Analizziamo l'E3 2018 da un punto di vista differente

Guardiamo nel dettaglio ogni singola conferenza, concentrandoci sugli show proposti

di yoda9l94

Le conferenze dell’E3 2018 si sono finalmente concluse e possiamo già valutare i singoli show tenutisi nel corso degli scorsi giorni. Le live di questa annata sono state particolarmente insolite e non c’è una conferenza che svetti nettamente sulle altre per via di diversi fattori che andremo ad analizzare in seguito. Prima di iniziare vi ricordo che l’articolo vuole essere una disamina dettagliata delle singole conferenze e non una semplice relazione su chi ha presentato i giochi migliori.

Nota: L’articolo che state per leggere è frutto di opinioni personali dell’autore, pertanto non riflette le idee dell’intera redazione di Gamerclick. Per le singole opinioni potete visitare questo link.

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Electronic Arts


EA ha sicuramente realizzato una conferenza più strutturata rispetto a quella dell’anno precedente, con una migliore gestione delle tempistiche e senza momenti ridicoli. Purtroppo molti dei titoli visti non erano nulla di nuovo o inaspettato: Battlefield V era già stato annunciato giorni addietro ed in conferenza non si è visto quasi nulla di nuovo, rimandandoci alla conferenza Microsoft per ulteriori informazioni.
Successivamente ci è stata somministrata la solita dose di titoli sportivi ormai noti a tutti, a partire da FIFA 19 fino ai vari NHL 2019 e NFL 2019.
Il vero fulcro dello show made in EA doveva essere Anthem, ma anche qui abbiamo visto un video gameplay a tratti, intervallato da una intervista agli sviluppatori, da un lato interessante ma dall’altro troppo lunga e senza nulla in grado di farci gridare al miracolo.
Grande assente allo show è stato lo Star Wars dei Respawn di cui c’è stato solo un accenno mentre è stata ottima la parte dedicata agli EA Originals (sezione dedita agli Indie), dove sono stati mostrati gli incantevoli Unravel Two e Sea of Solitude. Tirando le somme c’è stato si un miglioramento della formula Show ma sono mancate le vere sorprese e il gioco portante della compagnia, Anthem, non è stato in grado di farmi saltare sulla sedia.

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Square-Enix


Square- Enix fa il suo ritorno all’ E3 ma non in maniera spettacolare. Il problema principale che ha investito questo show è stato il modo di strutturare la conferenza oltre che la scelta dei contenuti. Il fulcro della conferenza ha riguardato due titoli: Shadow of the Tomb Raider e Just Cause 4. Lara Croft si è mostrata in tutto il suo splendore in una demo ambientata nella giungla, mentre si faceva spazio tra un gruppo di nemici, quel che viene da chiedersi è: non potevano mostrare un ambientazione migliore è meno piatta? No, davvero, guardate il gameplay mostrato in questa occasione:
 

Bene ed ora guardate quello mostrato da Sony durante il post conferenza: 
 

Non c’è storia e non si capisce perché lo sviluppatore non abbia mostrato in “casa sua” qualcosa di così vario ed esaltate.
Per quanto riguarda Just Cause 4 quello che ci hanno mostrato durante la conferenza non è nulla di diverso rispetto a quanto avevano rivelato il giorno prima sul palco Microsoft.
Square ha poi continuato il suo show con vari trailer come ad esempio quello dedicato a Dragon Quest XI e due nuove IP: Babylon’s Fall e The Quiet Man. Di questi nuovi giochi purtroppo non sappiamo altro oltre ai trailer proposti, tanto che viene da chiedersi perché ce li hanno mostrati se sono in fase di sviluppo non avanzate.
Perfino il trailer dell’attesissimo Kingdom Hearts 3 non è stato nulla di che comparato con quanto visto alle conferenze Sony e Microsoft ed è inspiegabile perché Tetsuya Nomura, nonostante fosse presente all’E3, non abbia almeno rilasciato un messaggio come accompagnamento al gioco durante la conferenza.
Parlando dello show vero e proprio Square-Enix ha cercato di imitare il format di Nintendo senza ricreare quella magia che solo i Direct riescono a dare e realizzando una conferenza che peccava di ritmo e di organizzazione dei contenuti. Molti, se non tutti, i videogame mostrati hanno ricevuto una migliore copertura da parte di Sony e Microsoft e la compagnia Giapponese con il parco titoli che aveva poteva vincere a mani basse le conferenze terze parti ma per una cattiva gestione del contenuto non c’è riuscita.

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Ubisoft


Lo show di casa Ubisoft potrebbe essere paragonato a un Rollercoaster perché ha alternato momenti davvero interessanti a fasi davvero basse. L’apertura di conferenza è stata dedicata a un ballo che annunciava Just Dance 2019, che ci può anche stare come apertura, anche perché come lo volete annunciare Just Dance se non ballando?
Altrettanto non si può dire di Trials che mostra il solito siparietto dell'uomo in moto che irrompe sul palco. Molte meglio invece tutte le altri fasi partendo da Beyond Good & Evil 2 sino a The Division 2. La ciliegina sulla torta è stata poi rappresentata dal corposo reveal di Assassin’s Creed Odissey che ha occupato buona parte della conferenza. Il video è riuscito a farci assaporare la lussureggiante ambientazione del nuovo capitolo dedicato all’ordine degli Assassini. Lo Show Ubisoft è stato un Mix di emozioni, sicuramente più memorabili rispetto a quanto fatto da Square Enix e EA.
 
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Bethesda


La conferenza di Bethesda è stata la migliore fra quella terze parti. Se si guarda solo la mole di prodotti rivelati si potrebbe pensare di trovarsi dinanzi alla migliore conferenza dell’E3 2018, in realtà è tutta apparenza in quanto abbiamo certamente visto una marea di giochi, ma tutti senza una data di riferimento o perfino un gameplay. Addirittura due di questi sono giochi per la nuova generazione di console di cui non sappiamo assolutamente nulla, ovvero The Elder Scrolls VI e Starfield. Anche il seguito di Doom e il nuovo Wolfenstein non sfuggono a questa regola.
Buona parte della conferenza di Bethesda è stata dedicata a Fallout 76, il videogame apocalittico creato da Todd Howard, che è stato sviscerato in tutte le sue parti; un grande grazie andrebbe allo stesso Todd che con il suo charme e il suo carisma riescono ad intrattenere lo spettatore senza farlo mai stancare.
 
 
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Nintendo


La compagnia di Kyoto aveva annunciato mesi addietro che il direct E3 2018 sarebbe stato dedicato a Super Smash Bros, ed infatti così è stato. Molti si sono lamentati del troppo spazio dato al nuovo picchiaduro di Masahiro Sakurai, ma alla fin fine Nintendo aveva dichiarato in maniera chiarissima i suoi intenti, quindi c’è poco da recriminare. Il direct ha comunque dedicato alcuni momenti ad altri prodotti come il nuovo Fire Emblem, Daemon x Machina e il DLC di Xenoblade Chronicles.

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Sony


Sony ci ha mostrato le sue quattro esclusive di punta, e c’è poco da dire, ognuno dei titoli è davvero fantastico. Specialmente The Last of Us Part 2 sembra anni luce avanti rispetto a qualsiasi altro prodotto visto in questi giorni, tanto che il Director di Tomb Raider dubita dell’autenticità dei filmati. Oltre alle quattro esclusive, particolarmente d’impatto sono stati i reveal di Resident Evil 2 Remake e Nioh 2. Forse un po’ perplessi lascia la presentazione di Death Streading, ma semplicemente perché non si riesce ancora a capire che tipo di videogame sarà.
Dal punto di vista dei contenuti la conferenza è stata perfetta, ma grandi pecche le suscita il format scelto da Sony; davvero non si riesce a capire perché abbiano fatto quel cambio che ha fermato per 15 minuti la conferenza, non si poteva rimanere in quella location suggestiva? In più di queste quattro esclusive solo una ha una data d’uscita. Questi piccoli, ma importanti dettagli, minano il voto della conferenza non permettendogli l’eccellenza.

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Microsoft


La conferenza che nessuno si aspettava. Microsoft ha ormai perso questa generazione, quindi ci si poteva aspettare una conferenza priva di emozioni, ma invece il buon Phil Spencer ha tirato fuori dal cilindro un grandissima conferenza, con uno sguardo al passato e uno proiettato verso il futuro. Una marea di giochi hanno invaso il palco boxaro, molti dei quali terze parti, ma ci sono stati proposti con un ritmo ed una cadenza uniche. Buono anche il reveal del nuovo Gears of War 5, che sembra molto più serioso e cupo rispetto al passato. La bomba di questa conferenza dell’E3 2018 è stato l’annuncio dell’acquisto da parte di Microsoft di cinque studi fra cui spiccano Ninja Theory e Playground Games. Oltre 50 giochi annunciati, tanti reveal di giochi attesissimi, insomma la conferenza di Microsoft è stata una sorpresa ed un successo.


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Vi lascio con un video contenenti le fasi salienti di questo E3 2018.
Voi cosa ne pensate di questo E3?

 



 

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