Jack Move - Recensione
Un'avventura cyberpunk con uno stile diverso dal solito.
di Revil-Rosa
Nel tempo sempre più case hanno cercato di ritagliarsi uno spazio nel cuore dei fan e quale modo migliore se non quello di prendere un genere conosciuto e amato e schiaffarlo fuori dalla sua ambientazione comfort per creare qualcosa di originale con uno sforzo minimo? Ad una occhiata superficiale questo potrebbe sembrare il caso di Jack Move, gioco di ruolo a turni sviluppato dalla sconosciuta casa di sviluppo tailandese So Romantic, ma addentrandosi un po' di più nel mondo cibernetico di Noa si scoprirà che ci sono molto più cuore e anima dietro le vicende narrate di quanto non ci si potesse aspettare.
Una storia di dolore e di perdita nascosta sotto atmosfere rilassate e visi sorridenti.
Noa Solares è una hacker prezzolata di Bright Town, una città dalle tinte al neon ricca di occasioni e opportunità per chi è abbastanza coraggioso da coglierle e abbastanza abile da sopravvivere dopo averle portate a termine. In questo mondo futuristico la tecnologia è molto avanzata e gli hacker non si limitano più solo a scrivere programmi al sicuro dietro le loro scrivanie, ma sono in prima linea per ottenere ciò che vogliono, esposti quindi a tutti i pericoli del caso. Quello di Noa è un lavoro pericoloso e a ricordarlo ci pensa la morte di Ming, avvenuta un anno prima, compagno di scorribande e partner (non solo nel crimine) di Ryder, l'ultimo membro del team.Mentre i due amici sbarcano il lunario con lavoretti qui e là, un giorno si trovano per le mani un lavoro che coinvolge la Monomind, la potente multinazionale tecnologica in continua espansione nonché datori di lavori dell'assente e scorbutico padre di Noa, un uomo che dopo la morte della moglie ha abbandonato la figlia e soffocato il dolore buttandosi nel lavoro. Noa e Ryder sanno che se la Monomind è coinvolta sarà un lavoro più grande del solito, ma il prezzo del biglietto e i conti in sospeso sono ragioni sufficientemente valide per portarlo a termine.
Con grande sorpresa da parte di entrambi, i due amici scoprono che il padre di Noa non lavora più per la Monomind e, anzi, la multinazionale è sulle sue tracce per fargli la pelle poiché ha 'disertato' portando via tutte le sue ricerche. A stupire Noa non è il risvolto lavorativo del padre bensì la scelta di lui nel chiedere aiuto proprio a lei, la figlia che aveva abbandonato anni prima. Mossa da sentimenti contrastanti, Noa unisce le forze con Ryder per far luce sulle ricerche del padre, le macchinazioni della multinazionale e, soprattutto, per scoprire se è rimasto qualcosa del rapporto padre-figlia nella famiglia Solares.
Quella di Jack Move inizia come una classica storia cyberpunk tra dialoghi 'sporcati' con gergo da programmatore per un tocco futuristico e una storia giallo-poliziesca che pone le basi per una simpatica e adrenalinica avventura, ma ben presto l'anima romantica del gioco viene fuori. Jack Move parla di perdite e del dolore che esse generano, di rapporti familiari insanabili e di come le persone che non ci sono più restino nel cuore di chi va avanti. In pieno stile con il nome della casa di sviluppo, quella di Jack Move si rivela una storia romantica e toccante nonostante non scada mai nel melodrammatico, anzi, in più occasioni i personaggi sapranno strappare più di un sorriso al giocatore mentre questi avanza nella lineare narrazione. Sebbene la storia del gioco proceda spedita verso la sua conclusione, non mancano missioni secondarie (non segnalate) sbloccabili parlando con gli abitanti di Bright Town o fasi di esplorazioni libere nei vicini sobborghi cyberpunk della città, ricchi di nemici da sconfiggere e tesori da trovare.
Le missioni secondarie aggiungono davvero poco a quello che Jack Move ha da offrire, rivelando il buon cuore di Noa che riesce ad essere ben voluta da tutti e i sentimenti generali delle persone verso Monomind o le altre realtà che dominano Bright Town. Poco importa comunque, le rapide missioni secondarie forniscono quel piccolo supporto extra che torna comodo durante la storia principale, ma che a conti fatti risulta largamente evitabile grazie a qualche scelta oculata nella gestione delle risorse. Il sistema di gioco è molto semplice, ma riesce ad essere perfettamente bilanciato per permettere ai giocatori di proseguire nella storia senza perdersi in fasi di grinding o simili pur offrendo un livello di sfida soddisfacente. La ridotta durata del titolo permette inoltre di gustarsi quanto Jack Move ha da offrire senza che venga mai a noia, pur essendo un normale gioco a turni con un semplice sistema di tipi che rendono più o meno efficaci determinati colpi.
Salendo di livello e acquistando nuove abilità le dinamiche dei combattimenti cambiano quel poco che basta per rendere l'avanzamento più vario e divertente senza alterare mai troppo il livello di sfida, il quale cresce con l'avvicinarsi della fine del gioco spronando il giocatore a trovare modi sempre più efficaci per sfruttare le peculiarità di Noa. Jack Move è un rpg che fa di equipaggiamenti e abilità, sia passive che attive, il cuore del proprio sistema ed è solo imparando a sfruttare al meglio ciò che si ha a disposizione che si può avanzare fino al cuore della Monomind.
A fronte di una storia breve ed efficace, Jack Move offre un'ottima pixel-art che, pur rendendo il titolo e le sue ambientazioni abbastanza anonime, riesce ad intrattenere il giocatore per tutto il tempo, stregandolo con la sua colonna sonora midi animata da poche ma efficaci tracce che riescono nella difficile impresa di non stufare pur rimanendo incollate in testa.
GIUDIZIO FINALE
Jack Move è un titolo sorprendente su più aspetti. La difficoltà è ottimamente bilanciata, il sistema di gioco è stimolante e la storia affronta tematiche difficili con rispetto e maturità, senza mai scadere nel patetico o nel melodrammatico, ma anzi cercando sempre di avere un'atmosfera allegra e spensierata. La casa tailandese So Romantic ha dimostrato di saper fare il proprio lavoro, dosando alla perfezione i tempi e confezionando una piccola avventura che difficilmente diverrà la più memorabile ma che certamente lascerà ai giocatori una piacevole esperienza alle spalle. Un titolo leggero ma non troppo che i fan dei giochi di ruolo a turni sapranno apprezzare e con cui passeranno bene qualche giornata.
Gioco testato su Playstation 4.