Essen 2018: anteprima di Skylands e Franchise
I titoli più interessanti che potrete trovare alla prossima Essen
di Tacchan
Sottolineo anche questa volta che l'aspettativa che ho per i titoli sia frutto di gusti ed esigenze personali, per cui prendetele quel quello che è, ovvero un'espressione numerica di quanto credo potrà piacermi.
Skylands
Skylands è il remake di un quasi sconosciuto gioco giapponese di nome The King of Frontier, che ha avuto l’ardire di provare a combinare Puerto Rico con Carcassonne. Incredibilmente l’idea non è venuta male, tanto che Queen Games si è prodigata di reimplementarlo in un gioco che fosse più affine ai gusti occidentali.
Nasce così Skylands, un titolo di peso piuttosto leggero che prende a pieni mani dalle dinamiche di Puerto Rico, esemplificando quasi al midollo e aggiungendo una parte puzzle/tile placement.
Le azioni disponibili sono solo 4 e ognuno può sceglierle a piacimento, con il solo limite che non potrà ripeterle uguali il turno successivo, a meno di pagare un paio di preziosi punti. Chi sceglie un'azione ha diritto ad un bonus, gli altri giocatori hanno comunque diritto a svolgerla.
La prima, la più semplice, è quella di pescare dalla pila coperta un numero di tasselli pari al numero di giocatori più uno, e sceglierne uno e piazzarlo. Il bonus da diritto al giocatori di scegliere per primo e di poter piazzare anche l’ultimo rimasto. Ci sono delle regole di piazzamento, per esempio i tasselli devono combaciare. L’obiettivo è fare isole (di 3 colori diversi) e città.
Come ulteriori opzione potrete decidere di riempire le isole di abitanti: chi sceglie l’azione può riempire 2 isole complete, gli altri 1.
La terza azione è quella di comprare, pagandolo in abitanti, un tassello speciale fra i 16 girati ad inizio partita: vi forniranno punti, bonus, senza contare che hanno layout che potrebbero essere fondamentali per completare la vostra plancia. Per l’acquisto sono richiesti solo abitanti delle isole rosse e verdi, mentre il bonus in questo caso è un semplice sconto su costo totale del tassello.
Gli abitanti blu sono usati per l’ultima opzione, ovvero portare elettricità nelle città in cambio di punti (la dinamica ricorda l’azione capitano in Puerto Rico). Il bonus permette di prendere gli abitanti da 2 isole blu e portarli fino in due città, al posto di poterli prendere solo da una.
Il gioco prosegue fintanto sono terminati i tasselli, i punti oppure una della plance è piena o ha solo una spazio libero. Le isola chiuse varranno un punto, ogni 2 abitanti non usati 1 punto, mentre gli spazi rimasti vuoti della plancia saranno un malus di 2 punti cadauno.
Skylands non sembra male, si gioca veloce ed è facile da spiegare. Tuttavia non riesce ad impressionarmi più di tanto: le opzioni sono poche e spesso le scelte paiono ovvie. Inoltre il pescare alla cieca i pezzi temo possa portare, soprattutto alla fine, spesso ad un nulla di fatto, visto che potreste non trovare alcun tassello che permette un piazzamento legale nella vostra plancia. Perderete di fatto l'azione, mentre potreste consegnare preziosi pezzi ai vostri avversari. E’ anche vero che la partita non credo durerà più di 40 minuti, per cui ci sta che non tutto sia controllabile, ma il mio timore è che possa stancare in fretta e non essere abbastanza succulento per i giocatori più smaliziati.
Franchise
Sembra che Queen Games questa Essen abbia puntato molto sulle reimplementazioni, perché anche Franchise è la rivisitazione di un vecchio gioco, Medieval Merchant.
La plancia non è certo tra le più belle che ho visto, diciamo che è funzionale. L’obiettivo del gioco è quello di diffondere il proprio marchio negli Stati Uniti, diventando la compagnia di maggior successo. In tema di meccaniche si tratta di gestire i vostri guadagni per cercare di controllare città e stati. Nulla di nuovo sotto il sole, eppure un paio di meccaniche sembrano interessanti.
Il turno inizia rastrellando i ricavi della vostra attività, sapendo che il guadagno è proporzionato alla concorrenza che avete in città: se siete da soli, sarà tutto per voi. Ma più la città diventa affollata, meno guadagnerete. Avrete la tentazione di evitare aprire altri negozi e garantirvi guadagni sicuri per tutta la partita, magari rendendo difficile la vita di chi vuole aprire la sua attività nelle città dove siete presenti, tutta i punti si fanno solo quando la città viene chiusa. Per conteggiarla dovete raggiungere la maggioranza assoluta o tutti gli spazi disponibili devono essere occupati. Sfortunatamente da quel momento la città non vi garantirà più nessuna entrata e tra le altre cose, quando diventa chiusa, poco importa quanti negozi avevate, rimarrà solo un negozio di ciascun giocatore presente, che varrà in seguito per la maggioranza nella ragione.
Trovo interessante anche la dinamica di diffusione del vostro business: le città sono collegare da strade più o meno grandi, alcune che hanno piccole cittadine monoposto che se costruite bloccano il passaggio agli altri giocatori. Le strade più ampie, che percorrono lunghe distanza, hanno un costo molto elevato e sarà molto più economico passare per quelle piccole, che però possono essere facilmente bloccate dai vostri avversari.
Non sono riuscito a procurarmi un regolamento, per cui ho un paio di dettagli che vorrei approfondire e che mi incuriosiscono. Aste a parte, mi ricorda per certi versi un po’ Power Grid. Seppur non bellissimo da vedere, Franchise mi affascina e vorrei provarlo. Il meccanismo di controllo area a più livelli lo trovo potenzialmente vincente, così come i collegamenti a costo diverso e il modo con cui guadagnerete il preziosissimo denaro che vi aiuterà nel vostro business. Mi aspetto un gioco piuttosto cattivo, dove dovrete difendere in modo incessante le vostre posizioni e cercare con tutte le forze di tagliare fuori la concorrenza. Alla fine così deve essere, il business dei grandi marchi è impietoso e non si fa scrupoli per nessuno.
Fonti consultate: Boardgamegeek