Shin Megami Tensei Strange Journey Redux- Recensione

Pronti a partire per questo strano viaggio?

di Arashi84

Sono ormai parecchi anni che la saga di Shin Megami Tensei fa parlare di sé avendo costruito un universo peculiare e caratteristico che ritorna costantemente in ogni titolo della saga. Episodi canonici, spin off e derivati vari hanno fatto la fortuna di un brand che con una sapienza e un acume tutto giapponese ha fuso al suo interno tanti elementi diversi tra loro.
Nel 2009 su Nintendo DS arriva Shin Megami Tensei Strange Journey, e nel 2017 la casa nipponica ben pensa di proporne una versione aggiornata e migliorata per Nintendo 3DSShin Megami Tensei: Strange Journey Redux. La versione europea tarda di un anno ma finalmente è disponibile anche sui nostri scaffali.
 


Lo strano viaggio di cui parla il titolo non è casuale, poiché se gli Shin Megami Tensei hanno sempre avuto come ambientazione Tokyo, stavolta veniamo trasportati nell'inospitale Antartide. Location bizzarra ma che ben si presta al contesto narrativo in cui è inserita. 
Che tipo di avventura ci attende?

In un mondo asservito alla tecnologia e al progresso gli esseri umani si ritrovano a pagare lo scotto della loro ambizione: in Antartide si verifica un'inquietante anomalia e un buco nero che si ingrandisce ogni giorno di più, risucchia tutto ciò che tocca. 
Per poter debellare la minaccia dello Schwarzwelt (così viene chiamata l'anomalia, dalla fusione delle parole tedesche schwarz, ossia nero, e welt, ossia mondo), un gruppo di soldati e ricercatori si lancia in una missione esplorativa. Tre navi provviste di ogni tipo di tecnologia si avventurano al suo interno ma qualcosa va storto e persi i contatti con le altre navi, solo quella del nostro protagonista riesce ad arrivare quasi illesa all'interno del buco nero. Vestiremo quindi i panni di un soldato americano, che assieme al resto dell'equipaggio affronterà una missione non più semplicemente esplorativa ma di salvataggio e sopravvivenza, poiché ben presto si scoprirà che all'interno dello Schwarzwelt vi dimorano i demoni.
 


Rispetto alla sua versione precedente, Shin Megami Tensei: Strange Journey Redux presenta diverse novità: nuovi demoni, doppiaggio giapponese, un dungeon inedito con un personaggio ad esso legato, tre finali alternativi e diversi cambiamenti nel battle system. Com'è solito negli Shin Megami Tensei sarà possibile reclutare i demoni per farli combattere al nostro fianco e fonderli per ottenere alleati sempre più potenti. Vari elementi influenzeranno le nostre trattative con il nemico, ad esempio le fasi lunari o le risposte che daremo durante le conversazioni con i misteriosi esseri. Ad inizio gioco invece, il nostro personaggio verrà sottoposto ad un test che deciderà i parametri dei suoi level up mentre il party, per combattere al massimo delle sue forze e usare al meglio la modalità cooperativa, dovrà seguire lo stesso allineamento (Law, Neutral o Chaos), che nel nostro caso verrà determinato dalle risposte date durante il gioco.
Ci vogliono diverse ore prima che si entri davvero nel vivo ma una volta acquisite le basi del combattimento e dell'esplorazione, sarà intrigante e appagante portare a termine le missioni assegnate di volta in volta, muovendoci in dei dungeon ben congegnati e mai frustranti che soffrono però del problema della poca varietà.
Nonostante una certa difficoltà nei combattimenti, specie contro i boss (a parte che in modalità easy, davvero semplice), la mappa si mostra comunque in maniera abbastanza chiara e la possibilità di salvare in qualsiasi momento rende il tutto fruibile anche a coloro che si approcciano per la prima volta a questa particolare saga o ai dungeon crawler.
 


Se la qualità grafica non è esaltante, meglio si presentano la colonna sonora e un monster design ormai consolidato ma sempre affascinante e parecchio vario. Le illustrazioni sono ben definite, così come i filmati. La caratterizzazione dei personaggi è purtroppo carente, a parte qualche caso, ma la storia sa rendersi interessante grazie a diversi espedienti e al tipico mix di fantasy e sci-fi. I dialoghi sono lunghi e corposi, a volte davvero molto tecnici ma che ben riescono a descrivere ambienti e situazioni. 
 

 
Shin Megami Tensei: Strange Journey Redux è un gioco dal sapore un po' retrò e con delle caratteristiche particolari che a primo impatto potrebbero non entusiasmare i neofiti (visuale in prima persona, combattimenti a turni, scontri casuali). Però, una volta entrati nell'universo degli Shin Megami Tensei, tutto trova forma e collocazione e anche il più assurdo dei demoni vi sembrerà in qualche modo affascinante. Strange Journey Redux non è e non vuol essere un'esperienza innovativa, difatti Atlus sembra rivolgersi sempre ad un pubblico consolidato e ormai affezionato al brand, ma con qualche accorgimento lo rende fruibile anche al potenziale adepto dell'ultima ora.
Magari siete anche voi in attesa del ritorno di Raido Kuzunoha, ma per adesso, questo viaggio in Antartide, può essere un'esperienza davvero niente male.


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