Sword and Fairy Together Forever - Recensione
Un'avventura fantastica dalle atmosfere uniche.
di Revil-Rosa
La serie Sword and Fairy nasce nel 1995 da un team di appena dodici persone, molte delle quali piuttosto giovani e alle prese con il loro primo rpg, tuttavia nonostante l'inesperienza il successo del gioco in Cina fu così grande da entrare nel cuore degli appassionati, al punto che ad oggi non solo Sword and Fairy viene considerata una delle serie classiche dei giochi di ruolo ma ha anche dato vita ad uno stile narrativo peculiare con tematiche ricorrenti precise, esattamente come accadde per Final Fantasy e il suo mix fantasy-tecnologia. Sword and Fairy: Together Forever è uscito nel 2021 in patria ed è il settimo capitolo della serie, arrivato da noi il 4 agosto 2022. Il numero sette, sapientemente rimosso nella nostra edizione, non deve spaventare perché non serve conoscere i precedenti capitoli per apprezzare questo sicché, sebbene il mondo sia sempre lo stesso e vi siano alcune citazioni o personaggi secondari ricorrenti, ogni gioco fa storia a sé ed è quindi godibilissimo anche preso singolarmente. A patto di apprezzare gli archetipi narrativi cinesi, ovvio.
Dopo Xuan Yuan Sword anche Sword and Fairy arriva in Europa per portare in auge uno dei più apprezzati giochi di ruolo cinesi
Dopo la creazione del mondo da parte di Nuwa, noto evento mitologico ripreso anche in Xuan Yuan Sword e nel secondo DLC di Immortal Fenyx Rising, le guerre erano all'ordine del giorno e così le tre razze vennero divise in tre regni e la pace fu assicurata da un contratto che proibiva le interazioni tra loro. Il tempo passa e sebbene nessuno abbia violato il trattato, le influenze magiche del regno divino e di quello demoniaco si riversano sul mondo umano, il quale ha visto la nascita di 'monasteri', se così vogliamo chiamarli, per insegnare agli adepti ad usare il potere spirituale ed erigere e mantenere delle barriere per impedire ai mostri di invadere i villaggi. In questo clima di pace e bene o male di equilibrio, alcune divinità fuggono dal Paradiso e si recano all'Inferno, iniziando una misteriosa macchinazione dai fini ignoti ma che viola apertamente il trattato e quindi mette in pericolo tutti i Regni.
Il divino Xiu Wu, armato con la spada dimensionale, viene mandato nel regno degli inferi per assassinare i fuggiaschi, denominati 'Demoni del Paradiso', ma fallisce nell'impresa e finisce nel mondo degli uomini dove la giovane adepta Yue Quingshu stringe involontariamente un patto simbiotico con lui. Il mondo umano si scopre vittima delle macchinazioni dei Demoni del Paradiso e Xiu Wu viene incaricato di sventare tale trama con l'aiuto dei vari monasteri, i quali sono ora più che mai determinati a difendere sé stessi e i villaggi, superando le proprie divergenze e cooperando tra loro.
Non è strano che i primi momenti dei giochi di ruolo investano il giocatore con termini, nomi e fazioni a lui sconosciuti, presentando di fatto un mondo con determinati poteri politici in gioco e una certa situazione tuttavia un conto è tuffarsi in un mondo dai nomi occidentali, con suoni a noi familiari, un altro è tenere a mente così tante informazioni cinesi, lontani dai nostri standard. Superata l'iniziale confusione dovuta a questo dettaglio, la narrazione procede con passo spedito e deciso con un susseguirsi di colpi di scena di un certo livello, sapientemente suggeriti con indizi e poi svelati per la gioia dei giocatori più attenti. Tale narrazione mette in chiaro fin dai primi momenti che quella di Sword and Fairy: Together Forever è una storia davvero ben orchestrata, frutto di 26 anni di esperienza nel raccontare avventure fantastiche che mettono sul tavolo intrighi di corte e sotterfugi, giochi di potere e storie d'amore, il tutto con uno stile simile ma differente rispetto a quello dei Jrpg.
La similitudine di stile tra giochi di ruolo giapponesi, a cui siamo abituati, e cinesi, nuovi per i più, mette il giocatore in una strana situazione: da una parte si sente a proprio agio tra meccaniche e impostazioni che, in un modo o nell'altro, ha già visto tuttavia vi sono dettagli importanti che cambiano molto le atmosfere generali, trasformando quella che sarebbe potuta essere l'ennesima avventura pseudo-fantasy in un qualcosa di molto diverso.
I Jrpg sono più diretti, i loro personaggi ostentano in modo chiaro quello che rappresentano attraverso dialoghi passionali, spesso urlati e accompagnati da atteggiamenti e comportamenti 'fighi' o 'strani' in modo che il quadro che si crea alla fine della storia veda i suoi protagonisti con colori precisi e ben distinguibili, non tanto da un punto di vista di 'bene' o 'male' quanto come personalità. Sword and Fairy è molto diverso: i dialoghi, anche durante i momenti di tensione, sono più pacati e poetici e i personaggi, pur essendo molto diversi gli uni dagli altri, non ostentano la propria personalità, la quale viene fuori in modo naturale durante gli eventi della storia. Detto questo, non mancano stereotipi comuni, come ad esempio lo spirito libero/don giovanni Sang You, tuttavia la loro resa appare comunque diversa da quella a cui gli amanti dei giochi di ruolo giapponesi sono abituati e proprio per questo decisamente più godibile.
Un altro esempio di grossa differenza tra lo stile cinese e quello giapponese si può trovare nelle storie d'amore: nei giochi di ruolo non è raro avere personaggi legati sentimentalmente o il cui rapporto si evolve con l'avanzare delle vicende, tuttavia nelle serie giapponesi la fine del corteggiamento coincide spesso con la fine del gioco e non è nemmeno detto che i protagonisti si scambino un effettivo segno d'amore. Su Sword and Fairy, così come accadeva in Xuan Yuan Sword, le storie d'amore si palesano ben prima dei titoli di coda e, sebbene non siano le migliori del panorama, è davvero piacevole vedere che due personaggi che si vogliono bene non debbano rincorrersi per 40 ore prima di ammetterlo.
Altro elemento distintivo di Sword and Fairy: Together Forever, nonché aspetto che lo pone un gradino sopra molti altri action-rpg, sono le ambientazioni. Il mondo di gioco non solo è estremamente vario per clima e atmosfere, come da tradizione per i giochi di ruolo, ma è soprattutto permeato dalle caratteristiche architetture cinesi. E' impossibile rimanere indifferenti mentre si visitano i bellissimi monasteri, tutti diversi tra loro ma uniti sotto lo stesso stile. Forse Genshin Impact ha iniziato in qualche modo ad abituare anche il nerd occidentale a tali panorami, ma senza nulla togliere al grande successo di miHoYo, vedere certe ambietazioni con una grafica più realistica è un vero piacere per gli occhi. Era da una vita che esplorare le ambientazioni in cerca di oggetti o per completare le numerose quest secondarie non era così entusiasmante e questo non tanto per la struttura dell'esplorazione in sé, la quale non vede labirinti particolarmente complessi, quanto per l'incredibile design che contraddistingue ogni location del gioco. Grande cura è stata inoltre dedicata agli interni, a riprova della passione del team per la cultura cinese la quale viene omaggiata implicitamente in più occasioni tra arredamenti tipici e dipinti spettacolari.
Questo settimo capitolo, esattamente come per Xuan Yuan Sword VII, è il primo della serie a scartare il gameplay a turni in favore di un approccio completamente action e il risultato è... strano. Il battle system di per sé è ottimo, fluido e veloce al punto giusto senza cadere mai nel confusionario, inoltre offre un alto grado di personalizzazione grazie ad una quantità altissima di abilità diverse, quattro delle quali possono essere equipaggiate in un set per l'utilizzo rapido in battaglia mediante la pressione di R2 più quadrato, triangolo, x o cerchio. Premendo L1 si cambia set dunque il personaggio scende in campo con otto abilità speciali pronte all'uso. I quattro protagonisti giocabili, sempre interscambiabili durante combattimenti o esplorazioni, sono abbastanza diversi tra loro sebbene tutti condividano una certa agilità dei movimenti.
Yue Quingshu e Xiu Wu, i due protagonisti principali, combattono a distanza ravvicinata usando una spada e infliggono ingenti danni. Le abilità della ragazza ruotano intorno agli Spiriti che si ottengono durante l'avventura, elemento principale della storia, e per questo dopo il lancio di un'abilità è possibile muoversi. I poteri di Xiu Wu si basano sul suo grande potere spirituale grazie al quale evoca spade magiche aggiuntive o scatenando lenti ma devastanti fendenti.
Gli altri due protagonisti, i quali entrano ed escono dal party a seconda della storia, sono caratterizzati da armi a distanza e hanno per questo uno stile molto diverso dai precedenti. La dolce Bai Moquing combatte lanciando dei talismani ed evocando devastanti magie elementali, le quali possono anche permeare le armi conferendo agli attacchi normali delle nuove proprietà. La ragazza è un po' più lenta degli altri e i suoi colpi infliggono danni minori, tuttavia ricaricano la barra della magia e le sue abilità sono davvero potenti, soprattutto se si usano gli elementi corretti a seconda del nemico. Il simpatico Sang You combatte con una balestra e le sue abilità ruotano intorno all'utilizzo di attrezzi speciali che conferiscono buff e debuff ad alleati o nemici.
Sebbene nessuno dei protagonisti brilli per uno stile particolarmente originale, alternare il loro utilizzo è estremamente divertente e a seconda del nemico e della preferenza del giocatore non è difficile trovare il proprio preferito. Da notare inoltre che, ad un certo punto della storia, sarà possibile effettuare delle evocazioni speciali e per un breve periodo si potrà controllare un potente essere.
La grafica del gioco è ottima e il design ispirato rende l'immersione nel mondo di Sword and Fairy: Together Forever memorabile, tuttavia vi sono alcuni dettagli poco curati che minano leggermente l'esperienza di gioco. Le presentazioni sono strutturate in modo estremamente cinematografico e tra dialoghi, tempi e inquadrature in più occasioni si ha l'impressione di guardare un film di animazione più che un gioco, tuttavia nelle fasi più concitate talvolta vi sono piccoli cali di framerate che desincronizzano l'audio e, di conseguenza, distruggono il pathos della scena. Da notare poi l'impossibilità di cambiare manualmente la lingua di testi e sottotitoli, i quali vengono settati automaticamente rispetto alla lingua di sistema. Peccato che l'assenza dell'italiano porti il gioco sul suo defualt cinese, forzando quindi il giocatore a cambiare le impostazioni generali della console in inglese piuttosto che quelle del gioco. Non è da escludere che tali mancanze potrebbero venire risolte con futuri aggiornamenti.
GIUDIZO FINALE
Sword and Fairy: Together Forever è un action rpg estremamente valido, caratterizzato da uno stile particolare ed affascinante che impreziosisce la sua ottima storia e che viene elevato ulteriormente dalle sue ambientazioni: un vero spettacolo per gli occhi. Il cambio di gameplay che per la prima volta in più di 25 anni passa da turni ad action non spaventerà di certo i giocatori occidentali, sicché questa sarà la loro prima o al più seconda esperienza con Sword and Fairy, tuttavia sono i ritmi di gioco che potrebbero disorientare. Le battaglie sono ottime, ben bilanciate e veloci il giusto, tuttavia Together Forever si prende i suoi tempi nel narrare le vicende e i fan degli action più puri potrebbero mal tollerare le lunghe presentazioni o le fasi di esplorazione senza nemici, tuttavia chi cerca un'avventura fantastica nella quale perdersi troverà in Sword and Fairy: Together Forever un tesoro unico assolutamente da non perdere.
Gioco testato su Playstation 5.