirà il ragazzo a sconfiggere i pregiudizi e l’odio radicato nei cuori degli abitanti? Una vera convivenza tra umani e altre creature è possibile? Questo sarà il cuore della missione principale di Rune Factory 3.
 
Recensione di Rune Factory 3 Special
Micah, in forma di woolie, incontra i misteriosi univir che vivono in esilio nel deserto
 
La storia del gioco inizia quindi come quasi tutti gli altri capitoli della serie, protagonista smemorato e gameplay basato sulle coltivazioni e sui combattimenti contro i mostri. Da subito potrete mettere il gioco in difficoltà normale o difficile, ma potrete cambiarlo in ogni momento a seconda delle vostre preferenze. A questa versione è stata aggiunta anche la difficoltà infernale, per coloro che amano le sfide. I vostri adorati campi, inizialmente riempiti di massi e di erbacce, diventeranno il fiore all’occhiello del villaggio (e la vostra principale fonte di sostentamento) solamente con una cura quotidiana e un miglioramento della qualità delle verdure piantate e del terreno. Dovrete zappare, seminare, innaffiare e raccogliere i vostri raccolti ogni giorno, per aumentare la vostra prosperità e la vostra abilità di “farming”. Raccogliendo frutta e verdura potrete inoltre trovare dei Runey, dei piccoli spiriti fluttuanti, che vi aumenteranno casualmente una delle vostre abilità. In Rune Factory, infatti, ogni abilità e oggetto ha un proprio livello, che può essere potenziato quasi all’infinito, in modi più o meno facili. Persino l’abilità di camminare, dormire e mangiare è incrementabile! Oggetti di maggiore qualità avranno statistiche migliori e potranno essere venduti a caro prezzo e lo stesso vale per le verdure coltivabili.
 
Recensione di Rune Factory 3 Special
Preparate zappa e annaffiatoio per curare il vostro grande orto ogni mattina!
 
Tramite il crafting, che ha un ruolo molto importante in questa serie, potrete cucinare, forgiare armi e accessori e creare medicine. Al ristorante e alla bottega potrete acquistare potenziamenti e nuovi accessori per la cucina e grazie al “pan-ricetta” potrete imparare fino a quattro nuove ricette al giorno. Oltre a creare armi più potenti e strumenti utili per affrontare al meglio i dungeon, il crafting vi permetterà di forgiare attrezzi agricoli più potenti, che vi aiuterà a prendevi cura dei vostri campi più facilmente. Si tratta di una parte complessa e molto divertente del gioco e vi troverete a passare intere giornate a cercare gli ingredienti giusti per completare tutte le ricette. I festival sono presenti anche in questo capitolo: si tratta di eventi stagionali, più o meno difficili, dove dovrete cimentarvi in alcuni minigiochi e per i primi tre posti sarà l’occasione di ottenere un buon bottino di “pan-ricetta”, il miglior metodo per ampliare il vostro menu del crafting. Ogni stagione ha le sue feste peculiari, ma ogni fine stagione ci sarà la festa del raccolto, dove dovrete presentare un ortaggio di stagione di un buon livello per poter sperare nella vittoria. Inoltre, è disponibile la pesca, un ottimo passatempo per ottenere pesci da vendere o da cucinare!
 
Recensione di Rune Factory 3 Special
La pesca stagionale è garantita nei quattro dungeon che circondano il villaggio
 
Fin da inizio gioco, avrete a disposizione degli incarichi per aiutare gli abitanti e per avanzare nella storia, ma ne potrete accettare al massimo uno al giorno (in Rune Factory 3 una giornata dura all’incirca 24 minuti). Si tratta principalmente di fetch quest, ma arricchite con dialoghi che approfondiranno la vostra relazione con i residenti. La missione principale, invece, vi porterà ad esplorare tutti e quattro i dungeon del gioco e non sarà assolutamente facile! Dovrete, infatti, padroneggiare per bene magie, armi e munirvi di alleati potenti per avanzare fino alla fine e battere i vari boss. Ogni dungeon rappresenta una stagione e un utile cartello vi indicherà il livello consigliato, i minerali e i mostri presenti nell’area. Purtroppo, in questo capitolo, a differenza dei successivi, non sono presenti punti di viaggio veloce tra le varie aree, ma avrete fin da subito a disposizione una magia di teletrasporto per rientrare a casa. Anche questo capitolo della serie  è caratterizzato da una grafica 2D isometrica.

Il combattimento è quello dei classici action RPG: poca strategia e schivata e molto button smashing. Dovrete però padroneggiare al meglio le varie tipologie di armi, le magie e gli elementi ad esse legate, soprattutto in aree di alto livello per evitare di soccombere agli attacchi dei mostri. Inoltre, Micah potrà combattere in forma di Wooly, modificando leggermente abilità e stile di gioco. Una volta raggiunto un livello adeguato, potrete persino domare i vostri mostri preferiti, dando degli oggetti (i migliori sono i piatti cucinati o i loro stessi drop) per convincerli a venire con voi. Avrete bisogno innanzitutto di un “Monster Barn”, un fienile che può accogliere fino a quattro mostri per volta, che sarà successivamente ingrandibile. Grazie all’allevamento dei mostri, otterrete prodotti freschi ogni giorno (come latte, uova e lana) e un aiuto extra per il lavoro nei campi, oltre al poter portare con voi i vostri preferiti per combattere nei dungeon. A inizio gioco scoprirete l'esistenza di semi magici, che se piantati al suolo danno luce a delle armi vegetali che vi daranno manforte nelle vostre avventure e persino gli abitanti potranno accompagnarvi nei dungeon, una volta raggiunto un certo livello di amicizia.
 
Recensione di Rune Factory 3 Special
Pia, la tenace e buffa sirena, è una delle undici possibili bachelorette (sicuramente non la più sveglia!)
 
Sharance è abitato da numerose persone, che vi accoglieranno in maniera gentile fin da subito, ma vi occorrerà molto tempo per entrarci in confidenza. Parlare con tutti ogni giorno e fare dei piccoli regali vi permetterà di aumentare il vostro livello di amicizia e con 11 deliziose (e strampalate) fanciulle potrete persino iniziare una storia d’amore. Purtroppo, il protagonista di Rune Factory 3 può essere solamente un ragazzo e ci sono unicamente ragazze come interessi amorosi, solamente dal quarto capitolo è infatti stata resa disponibile la protagonista femminile e dal quinto i matrimoni dello stesso sesso. Per quanto riguarda il matrimonio, il coronamento della storia d’amore con la vostra scapolottina del cuore, Rune Factory 3 Special offre una nuova modalità, Newlywed Mode, con dialoghi nuovi e completamente doppiati per ognuna delle protagoniste. Il gioco presenta infatti un intero cast di bachelorettes, undici in totale. Le adorabili ragazze del villaggio sono effettivamente numerose: ne abbiamo fin dall’inizio ben nove tra cui scegliere, ognuna legata ad un’attività specifica del villaggio. Abbiamo Carmen, la patita per la pesca con il brother complex, l’artista svampita Daria, la fioraia Shara (la dolce fanciulla che vi salva a inizio gioco e vi insegna i rudimenti dell’agricoltura), la svogliata commessa Karina e Raven, la taciturna aiutante del fabbro. Insomma, ci sono ragazze per tutti i gusti. Anche con gli abitanti del villaggio potrete fare amicizia e il miglior modo sarà scoprire i loro gusti e presentarsi ogni giorno con un regalo di loro gradimento.
 
Recensione di Rune Factory 3 Special
Le missioni giornaliere vi permetteranno di entrare in confidenza con gli abitanti e di conoscere le loro storie

Per coloro che hanno giocato agli altri titoli della serie, Rune Factory 3 Special presenta alcune innovazioni, ma anche tanti passi indietro, soprattutto per quanto riguarda tasti a scelta rapida e compiti ripetitivi. Ad esempio, non avrete possibilità di controllare o annullare gli oggetti messi nella cassetta delle spedizioni (unico modo per vendere gli oggetti) e impiegherete un po’ di tempo a padroneggiare i comandi dei menu, non sempre immediati. Non avrete neppure la possibilità di controllare le missioni in corso dal menù, ma solamente dai vari cartelli che offrono le missioni in primo luogo. Tra gli altri elementi che avrebbero potuto essere migliorati troviamo il trasferimento degli oggetti dall’inventario al frigo di casa, incredibilmente lento. Rispetto a Rune Factory 4 e 5, ho però trovato che il ritmo di questo capitolo fosse fin da subito incalzante. Grazie alle 3 missione giornaliere massime, agli eventi, ai dungeon accessibili fin da subito e ai campi da coltivare, vi troverete a giocare svariati giorni di gioco di seguito senza neanche accorgervene. Con il crafting e le missioni storia, dovrete solamente dosare al meglio i vostri RP (Rune Points) per non rischiare di svenire e pagare cifre astronomiche per essere curati dalla strega dell’infermeria. Inizialmente, gli RP si esauriranno veramente in fretta, ma avanzando tra storia e livelli, ci saranno numerosi modi per ripristinarli (come le terme, il cibo o specifici oggetti dei dungeon).

Dal punto di vista grafico, la rimasterizzazione è di ottima fattura: su Nintendo switch i colori sono brillanti e gli sfondi, i ritratti dei personaggi e i dialoghi sono in alta definizione. In alcuni momenti il gioco ha dei cali di frame, in particolare quando il campo è pieno di ortaggi o quando piove, ma mai ai livelli di Rune Factory 5. Alcuni caricamenti sono lenti, soprattutto quelli dell’interfaccia del crafting. Tutti i ritratti dei personaggi sono stati rimodellati in maniera gradevole e dettagliata, mantenendo il fascino del design originale. Il gioco è localizzato unicamente in inglese e molti dialoghi delle missioni sono stati ridoppiati per questa versione. Le musiche sono allegre e orecchiabili, opera di Tomoko Morita, e una nota di merito va all'adorabile opening animata "Dream Wanderer".
 
Rune Factory 3 Special rappresenta un’ottima occasione per scoprire uno dei più interessanti titoli della serie di farming fantasy, grazie alla grafica rinnovata e al gameplay action sempre accattivante. Un intero cast di personaggi ben caratterizzati, comprese undici fanciulle con cui potrete convolare a nozze, vi aspetta a Sharance, tra campi da coltivare, mostri da combattere e tante attività artigianali. Il gioco saprà intrattenere grazie ad un ottimo equilibrio tra missioni principali e secondarie, tra festival e lavori stagionali nel vostro campo, lasciando comunque spazio alle interazioni sociali e al ritmo personale di ogni giocatore. Il gioco è unicamente in lingue inglese, doppiato parzialmente.

Versione testata su Nintendo Switch.


Versione originale della notizia