Portal Knights - Recensione

Un nuovo sandbox a cubi è arrivato!

di pedruto

Minecraft è stato senz'altro una delle sorprese degli ultimi anni nel mondo videoludico, un titolo divenuto ormai un'icona e fondatore del genere "avventura sandbox a cubi". Oltre ai dimenticabili cloni, alcune produzioni hanno saputo prendere spunto sapientemente da ciò che il titolo Mojang aveva offerto al pubblico: mi riferisco agli ottimi Terraria e Dragon Quest Builders. 505 Games e Keen Games hanno voluto seguire questa scia di successori di Minecraft, proponendo per diversi mesi in early access su Steam il loro Portal Knights, una nuova avventura sandbox a cubi che si pone come obiettivo quello di focalizzare i giocatori un po' di più sulle fasi di combattimento e un po' di meno su quelle di costruzione. Il 19 maggio il titolo è finalmente approdato nella sua versione 1.0 su PlayStation 4 (versione testata in sede di recensione), Xbox One e Steam, con addirittura copie fisiche per console. Saranno riusciti gli sviluppatori di Keen Games nella loro impresa?
 
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Dopo aver deciso le sembianze del vostro avatar super deformed, tramite un editor non troppo approfondito, e dopo aver scelto nome e grandezza del vostro mondo di gioco, verrete catapultati nella prima area, preimpostata come casa del giocatore (ovviamente sarà possibile spostarla). A causa di un cataclisma, detto Frattura, il mondo si è diviso in tante aree e sarete, quindi, chiamati a ricostruire i portali che collegano queste zone. Per farlo sarà necessario trovare sparsi per la mappa i frammenti di vari colori, utili per realizzare determinati blocchi da inserire nel corretto punto del portale, rendendolo così nuovamente attivo pronto per teletrasportarvi in una nuova zona (più di 40 sono quelle disponibili). Inizialmente i portali saranno ben visibili sulla mappa, ma andando avanti li troverete sempre più difficilmente, magari anche nascosti in dungeon da esplorare. Al di là di queste semplici premesse, la trama di Portal Knights non progredirà praticamente di una virgola nel corso dell'intera avventura, limitandosi ad essere un semplice pretesto per giustificare l'assenza di un'unica enorme mappa esplorabile come in Minecraft, a favore di tante più piccole. Un vero peccato dato che la produzione avrebbe dovuto godere di elementi RPG più marcati, e tutti sappiamo che in un RPG la storia è uno dei fattori più importanti.
 
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Gli elementi ruolistici sono fortunatamente presenti nel gameplay. Alla creazione di un personaggio dovremo infatti affidargli una delle 3 classi disponibili, Guerriero, Arciere e Mago (non penso ci sia bisogno di presentazioni), ciascuna con i propri set di equipaggiamenti e abilità apprendibili salendo di livello. Scavando, distruggendo casse o abbattendo nemici si accumulerà preziosa XP che permetterà di salire di livello, meccanica indispensabile per guadagnare punti abilità distribuibili alle statistiche di Costituzione, Forza, Agilità, Destrezza, Saggezza e Intelligenza.
I combattimenti in tempo reale ricordano per certi aspetti i vecchi capitoli 3D di The Legend of Zelda, con la telecamera che si concentra sull'avversario bersagliato e la possibilità di rotolare per schivare i colpi nemici. Le tipologie di questi ultimi varieranno a seconda della zona che state esplorando, e di notte si faranno molto più tenaci e temibili. Nel complesso il combat system risulta un po' semplice, ma immediato da comprendere e facile da padroneggiare.
 
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Il sistema di crafting è molto classico e non offre nulla di veramente innovativo. Scavando si ottengono cubi di vari materiali, e spaccando gli oggetti sulla mappa potrete metterli nella vostra borsa per ricollocarli, o in qualche caso otterrete il materiale di cui erano composti. Una volta collezionati i materiali di vostro interesse, potrete combinarli tramite il tavolo da lavoro per produrre nuovi oggetti, materiali ed equipaggiamenti, oppure realizzare ulteriori macchine di produzione come la fucina o l'incudine.
I cubi e i vari oggetti creati o raccolti possono essere piazzati ovunque sulla mappa, ma questa è una delle meccaniche meno precise della produzione. Purtroppo, il puntatore è estremamente impreciso e solamente la visuale in prima persona può aiutare a migliorare leggermente la visione di dove, effettivamente, stiamo piazzando il blocco. Rimane comunque tutto più complicato rispetto a Minecraft e Dragon Quest Builders, tanto che a volte vi ritroverete a piazzare per sbaglio un blocco a diverse file di blocchi più distanti a causa del puntatore, il quale dovrebbe invece aiutarvi! Da particolari come questo, si nota che il gioco è pensato più per spingere all'esplorazione e al combattimento rispetto alla costruzione.
Non molto user friendly sono anche alcuni comandi e la navigazione tra i vari menu, perlomeno su console, mentre su PC dovrebbe filare tutto liscio. Gli utenti console ci metteranno un po' prima di abituarsi...sempre se ci riusciranno!
 
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Grande nota di merito è la possibilità di giocare in cooperativa locale e online con utenti presenti nella vostra lista amici, così da poter partire all'avventura fino a 4 giocatori. Il multiplayer è un punto forte del gioco, che proprio in questa modalità dà il meglio di se. In singolo, infatti, risulta molto arduo procedere nelle fasi più avanzate e si sente fortemente il bisogno di un compagno, forse anche troppo! Inoltre, giocato da soli, Portal Knights potrebbe far perdere in fretta il desiderio di esplorare i mondi generati proceduralmente (che dopo un po' cominciano ad assomigliarsi un po' troppo), mentre in compagnia il divertimento è assicurato per diverse ore. Risulta difficile quantificare il tempo necessario per completare la "storia", dato che ognuno può affrontare l'avventura nel modo che preferisce, esplorando, costruendo, partecipando agli eventi giornalieri (in generale delle fetch quest), ecc... Vere e proprie quest secondarie ce ne sono, ma poche e per nulla interessanti. Peccato perché sarebbe stato bello vederne di più articolate, così come sono estremamente risicati gli scontri con i boss.
 
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Portal Knights gira a 60 fps costanti, si presenta in una grafica cartoonesca con tanti colori belli accesi che offrono un ottimo colpo d'occhio. Esplorare il mondo di gioco risulta, quindi, piacevole e appagante anche per la vista oltre che per il loot raccolto. Peccato solo per i caricamenti tra una zona e l'altra davvero troppo lunghi! Simpatiche anche le musiche di sottofondo e gli effetti sonori, ma alla lunga vi stancheranno poiché ripetute un po' troppo spesso.
Nel complesso siamo quindi di fronte ad un titolo con non troppe pretese, ma che sa divertire e appagare nonostante certi limiti. Ci sono elementi immediati e altri che vanno studiati più a fondo, così da poter venire incontro a tutte le tipologie di videogiocatori che vi si vogliono approcciare.
 
 
Portal Knights di Keen games e 505 Games è un'avventura sandbox a cubi con elementi RPG che è senz'altro riuscita a distinguersi dalla concorrenza e dalle proprie ispirazioni. La modalità multiplayer impreziosisce enormemente una produzione che soffre alcune incertezze e imperfezioni, così come il lato tecnico (caricamenti a parte) contribuisce a rendere l'avventura più piacevole. Se gli sviluppatori credono nel progetto e se da parte del pubblico ci sarà un'adeguata risposta, sicuramente ne vedremo delle belle con eventuali aggiornamenti futuri.


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