Pokémon: Let's Go, Pikachu! & Let's Go, Eevee! - Recensione
Siamo tornati a Kanto nell'ultima avventura dei mostriciattoli tascabili!
di pedruto
Partendo proprio dal titolo di questi due episodi, parliamo di Pikachu ed Eevee. I ragazzi di Game Freak hanno ripreso il concetto del gioco del 1998 per cui veniva data un'enorme importanza al Pikachu starter e lo hanno amplificato ancora di più. I Pikachu ed Eevee compagni sono molto più di un semplice membro del nostro team, sono dei veri e propri amici inseparabili che resteranno sempre al nostro fianco, anche quando non li teniamo in squadra. A livello di gameplay, vengono donati loro dei poteri chiamati Tecniche Segrete, eredità del Poképassaggio visto nei capitoli di Alola, che ci permettono di superare ostacoli nell'overworld, a sostituire la vetusta meccanica delle MN. Attenzione, però, che questi non sono attacchi utilizzabili in battaglia, ma dei poteri completamente slegati dalle lotte! Affidare questo aspetto al proprio partner, anziché ad un Pokémon preso in prestito dal Poképassaggio, è senz'altro una scelta più coerente, e mi auguro che nei giochi futuri possa essere estesa a tutti i Pokémon, per creare ancor di più un legame con tutte le nostre creature e non solo con una specifica, riavvicinandosi alle MN laddove non nuocevano.
Altro aspetto di gameplay legato ai Pikachu ed Eevee starter è il Ricerca Strumenti. Essendo sempre visibili nell'overworld, ai nostri starter è stata affidata anche questa utile funzione. Essi, infatti, quando avvertono uno strumento invisibile, iniziano a scuotere fortemente la coda, dando un'indizio al giocatore sulla distanza e la direzione di questo. Sicuramente molto utile, efficace e senza perdite di tempo a dover utilizzare strumenti base particolari o cavalcare cani da tartufi.
Per quanto riguarda le lotte, i Pikachu ed Eevee starter hanno una marcia in più. Essi ci vengono infatti affidati con tutte e 6 gli IV al massimo e con statistiche più alte della norma. Inoltre, tramite diversi Insegnamosse che si trovano in alcuni Centri Pokémon, possono imparare degli attacchi peculiari di altri tipi decisamente potenti.
Per concludere il discorso sugli starter, dal mero punto di vista estetico potrete personalizzarne l'aspetto, come il taglio di capelli, gli abiti e gli accessori per matchare quelli dell'allenatore. Potrete anche giocare con loro accarezzandoli e dandogli delle bacche da mangiare, proprio come avveniva nei giochi per Nintendo 3DS, ad eccezione, ahimè, del fatto che questa funzione è legata solamente agli starter.
Da non sottovalutare anche l'importanza data agli altri Pokémon che ci accompagneranno nel corso dell'avventura! Potremo tenere uno dei membri della squadra fuori dalla Poké Ball per farci seguire (proprio come in Pokémon Versione Oro HeartGold e Versione Argento SoulSilver, ma ora con proporzioni reali) o addirittura cavalcarli se possibile! Non si tratta di una funzione puramente estetica: infatti, il Pokémon che ci segue aumenterà il grado di amicizia/affetto (in questo gioco sono una cosa unica) che prova nei nostri confronti, che conseguentemente conferirà vantaggi in battaglia, come brutti colpi più probabili, possibilità di schivare gli attacchi o di curarsi autonomamente dalle alterazioni di stato.
Oltre a ciò, durante le esplorazioni, i Pokémon al nostro seguito potranno trovare degli oggetti nei cespugli altrimenti introvabili e, se gli parleremo, mostreranno interesse per gli ultimi avvenimenti o esprimeranno le proprie sensazioni. Sono presenti addirittura linee di dialogo esclusive per determinati Pokémon in determinati luoghi! È divertente provare a farci seguire da tutti i Pokémon della nostra collezione per vedere le loro animazioni, e la cosa è resa più semplice dall'utile Box portatile (organizzato in un'unica schermata d'elenco come in Pokémon GO)! Ma badate bene, mettere i Pokémon nel Box non consente una loro guarigione, bisognerà sempre passare dall'infermiera del Centro Pokémon!
I Pokémon cavalcabili sono, in questi titoli, un'alternativa alla bicicletta non più presente, anche se non tutte le cavalcature sono necessariamente più veloci dell'allenatore appiedato! Sono state realizzate, se non altro, in una maniera davvero comoda e intelligente: non è necessario ogni volta premere dei tasti per attivarle e disattivarle, poiché lo fanno in automatico a seconda dello spazio in cui ci si trova!
Come detto in precedenza, uno degli aspetti di Let's Go, Pikachu! e Let's Go, Eevee! che più hanno infastidito i fan è sicuramente il ridimensionamento del battle system. Infatti, sono stati rimossi elementi come le abilità dei Pokémon e gli oggetti assegnabili in battaglia, e anche gli EV sono stati rivisti. Questi ultimi sono stati gestiti in maniera diversa, attraverso delle caramelle specifiche per ogni statistica che se fatte mangiare ad un Pokémon la incrementano fino ad un massimo di 200 punti extra, un po' troppi sinceramente! La rimozione di feature legate al battle system è in realtà una scelta pensata per far avvicinare più dolcemente tutta quell'utenza che ha (ri)scoperto il brand tramite Pokémon GO, in previsione del core RPG del 2019 completo di tutte le funzionalità.
Le lotte sono, inoltre, disponibili solamente contro gli altri allenatori e contro i Pokémon boss (come gli uccelli leggendari ad esempio), mentre per la cattura dei selvatici si è optato per il metodo alla Pokémon GO. Inizialmente, la mia preoccupazione era che questo metodo di cattura che fa uso dei sensori di movimento potesse stancare in fretta. Con mia grande sorpresa, invece, mi trovo dopo circa 40 ore di gioco a non essermi stancato affatto, e anzi, ritengo che alternare il gameplay delle lotte a quello delle catture faccia solo bene al titolo, per garantire più varietà. I Pokémon da catturare hanno tutti un pattern di movimenti diverso e bisogna anche stare attenti a non farseli scappare (al contrario dell'app di Niantic, qui i Pokémon fuggono anche se si resta immobili!). Per acchiapparli si può sfruttare un Joy-con oppure la Poké Ball Plus, o ancora il giroscopio in modalità handheld. I Joy-con, ahimè, si sono rivelati il controller meno preciso, mentre la Poké Ball Plus è decisamente più performante e garantisce una precisione nei tiri migliore, oltre a fornire una maggiore immersività. Ma la cosa più strana è che il giroscopio nella modalità handheld è quello che funziona meglio di tutti! I lanci effettuati in questa modalità sono i più precisi in assoluto, andando però a far perdere potenziale alla modalità TV e all'uso della costosa Poké Ball Plus. Questa si è confermata, comunque, un ottimo oggettino, che funge da controller per questi due titoli, da Pokémon GO Plus e presenta una simpatica funzione per contenere un nostro Pokémon per farlo crescere mentre la si usa con Pokémon GO. L'uso della Poké Ball Plus come controller non è sempre dei più comodi però: se l'impugnatura è tutto sommato gradevole, l'assenza di alcuni tasti e i frequenti misclick dati dal tasto centrale spesso ci fanno rimpiangere i controller tradizionali. Non che l'uso del singolo Joy-con in verticale sia molto più comodo, occorre farci l'abitudine, ma almeno evita pressioni indesiderate dei tasti. In conclusione, la Poké Ball Plus è un bell'oggettino, ma con qualche difetto, che mi sentirei di consigliare solo a chi ha intenzione di sfruttarla nella sua totalità, mentre se la vostra intenzione è di utilizzarla solo per questi giochi è meglio che risparmiate i soldi, giocando in modalità handheld, attualmente la più precisa e comoda.
Un aspetto introdotto in Let's Go, Pikachu! e Let's Go, Eevee! che DEVE rimanere d'ora in avanti nella serie, è la rimozione degli incontri casuali a favore dei modelli dei Pokémon che scorrazzano per i vari percorsi. Questa feature garantisce una maggiore immersività da parte dei giocatori ed evita innumerevoli incontri involontari che facevano solamente perdere tempo. Ora è il giocatore che decide quando e quali Pokémon selvatici affrontare! Sarebbe bello in futuro vedere migliorata ancora di più questa funzione, con Pokémon che interagiscono tra di loro e con l'ambiente circostante in maniera ancora più realistica.
E a proposito di ambiente, la mappa di gioco è ovviamente la Kanto di prima generazione che tutti noi fan storici conosciamo a menadito. Purtroppo non ci sono grosse novità da questo punto di vista, in quanto la mappa è stata ricreata in maniera praticamente identica, quadratino per quadratino (sì, purtroppo è in tileset...). Al di là del fatto che questa cosa possa piacere o meno, sono dell'avviso che non sempre sia stato oggettivamente un bene. Ci sono alcune zone che ricreate con le stesse proporzioni risultano davvero sgradevoli e poco realistiche. Un esempio: la Grotta Celeste vicino a Celestopoli su Game Boy sembrava piuttosto lontana dalla città, forse perché non veniva inquadrata praticamente mai e a causa delle proporzioni non realistiche tra personaggi e ambiente; qui invece la si vede benissimo stare pochi quadratini di distanza dalle case, causando un effetto straniante molto forte! Altro esempio ancora: il piccolo percorso d'acqua che conduce alla Centrale Elettrica è largo solamente due quadratini, e diventa una vera e propria piscina da slalom su tavola da surf per schivare i selvatici in uno spazio così stretto! Inoltre, tutti gli allenatori che abbiamo sfidato nei giochi originali, sono ancora qui presenti negli stessi posti, anzi, con alcune aggiunte come i Coach (allenatori più forti che ci forniscono ricompense una volta battuti) che ne fanno aumentare ancora di più il numero già esorbitante in partenza! Purtroppo, questa moltitudine di avversari era stata introdotta in tempi in cui si faceva il possibile per allungare un gioco che doveva stare nelle poco capienti cartucce del Game Boy, ma ora risulta davvero anacronistica! I percorsi che collegano Fucsiapoli a Lavandonia sono infiniti, per non parlare della Silph S.p.a., con decine e decine di allenatori pronti a fermarti ogni due passi per una lotta, davvero una cosa estenuante! La mappa doveva essere svecchiata maggiormente (e non solamente togliere il casinò in favore di una sala giochi non usufruibile!) e si doveva prestare più attenzione per certi dettagli che su Nintendo Switch hanno ben più importanza che sulle console portatili.
E qui, sull'aspetto grafico, Game Freak dimostra tutta la ristrettezza del proprio team. Let's Go, Pikachu! e Let's Go, Eevee! non sembrano affatto due giochi nativi Nintendo Switch, ma poco più che due remaster di giochi per Nintendo 3DS. Mi dispiace dirlo, ma è così, è inutile negare l'evidenza: pochissime espressioni facciali, animazioni dei personaggi riprese da Sole e Luna, mosse che hanno animazioni generiche e non specifiche per la specie (Blastoise che non spara Idropompa dai cannoni non si può vedere nel 2018!), ombre sgranate, texture continuamente riciclate, ecc... Si spera che l'anno prossimo si possano vedere dei netti miglioramenti sotto questo aspetto. Fortunatamente, le musiche che accompagnano le nostre peripezie si sono rivelate, invece, degli ottimi riarrangiamenti di quelle originali.
Nonostante la storia dei giochi sia molto simile a quella originale, le piccole aggiunte e cambiamenti sono sufficienti per tenere vivo l'interesse dei giocatori che già conoscono le vicende di Kanto. Il livello di difficoltà, se non si abusa delle caramelle sopra menzionate, mi è sembrato adeguato e del tutto similare a quello dei giochi originali. Il grado di sfida non è certamente inferiore a quello delle produzioni per Nintendo 3DS, come molti temevano, e la distribuzione di esperienza tramite cattura risulta adeguata. Le uniche, rare, volte in cui viene donata troppa esperienza è quando si incatenano moltiplicatori particolari, come un nuovo Pokémon catturato, un Pokémon di dimensioni particolari, un tiro tecnico, un lancio eccellente, ecc... In generale, si arriverà verso le fasi finali di gioco con i Pokémon di qualche livello al di sopra degli avversari, ma a compensare c'è il fatto, sopra menzionato, della grande quantità di allenatori presenti nei percorsi.
Let's Go, Pikachu! e Let's Go, Eevee! risultano quindi dei giochi divertenti e sufficientemente bilanciati in singolo, con ulteriori sfide anche dopo i titoli di coda (la cattura di Mewtwo e le lotte 1 vs 1 con potenti allenatori esperti in una singola specie di Pokémon), mentre qualche problema si presenta nel multiplayer. La cooperativa sulla stessa console è stata un'aggiunta molto gradita, anche se poteva essere studiata meglio, perché sì aiuta il giocatore a catturare Pokémon, ma risulta troppo sbilanciata nelle sfide contro gli allenatori: si tratta, infatti, di handicap match 2 vs 1, quando si sarebbe potuto far schierare due mostriciattoli anche agli avversari! Passando all'infrastruttura online, poi, c'è da mettersi le mani nei capelli: per scambiare i Pokémon oppure lottare in singolo o in doppio con un altro giocatore, occorre che entrambi inseriscano una password composta da immagini di Pokémon (proprio come accade nei raid di Pokémon GO), e il problema sorge quando le combinazioni sono veramente poche e si rischia di finire a giocare non con la persona desiderata, ma con uno sconosciuto! Quale follia è passata per la testa degli sviluppatori di realizzare un sistema del genere nel 2018?!
Se Let's Go, Pikachu! e Let's Go, Eevee! non possono contare sulla compatibilità con la Banca Pokémon, possono invece interagire con l'app di Niantic. Alla Zona Safari di Fucsiapoli, il vecchio Gioco Safari è stato sostituito dal GO Park, una struttura in cui è possibile trasferire da Pokémon GO i Pokémon di prima generazione e relative Forme Alola (ottenibili queste anche giocando normalmente) oltre ai nuovi Meltan e Melmetal. Il trasferimento non è reversibile, e corrisponde sull'app Niantic all'invio dei mostriciattoli al Professore in cambio di caramelle. I giocatori su Nintendo Switch avranno la possibilità, poi di catturare i Pokémon accolti nel GO Park per aggiungerli alla propria squadra.
Pokémon Let's Go, Pikachu! e Let's Go, Eevee! si sono rivelati due giochi degni del nome che vantano e che portano a buon fine la loro missione di intrattenere le nuove leve provenienti da Pokémon GO e i nostalgici di Kanto che vogliono rivivere le loro prime avventure in una maniera leggermente diversa. Se non fate parte di una di queste categorie, è inutile lamentarsi del gioco, semplicemente non siete il suo target, basta non acquistarlo e attendere il prossimo capitolo previsto per il 2019. Certo, non si tratta di giochi privi di difetti e che avrebbero meritato di una svecchiata maggiore della mappa di Kanto, ma presentano delle nuove funzioni che si sono rivelate utili e divertenti, di cui sicuramente ne sentirei la mancanza se non venissero implementate anche nei prossimi capitoli. I due titoli partoriti da Game Freak sono un ottimo "passo di lato" per il brand, che potrebbe tranquillamente, d'ora in avanti, procedere su due binari paralleli: la serie core RPG principale e la serie Let's Go per attirare nuove leve.