One Piece Pirate Warriors 3 Deluxe Edition - Recensione

Il musou dedicato a alla ciurma di pirati torna in una edizione "deluxe" per la console ibrida di Nintendo

di Grifis

Sono passati oltre due anni dall’arrivo sugli scaffali di One Piece Pirate Warriors 3, un titolo della serie Musou sviluppato da Omega Force uscito per PlayStation 4, PlayStation 3, PlayStation Vita e PC.
Sfruttando le peculiari caratteristiche di Nintendo Switch, Bandai Namco ha deciso di riproporre il titolo in una versione portatile che comprende tutti i DLC usciti precedentemente. Ma varrà davvero la pena acquistare questa nuova versione?
 
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Senza dilungarci troppo su una storia che tutti (o quasi) conoscono Pirate Warriors 3 offre una modalità chiamata Diario della Leggenda che ripropone, in oltre venti scenari differenti, quasi tutte le saghe che hanno fatto la fortuna del manga disegnato da Eiichiro Oda fino alla devastante saga di Dressrosa. Questa particolare modalità rende Pirate Warriors 3 il capitolo più fedele al manga rispetto ai precedenti finora realizzati, anche se si notano delle pesanti assenze come le saghe di Whiskey Peek, Little Garden, Long Ring Long Land e Amazon Lily. Inoltre per non appesantire troppo le fasi di dialogo sono stati scartati molte conversazioni e personaggi, alcuni di fondamentale importanza. Ad esempio, all’inizio del gioco nel villaggio Fusha viene completamente ignorato il sacrificio di Shanks e, cosa ancora più importante, il fatto che Rufy abbia mangiato il frutto del diavolo Gom-Gom. A causa di questi fattori Pirate Warriors 3 è purtroppo un gioco solamente per fan che conoscono già la trama dell'opera originale: nonostante i vari filmati e dialoghi esplicativi, capire l'enorme storia e le sottotrame di One Piece giocando solamente a questo titolo è di fatto impossibile.
Una volta completato un capitolo del Diario della Leggenda sarà possibile rigiocarlo nella modalità Diario Libero con l’opportunità di selezionare anche gli altri personaggi “estranei” alla storia principale come Barbanera, Ace e Sabo. In questa versione ne avrete a disposizione oltre 37 ognuno con pattern d’attacco, mosse speciali e power-up different
 
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L’ultima modalità selezionabile nello schermo principale è il Diario dei Sogni, una novità per la serie Pirate Warriors che permette di scegliere uno qualunque dei personaggi sbloccati per spostarci su una specie di scacchiera, le cui caselle corrispondono ad isole con un livello da completare a fianco di una delle fazioni disponibili. Questa modalità è fondamentale per sbloccare alcuni personaggi, tra cui molti di quelli inediti. Talvolta compariranno anche dei ricercati sul tabellone che, una volta sconfitti ci rilasceranno un'adeguata ricompensa.
Pirate Warriors 3 adotta, come i predecessori, lo stile di gioco tipico dei musou. Una volta scelto il nostro personaggio preferito, saremo catapultati in uno stage in cui dovremo menare a più non posso orde e orde di nemici uno più tonto dell'altro. Tra territori e basi da conquistare avremo anche modo di incontrare nemici più potenti e altri protagonisti della serie, ovvero gli “unici” che potrebbero darci del filo da torcere anche nella difficoltà più elevata.
Tornano in questa versione tutte le principali caratteristiche del titolo a partire dagli eventi missione (missioni secondarie all'interno dei capitoli del Diario della Leggenda che se completati ci daranno in premio monete rare), i manifesti abilità che permettono di sbloccare power-up a patto che si soddisfino delle determinate condizioni e il nuovo sistema Kizuna. Durante un livello potremo avere fino a 4 personaggi di supporto, ciascuno con la propria barra Kizuna (che in giapponese significa appunto "legame") che si riempirà colpendo i nemici. Ogni volta che si riempirà salirà di livello fino a 4 e aggiungerà agevolazioni come combo più lunghe, in cui partecipa anche il personaggio di supporto, e il Kizuna Rush, una modalità risveglio in cui i nostri colpi diventeranno devastanti e potremo lanciare in compagnia dei personaggi di supporto un potente attacco speciale di gruppo che farà piazza pulita dell'esercito avversario.
 
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La versione Switch offre tutti i DLC usciti in seguito al lancio del titolo che comprendono nuovi costumi, nuovi personaggi e nuovi scenari giocabili tramite il “Diario dei Sogni” aggiungendo diverse ore di gioco a un titolo già molto ricco nella sua versione base.
Mi spiace purtroppo constatare come le novità apportate alla Deluxe Edition siano solo quelle che vi ho finora illustrato. La grafica, che già due anni fa non faceva assolutamente gridare al miracolo data la natura cross-gen, risulta ancora più datata viste le ultime produzioni. Le cut-scene risultano ancora ben fatte grazie allo stile “manga” che lo fanno sembrare un volume vero e proprio, ma rimangono ancora i problemi relativi ai pochi modelli poligonali utilizzati e inoltre il labiale dei personaggi risulta sempre poco coerente con i dialoghi.
 
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A livello di gameplay il gioco eredita tutti i pregi e i difetti dei musou dell’epoca. Il tasso di azione presentato da Omega Force è decisamente alto ma ben presto vi ritroverete a menare pugni utilizzando lo stesso pattern portando il giocatore al limite della noia. Fattore accentuato dagli scarsissimi modelli dei nemici base che vedrete a migliaia durante le partite, che tra l'altro differiscono per minimi dettagli rendendoli identici nonostante le diverse fazioni coinvolte. Vi troverete quindi ad affrontare zombie a Thriller Bark che sono gli stessi personaggi con la pelle verde che fungono da pirati di Bagy, o i carpentieri della Galley-La che sono i pirati di Creek senza maglietta.
 
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Pirate Warriors 3 vi terrà impegnati con la storia principale per 15-20 ore di gioco a cui vanno aggiunte le sfide extra e la modalità Diario dei Sogni che allungano l'esperienza di gioco. Il livello generale di difficoltà è piuttosto basso e troverete un certo livello di sfida solo nella modalità difficile.
L’ultima nota è dedicata alla traduzione italiana: fa piacere vedere un gioco tradotto nella nostra lingua, peccato che in questo caso il lavoro svolto sia decisamente insufficiente. Tralasciando gli errori di battitura spesso ci troviamo di fronte a dialoghi privi di senso e addirittura incoerenti con l’opera originale, fattore che fa pensare a una traduzione spiccicata dall’inglese con l’aggravante che il responsabile nemmeno conosca la storia di One Piece.
 
One Piece Pirate Warriors 3 Deluxe Edition è un titolo indirizzato esclusivamente agli appassionati del manga di Eiichiro Oda. La modalità storia ripercorre l’intera saga del pirata dal cappello di paglia ma, pur essendo la più completa proposta in un gioco per console, risulta priva di alcuni fondamentali tasselli che potrebbero generare confusione in chi non abbia letto l’opera originale.
Di fatto siamo di fronte ad una copia 1:1 della versione per console Sony e PC con una grafica ormai parecchio datata (due anni fa uscì come titolo cross-gen per PlayStation 3 e PlayStation 4) e con tutti i difetti che non sono stati minimamente corretti: nemici quasi identici in tutto il gioco, traduzione in italiano al limite dell’imbarazzante e colpi speciali con nomi differenti dal manga. Perfino la modalità cooperativa per due giocatori, che poteva sfruttare le peculiari caratteristiche dei joy-con singoli, prevede l’utilizzo di due controller distinti come su PlayStation.
Pirate Warriors 3 Deluxe Edition è comunque un titolo divertente (che potrebbe stancarvi presto data la tipologia di gioco) ma l’impressione, visto anche il prezzo equivalente ad un gioco nuovo, è quella di trovarsi di fronte ad una pura operazione commerciale nata per sfruttare l’enorme successo riscosso da Nintendo Switch.


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